Un grave lutto nella sua famiglia

Vi chiedo un consiglio su come salvare se possibile il mio matrimonio che dopo 10 anni e una bambina piccola sembra essere in crisi irrecuperabile. Mia moglie ha qualche anno meno di me, all'inizio della nostra storia la sua tenacia e la sua dolcezza hanno fatto si che la nostra unione sia continuata nonostante i miei tentennamenti, un lavoro precario da sempre e altri motivi mi creavano una grande insicurezza. Mi diceva che in due avremmo affrontato meglio i problemi io ho pensato di fare una scelta positiva sposandomi, le volevo bene, e anche ora. Siamo stati bene i primi anni, ora il suo atteggiamento verso di me è radicalmente cambiato, dopo la nascita della bambina negli utlimi due o tre anni io progressivamente sono stato estromesso dalla sua vita, inizialmente pensavo che una figlia così tanto desiderata potesse creare in lei l'allontanamento da me, ma ora ho capito che lei non mi considera più, il suo ideale per la vita futura è con la bambina e basta, non credo abbia nessun altro uomo, non ha mai avuto un grande interesse verso il sesso è tendenzialmente una persona fedele. In questi anni da questo punto di vista abbiamo raggiunto un equilibrio che soddisfaceva entrambi, fino alla nascita della bambina, da lì i nostri incontri sono stati rarissimi, per motivi oggettivi, perchè è stata dura, non avevamo quasi il tempo per mangiare e anche perchè lei era sempre stanca. Negli ultimi due anni poi sono successe cose che ci hanno messo a dura prova, un grave lutto nella sua famiglia e io ho avuto problemi legati al lavoro. Mi ha rinfacciato di essere un fallito con estrema cattiveria dicendomi cose mi facevano sentire una nullità. Con la mia famiglia non è mai stata espansiva ma ultimamente ha deciso di non avere nulla a che fare con loro, nonostante i miei genitori siano stati sempre correttissimi. Inutile dire che mia figlia non conosce quasi gli altri nonni che abitano in un’altra città, questo è un altro motivo di grande contrasto. Ha il rifiuto di parlare per chiarire le cose, mi trovo di fronte ad un muro di gomma, si chiude in un mutismo al limite della follia, guarda il muro quando parlo, mi tiene il muso. Io però è come se sentissi, forse me ne voglio convincere, che c’è un blocco da qualche parte che bisogna togliere, che posso ancora fare qualcosa.