Disturbo sociale
Salve a tutti, so già che le eventuali risposte non serviranno a molto ma indirizzeranno sicuramente a trovare una risposta. Esco poco da casa dato che lavoro molto e torno molto stanco a casa. Da 8 mesi ho cambiato comitiva dato che con la vecchia non mi sentivo più a mio agio. Quelle poche volte che esco e li incontro, quando li vado a salutare noto che mi fissano per molto tempo e fissano anche i miei nuovi compagni. Ogni tanto mi fissano molto col sorrisino ebete. Questa cosa non la notavo molto all'inizio, ma col tempo mi ha iniziato a dare molto fastidio perchè mi sento osservato e sotto giudizio loro. Premetto che non mi da molto fastidio ciò che pensano tra loro di me, mi da fastidio che mi guardano per molto tempo. Questo atteggiamento avviene solo da alcune persone della vecchia comitiva. Io non sono un tipo che si vuole mettere al centro dell'attenzione, ma questi atteggiamenti mi hanno fatto iniziare ad uscire meno per paura di incontrarli dato che a me danno molto fastidio. Grazie di aver letto il mio problema e grazie delle eventuali risposte.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
19.9k 509
"Io non sono un tipo che si vuole mettere al centro dell'attenzione, ma questi atteggiamenti mi hanno fatto iniziare ad uscire meno per paura di incontrarli dato che a me danno molto fastidio. "
Gentile Utente,
il fatto che Lei non sia una persona che ama stare al centro dell'attenzione potrebbe in parte giustificare il senso di fastidio che prova, però evitare di uscire per vincere questo fastidio, non solo non Le permetterà di vincere questo fastidio, ma lo rafforzerà.
Invece dovrebbe provare ad affrontare la situazione, cercando di capire meglio di che tipo di fastidio stiamo parlando, altrimenti la situazione diventa invalidante.
Poi, certamente, ci sta che Lei sia più a Suo agio con alcune persone e non con altre. Ma non può frequentare solo queste.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
il fatto che Lei non sia una persona che ama stare al centro dell'attenzione potrebbe in parte giustificare il senso di fastidio che prova, però evitare di uscire per vincere questo fastidio, non solo non Le permetterà di vincere questo fastidio, ma lo rafforzerà.
Invece dovrebbe provare ad affrontare la situazione, cercando di capire meglio di che tipo di fastidio stiamo parlando, altrimenti la situazione diventa invalidante.
Poi, certamente, ci sta che Lei sia più a Suo agio con alcune persone e non con altre. Ma non può frequentare solo queste.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa, Il discorso è che io non li frequento più ormai da mesi, ma ogni volta che li incontro mi guardano in modo strano e per molto tempo. Come quando si vede una cosa che poi dopo non si vedrà più. Questa cosa succede ogni volta che li incontro. Vorrei non salutarli, ma per cortesia lo faccio e vedo che mi guardano come se io gli abbia fatto un torto insuperabile. E poi quel sorrisino ebete che fanno quando mi incontrano mi irrita ancora di più. Grazie dottoressa e scusate per lo sfogo.
[#5]
Dr. Giuseppe Del Signore
Psicologo, Psicoterapeuta
4.6k 51
Gentile Utente,
>>Premetto che non mi da molto fastidio ciò che pensano tra loro di me, mi da fastidio che mi guardano per molto tempo.<<
non è la stessa cosa secondo lei?
Voglio dire che alla base c'è sempre un suo disagio personale, legato probabilmente a insicurezze e bassa autostima. Non è tanto il problema di incontrare o meno queste persone, ma di riuscire a comprendere l'origine di questo stato di malessere.
Ha iniziato un percorso psicologico?
Anche perché mi sembra di comprendere che non si parla di eventi isolati, ma di un "modo di stare con l'altro" che andrebbe rivisto.
>>Premetto che non mi da molto fastidio ciò che pensano tra loro di me, mi da fastidio che mi guardano per molto tempo.<<
non è la stessa cosa secondo lei?
Voglio dire che alla base c'è sempre un suo disagio personale, legato probabilmente a insicurezze e bassa autostima. Non è tanto il problema di incontrare o meno queste persone, ma di riuscire a comprendere l'origine di questo stato di malessere.
Ha iniziato un percorso psicologico?
Anche perché mi sembra di comprendere che non si parla di eventi isolati, ma di un "modo di stare con l'altro" che andrebbe rivisto.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#6]
Utente
Si ho fatto una seduta dallo psicologo, ma ha detto che non c'era bisogno di altre sedute perchè io non avevo niente da rimproverarmi e che è una cosa normale che quando non ci si trova più bene con un gruppo di persone.. Questa fase sono riuscito a passarla, ma c'è quest'altra fase che mi irrita particolarmente. Come ha detto la dottoressa precedentemente dovrei chiederglielo, ma il fatto di avvicinarmi ed instaurare di nuovo un rapporto con queste persone mi irrita alquanto. Grazie per le risposte.
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore
Psicologo, Psicoterapeuta
4.6k 51
Gentile Utente,
>>Si ho fatto una seduta dallo psicologo, ma ha detto che non c'era bisogno di altre sedute..<<
visto i diversi consulti chiesti, direi di riconsiderare la questione e magari fare un percorso più approfondito. Il fatto che lei non abbia "niente da rimproverarsi", non esclude altre sedute, a mio avviso necessarie.
>>Si ho fatto una seduta dallo psicologo, ma ha detto che non c'era bisogno di altre sedute..<<
visto i diversi consulti chiesti, direi di riconsiderare la questione e magari fare un percorso più approfondito. Il fatto che lei non abbia "niente da rimproverarsi", non esclude altre sedute, a mio avviso necessarie.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.4k visite dal 28/02/2014.
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