Parafilie

Buongiorno non so se il mio problema riguarda le parafilie o è solo un disturbo sessuale.. ditemi voi, il fatto è che ho 46 anni sono sposata con un uomo con cui non ho rapporti da 10 anni e quando c'erano erano per me soddisfacenti lo amavo molto, poi col tempo ho avuto da lui molte delusioni, non mi ha più voluto e ho dimenticato il sesso e non l'ho più praticato fino a 6 anni fa quando ho conosciuto un uomo particolare molto bello, intelligente ma anaffettivo, fidanzato e con molte amanti il nostro rapporto è iniziato come un'avventura non volevo legami sentimentali ma solo riscoprire una sessualità che mio marito mi aveva negato.. pensavo di non essere capace e brava a fare certe cose e volevo esplorare un mondo che non conoscevo, con lui il sesso però è stato diverso, un gioco in cui io ero la sua padrona e lui il mio schiavo.. mi ha portato a conoscere il bdsm in modo leggero non gli ho mai inflitto punizioni particolarmente dolorose è sempre stato un gioco psicologico basato più su fantasie che su atti.. lui ha molte donne di cui mi parla con cui ha rapporti regolari ma con me è diverso è la mia femmina lo sodomizzo lo vesto da donna gli infliggo punizioni umilianti ma non particolarmente dolorose, le nostre fantasie alimentano quello che poi termina con un rapporto sessuale normale e a me piace, tutte le volte che lo vedo penso sia l'ultima e invece andiamo avanti da 6 anni. Ultimamente ha scoperto che la fidanzata lo tradisce e dopo un momento di destabilizzazione la cosa lo ha eccitato enormemente e mi ha ancora una volta attratto in un gioco di umiliazioni e giochi perversi che però a me piacciono.. di questo tradimento ne ha parlato solo con me è come se il nostro rapporto fosse diviso in due sfere una basata su un appagamento sessuale basato sul masochismo sadismo umiliazioni verbali e psicologiche che sembra arido sterile ma che io sento pieno di tenerezza e dolcezza un ossimoro che rasenta l'assurdo, l'altra sfera è quella che alimento solo io perché credo di amarlo e in cui lui si fa accompagnare e riguarda le sue e mie emozioni, i sentimenti di cui lui sembra non aver bisogno ma che invece sono importanti per tutti.. quello che vorrei sapere è se un rapporto del genere si può considerare malato o se può essere pericoloso per me o per lui.. Grazie
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente se c'è appagamento senza violenza e imposizioni e se questo non rappresenta l'unico elemento che caratterizza la propria vita e i propri pensieri ma che appartiene solo ad una dimensione del proprio mondo NON c'è nulla di malato!
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile signora,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr De Vincentiis.
Dal momento in cui entrambi provate piacere nella trasgressione, che altro non è che la rottura di un limite socialmente condiviso, non penso ci siano problemi di sorta.
Mi immagino non sia facile per lei vivere una doppia vita, anche se forse è più facile che affrontare le conseguenze di un cambiamento più profondo, che riguarderebbe la relazione con suo marito ed il suo futuro.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"... credo di amarlo e in cui lui si fa accompagnare e riguarda le sue e mie emozioni, i sentimenti di cui lui sembra non aver bisogno ma che invece sono importanti per tutti.. quello che vorrei sapere è se un rapporto del genere si può considerare malato o se può essere pericoloso per me o per lui....."


Gentile signora,

forse quest'ultimo aspetto potrebbe essere pericoloso per Lei.
Se s'innamorasse davvero di quest'uomo, correrebbe il rischio di soffrire molto. Ci ha mai pensato?

E' pronta ad accettare anche un rischio del genere, che forse all'inizio e spinta da altre motivazioni, non aveva preso in considerazione?

Per questa ragione e per chirire un po' la situazione con se stessa, io Le suggerirei un colloquio con uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Grazie dei consigli ne prenderò atto, a dire la verità so che lui prova affetto per me e mi basta, trovo più sincero e coerente lui di altri uomini che ho avuto.. Per quanto mi riguarda credo di "amarlo" proprio per com'è con tutte le sue ombre debolezze incapacità di dare. So quali sono i suoi limiti e non mi aspetto niente mi basta sapere che è nella mia vita.. forse dovrei aspirare ad altro a qualcosa di più da un uomo ma sinceramente non credo più nell'amore è come se avessi ibernato qualcosa come se fossi avvolta da una ragnatela di ghiaccio che non voglio sciogliere.. In realtà io ho consapevolezza di cosa mi può dare non soffro per come si comporta anche se a volte si comporta male ormai so cosa aspettarmi, per lui ho un affetto assoluto non mi capisco a volte ma non soffro. Ho il controllo sui miei sentimenti che a volte mi preoccupa..
Grazie
[#5]
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
volevo chiederle una spiegazione. Come le ho detto ho una relazione con un uomo, 43 che è fidanzato con una donna di 40 lui non sa se ne è innamorato con lei ha rapporti sessuali tradizionali con me tutto è diverso vuole essere la mia schiava si veste da donna e ama essere umiliato e percosso sui testicoli.. io fino ad ora l'ho sempre fatto in maniera molto leggera più che altro le nostre erano giochi che si risolvevano in rapporti normali, si risolvevano nell'essere fantasie, usiamo anche frustini ma non si arrivava mai al dolore era divertente. Da pochi giorni lui ha trovato nel cassetto della fidanzata dei vibratori e preservativi. Pensa di essere un cornuto non ha affrontato direttamente la fidanzata, mi ha confessato di aver sempre avuto paura che questo potesse accadere e non è mai andato a vivere con lei per la paura di poter fare questo tipo di scoperte. La cosa che mi preoccupa è che da quando ha scoperto questi oggetti si eccita da morire all'idea di essere un docile cornuto e vuole che lo addestri ad imparare ad accettare la sua nuova condizione. Fino ad ora l'ho assecondato perché pensavo che potesse aiutarlo ad esorcizzare una sorta di paura di abbandono ma mi sto domandando se faccio bene.L 'ho esortato a guardarsi nel cuore per capire cosa prova per lei,a parlarle e ad interrogarsi se è bene continuare una relazione con una donna con cui non vuole convivere e da cui non vuole figli, ma non mi sa rispondere sembra incapace di vedere dentro se stesso. So che sta soffrendo, in realtà se fosse innamorato non dovrebbe venire con me ma lui è diverso è particolare e anche quello che c'è tra noi è diverso, per qualcuno è immorale, non lo so definire per tanti aspetti. Come ho detto gli voglio molto bene e sono un po' preoccupata e vi chiedo se faccio bene ad esserlo o mi preoccupo inutilmente. Io in questa storia con lui so bene dove collocarmi lui forse no.
Grazie
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317