Io e il mondo del lavoro.
Salve! mi chiamo S. ho 24 anni e attualmente sono disoccupato. Scrivo appunto per descrivere la mia situazione attuale ad un esperto psicologo, perchè ho paura di essere uno scansafatiche...oppure di essere troppo ansioso per iniziare un nuovo lavoro.
Inizio col dire che io amo il disegno ed ho frequentato una scuola di Design grafico, ma che, a causa del professore di grafica troppo svogliato, non sono un "bravissimo" grafico, e perciò non mi piacerebbe un domani fare il designer al PC. dopo il diploma, ho tentato con l'università, ma senza aver dato nemmeno 1 esame sono andato a lavorare come scenografo stagionale (1 mese) dove lavora un mio caro amico. mi sono impegnato tantissimo, facendo anche gli straordinari, e scoprendo meglio le mie potenzialità. Al lavoro quasi mi disinteressavo della vita al di fuori del lavoro diventando uno stakanovista, tuttavia agivo così perchè sapevo sarebbe durato solo un mese! tuttavia, una volta tornato a casa come disoccupato, non ho più ritrovato quello slancio emotivo nel lavoro, anzi i lavori successivamente affrontati li eseguivo con ansia, mandando spesso a monte i piani, ma quella volta all'anno dove lavoravo al laboratorio di scenografia col mio amico davo l'anima e ricevevo anche molti soldi!
Una cosa simile mi è successa di recente quando ho lavorato come scenografo per un villaggio vacanze, diventando uno stakanovista e lavorando anche mentre gli altri dormivano!!! tuttavia ad una richiesta eccessiva e in merito ad alcuni fallimenti, ho abbandonato il lavoro e mi sono un pò rassegnato.
Personalmente penso che io ho paura che se iniziassi a lavorare a tempo indeterminato mi stancherei per una cosa che non mi piace poi realmente, e non avrei più spazio per me, anche se trovassi il lavoro che mi piace (che non è lo scenografo). Inoltre penso che l'esperienza lontano da casa mia abbia trasformato e mi abbia reso migliore anche sul piano del rendimento. quando ho fatto altri lavori e poi tornavo a casa la sera non mi dava la stessa sensazione. forse sarà perchè associo troppo casa mia con il "luogo di riposo"?
Fattostà che questa è la mia situazione, se non riesco a risolvere la cosa non sò se un domani riuscirò a tenermi un lavoro stabile... cosa dovrei fare???
P.S: ci tenevo a scrivere che la notte sogno ancora di essere a scuola, di essere lì per un esame di maturità o un interrogazione importante e non sapere niente!!
Inizio col dire che io amo il disegno ed ho frequentato una scuola di Design grafico, ma che, a causa del professore di grafica troppo svogliato, non sono un "bravissimo" grafico, e perciò non mi piacerebbe un domani fare il designer al PC. dopo il diploma, ho tentato con l'università, ma senza aver dato nemmeno 1 esame sono andato a lavorare come scenografo stagionale (1 mese) dove lavora un mio caro amico. mi sono impegnato tantissimo, facendo anche gli straordinari, e scoprendo meglio le mie potenzialità. Al lavoro quasi mi disinteressavo della vita al di fuori del lavoro diventando uno stakanovista, tuttavia agivo così perchè sapevo sarebbe durato solo un mese! tuttavia, una volta tornato a casa come disoccupato, non ho più ritrovato quello slancio emotivo nel lavoro, anzi i lavori successivamente affrontati li eseguivo con ansia, mandando spesso a monte i piani, ma quella volta all'anno dove lavoravo al laboratorio di scenografia col mio amico davo l'anima e ricevevo anche molti soldi!
Una cosa simile mi è successa di recente quando ho lavorato come scenografo per un villaggio vacanze, diventando uno stakanovista e lavorando anche mentre gli altri dormivano!!! tuttavia ad una richiesta eccessiva e in merito ad alcuni fallimenti, ho abbandonato il lavoro e mi sono un pò rassegnato.
Personalmente penso che io ho paura che se iniziassi a lavorare a tempo indeterminato mi stancherei per una cosa che non mi piace poi realmente, e non avrei più spazio per me, anche se trovassi il lavoro che mi piace (che non è lo scenografo). Inoltre penso che l'esperienza lontano da casa mia abbia trasformato e mi abbia reso migliore anche sul piano del rendimento. quando ho fatto altri lavori e poi tornavo a casa la sera non mi dava la stessa sensazione. forse sarà perchè associo troppo casa mia con il "luogo di riposo"?
Fattostà che questa è la mia situazione, se non riesco a risolvere la cosa non sò se un domani riuscirò a tenermi un lavoro stabile... cosa dovrei fare???
P.S: ci tenevo a scrivere che la notte sogno ancora di essere a scuola, di essere lì per un esame di maturità o un interrogazione importante e non sapere niente!!
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Gentile ragazzo,
il lavoro è una dimensione importante dal punto di vista personale. Significa denaro (quindi autonomia), realizzazione personale, identità, talvolta piacere. "Rigirando la frittata" il lavoro è anche fatica, impegno, conflitti, necessità di mettersi alla prova ed assumersi responsabilità.
Anche lei sembra vivere questa ambivalenza, dato che oltre al suo timore di non essere adeguato, traspaiono anche momenti di entusiasmo.
Le invio un link sul rapporto tra disoccupazione ed umore:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4152-quando-la-disoccupazione-mette-alle-strette-effetti-psicologici-della-crisi.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
il lavoro è una dimensione importante dal punto di vista personale. Significa denaro (quindi autonomia), realizzazione personale, identità, talvolta piacere. "Rigirando la frittata" il lavoro è anche fatica, impegno, conflitti, necessità di mettersi alla prova ed assumersi responsabilità.
Anche lei sembra vivere questa ambivalenza, dato che oltre al suo timore di non essere adeguato, traspaiono anche momenti di entusiasmo.
Le invio un link sul rapporto tra disoccupazione ed umore:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4152-quando-la-disoccupazione-mette-alle-strette-effetti-psicologici-della-crisi.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 28/02/2014.
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