Valutazione psicologo del lavoro

il medico del lavoro mi ha fatto fare colloquio con psicologo lavoro. riporto valutazione: al colloquio deflessione del tono dell'umore, difficoltà di attenzione e memorizzazione, elevata affaticabilità con attuale sensazione di esaurimento psicofisico, disturbi del sonno, gastrointestinali e utilizzo abituale di condotte alimentari disfunzionali;si riscontrano tratti paranoidi e schizotipici di personalità. In anamnesi personale emerge un quadro di persistenti difficoltà nelle relazioni interpersonali strette, caratterizzate da vissuti di intrusività, trascuratezza e svalutazione associati a sentimenti di costrizione e sensazione di essere dominata, difficoltà ad adattarsi a situazioni nuove, spt quando implicano contatti interpersonali, e utilizzo prevalente di strategie di coping basate su condotte di evitamento.I vissuti depressivi e le difficoltà relazionali vengono fronteggiati attraverso un forte attaccamento ad attività di concetto, quali studio e lavoro, utilizzate come mezzo per distrarsi ed estraniarsi dal contesto e dalle relazioni. L'attuale contesto di vita risulta caratterizzato da carichi familiari elevati, in assenza di risorse esterne supportive,e limitazioni legate ai citati disturbi fisici; in tali condizioni l'attività lavorativa è vissuta dalla pz come un'importante risorsa nella gestione delle difficoltà relazionali e familiari.Conclusioni diagnostiche:disturbo schizotipico di personalità(F21 dsm-iv-tr)associato a tratti paranoidi e sintomatologia depressiva in paziente con carenza di b12 ferro folati,determinante compromissione complessiva di grado moderato(vgf=51).si consiglia valutazione presso specialista psichiatra.
insomma:è giudizio di disturbo mentale cronico e piuttosto grave?il giudizio dello psicologo ha valore medico?la visita del medico del lavoro prevede necessariamente quella dello psicologo,che nel mio caso ho pagato con ticket a parte...anzi me ne volevano far pagare due colloquio+visita.questo giudizio che valore ha a livello lavorativo?lo psichiatra può dichiararmi disturbi mentali pur non essendo medico?ho avuto accesso presso medico lavoro con impegnativa medico base per parttime lavorativo, nel corso della visita medica ho sottoposto problema parttime.valutazione medico lavoro:possibile disturbo di personalità schizotipico e sindrome depressiva(utile approfondimento di specialista psichiatra).si consiglia in ambito lavorativo attività che evitino stress emotivi,inclusa l'attività di frontoffice a diretto contatto con l'utenza.Si consiglia visita psichiatrica per inquadramento diagnostico-terapeutico ed eventuale successiva valutazione di invalidità civile presso commissione asl comeptente,per valutazione di ridotte capacità lavorative e per benefici di l 104.

che sono i disturbi di personalità?questa relazione vale per esonero frontoffice ma vale anche per il parttime di cui mi richiedono motivazione?
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33 31
Gentile utente,
i disturbi di personalità sono un insieme variegato di problematiche che riguardano l'individuo nella sua interezza, appunto nella sua struttura di personalità.
Le difficoltà riguardano soprattutto le aree relazionali, emotive, di pensiero e di controllo degli impulsi.
Vede lo psichiatra è un medico. Appunto lo psicologo propone la necessità che si rivolga a questo professionista per poter intervenire, forse farmacologicamente, sul disturbo.
Non possiamo sapere, da qui, se la valutazione in questione possa influenzare la sua richiesta di part-time.
Lo chieda direttamente alla sua azienda, perché no?

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Attivo dal 2012 al 2018
Ex utente
ringrazio per la puntualissima risposta. il parttime ce l'ho già ma la mia pubblica amministrazione continua a minacciarli. pensi che io l'ebbi postbrunetta con motivazioni familiari riguardo alla madre ipovedente che all'epoca aveva già fatto cataratta in privato e segnalata all'invalidità civile. appena entrata in parttime,mia madre peggiorò con interventi dal luminare nazionale per 22.000 euro di grandissima ugenza agli occhi. 30.000 euro spesi in totale per gli occhi per interventi che l'asl non passa ancora.nel 2011 l'amministrazione revocò d'ufficio tutti i parttime antebrunetta che non erano motivati in quanto diritto di legge,il mio non lo fu e a oggi risulta ancora con diritto di precedenza per motivi familiari.rimaneva però problema sportello che già mi era stato certificato da neurologo cui fui mandata per carenze b12.il neurologo mi fece da gastroenterologo prescrivendomi iniezioni che si resero necessarie da analisi in quanto non assimilo compresse.poi venne l'ematologo per azzeramento improvviso di ferro che mi fece a pc impegnativa lui stesso per il gastroenterologo.è chiaro che uno psicologo non può che mandare dallo psichiatra non potendo entrare nel merito di questioni fisiche.ma allora,invalidità per invalidità,allora perché non tentare col gastroenterologo per il problema cronico di iniezioni ben documentato da analisi e da altre prescrizioni specialistiche?

il problema è anche:passando dallo psichiatra, se questi mi riconosce patologie mentali non rischio patente?la stessa valutazione psicologica non me la fa rischiare e non la devo dichiarare alla patente?o magari non avvalora tesi dei capi che mi accusano di scarso adattamento lavorativo per indole anziché salute che mi devo accollare?se presento questa relazione al mio medico interno per la sicurezza lavoro, questi non può relazionarla ai miei capi o anche solo trasmettere giudizio contro me?

ribadisco:la psicologa di me ha relazionato il vero.ossia che io ho problemi relazionali gravi sul lavoro e tendo ad isolarmi nel lavoro come giudicato pure dai capi.sono finita in una rete infinita di litigi partendo da miei problemi di affaticamento prima in attività esterna poi allo sportello.parlo di attività dure, attività esterna tutto il giorno o sportello senza pause 25 ore su 36 a settimana,ove quasi tutti i colleghi hanno già percentuali di invalidità causa di diritto a pausa.trattasi di generale problema organizzativo della p.a. di cui purtroppo devo farmi carico con salute o personalità schizotipica.

tra i tanti problemi sottoposti alla psichiatra il primo capo accusa di provvedimento disciplinare sfociato in rimprovero scritto:mia repulsione ad eccessive vicinanze. la stessa psicologa ha certificato 'eccessivo coinvolgimento da parte dei colleghi' non dando ragione psicologicamente alla posizione del direttore. tra l'altro il culto musulmano + diffuso al mondo vieta anche solo la stretta di mano e la ns stessa società punisce i reati da eccesso confidenza,anche solo verbali, con aggravante lavorativa.qui rimane da chiarire se ha + problemi chi si allontana o chi si appiccica nella consapevolezza di eccedere allo scopo di creare fastidio.la p.a. di certo non sottopone ad accertamenti né spinge questi capi ad andare da psicologo/psichiatra.
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