Non mi masturbo mai?

Gentili dottori, sono una ragazza di 19 anni e ho un rapporto particolare con la sessualità. Fino a qualche mese fa, non avevo mai avuto rapporti sessuali completi o praticato preliminari o masturbazione. Per quanto riguarda i rapporti sessuali o i preliminari, non che io non volessi averne, ma semplicemente non mi sentivo mai a quel livello di coinvolgimento e tranquillità da poter averne. Per la masturbazione, ho sempre avuto timore di sperimentarla, paura i farmi male o comunque non riesco mai a essere rilassata se quantomeno ci provo. Qualche mese fa ho avuto dei rapporti completi ma questi non si sono rivelati così soddisfacenti in quanto, in realtà, non ero molto rilassata e soprattutto, probabilmente, non ero nemmeno così emotivamente e serenamente coinvolta nella relazione. Si può dire, dunque, che non abbia mai sperimentato una sessualità soddisfacente. E' possibile che il non aver mai praticato masturbazione e temere di praticarla determini un blocco psicologico? Ci sono, tuttavia degli altri problemi correlati alla mia sessualità. Ovvero, sono parecchi anni, che nonostante io desideri trovare un ragazzo, stare bene in sua compagnia e sentirmi appagata, a dato di fatto, sono spesso a disagio, non riesco spesso a essere rilassata e serena e per questo le mie relazioni sono sempre brevi, sporadiche e non soddisfacenti. Sono, inoltre, più di un paio d'anni, che sono sporadicamente disturbata da pensieri ossessivi su una mia omosessualità che non credo sia reale ma spesso temo di poterlo essere. Non ho avuto molte relazioni, quindi è ancora presto per formulare un'idea netta, ma a quasi vent'anni vedo molte persone disinvolte sessualmente e appagate, mentre io mi sento così inetta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

la masturbazione femminile è diversa da quella maschile: per i ragazzi è decisamente immediato: le ragazze talvolta conoscono così poco i propri genitali che incontrano tanti problemi e titubanze nella scoperta della sessualità.

Però in generale non è anormale nè masturbarsi nè non farlo.
Piuttosto sarebbe interessante capire come mai Lei non fosse a proprio agio e tesa... ritiene non fosse la persona giusta?

Anche i dubbi circa l'omosessualità possono tradire un po' d'ansia: io Le suggerisco di rivolgersi allo psicologo del Consultorio, per poter avere tutte le indicazioni del caso e comprendere meglio la situaizone che sta vivendo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)Sono, inoltre, più di un paio d'anni, che sono sporadicamente disturbata da pensieri ossessivi su una mia omosessualità che non credo sia reale ma spesso temo di poterlo essere. (..)
intanto legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4051-i-pensieri-ossessivi-possono-diventare-reali.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Le abbiamo risposto da recente....in merito alla difficoltà a trovare un fidanzato.
I suoi quesito hanno tutti un filo conduttore, Analizzabile e soprattutto risolvibile con aiuti specialistici.

L' autoerotismo ha una sua funzione ed è importante per la conoscenza del proprio funzionamento sessuale, per metterlo poi a disposizione alla dinamiche di coppia.

Per l’universo femminile, l’accesso al mondo del piacere avviene quasi sempre “per e con l’altro”; praticare l’autoerotismo, non solo viene fatto con segretezza e vergogna, ma con la convinzione, frutto di antichi retaggi culturali, che viene praticato come surrogato e sostituto di un “piacere condiviso”.

L'autoerotismo, è un momento di incontro con se stessi, con la propria corporeità e sensorialità e con il proprio “immaginario”, giardino segreto...., abitato spesso da fantasie erotiche, che nell'incontro con l'altro vengono censurate.
L’unica strada verso il superamento dei pregiudizi e dei condizionamenti morali, è l’educazione emozionale e sessuale.
Processo formativo ed educativo, che dovrebbe avvenire in maniera precoce sia in famiglia, che a scuola , per adolescenti di oggi ed adulti di domani, sani, consapevoli e scevri da condizionamenti morali e sessuofobici.

Le allego delle letture, le legga e se desidera, ne riparliamo

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1150-autoerotismo-e-sensi-di-colpa.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1350-la-masturbazione-ed-il-concetto-di-piacere.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio gentili dottori per le vostre immediate risposte. Trovo molto interessanti le letture che mi ha indicato, Dottoressa Randone, quello su cui rifletto è che personalmente ho cercato di superare il retaggio culturale che allega alla masturbazione quasi un'accezione negativa e ho cominciato a pensare a questa, appunto, come un momento d'incontro con sé stessi, per comprendere meglio il proprio corpo e per comprendere meglio cosa ricercare col partner. Non a caso, ho cominciato a credere che il fatto che non l'abbia mai praticata prima fosse strano o quantomeno insolito. Dunque ho ad approcciarmi all'idea della masturbazione considerandola, appunto, un'esperienza da riscoprire anche se, all'atto pratico, mi rendo conto, che non mi riesce molto naturale e spontanea. Deduco che, forse, possa essere ancora psicologicamente bloccata da qualcosa. Ovviamente, come scritto negli articoli, in quanto donna, non posso negare che io stessa preferirei scoprire il mondo della sessualità e sviluppare anche io una consapevolezza psico-sessuale con un partner. Andando avanti con il tempo, però, noto quanto il mio modo di relazionarmi o di affrontare la sfera sessuale/affettiva mi risulti non semplice e non riesco bene a dedurre se questo sia patologico o semplicemente questione di circostanze e incontri sbagliati. Ovviamente, non sarete voi a potermi dare risposte tramite un portale, ma mi domando giusto se il non praticare masturbazione possa in sé determinare comunque un blocco psicologico.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...mi domando giusto se il non praticare masturbazione possa in sé determinare comunque un blocco psicologico."

Direi proprio di no.
Mi sembra che tutte questi dubbi stiano palesando soprattutto problematiche legate ad uno stato ansioso.

Cordiali saluti,
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentili dottori, quello che mi preme chiedervi è che attualmente sto passando un periodo della mia vita altalenante nel quale mi sento confusa e disorientata. Con il mio terapeuta non riesco a esporre esattamente i miei malesseri, in quanto, in realtà, sono piuttosto altalenanti e non riesco bene a esprimerli verbalmente. Ci sono numerosi dubbi e questioni che mi frullano per la testa e per iscritto riesco a essere più precisa, ma dal momento in cui devo esporli oralmente al mio terapeuta mi sembra ogni volta di non esprimere al meglio il mio disagio. Mi sento disturbata e infastidita da parecchi pensieri dei quali non riesco a comprendere la natura. E' il caso di cambiare terapeuta?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
No, è il caso di esporre al terapeuta queste difficoltà in maniera così chiara come Le ha espresse qui.
Per quale ragione è in terapia?
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Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile dottoressa, sono in terapia in primis perchè sono una persona ansiosa, entro molto facilmente in pensieri ansiosi e ossessivi che mi disturbano molto, quindi sto cercando di delineare questa parte di me stessa e in secondo luogo perchè è un periodo nel quale sono parecchio confusa a proposito della mia sessualità e dei miei desideri.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Probabilmente è lo stesso problema che si declina in modalità diverse, comprendendo anche la confusione sulla sessualità: dubbi e ossessioni sono espressioni dello stato ansioso.
Ribadisco dunque di esporre tutto ciò al terapeuta.

Cordiali saluti,