Vuoto allo stomaco, malessere generale
GENTILISSIMI dottori, vi scrivo il mio problema o almeno cerco di spiegare cosa mi sta succedendo; sono un ragazzo di 35 anni , alto 180 e peso 77 kg, vado in palestra 5 volte alla settimana, ho una alimentazione regolare anche se mangio parecchi dolci e bevo molte bevande gassate; 4 anni fa sono finito al pronto soccorso per un attacco di panico ( almeno così mi hanno detto) bene da quella sera di 4 anni fa la mia vita non è più la stessa....ogni giorno è una lotta, raramente mi sento bene, sono più le volte che sto male....vertigini, mancanza di equilibrio, tachicardia, bradicardia, sensazione di svenimento, vista annebbiata, bisogno di urinare continuamente, prurito improvviso con sudorazioni, insonnia, sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco ( come quando si sale su un aereo o su una giostra) m il sintomo più brutto e che non mi abbandona mai è una maledettissima dispnea sopratutto quando sono in palestra; mi stanco facilmente e non posso fare gli esercizi al massimo che potrei fare per colpa di questo fiato corto, in più ogni volta che finisco un esercizio devo mettermi un dito sulla carotide per assicurarmi che il cuore batte regolarmente perchè ho sempre la sensazione di non sentire il battito....è diventata un ossessione quella di sentirmi i battiti; ho paura di avere qualcosa che non va al cuore, ovvio i sintomi ci sono tutti, ma i medici continuano a dire che è solo ansia; ho fatto una radiografia al torace 4 anni fa quando finì al pronto soccorso ed era tutto ok, ho fatto anche una visita da un cardiologo 3 anni fa con un ecografia ed elettrocardiogramma ed era tutto ok solo avevo la valvola mitrale un pochino ricurva ma il medico mi disse che l'avevo dalla nascita e che comunque non era rilevante; tengo la pressione sempre sotto controllo e risulta sempre tutto nella norma, l'ultimo esame del sangue emocromo completo con valori di ossigeno nel sangue fatto ad agosto ed era tutto ok....ho passato un autunno abbastanza regolare solo con un poco di dispnea, ma adesso invece da qualche mese ho questa sensazione di malessere allucinante, sopratutto questa sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco, come se fossi in aereo o sulle giostre, sensazione di ansia pazzesca; voglio anche ricordarvi che soffro di reflusso gastroesofageo e di colite nervosa , quindi ad ogni cambio di stagione faccio la cura con esomeprazolo al mattino ( lucen o peptazol) e gaviscon dopo i pasti.... ma il vuoto e la dispnea persiste....possibile che così giovane non posso avere una vita come i miei coetanei e sopratutto non poter correre su un tappeto in palestra perchè dopo 5 secondi sembra che il cuore mi esca dal torace? con la paura che il cuore si fermi all'improvviso? per favore aiutatemi sto vivendo un INCUBO
MILLE GRAZIE
MILLE GRAZIE
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Utente
GENTILISSIMO DOTT. Spalletti, la ringrazio per la sua risposta, purtroppo non avendo la possibilità economica non posso permettermi sedute da uno psicologo, 4 anni fa appena rinscontrata la diagnosi dell'ospedale appunto " ATTACCO DI PANICO" sotto consiglio del mio medico ho fatto alcune sedute da uno psicologo convenzionato della usl ma con scarso successo ( senza offesa già dalla 1 seduta non faceva al caso mio) era molto giovane appena laureato e non faceva altro che accellerare la seduta e liquidarmi in fretta senza che potessi rilassarmi (immagino che se avessi sganciato qualche soldino e non fosse stato convenzionato forse avrebbe speso più tempo con me, non saprei) comunque mi diede lo xanax ( 10 gocce al mattino e 10 alla sera) cura subito abbandonata visto che lo xanax mi stordiva ancora di più e aumenta va il mio malessere; ho trovato rimedio con lo sport e con la vita sociale, e per alcuni anni sono stato bene a parte la dispnea che non mi ha mai abbandonato e che ho sempre cercato di gestire, però da un anno a questa parte son ricomparsi i sintomi più aggressivi di prima, sopratutto in questi mesi ( febbraio e marzo) sto malissimo, ci son giorni che non vorrei nemmeno alzarmi dal letto; vivo con la paura di avere qualcosa di neurologico o cardiaco, ho notato comunque che i sintomi e la dispnea accompagnata da senso di confusione e sbandamento aumentano quando entro in luoghi come supermercati o centri commerciali, la confusione i colori la gente e i suoni mi creano un malessere allucinante, però voglio sottolineare che non accade sempre, anzi a me piace uscire e stare al contatto con la gente però sento di non vivere bene, insomma non sono più la stessa persona di qualche anno fa, e comunque resta la paura enorme di fare una corsa liberamente senza che il cuore mi esca dal torace o di fare 2 passi a piedi senza bisogno di toccarmi continuamente la carotide per sentirmi i battiti perchè sento come un vuoto al torace e alla bocca dello stomaco e ho paura che il cuore cessi di battere! Insomma vivere così è incubo sopratutto alla mia giovane età!
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G.le utente, le sue preoccupazioni sono più che comprensibili. Purtroppo l'ansia e gli attacchi di panico non trattati adeguatamente possono sfociare in altri disturbi come ipocondria o agorafobia.
Capisco le sue difficoltà nell'intraprendere un percorso psicoterapeutico ma senza un aiuto esterno è veramente difficile se non impossibile avere una remissione.
Darle dei semplici consigli come il rilassarsi, l'opporre dei pensieri antagonisti al sintomo avrebbe scarsa efficacia al di fuori di un setting terapeutico e di un preciso programma.
Scusi se insisto ma la soluzione migliore resta la psicoterapia.
Per quanto riguarda la sua esperienza in merito, può capitare che non si trovi la persona adatta a noi e alle nostre aspettative. Il transfert positivo non è un fenomeno ovvio e scontato.
Può capitare di non avere feeling con il proprio terapeuta ma ciò non dovrebbe scoraggiarla nel riprovarci con un altro.
Le posso garantire che nelle aziende sanitarie ci sono anche dei fior fiore di professionisti e un'esperienza negativa non equivale ad una regola generale.
inoltre, date le sue difficoltà economiche, ci sono molti psicoterapeuti sensibili in tal senso e che le possano venire incontro, magari riducendo anche la frequenza delle sedute.
Consideri, infine, che ove trovasse un professionista per lei valido i sintomi da lei descritti potrebbero migliorare in breve tempo senza dover prolungare la terapia per anni.
Capisco le sue difficoltà nell'intraprendere un percorso psicoterapeutico ma senza un aiuto esterno è veramente difficile se non impossibile avere una remissione.
Darle dei semplici consigli come il rilassarsi, l'opporre dei pensieri antagonisti al sintomo avrebbe scarsa efficacia al di fuori di un setting terapeutico e di un preciso programma.
Scusi se insisto ma la soluzione migliore resta la psicoterapia.
Per quanto riguarda la sua esperienza in merito, può capitare che non si trovi la persona adatta a noi e alle nostre aspettative. Il transfert positivo non è un fenomeno ovvio e scontato.
Può capitare di non avere feeling con il proprio terapeuta ma ciò non dovrebbe scoraggiarla nel riprovarci con un altro.
Le posso garantire che nelle aziende sanitarie ci sono anche dei fior fiore di professionisti e un'esperienza negativa non equivale ad una regola generale.
inoltre, date le sue difficoltà economiche, ci sono molti psicoterapeuti sensibili in tal senso e che le possano venire incontro, magari riducendo anche la frequenza delle sedute.
Consideri, infine, che ove trovasse un professionista per lei valido i sintomi da lei descritti potrebbero migliorare in breve tempo senza dover prolungare la terapia per anni.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 85.6k visite dal 10/03/2014.
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