Rapporto molto difficile con i genitori
Salve a tutti, scrivo qui perchè dopo l'ennesimo litigio con i miei genitori credo di aver bisogno di un consiglio per affrontare al meglio la mia situazione.
Ho 20 anni, frequento l'università lontano da casa ma torno molto spesso. Purtroppo le liti con mio padre e mia madre sono all'ordine del giorno, loro mi attaccano di continuo per motivi di studio ( ammetto anche con loro di aver avuto sempre dei problemi sia adesso che ai tempi della scuola ), odiano il mio ragazzo e parlano malissimo di lui pur conoscendolo poco e non avendone per niente motivo, mi rinfacciano il fatto che mi mantengono fuori e che comunque provvedono a qualunque cosa di cui ho bisogno, mi ripetono di continuo che per questi motivi mi sto rovinando la vita che i figli degli altri danno soddisfazioni ai loro genitori, frequentano gente migliore e che le mie amiche invece mi hanno abbandonato e nessuno vuole frequentarmi. Tutto ciò che dicono sono convinta sia immotivato soprattutto perchè non avendo un rapporto di confidenza con loro non racconto nulla di quello che mi succede ne col mio ragazzo ne con amici o persone che frequento. Credo tra l'altro di essere una figlia educata e rispettosa e non penso di creare tutti i problemi che invece fanno nascere loro dal nulla.
Ogni piccola cosa è motivo di rabbia e attacchi continui, inizialmente rispondevo attaccando pure io, adesso provo a farli ragionare ma loro non ascoltano! Quando esco col mio ragazzo mandano messaggi e mettono limiti di orario che alla mia età sono esagerati, mi guardano male prima di uscire e altro. Quando invece esco con le due amiche che ho o con i colleghi neanche mi chiamano. Da parte di altri parenti ho molto poco aiuto perchè danno ragione a loro che fanno la voce grossa e mi rendono la causa della loro "disperazione" e quindi mi viene detto di ascoltarli e fare ciò che vogliono loro.
Da tempo chiedo loro di andare da uno psicologo che possa aiutarci ma ricevo sempre una risposta negativa. A causa della mia età sono ancora molto dipendente da loro, ma se potessi risolverei tutto andandomene via di casa.
Mi rendo conto che da lontano non si può capire al massimo la situazione ma spero in un vostro consiglio, grazie.
Ho 20 anni, frequento l'università lontano da casa ma torno molto spesso. Purtroppo le liti con mio padre e mia madre sono all'ordine del giorno, loro mi attaccano di continuo per motivi di studio ( ammetto anche con loro di aver avuto sempre dei problemi sia adesso che ai tempi della scuola ), odiano il mio ragazzo e parlano malissimo di lui pur conoscendolo poco e non avendone per niente motivo, mi rinfacciano il fatto che mi mantengono fuori e che comunque provvedono a qualunque cosa di cui ho bisogno, mi ripetono di continuo che per questi motivi mi sto rovinando la vita che i figli degli altri danno soddisfazioni ai loro genitori, frequentano gente migliore e che le mie amiche invece mi hanno abbandonato e nessuno vuole frequentarmi. Tutto ciò che dicono sono convinta sia immotivato soprattutto perchè non avendo un rapporto di confidenza con loro non racconto nulla di quello che mi succede ne col mio ragazzo ne con amici o persone che frequento. Credo tra l'altro di essere una figlia educata e rispettosa e non penso di creare tutti i problemi che invece fanno nascere loro dal nulla.
Ogni piccola cosa è motivo di rabbia e attacchi continui, inizialmente rispondevo attaccando pure io, adesso provo a farli ragionare ma loro non ascoltano! Quando esco col mio ragazzo mandano messaggi e mettono limiti di orario che alla mia età sono esagerati, mi guardano male prima di uscire e altro. Quando invece esco con le due amiche che ho o con i colleghi neanche mi chiamano. Da parte di altri parenti ho molto poco aiuto perchè danno ragione a loro che fanno la voce grossa e mi rendono la causa della loro "disperazione" e quindi mi viene detto di ascoltarli e fare ciò che vogliono loro.
Da tempo chiedo loro di andare da uno psicologo che possa aiutarci ma ricevo sempre una risposta negativa. A causa della mia età sono ancora molto dipendente da loro, ma se potessi risolverei tutto andandomene via di casa.
Mi rendo conto che da lontano non si può capire al massimo la situazione ma spero in un vostro consiglio, grazie.
[#1]
<ammetto anche con loro di aver avuto sempre dei problemi sia adesso che ai tempi della scuola ) >
Gentile Ragazza,
ci può dire meglio quali sarebbero questi problemi?
E quali sarebbero i motivi per i quali i suoi genitori contrasterebbero il rapporto con il suo ragazzo e rispetto a cosa precisamente secondo loro si starebbe rovinando la vita?
Come va l'università? Come si trova nel contesto e con gli studi intrapresi?
Perdoni le molte domande ma sono utili per poterle dare una risposta maggiormente compiuta pur nei limiti di un consulto on line.
In ogni caso, in attesa di maggiori dettagli che volesse aggiungere, potrebbe ad esempio andare lei da uno psicologo, ad esempio presso il Consultorio Familiare Spazio Giovani ASL (non occorre prescrizione medica) proprio per comprendere meglio come relazionarsi con i suoi genitori.
Gentile Ragazza,
ci può dire meglio quali sarebbero questi problemi?
E quali sarebbero i motivi per i quali i suoi genitori contrasterebbero il rapporto con il suo ragazzo e rispetto a cosa precisamente secondo loro si starebbe rovinando la vita?
Come va l'università? Come si trova nel contesto e con gli studi intrapresi?
Perdoni le molte domande ma sono utili per poterle dare una risposta maggiormente compiuta pur nei limiti di un consulto on line.
In ogni caso, in attesa di maggiori dettagli che volesse aggiungere, potrebbe ad esempio andare lei da uno psicologo, ad esempio presso il Consultorio Familiare Spazio Giovani ASL (non occorre prescrizione medica) proprio per comprendere meglio come relazionarsi con i suoi genitori.
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa la ringrazio per la risposta,
purtroppo le motivazioni sono quasi inesistenti. I loro giudizi sono basati sul nulla dato che lo hanno visto poche volte nonostante stiamo insieme da due anni ormai. Non gli interessano i miei discorsi in cui spiego che è un ragazzo intelligente, che mi rispetta, che mi fa stare bene e non ha mai causato alcun problema. Per loro è così e basta, mi sembra spesso di parlare con due bambini capricciosi piuttosto che con due persone mature con cui fare un discorso serio.
Per quanto riguarda l'università il posto in cui mi trovo non mi piace molto, il trasferimento è risultato quasi impossibile, in ogni caso sto dando qualche esame e per ora sono in corso.
Nonostante questo ogni momento della giornata è buono per ricordami di studiare e che non sono brava a fare niente: a tavola, al telefono, quando devo uscire, quando mi sveglio...
Quello che credo è che oggi le scuse per litigare e assillarmi sono l'università e il mio ragazzo, tempo fa erano le uscite e la scuola, altre volte il mio carattere .
Questo mi fa solo pensare che qualunque cosa io faccia saranno sempre pronti a criticare e impedirmi di fare ogni minima cosa che fanno i miei coetanei ( viaggiare, uscire, rilassarsi quando non ci sono esami ) e farmi sentire sempre in colpa anche per nulla.
Grazie per l'attenzione.
purtroppo le motivazioni sono quasi inesistenti. I loro giudizi sono basati sul nulla dato che lo hanno visto poche volte nonostante stiamo insieme da due anni ormai. Non gli interessano i miei discorsi in cui spiego che è un ragazzo intelligente, che mi rispetta, che mi fa stare bene e non ha mai causato alcun problema. Per loro è così e basta, mi sembra spesso di parlare con due bambini capricciosi piuttosto che con due persone mature con cui fare un discorso serio.
Per quanto riguarda l'università il posto in cui mi trovo non mi piace molto, il trasferimento è risultato quasi impossibile, in ogni caso sto dando qualche esame e per ora sono in corso.
Nonostante questo ogni momento della giornata è buono per ricordami di studiare e che non sono brava a fare niente: a tavola, al telefono, quando devo uscire, quando mi sveglio...
Quello che credo è che oggi le scuse per litigare e assillarmi sono l'università e il mio ragazzo, tempo fa erano le uscite e la scuola, altre volte il mio carattere .
Questo mi fa solo pensare che qualunque cosa io faccia saranno sempre pronti a criticare e impedirmi di fare ogni minima cosa che fanno i miei coetanei ( viaggiare, uscire, rilassarsi quando non ci sono esami ) e farmi sentire sempre in colpa anche per nulla.
Grazie per l'attenzione.
[#3]
<Questo mi fa solo pensare che qualunque cosa io faccia saranno sempre pronti a criticare e impedirmi di fare ogni minima cosa che fanno i miei coetanei>
Cara Ragazza,
difficile che i suoi genitori cambino il modo di relazionarsi nei suoi confronti senza che sia lei la prima a cercare di modulare diversamente, e in modo più consono alla sua età, il rapporto con loro.
Tra l'altro i sensi di colpa che lei prova la spingono a rispondere e comportarsi in modo tale da rinforzare lo status quo e la sua posizione nei loro confronti.
Credo che l'aiuto di un collega sarebbe opportuno per comprendere come gestire in modo diverso e più maturo il rapporto con i suoi genitori e definirsi diversamentele conquistando una maggiore autonomia.
Un caro saluto
Cara Ragazza,
difficile che i suoi genitori cambino il modo di relazionarsi nei suoi confronti senza che sia lei la prima a cercare di modulare diversamente, e in modo più consono alla sua età, il rapporto con loro.
Tra l'altro i sensi di colpa che lei prova la spingono a rispondere e comportarsi in modo tale da rinforzare lo status quo e la sua posizione nei loro confronti.
Credo che l'aiuto di un collega sarebbe opportuno per comprendere come gestire in modo diverso e più maturo il rapporto con i suoi genitori e definirsi diversamentele conquistando una maggiore autonomia.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 08/03/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.