Relazioni-coppia

Buongiorno mi chiamo Francesco sono un ragazzo di 28 anni,vi scrivo per chiedere se è normale quello che sta accadendo nella mia vita e come dovrei comportarmi
sono fidanzato con una splendida ragazza di 32 anni da ben 6 anni
la nostra storia è iniziata,almeno da parte mia quasi come un gioco,per poi diventare una storia importante in cui star bene anche quando tante cose vanno male
i primi 4 anni sono stati molto intensi e abbiamo superato anche il fattore distanza,dato che abitiamo a 70km di distanza
abbiamo avuto si alti e bassi ma abbiamo sempre affrontato il tutto con grande maturità,risolvendo qualunque problema si fosse presentato!
purtroppo nel luglio 2012 alla mia ragazza a seguito di alcuni problemi di salute viene diagnosticato la sclerosi multipla
io da subito cerco di fargli capire che la nostra storia non è assolutamente in pericolo e che ho intenzione di avere un futuro insieme a lei indipendentemente da come sarà,perché credo che l'amore sia dare tutto se stessi per l'altra persona,ridere e soffrire insieme(sono concetti che mi ha fatto conoscere e capire lei)inizialmente mi cerca a qualunque ora e io cerco di essere più presente di prima e la storia continua anche se purtroppo iniziamo a vederci meno causa continui suoi problemi fisici e problemi miei sul lavoro,ma ci sentiamo continuamente e quando lei ne ha voglia e riesce stiamo anche ore al telefono.
nel 2013 ha una ricaduta e deve cambiare terapia,ma nonostante tutto restiamo uniti e cerchiamo di parlarne,ma lei inizia a isolarsi e inizia a dirmi che sarebbe meglio se ci lasciassimo e che io riprendessi una vita più normale...ovviamente consigli che da un orecchio mi entrano e dall'altro mi escono e cerco di spronarla a parlare
dopo diversi mesi che non ci vediamo(causa del mio lavoro)a settembre 2013 ci vediamo e passiamo una serata magnifica,dolcissima,seduti ad una panchina abbracciati a parlare e a coccolarci,come 2 ragazzini alla prima esperienza e li spariscono tante paure che lei aveva,ma purtroppo dopo poco ricomincia ad avere dubbi e si isola ancora di più...noi nel frattempo non ci riusciamo a vedere e circa un mese fa ha un'ennesima ricaduta che l'ha distrutta moralmente,da li inizia a staccarsi dicendomi che i suoi sentimenti sono cambiati e che non prova più nulla per me,ma che allo stesso tempo non riesce a parlarne di persona e che potremmo parlarne tra qualche mese...mi sono fatto i 70km per lasciargli una lettera sulle scale di casa e lei mi ha detto che facendo così la facevo sentire una merxx...mi ha detto che non vuole una storia e che io sarei stato l'ultimo ragazzo con cui sarebbe stata.
vorrei sapere come è possibile e perché lei si sta comportando in questo modo!perché non cerca aiuto da nessuno e continua a isolarsi sempre di più?escludendo tutti anche la sua famiglia con cui è legatissima...io tengo moltissimo a lei e voglio stare con lei e provare a renderla felice,ma non voglio obbligarla.come devo comportarmi per farla star meglio?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

ricevere una diagnosi seria come quella che è stata fatta alla sua ragazza può destabilizzare profondamente e portare a vedere sotto tutt'altra luce il proprio futuro, compresi i piani elaborati in precedenza. Il senso di caducità e di imprevedibilità dell'esistenza si acuiscono e possono portare ad un'intensa disperazione e alla rinuncia totale a qualsiasi progettualità ancora possibile.

E' dunque plausibile che la ragazza si stia comportando così per motivi legati alla malattia, perchè ritiene ingiusto tenere lei legato a sè o perchè la nuova situazione ha fatto comprensibilmente insorgere in lei uno stato depressivo.

Non è però nemmeno da scartare l'ipotesi che i sentimenti della ragazza siano cambiati indipendentemente dalla malattia, cosa che potrebbe essere verosimile se considera che la vostra è comunque stata da sempre una storia a distanza e specialmente nel caso in cui anche prima della diagnosi non aveste fatto dei progetti concreti di vita in comune.

Stavate parlando di convivere o sposarvi o avreste continuato a stare lontani ancora per altri anni?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
innanzitutto la ringrazio per la velocità con cui mi ha risposto...
sono d'accordo con la sua risposta,infatti la mia ragazza è evidentemente cambiata e con lei anche tutti i suoi progetti per il futuro.mi ha detto di sentirsi molto demoralizzata.
anch'io ho pensato che il suo comportamento fosse indipendente dalla malattia ma ho cercato di analizzare tutta la nostra storia sopratutto le ultime parole e sono arrivato alla conclusione che non può essere così,forse essendo molto innamorato di lei non riesco ad essere razionale,ma a me sembra che lei voglia tutelarmi!
per quanto riguarda il nostro futuro insieme credo che se non fosse arrivata questa maledetta malattia ora staremmo organizzando il nostro matrimonio,visto che entrambi siamo sempre stati d'accordo nel voler creare una famiglia insieme con tanti bambini...
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Utente
Utente
rileggendo quello che ho scritto mi sono accorto di non averle detto che una delle ultime volte in cui abbiamo parlato in tranquillità le ho detto che se non fosse comparsa questa la malattia probabilmente saremmo già stati sposati o comunque saremmo in pieno con i preparativi e lei mi ha risposto lo so...dopo l'ultima ricaduta mentre si sfogava mi ha detto che non voleva più una famiglia perchè non poteva più fare progetti per il futuro..non so se posso servire per capire qualcosa in più.grazie e scusi
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Utente
Utente
solo ora ho notato la modifica del suo messaggio e le chiedo se il probabile stato di disperazione e di rinuncia totale gli passerà o è in un baratro senza fondo?
e come devo comportarmi nei suoi confronti?gli lascio del tempo per ritrovare se stessa o devo continuare ancora ad essere presente nella sua vita?considerando il fatto che non so quanto lei sia d'accordo per la seconda ipotesi che a dirla tutta sembra quasi che la costringa...grazie per la pazienza...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"dopo l'ultima ricaduta mentre si sfogava mi ha detto che non voleva più una famiglia perchè non poteva più fare progetti per il futuro"

Questo è purtroppo comprensibile: la ragazza deve essere aiutata a capire come può fronteggiare al meglio la malattia e quali sono i reali limiti che si troverà a gestire.

Non le è stato consigliato un supporto psicologico?

Penso che sarebbe un'ottima cosa che si rivolgesse ad un'associazione come l'AISM per conoscerne le iniziative e potersi confrontare con chi sta avendo i suoi stessi problemi e si è trovato nel suo stesso stato d'animo dopo aver ricevuto la diagnosi.
Questo è il loro sito:
http://www.aism.it/home.aspx

Le dia questo suggerimento, magari informandosi prima per capire se offrono sostegno psicologico e/o gruppi di auto-aiuto e arrivando quindi a parlarne con la ragazza conoscendo già le opzioni disponibili.
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Utente
Utente
Dott.ssa Massaro non smetterò mai di ringraziarla...il sito lo conosco molto bene e ho cercato di farlo conoscere anche a lei...che si rifiuta.
gli è stato consigliato dal suo neurologo un supporto psicologico,che non ha nemmeno preso in considerazione...gli ho proposto di accompagnarla nei centri aism della nostra zona e/o ai convegni sulla sclerosi multipla rifiutati anche quelli...
il problema è che lei si è chiusa sotto una campana di vetro e preferisce stare da sola e in silenzio che capire e affrontare la malattia...a volte mi è venuto in mente di portarcela con la forza...gli voglio un gran bene e anche se non posso capire fino in fondo il suo stato d'animo,non riesco a vederla buttarsi via così...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Perchè non prova a rivolgersi lei per primo al centro AISM più vicino, almeno per una chiacchierata?
Le problematiche relative al rapporto con il malato sono rilevanti tanto quanto quelle che il malato affronta in prima persona: sono sicura che sapranno consigliarle come gestire il rapporto con la ragazza e come cercare di coinvolgerla nelle attività dell'Associazione perchè possa sentirsi meno sola e meno diversa dagli altri.
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Utente
Utente
è un'ottima idea...ci proverò anche se non so come farò a dirglielo visto che attualmente lei non ha nessuna intenzione di parlare in modo civile con me...ma tentar non nuoce...grazie ancora per i consigli che mi ha dato,spero con tutto il cuore di trovare una soluzione che la faccia star meglio e di riflesso mi faccia star meglio e che la nostra storia possa evolversi in qualcosa di ancora più grande.
grazie di tutto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non c'è bisogno che glielo dica: inizi a rivolgersi in autonomia all'Aism e senta cosa le consigliano. La sua ragazza può tranquillamente essere coinvolta in un secondo momento.

Mi faccia sapere!
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Utente
Utente
ho trovato 2 centri nella mia città,ma devo rimandare alla settimana prossima,perchè domani sono chiusi...inoltre mi sta salendo un pò di ansia...e non sono un tipo ansioso...non vorrei aggravare ancora di più la situazione tra me e lei,ma allo stesso tempo vorrei aiutarla...mamma che macello...ho la testa che mi fuma per quanto sto pensando in questi giorni
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non ha motivo di essere ansioso: si sta muovendo per capire come essere utile alla sua ragazza, quindi sta facendo la cosa migliore in questo momento.
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Utente
Utente
cara dottoressa le scrivo per chiederle scusa se le ho fatto perdere tempo,ma dopo la nottata appena trascorsa lascio perdere tutto...da stanotte sono problemi suoi!!!
ieri sera l'ho chiamata e lei mi ha risposto e poi subito dopo ha chiuso il telefono...in quella frazione di tempo ho capito che lei non era a casa,mentre io perché lo ritenevo giusto stavo a casa a pensare a lei e allo stato della sua malattia...ho agito di impulso e ho preso la macchina per andare da lei e avere un confronto diretto(mi sentivo triste,arrabbiato e deluso).
mentre stavo in autostrada mi ha chiamato la sorella(perché lei non voleva parlarmi o non era in casa)e incomincia a dirmi le peggiori cose!!!addirittura mi ha detto che io avrei maltrattato la sorella all'inizio della storia,che poi intendeva dire che l'avrei aggredita verbalmente per telefono nelle discussioni stupide che abbiamo avuto,fatto assolutamente vero e per il quale ho sempre chiesto scusa e negli ultimi 3/4 anni non accadeva più...mi ha detto che se la sorella è arrivata al punto di lasciarmi è colpa mia,perché non gli ho mai dimostrato affetto!mi ha detto anche che la sorella ha fatto enormi sacrifici per vederci,mentre io ho solo dormito in auto per riportala a casa la notte,andando direttamente a lavoro(ho un'attività in cui lavoro circa 15 ore al giorno...mi ha contestato anche il fatto che io non credo che la sorella sia veramente malata!!!io da parte mia non sono un santo ma nemmeno sono un uomo così schifoso!!!!comunque nonostante sia stato distrutto moralmente e psicologicamente per tutte le brutte cose di cui sono stato accusato,gli ho dato il consiglio che lei gentilmente mi aveva dato,ma non farò altro,perché a questo punto non ha senso...la lascerò perdere...non farà più parte della mia vita e ne io della sua,spero che possa star bene e che trovi la via giusta per risolvere i SUOI problemi,da oggi non saranno più i miei!
a lei dottoressa vanno le miei più sentite scuse,avrebbe potuto dedicare il suo tempo con altri pazienti e la ringrazio infinitamente per tutti i consigli che mi ha dato che sicuramente mi saranno utili nella mia vita...grazie ancora di tutto francesco
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Francesco,

non si deve scusare di nulla: penso che il confronto che abbiamo avuto le servisse e le sia stato utile a chiarire tutte le possibili ipotesi su una situazione che sicuramente non è semplice a causa sia della malattia che della distanza.

E' importante che sia arrivato a prendere una decisione per sé stesso facendo contemporaneamente avere alla ragazza un consiglio che potrebbe rivelarsi molto utile, se è in difficoltà come è ovvio che sia dopo aver scoperto di essere malata di SM.

La storia che ha voluto condividere potrà inoltre essere utile ad atre persone che leggessero il consulto e si trovassero nella medesima situazione.

Le auguro di riappropriarsi presto della sua serenità iniziando a investire altrove le sue energie.
Un caro saluto,
[#14]
Utente
Utente
sicuramente il confronto mi ha spalancato gli occhi e mi ha fatto vedere oltre i sentimenti,ridandomi la mia razionalità...
oggi inizierò a riappropriarmi della mia vita di ventottenne...inizierò con lo scusarmi con i miei amici che ho trascurato tanto e spero che loro capiranno...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Perché non dovrebbero capire?
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Utente
Utente
ho la certezza...i veri amici ti capiscono sempre e ti accolgono sempre a braccia aperte.
dottoressa quando per una estrema gelosia di una persona,decidi autonomamente di allontanarti dai tuoi amici per farla stare più tranquilla non è detto che loro siano li pronti ad aspettarti,sopratutto se sono passati 6 anni e sopratutto se uno di loro ha avuto un lutto importante nella sua famiglia ed io non ho potuto aiutarlo a rialzarsi...
oggi li ho fatti venire da me e ci ho parlato!ho spiegato a loro la situazione e mi sono stati vicino...hanno commentato e mi hanno aiutato a chiarirmi meglio le idee!
se non ci fossero stati loro sarei rimasto tremendamente solo...
è proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro...i tempi passano,ma loro ci saranno sempre!!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"quando per una estrema gelosia di una persona, decidi autonomamente di allontanarti dai tuoi amici per farla stare più tranquilla non è detto che loro siano li pronti ad aspettarti"

Sono d'accordo, è una scelta rischiosa quella di chiudere con tutti per far contento il partner, ed è anche una scelta ingiusta verso sé stessi e i propri amici, quando frequentarli non significa togliere qualcosa al partner.

Per fortuna i suoi amici sono così intelligenti da aver capito l'accaduto, ma se in futuro una ragazza le chiedesse di non frequentare più nessuno perché è gelosa - e senza altre motivazioni - ci pensi bene prima di farlo.
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Utente
Utente
salve dottoressa...le cose vanno meglio,sto ritrovando un po di serenità...
ovvio che certe ferite solo il tempo le può guarire...
per quello che mi ha scritto
"Sono d'accordo, è una scelta rischiosa quella di chiudere con tutti per far contento il partner, ed è anche una scelta ingiusta verso sé stessi e i propri amici, quando frequentarli non significa togliere qualcosa al partner"
sono d'accordo con lei ma io al tempo ho preso questa decisione senza pressioni o obblighi...l'ho fatto con il cuore e probabilmente se tornassi indietro la farei ancora mille volte ma solo per lei...
in futuro qualche altra ragazza mi dovesse far capire che dovrei allontanare i miei amici l'accompagnerei alla porta più vicina!!!
con lei era tutto differente e per questo che non mi toglierò mai tutti i dubbi...chissà se in futuro sarà lei a togliermeli!!!
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