sono consapevole di avere il DOC e vivo meglio
Buonasera, vi scrivo forse per una sorta di sfogo interiore. per buttare nero su bianco tutto ciò che non sono mai riuscita a confidare a nessuno e che mi ha angosciato per molto tempo della mia vita, seppur in fasi alterne. Ho sofferto fino a divenire esausta la sera, fino a non aver più voglia di vivere, fino a desiderare che tutto finisse...in qualunque modo ma che finisse, divorata e dilaniata dalle mie ossessioni, da quella 'terrorista' che è la mia mente. Detta così può sembrare che io sia pazza, invece no. so di non esserlo. so che tutto ciò è frutto di un serio disturbo di ansia, magari di qualche ferita infantile che non sono mai riuscita a scovare. Passavo giorni a tormentarmi a causa delle mie ossessioni, infondate lo sapevo, ma spietate dentro di me, non mi lasciavano tregua. Ho iniziato da piccola credo, avevo poco più di 6 7 anni. e già mi tormentavo. Se dovessi descrivere tutti i DOC che ho avuto credo che non mi basterebbe una notte intera. Li ho superati brillantemente ogni volta, non chiedetemi come perchè nn lo so, ma sono andata avanti, forse più forte di prima. non influisce fortunatamente sulla mia vita, o meglio, influisce ma nessuno lo sa. nemmeno mio figlio, che cresce sereno e felice, accusa il mio malessere interiore perchè le mie sono ossessioni pure e non compio nessuna azione compulsiva. Adesso che so di avere questo problema mi sento anche più serena. Se non lo avessi forse la mia vita sarebbe perfetta e si sa la perfezione non esiste.. Forse se non fossi così ipersensibile e buona, dedita al bene degli altri e non mio non avrei questo disturbo, ma non avrei nemmeno il mio animo puro che tanto amo quando sto bene con me stessa. Probabilmente ho anche un forte senso di responsabilità, ho subito vari dolori nella mia vita, e aborro l'idea che esista tutta questa cattiveria nel mondo. La assordo e mi sento contaminata da qualcosa che non mi appartiene, ma che mi ossessiona. Non voglio sottopormi ad un percorso cognitivo comportamentale, perchè ripeto: soffro come un cane, ma nessuno lo evince. Lo so solo io e nn interferisce con il mio lavoro, la mia famiglia e le relazioni sociali.. Vorrei solo dei consigli per combattere questo problema quando incombe nella mia vita. Vi ringrazio anticipatamente.
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Cara utente, sembra aver sofferto e soffrire ancora tanto, nonostante la sua forza di volontà e la sua determinazione che le hanno permesso di andare avanti e di celare questa sofferenza evitando di arrecare danno alle persone che le stanno vicino.
Lei afferma <<Non voglio sottopormi ad un percorso cognitivo comportamentale, perchè ripeto: soffro come un cane, ma nessuno lo evince. Lo so solo io e nn interferisce con il mio lavoro, la mia famiglia e le relazioni sociali.>>
Potrebbe fare una terapia di tipo psicoanalitico, che le permetta di ridurre la sofferenza e le consenta di vivere una vita più serena. Anche se le ossessioni non interferiscono con lavoro, famiglia e relazioni sociali, sembrano causarle un forte disagio. Perché non farsi aiutare da un professionista? Credo che questo sia il consiglio migliore.
Non abbia paura di chiedere aiuto.
Un caro saluto.
Lei afferma <<Non voglio sottopormi ad un percorso cognitivo comportamentale, perchè ripeto: soffro come un cane, ma nessuno lo evince. Lo so solo io e nn interferisce con il mio lavoro, la mia famiglia e le relazioni sociali.>>
Potrebbe fare una terapia di tipo psicoanalitico, che le permetta di ridurre la sofferenza e le consenta di vivere una vita più serena. Anche se le ossessioni non interferiscono con lavoro, famiglia e relazioni sociali, sembrano causarle un forte disagio. Perché non farsi aiutare da un professionista? Credo che questo sia il consiglio migliore.
Non abbia paura di chiedere aiuto.
Un caro saluto.
Dr. Alessio Cammisa - Psicologo, Psicoterapeuta - Psicoanalisi, EMDR - www.alessiocammisa.it, tel. 379 107 6172; @psicologo.palermo.alcamo
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Ex utente
grazie della sua celere risposta. nn vorrei sottopormi ad una psicoterapia per paura che mi tolgano mio figlio e io non ne sopravviverei. io vivo periodi terribili, estenuanti, che mi lasciano senza energia, ma fortunatamente durano poco, scompaiono, si dissolvono come bolle di sapone. è durissima e solo Dio sa quanto lo sia. vive in me un'altra me che non riconosco e che mi fa paura, mi mette ansia. a volte vorrei non essere così sensibile. l 'uomo che amo non sa di questo mio problema e mi sento in colpa. mi amerebbe lo stesso se sapesse di questo mio disturbo? di tutti i pensieri orrendi che mi passano per la testa e che so essere assolutamente infondati? di non appartenermi insomma. quando mi guardo allo specchio in questi momenti vedo una bellissima donna dentro e fuori. so di essere cosi e allora perchè queste ossessioni?pensieri orribili?
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<Vorrei solo dei consigli per combattere questo problema quando incombe nella mia vita.>
Gentile Utente,
raccogliamo il suo sfogo, troppe energie sprecate, troppa fatica nel suo vivere, troppe lotte interiori, nel silenzio, nel non far trapelare nulla, cerchi di non trascinarsi oltremodo con questo tormento, passando da un'ossessione ad un'altra.(poiché il problema non è superare brillantemente la singola ossessione o combatterla quando arriva con il fai da te).
Non servono consigli e ci dispiace, sono del tutto inutili per combattere i suoi disagi, le sue aspettative purtroppo non possono essere soddisfatte da qui non per cattiva volontà, ma per i limiti del mezzo on line.
L'unico suggerimento che le possiamo dare è quello a cui lei sembra opporsi, cioè di rivolgersi direttamente a un nostro collega.
Occorre una diagnosi che lei non ha mai ricevuto e la si può ricevere solo da uno specialista in presenza, per poi comprendere quale sia la strada per gestire e far fronte in modo proprio ai suoi disturbi.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
Restiamo in ascolto
Aggiungo dopo la sua risposta alla Collega, le paure che le tolgano suo figlio sono infondate, non sia poi la vergogna a frenarla, ma il coraggio di donare a se stessa una vita di migliore benessere a portarla ad incontrare un nostro collega.
Ci faccia sapere
Gentile Utente,
raccogliamo il suo sfogo, troppe energie sprecate, troppa fatica nel suo vivere, troppe lotte interiori, nel silenzio, nel non far trapelare nulla, cerchi di non trascinarsi oltremodo con questo tormento, passando da un'ossessione ad un'altra.(poiché il problema non è superare brillantemente la singola ossessione o combatterla quando arriva con il fai da te).
Non servono consigli e ci dispiace, sono del tutto inutili per combattere i suoi disagi, le sue aspettative purtroppo non possono essere soddisfatte da qui non per cattiva volontà, ma per i limiti del mezzo on line.
L'unico suggerimento che le possiamo dare è quello a cui lei sembra opporsi, cioè di rivolgersi direttamente a un nostro collega.
Occorre una diagnosi che lei non ha mai ricevuto e la si può ricevere solo da uno specialista in presenza, per poi comprendere quale sia la strada per gestire e far fronte in modo proprio ai suoi disturbi.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
Restiamo in ascolto
Aggiungo dopo la sua risposta alla Collega, le paure che le tolgano suo figlio sono infondate, non sia poi la vergogna a frenarla, ma il coraggio di donare a se stessa una vita di migliore benessere a portarla ad incontrare un nostro collega.
Ci faccia sapere
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Ex utente
io la ringrazio dei suoi consigli e so che mi servirebbe un supporto psicologico. quanto tempo sprecato!!! ho passato fasi della mia vita che mi sentivo un verme e non capivo cosa mi stesse accadendo, non mi spiegavo il motivo di tutte queste anse, questi flussi di pensieri incontrollabili. ho pensato di tutto. davvero, ho avuto una serie infinita di DOC. alcuni duravano anche solo qualche ora, alcuni qualche settimana. Per anni non ho avuto quasi nulla, o almeno non mi ricordo, adesso sono mesi che ne ho uno dopo l'altro. Causa di tutto questo è il periodo stressante che ho vissuto. Prima che mi venisse l'ultimo Doc stavo bene però. Un minuto prima ero una persona serena, stavo semplicemente confrontandomi con un'altra donna sulla nostra sessualità. Io la vivo in maniera prorompente, ma pulita, senza ossessioni, né perversioni. Sono una donna disinibita, per cui tutto è concesso ma col proprio partner. E lei si era sentita molto vicina a me per il modo di vedere il sesso. Ma poi ha cominciato a farmi domande insistenti, volgari, ma ho continuato a parlarci perchè pensavo volesse delle rassicurazioni, magari per sensi di colpa che non avevano senso di esistere, legati soprattutto alla sua infanzia. Volevo rendermi utile, aiutarla. Ma chi me lo ha fatto fare? Da quando ho parlato con questa 'donna', il minuto dopo mi ero praticamente messa nei suoi panni, nel suo modo di vedere la sessualità, a mio dire sporca e immorale. perversa. All'inizio ho avuto il disgusto per tutto quello che mi diceva, un vomito interiore che ho cercato di soffocare per giorni. Poi i giorni seguenti mi sono sentita anche io una perversa come lei e ho cominciato a rimuginare su tutto quello che le avevo detto, sul mio passato, sul mio presente, a cercare conferme rassicurazioni, ad ossessionarmi sui dubbi, sulle incertezze, sui pensieri orribili che mi passavano per la testa. E piu cerco rassicurazioni più la mia ansia aumenta. Per cosa? Per qualcosa che io so di non essere e mi inquieta anche solo l idea di pensare simili cose!!! mi sento contaminata dal mondo in cui vivo...a volte stupendo..altre volte invivibile per una come me
[#5]
Ex utente
vi spiego meglio cosa accade dentro di me ogni volta che l'ansia mi assale. sto bene. succede un evento esterno che mi spaventa o sensibilizza particolarmente ed ecco qui che scatta l'ossessione mentale. sono così? e da quando? dammi ripescare nel passato.. ma allora è vero perchp ho fatto così quella volta! ma sei sicura? Non ti stai sbagliando? Mio Dio e che ne so io, non mi ricordo. e questo cento e cento volte fino a distruggermi a dilaniarmi l'anima a sentirmi un essere immondo, un batterio, l'ultima fra le donne. Rimugino nel passato senza riuscire a trovare conforto, anzi. mi dilanio ancor di più perchè sembra di non ricordarmi effettivamente come sono andate le cose e allora vado nel panico, comincio a farmi prendere dall'ansia. ed è dura non far capire nulla a nessuno. magari mi isolo per gestirla ma comunque ne soffro tantissimo. E non ne vengo mai a capo. Solo il tempo riesce a placarmi. e non so quale altro meccanismo mentale subentra perchè poi ad un certo punto non ho più nulla e magari dico: ma come mi è venuta in mente questa cosa? davvero era meritevole di tutta questa importanza?. alcuni Doc me li porto nel tempo, ma non mi suscitano più ansia. ho imparato a gestirli e li anniento appena riappaiono, forte delle sicurezze che ho oggi. la mente di una persona affetta da Doc è una mente complicatissima, è difficile spiegarvi cosa mi accade veramente. Io so però di non essere la persona descritta nelle mie ossessioni e questo mi dà un flebile senso di conforto. e anche la consapevolezza di essere affetta da questo disturbo ha fatto scomparire quest'ultimo avvenimento. scomparire proprio no, ma minimizzare.
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<<E non ne vengo mai a capo>>
Gentile Signora,
il malessere che la fa tanto soffrire, come le è già stato scritto dai colleghi, non può essere combattuto in solitudine.
La consapevolezza di avere un disturbo è un primo fondamentale passo, ma non è sufficiente, perché è necessario anche trovare il modo corretto di affrontarlo e superarlo.
Legga questo utile ed interessante articolo sul trattamento delle ossessioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
Come vede, c'è il modo di venirne a capo. Sta a Lei prendere la decisione di farlo.
Auguri.
Gentile Signora,
il malessere che la fa tanto soffrire, come le è già stato scritto dai colleghi, non può essere combattuto in solitudine.
La consapevolezza di avere un disturbo è un primo fondamentale passo, ma non è sufficiente, perché è necessario anche trovare il modo corretto di affrontarlo e superarlo.
Legga questo utile ed interessante articolo sul trattamento delle ossessioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
Come vede, c'è il modo di venirne a capo. Sta a Lei prendere la decisione di farlo.
Auguri.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#7]
Ex utente
perdonate la mia domanda, ma per un disturbo del genere devo rivolgermi ad uno psicologo o psichiatra? e i tempi di guarigione sono incoraggianti? ovvero sono brevi? o la situazione in cui vivo adesso è molto grave? sono una persona abbastanza equilibrata nonostante il mio disturbo. riesco a prendere decisioni importanti, svolgo un ruolo di grande responsabilità lavorativa e riesco a mantenere i rapporti sociali, anche quelli amorosi. anche se a volte mi innervosisco facilmente, proprio a causa della mia ansia protratta. tollero poco le ingiustizie, le cattiverie, il male. può esserci un motivo caratteriale che mi spinga a questo disturbo? cioè l'intolleranza a 'come va il mondo?'. un amico a me molto caro, nonchè mio partner lavorativo, mi ha detto che secondo lui sono 'emotivamente immatura' e non pronta ad affrontare il mondo reale in cui vivo, perchè non tutti gli individui sono come me e questo sembra proprio che io nn riesca ad accettarlo. sto scovando dentro di me le cause remote a questo mio problema ( posso dire problema o sono una malata mentale?) e credo ci siano ferite mai guarite nella fase della mia infanzia. ho avuto dei genitori splendidi, ma forse qualcosa avranno sbagliato. mi sono sentita sempre piena di responsabilità, nonostante loro non me ne abbiano date di particolari. mio padre era una persona eccezionale, purtroppo l'ho perso qualche anno fa, ma forse ha giocato un ruolo fondamentale in questa cosa, perchè io ricordo che facevo di tutto perchè lui fosse fiero di me. vivevo con il timore che lui non fosse contento di me, o che si arrabbiasse, o che non mi apprezzasse.La cosa che mi fa riflettere è questa mia esposizione alla sofferenza in modo individuale. se penso a tutte le volte che sto male non mi spiego io come faccia a sopportarlo. è lo stesso motivo che non mi spinge a prendere medicinali se ho per esempio mal di pancia. sembro quasi abituata alla sofferenza e infatti quando sono felice lo sono all'ennesima potenza. sono piena di energia, solarità che invade e pervade tutto e tutti intorno a me. un'altra domanda: l'ipersensibilità è uno dei motivi che porta al DOC?
[#8]
Ex utente
sono per caso diversa? malata di mente? il fatto che l'uomo che ama non sappia che io ho a volte queste ossessioni è un motivo per il quale dovrei sentirmi in colpa? nn voglio parlargliene perchè ho paura che lui possa pensare che ciò che penso faccia davvero parte di me, invece io so che non è cos' quindi non voglio coinvolgerlo. vorrei un consiglio spassionato, grazie
[#9]
Ex utente
ricordo un episodio di un paio di anni fa in cui non ho avuto DOC ma a mio parere ho somatizzato l'ansia in modo estremo. durante il sonno,invece di pensieri orribili, mi venivano in mente miliardi di immagini confuse e raccapriccianti, inspiegabili, e ne avevo così paura che mi svegliavo con il timore. non riuscivo a respirare correttamente, mi sembrava di 'respirare troppo', come se non filtrassi correttamente l'aria e ne assorbissi troppa a tal punto che mi dava fastidio nelle narici. nn è facile da spiegare. ma ho avuto due episodi di questo genere qualche tempo fa e appena ho risolto 'il problema' che mi provocava questo disturbo è passato anche quello. avevo una persona violenta accanto e volevo disfarmene subito. è stato difficile, ma ce l'ho fatta da sola, come sempre, in solitudine, senza dire o chiedere aiuto a nessuno
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Cara utente, finché sara sola ad affrontare le sue ossessioni, le sue paure e la sua sofferenza sarà difficile avviare un processo di cambiamento che le consenta di stare meglio. Condividere con un collega la sua sofferenza la potrebbe condurre ad una nuova modalità di gestione dell'ansia e dei pensieri che, finalmente potrebbero non essere più ripetitivi, ossessivi. Non abbia paura di essere aiutata da uno Psicoterapeuta. Forse potrebbe essere frenata dalla paura di essere contaminata dal terapeuta? O da altri fattori? Provi a superare queste possibili resistenze per il suo bene. In questa sede non credo potremmo riuscire ad esserle ulteriormente d'aiuto per i limiti che questa modalità di consulenza presenta.
Un caro saluto
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 15.6k visite dal 02/03/2014.
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