Mutismo davanti alle critiche

Buongiorno,

non voglio dilungarmi, il mio problema è molto chiaro: non rispondo a tono a nessuno. Critiche, frecciatine, frasi dette in modo acido, a volte anche un'offesa, sia da parte di sconosciuti (donne acide sugli autobus o nei negozi) sia da parte di persone che conosco (quando per es. provano a smontarti l'entusiasmo di qualcosa). Le mie corde vocali si paralizzano, non rispondo. Poi dopo neanche 30 secondi mi viene in mente la risposta che avrei potuto dare. E qui nasce in me il solito: rabbia repressa, voglia di piangere, sbalzo d'umore.

Se è vero che l'educazione impartita dai genitori conta qualcosa (mio padre era severo vecchio stampo: non si risponde mai a un genitore altrimenti era la fine), vorrei capire come mai mio fratello è diverso: lui risponde a tono, a volte arrabbiato, a volte ironico, ma niente scrupoli, niente sensi di colpa.

Io invece proprio prendo tutto sul serio, me e gli altri e nessuna risposta pronta esce dalla mia bocca. Cosa mi consigliate? Sto cominciando a sentirmi una che se le cerca, una specie di "stupida".

Grazie
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazza, chi le ha detto che rispondere " a tono" sia sempre la soluzione migliore? Ci sono strategie di comunicazione che prevedono addirittura il contrario. Rispondere a tono, spesso, genera conflitto.
Lei dovrebbe solo affinare questo suo modo naturale di fare e imparare a considerarlo una strategia.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Buongiorno, dott. De Vicentiis, in effetti a questa sua domanda non so cosa rispondere. Credo che sia giusto rispondere a tono per come mi sento io quando non lo faccio, demoralizzata.
Assorbo tutta la cattiveria altrui. Una risposta pronta e sveglia mi genera l'illusione del senso di colpa, cioè paradossalmente sono io che mi sento "la strega".

Grazie
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"quando per es. provano a smontarti l'entusiasmo di qualcosa..."

Io mi focalizzerei piuttosto sul fatto che Lei permette ad altri di frenare il Suo entusiasmo. Come mai accade?

".... vorrei capire come mai mio fratello è diverso: lui risponde a tono, a volte arrabbiato, a volte ironico, ma niente scrupoli, niente sensi di colpa."

Pur avendo ricevuto la stessa educazione, è ovvio che Suo fratello è diverso, perchè ciascuno di noi elabora le informazioni in maniera diversa ed è anche probabile che i Suoi genitori lo abbiano trattato in modo diverso: in genere il figlio (maschio) è diverso dalla figlia; il primogenito è diverso dagli altri ed è difficile per i genitori non attuare comportamenti diversi, non per cattiveria, ma perchè -come è giusto che sia- ogni persona è unica e diversa.

Se ritiene di subire ingiustizie, cosa pensa sia più opportuno fare?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie dott.ssa Pileci.
Nel rispondere alla sua domanda dico che se ritengo di subire delle ingiustizie devo rispondere a tono...non lo so. Non mi viene in mente altro.
Però è vero che purtroppo mi demoralizzo. Non so da cosa dipenda ma è così mi sento, a prescindere dallo status sociale, livello intellettuale ecc. di chi mi dice le cose. E' più un voler sempre "comportarmi bene". Mio padre mi insegnava a comportarsi bene con gli altri, a non essere maleducati, a non alzare la voce, non dire parolacce, non mettersi in mostra, coccolare troppo i figli è sbagliato ecc. senza eccezioni. Un'educazione che devo dire mi ha fatto bene per certi aspetti. Peccato che non tutti siano discreti e/o educati. E allora perché me la prendo così tanto? Non saprei, razionalizzo molto ma alla fine sono le emozioni che dominano.

Grazie