Ansia e insonnia dopo masturbazione
Buongiorno, ho 44 anni e soffro negli ultimi mesi di un disturbo che mi preoccupa,premetto che ho sofferto di attacchi di panico e ansia nel passsato,ora superati,ma il problema è questo; da un anno a questa parte non ho rapporti sessuali con mia moglie(per sua volontà) non avendo voglia di cercare nuove avventure mi masturbo ogni tanto ma , sempre al momento di coricarsi inizia no stato continuo di agitazione, leggera tachicardia e insonnia,spesso tutto ciò senza avere eiaculato..la sola idea di andare con una donna mi mette in uno stato di agitazione e panico, è un problema fisico o "solo" psichico? come posso uscire da questa sgradevole situazione? grazie
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Caro utente, la situazione di cui ci parli rientra nell'ambito della relazione di coppia con tua moglie.
Dici infatti che per volontà di tua moglie non avete rapporti sessuali da un anno , non dici però che impatto ha avuto su di te questa sua decisione e come avete cercato di affrontare insieme questa decisione così estrema. La sessualità in una coppia è molto importante e eliminarla può dare sicuramente origine a problematiche che possono manifestarsi sotto varie modalità:dall'ansia, all'attacco di panico, all'insonnia e alla insoddisfazione di fondo. Non affrontando realmente de concretamente questo blocco tra di voi il suo problema di lieve tachicardia, ansia o insonnia non è destinato a migliorare. Il fatto poi che la sintomatologia che descrivi si verifichi proprio nell'ambito della sfera intima, nella stanza da letto per intendersi, la sera, momento in cui potete incontrarvi,stare insieme e avere contatti fisici e accanto a sua moglie che però nn vuole avere rapporti con lei,sono tutti indice del fatto che , molto probabilmente, il quadro che lei descrive è legato a questa problematica coniugale irrisolta o non correttamente affrontata.
Il fatto che lei si masturbi come compensazione a questa mancanza di contatto fisico con sua moglie può generare uno stato d'ansia per cui non arriva neanche alla eiaculazione proprio perchè l'atto stesso le ricorda che in realtà c'è un problema che le pesa e che non è stato superato o affrontato.
Il mio consiglio è di rivolgervi a un terapista di coppia e parlare liberamente con lui/lei in modo che possa sostenervi nel percorso di dialogo, chairmento ed esplicitazione dei vostri desideri,dei vostri punti di vista e dei vostri bisogni.
Il fatto che abbia sofferto già in passato di attacchi di panico non mi sembra determinante ai fini dell'individuazione del problema attuale ,quel che maggiormemte considererei è appunto questa mancanza di contatto tra lei e sua moglie.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordialmente
Jeny Meregaglia
Dici infatti che per volontà di tua moglie non avete rapporti sessuali da un anno , non dici però che impatto ha avuto su di te questa sua decisione e come avete cercato di affrontare insieme questa decisione così estrema. La sessualità in una coppia è molto importante e eliminarla può dare sicuramente origine a problematiche che possono manifestarsi sotto varie modalità:dall'ansia, all'attacco di panico, all'insonnia e alla insoddisfazione di fondo. Non affrontando realmente de concretamente questo blocco tra di voi il suo problema di lieve tachicardia, ansia o insonnia non è destinato a migliorare. Il fatto poi che la sintomatologia che descrivi si verifichi proprio nell'ambito della sfera intima, nella stanza da letto per intendersi, la sera, momento in cui potete incontrarvi,stare insieme e avere contatti fisici e accanto a sua moglie che però nn vuole avere rapporti con lei,sono tutti indice del fatto che , molto probabilmente, il quadro che lei descrive è legato a questa problematica coniugale irrisolta o non correttamente affrontata.
Il fatto che lei si masturbi come compensazione a questa mancanza di contatto fisico con sua moglie può generare uno stato d'ansia per cui non arriva neanche alla eiaculazione proprio perchè l'atto stesso le ricorda che in realtà c'è un problema che le pesa e che non è stato superato o affrontato.
Il mio consiglio è di rivolgervi a un terapista di coppia e parlare liberamente con lui/lei in modo che possa sostenervi nel percorso di dialogo, chairmento ed esplicitazione dei vostri desideri,dei vostri punti di vista e dei vostri bisogni.
Il fatto che abbia sofferto già in passato di attacchi di panico non mi sembra determinante ai fini dell'individuazione del problema attuale ,quel che maggiormemte considererei è appunto questa mancanza di contatto tra lei e sua moglie.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Cordialmente
Jeny Meregaglia
Dr.ssa Jeny Meregaglia
jeny.meregaglia@email.it
http://www.counselingpsicologico.it
[#2]
Gentile Utente
leggendo il suo post mi sembra di aver compreso bene la cornice ma mi manca la comprensione del suo stato d'animo. Come vive la situazione? Come si sente a dover ricorrere alla masturbazione? Si sente in colpa dopo averlo fatto? E' adirato con sua moglie per quello che stà succedendo nella vostra relazione? Come mai c'è stata questa chiusura nella vostra vita di coppia? Sua moglie si interroga su quali possano essere le conseguenze di questa decisione?
Tutti questi sono punti che andrebbero discussi a fondo con sua moglie, credo che trovata una risposta a queste ed altre domande ed una volta chiarite le reciproche posizioni la situazione non potrebbe che migliorare.
Credo che il problema che riferisce sia solo la punta di un iceberg che, in quanto tale, è sostenuto da una rete di problemi molto più intricata.
Le consiglio di parlarne apertamente con sua moglie ed, insieme, di rivolgervi ad un terapeuta della vostra zona che potrebbe esserevi di notevole aiuto.
Cordiali saluti
leggendo il suo post mi sembra di aver compreso bene la cornice ma mi manca la comprensione del suo stato d'animo. Come vive la situazione? Come si sente a dover ricorrere alla masturbazione? Si sente in colpa dopo averlo fatto? E' adirato con sua moglie per quello che stà succedendo nella vostra relazione? Come mai c'è stata questa chiusura nella vostra vita di coppia? Sua moglie si interroga su quali possano essere le conseguenze di questa decisione?
Tutti questi sono punti che andrebbero discussi a fondo con sua moglie, credo che trovata una risposta a queste ed altre domande ed una volta chiarite le reciproche posizioni la situazione non potrebbe che migliorare.
Credo che il problema che riferisce sia solo la punta di un iceberg che, in quanto tale, è sostenuto da una rete di problemi molto più intricata.
Le consiglio di parlarne apertamente con sua moglie ed, insieme, di rivolgervi ad un terapeuta della vostra zona che potrebbe esserevi di notevole aiuto.
Cordiali saluti
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 18.7k visite dal 07/07/2008.
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