Problemi alimentari
salve, ho quas 29 anni. una vita poco soddisfacente e abb instabile, sia in ambito lavorativo che relazionale.
Nell'ultimo anno ho avuto periodo di forti stress, dovuto a problemi sul lavoro, e a delle scoperte sulla mia identità che hanno incrinato il rapporto con i miei genitori con cui vivo. Dallo scorso luglio dopo anni ho ammesso la mia omossesulità, ne ho parlato in famiglia e anche se sono passati mesi il tutto viene visto come una tragedia. Non ho mai vissuto una vita serena, perchè fino a questa amissione con me stessa sentivo un vuoto nella mia vita.. vuoto che in passato ho riempito in diversi modi..dal tagliarmi, al rubare.. ma questa cosa era scemata oltre un anno fa..
Da circa 4 mesi ho problemi col cibo.. sono sempre stata una buona forchetta, con qualche kilo in piu, e non ho mai pensato alla mia linea. ma ultimamente mi nutro in maniera sbagliata e compulsiva. A tavola faccio fatica a stare, non reggo lo sguardo dei miei genitori e lo stomaco si chiude,, per poi aprirsi a voragine un ora dopo, e mangio cio' che trovo, ma prettamente dolci. per poi alla cena ripresentarmi sazia a tavola e il ciclo continua.. nelle ultime settimane mi nutro quasi esclusivamente di dolci.. arrivando a mangiare anche 5 o 6 pacchetti di caramelle a settimana insieme a cioccolato altro. sto sviluppando problemi di stomaco, instestinali e di emmorroidi,,si sta rovinando lo smalto dentale e sono sempre nervosa. ne ho parlato con una nutrizionista che mi ha dato una dieta che non riesco a seguire..io non riesco a smettere.. quando ci ho provato dopo circa 2 gg ho avuto come una sorta di " crisi di astinenza", fattta di tremori, crampi e non controllo del movimento del mio corpo.. ricominciando coi dolci è passata... puo' dipèndere questo da come mi nutro? e come posso riprendere in mano la situazione? ringrazio anticipatamente e aspetto risposta
Nell'ultimo anno ho avuto periodo di forti stress, dovuto a problemi sul lavoro, e a delle scoperte sulla mia identità che hanno incrinato il rapporto con i miei genitori con cui vivo. Dallo scorso luglio dopo anni ho ammesso la mia omossesulità, ne ho parlato in famiglia e anche se sono passati mesi il tutto viene visto come una tragedia. Non ho mai vissuto una vita serena, perchè fino a questa amissione con me stessa sentivo un vuoto nella mia vita.. vuoto che in passato ho riempito in diversi modi..dal tagliarmi, al rubare.. ma questa cosa era scemata oltre un anno fa..
Da circa 4 mesi ho problemi col cibo.. sono sempre stata una buona forchetta, con qualche kilo in piu, e non ho mai pensato alla mia linea. ma ultimamente mi nutro in maniera sbagliata e compulsiva. A tavola faccio fatica a stare, non reggo lo sguardo dei miei genitori e lo stomaco si chiude,, per poi aprirsi a voragine un ora dopo, e mangio cio' che trovo, ma prettamente dolci. per poi alla cena ripresentarmi sazia a tavola e il ciclo continua.. nelle ultime settimane mi nutro quasi esclusivamente di dolci.. arrivando a mangiare anche 5 o 6 pacchetti di caramelle a settimana insieme a cioccolato altro. sto sviluppando problemi di stomaco, instestinali e di emmorroidi,,si sta rovinando lo smalto dentale e sono sempre nervosa. ne ho parlato con una nutrizionista che mi ha dato una dieta che non riesco a seguire..io non riesco a smettere.. quando ci ho provato dopo circa 2 gg ho avuto come una sorta di " crisi di astinenza", fattta di tremori, crampi e non controllo del movimento del mio corpo.. ricominciando coi dolci è passata... puo' dipèndere questo da come mi nutro? e come posso riprendere in mano la situazione? ringrazio anticipatamente e aspetto risposta
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gentile ragazza, la difficoltà nel mentenere un regime alimentare equilibrato non sta nel sapere cosa mangiare o non mangiare ma nel conoscere quelle strategie necessarie che non permettono di vivere il problema come una rinuncia di un cibo al quale attribuiamo una dimensione di tabù.
da qui la necessità di un intervento psicoterapico.
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html
saluti
da qui la necessità di un intervento psicoterapico.
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
A me non importa del peso o della dieta.. Mangiando cosi non ingrasso.. ma sinceramente non mi peso mai. mi danno fastidio gli effetti collaterali dell'alimentazione..ormai faccio uso quotidiani di antiacido e le feci sono quasi sempre accompagnate da sangue. sto distruggendo il mio corpo, ma allo stesso tempo il cibo mi da il senso di gioia e pienezza che non riesco a trovare in nessuan'altra parte..
[#3]
Gentile Utente,
per approfondimenti sul tema può leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Cordiali saluti,
per approfondimenti sul tema può leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
grazie dott pileci, quest'articolo mi ha dato parecchi spunti, e alcune cose ritornano.. specie le caratteristiche psicologiche del DCA. con annesso deficit di autoconsapevolezza. Vorrei riuscire a farcela da sola, ritornare a un equilibrio alimentare.. in realtà non perchè sia un mio desiderio, ma perchè non ne posso piu' degli effetti collaterali che il disordine mi porta. da che piccolo passo posso cominciare?
[#5]
Gentile Utente,
ma perchè fare tanta fatica da sola, quando può serenamente lasciarsi aiutare? Inoltre non crede che se fosse stata in grado, lo avrebbe già fatto? Quindi il primo passo è attivarsi per chiedere aiuto davvero.
Purtroppo il voler farcela da sola è l'ostacolo che più frequentemente sentiamo tra gli utenti del sito che hanno l'aspettativa di poter trovare qui ciò che solo in psicoterapia è possibile modificare.
Prenoti invece presso un Centro per le Patologie della Nutrizione (presenti in qualunque ospedale); si faccia consigliare dal Suo medico di base per sapere come fare. Presso questi servizi è possibile avere una valutazione sia per quanto riguarda gli aspetti medici (es psichiatra), ma anche psicologici ed educativi (nutrizionista).
Se vuole poi ci aggiorni.
Cordiali saluti,
ma perchè fare tanta fatica da sola, quando può serenamente lasciarsi aiutare? Inoltre non crede che se fosse stata in grado, lo avrebbe già fatto? Quindi il primo passo è attivarsi per chiedere aiuto davvero.
Purtroppo il voler farcela da sola è l'ostacolo che più frequentemente sentiamo tra gli utenti del sito che hanno l'aspettativa di poter trovare qui ciò che solo in psicoterapia è possibile modificare.
Prenoti invece presso un Centro per le Patologie della Nutrizione (presenti in qualunque ospedale); si faccia consigliare dal Suo medico di base per sapere come fare. Presso questi servizi è possibile avere una valutazione sia per quanto riguarda gli aspetti medici (es psichiatra), ma anche psicologici ed educativi (nutrizionista).
Se vuole poi ci aggiorni.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 09/03/2014.
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