Difficoltà erettili
Buongiorno,
Da quando mi sono ritrovato per la prima volta in intimità con una ragazza (avevo 17 anni adesso ne ho 31) ho avuto un forte senso di agitazione che non mi ha permesso di avere un rapporto con lei. Da li ho sempre riscontrato dei problemi nell'avere rapporti sessuali. Soltanto con una donna, con cui sono stato per 2 anni circa, non ho avuto nessun problema tranne che all'inizio della storia. Adesso (ci siamo lasciati nel 2011) mi trovo in una situazione in cui nel momento in cui mi trovo con una donna nella possibilità di avere un rapporto, subentra una forte agitazione che non mi fa raggiungere un'erezione tale da poter aver un rapporto. Tuttto questo mi sta portando ad avere problemi nel cominciare nuove storie o nuove esperienze. Oggi sono determinato a prendere il toro per le corna, ho appena cominciato a frequentarmi con una donna di cui sono molto attratto non solo esteticamente, e la prima volta che ci siamo trovati in una situazione di intimità non sono riuscito ad avere il rapporto con lei spiegnadole che mi era successo altre volte a causa dell'emozione e dell'agitazione. Mi trovo anche lontano da casa quindi il mio medico curante non è facilmente raggiungibile. quello che chiedo, secondo le vostre esperienze e competenze è se sia più corretto rivolgermi ad un'Andrologo oppure ad uno Psicologo o Psicoterapeuta?
Grazie per l'attenzione e scusate se mi sono dilungato.
Saluti
Da quando mi sono ritrovato per la prima volta in intimità con una ragazza (avevo 17 anni adesso ne ho 31) ho avuto un forte senso di agitazione che non mi ha permesso di avere un rapporto con lei. Da li ho sempre riscontrato dei problemi nell'avere rapporti sessuali. Soltanto con una donna, con cui sono stato per 2 anni circa, non ho avuto nessun problema tranne che all'inizio della storia. Adesso (ci siamo lasciati nel 2011) mi trovo in una situazione in cui nel momento in cui mi trovo con una donna nella possibilità di avere un rapporto, subentra una forte agitazione che non mi fa raggiungere un'erezione tale da poter aver un rapporto. Tuttto questo mi sta portando ad avere problemi nel cominciare nuove storie o nuove esperienze. Oggi sono determinato a prendere il toro per le corna, ho appena cominciato a frequentarmi con una donna di cui sono molto attratto non solo esteticamente, e la prima volta che ci siamo trovati in una situazione di intimità non sono riuscito ad avere il rapporto con lei spiegnadole che mi era successo altre volte a causa dell'emozione e dell'agitazione. Mi trovo anche lontano da casa quindi il mio medico curante non è facilmente raggiungibile. quello che chiedo, secondo le vostre esperienze e competenze è se sia più corretto rivolgermi ad un'Andrologo oppure ad uno Psicologo o Psicoterapeuta?
Grazie per l'attenzione e scusate se mi sono dilungato.
Saluti
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
dato che <<con una donna, con cui sono stato per 2 anni circa, non ho avuto nessun problema>>, si direbbe che l'inconveniente che descrive si verifica, o _non_ si verifica, in circostanze ben precise.
Va quindi appurato perché con una certa persona _non_ ha avuto problemi, e quindi nulla di riconducibile ad aspetti prettamente andrologici.
Piuttosto, si direbbe che vi sia una certa componente ansiosa che entra in gioco, per la quale è opportuno consultare di persona uno psicologo psicoterapeuta.
dato che <<con una donna, con cui sono stato per 2 anni circa, non ho avuto nessun problema>>, si direbbe che l'inconveniente che descrive si verifica, o _non_ si verifica, in circostanze ben precise.
Va quindi appurato perché con una certa persona _non_ ha avuto problemi, e quindi nulla di riconducibile ad aspetti prettamente andrologici.
Piuttosto, si direbbe che vi sia una certa componente ansiosa che entra in gioco, per la quale è opportuno consultare di persona uno psicologo psicoterapeuta.
[#2]
Gentile Utente,
Mi associo al collega nella risposta .
La prima tappa diagnostica è sempre andrologica, cerchi online all' interno della sia e troverà una mappa andrologica su scala nazionale, dove trovare l' andrologo più vicino a lei.
Fugati i dubbi e ricevuta una diagnosi, potrà sicuramente investigare le cause " altre" correlate al suo disagio sessuale, che sembrano essere di vecchia data.
La diagnosi clinica di tipo medico, oltre ad effettuare un "tagliando salute" che necessita a tutti ed a tutte le età, serve per arginare l' ansia e ad evitare voli pindarici disfunzionali circa la sua non salute sessuale.
Oggi in clinica inoltre i protocolli terapeutici per il de sono spesso combinati.
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi e poi un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
La terapia non può essere " organo/ focalizzata", ma deve tenere presente la poliedricità degli elementi che correlano con la sfera dell' intimità, tra cui:
Elementi intrapsichici, relazionali, gestione dell' ansia, assenza di educazione emozionale e sessuale, famiglia d' origine, cause da cattivo apprendimento sessuale, spectatoring, ansia da prestazione, immaginario erotico e tantissimo altro.....
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Le allego delle letture d un canale salute, tutto sul d.e redatto a quattro mani con l' andrologo, è molto esaustivo, troverà tantissimo materiale
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Mi associo al collega nella risposta .
La prima tappa diagnostica è sempre andrologica, cerchi online all' interno della sia e troverà una mappa andrologica su scala nazionale, dove trovare l' andrologo più vicino a lei.
Fugati i dubbi e ricevuta una diagnosi, potrà sicuramente investigare le cause " altre" correlate al suo disagio sessuale, che sembrano essere di vecchia data.
La diagnosi clinica di tipo medico, oltre ad effettuare un "tagliando salute" che necessita a tutti ed a tutte le età, serve per arginare l' ansia e ad evitare voli pindarici disfunzionali circa la sua non salute sessuale.
Oggi in clinica inoltre i protocolli terapeutici per il de sono spesso combinati.
In psico/ sessuologia la prima tappa è porre una diagnosi e poi un protocollo terapeutico, tappe assolutamente necessarie e non invertibili dal punto di vista temporale.
La terapia non può essere " organo/ focalizzata", ma deve tenere presente la poliedricità degli elementi che correlano con la sfera dell' intimità, tra cui:
Elementi intrapsichici, relazionali, gestione dell' ansia, assenza di educazione emozionale e sessuale, famiglia d' origine, cause da cattivo apprendimento sessuale, spectatoring, ansia da prestazione, immaginario erotico e tantissimo altro.....
Una scrupolosa diagnosi clinica inoltre, può quantizzare ed investigare gli "aspetti ansiogeni" sempre presenti nel disagio sessuale, comprendendo inoltre se sono " causa o effetto" della disfunzione.
Le allego delle letture d un canale salute, tutto sul d.e redatto a quattro mani con l' andrologo, è molto esaustivo, troverà tantissimo materiale
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
<<spiegandole che mi era successo altre volte a causa dell'emozione e dell'agitazione>>
Questo è già un ottimo punto di partenza per placare la quota di ansia che accompagna queste situazioni: condividere la difficoltà con la sua compagna può essere determinante nella risoluzione del problema. Naturalmente a patto che lei sia comprensiva e motivata ad instaurare o mantenere una relazione di un certo tipo.
Ribadendo l'importanza di un preventivo controllo andrologico che anticipi l'incontro con uno psicologo, la invito anche a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Saluti.
Questo è già un ottimo punto di partenza per placare la quota di ansia che accompagna queste situazioni: condividere la difficoltà con la sua compagna può essere determinante nella risoluzione del problema. Naturalmente a patto che lei sia comprensiva e motivata ad instaurare o mantenere una relazione di un certo tipo.
Ribadendo l'importanza di un preventivo controllo andrologico che anticipi l'incontro con uno psicologo, la invito anche a leggere il seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html
Saluti.
[#4]
Buongiorno a Lei,
(Non so spiegarle bene il perchè ma della sua esposizione mi ha colpito in particolar modo la frase finale "scusate se mi sono dilungato" quando invece non mi sembra sia stato prolisso ma molto centrato e mirato al problema... lei però si è sentito in difetto ed ha voluto chiedere scusa... )
Andando con ordine direi che :
- è davvero un buon segno il fatto che voglia "prendere il toro dalle corna" questa volta e quindi andare fino in fondo per risolvere questo problema (ma sarebbe anche utile capire anche come ma non ha voluto farlo invece durante questi ultimi 14 anni...)
- Rispondendo alla sua domanda precisa, concordo con i colleghi e direi che la prima tappa è sicuramente andrologica, appurato che non vi siano cause organiche, potrebbe essere molto utile rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta (magari con specializzazione in sessuologia).
Ci tenga aggiornati se lo desidera con l'augurio di poter superare questo impasse
Cordialmente
(Non so spiegarle bene il perchè ma della sua esposizione mi ha colpito in particolar modo la frase finale "scusate se mi sono dilungato" quando invece non mi sembra sia stato prolisso ma molto centrato e mirato al problema... lei però si è sentito in difetto ed ha voluto chiedere scusa... )
Andando con ordine direi che :
- è davvero un buon segno il fatto che voglia "prendere il toro dalle corna" questa volta e quindi andare fino in fondo per risolvere questo problema (ma sarebbe anche utile capire anche come ma non ha voluto farlo invece durante questi ultimi 14 anni...)
- Rispondendo alla sua domanda precisa, concordo con i colleghi e direi che la prima tappa è sicuramente andrologica, appurato che non vi siano cause organiche, potrebbe essere molto utile rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta (magari con specializzazione in sessuologia).
Ci tenga aggiornati se lo desidera con l'augurio di poter superare questo impasse
Cordialmente
Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com
[#5]
Utente
Grazie Mille a tutti voi professionisti per le vostre risposte,
Credo proprio che cercherò un andrologo
Nonostante tutto, Vorrei aggiungere che non credo, ovviamente non ne posso essere sicuro al 100%, di avere problemi di natura andrologica, perché comunque quando mi trovo in intimità provo eccitazione e raggiungo l'erezione, solo che nel momento in cui realizzo che "stiamo per farlo" l'erezione va scemando, il tutto accompagnato da un agitazione abbastanza forte.
La cosa paradossale è che mi è capitato addirittura di tranquillizzarmi sapendo che la mia partner avesse il ciclo e di conseguenza non avremmo potuto avere un rapporto.
Vi ringrazio nuovamente per l'attenzione e vi terrò aggiornati.
Cordiali Saluti
Credo proprio che cercherò un andrologo
Nonostante tutto, Vorrei aggiungere che non credo, ovviamente non ne posso essere sicuro al 100%, di avere problemi di natura andrologica, perché comunque quando mi trovo in intimità provo eccitazione e raggiungo l'erezione, solo che nel momento in cui realizzo che "stiamo per farlo" l'erezione va scemando, il tutto accompagnato da un agitazione abbastanza forte.
La cosa paradossale è che mi è capitato addirittura di tranquillizzarmi sapendo che la mia partner avesse il ciclo e di conseguenza non avremmo potuto avere un rapporto.
Vi ringrazio nuovamente per l'attenzione e vi terrò aggiornati.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 08/03/2014.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?