Reagire dopo un lutto

Buonasera,
avrei bisogno di un'opinione, se mi potesse aiutare.
Ho 44 anni. Da circa 4 mesi frequento M. che di anni ne ha 46 ed è vedovo da quasi 4. Io sono la prima persona che M. frequenta dopo la morte della moglie, avvenuta a causa di un tumore e dopo ben 10 anni circa di malattia.
La moglie di M., all'epoca del loro incontro, aveva una figlia che Lui ha cresciuto sin da neonata come se fosse sua. Tra loro esiste un rapporto quasi morboso. Fino ad ora hanno vissuto praticamente sempre e solo loro due. Ora la ragazza, 19enne, ha un ragazzo e studia.
Un paio di settimane fa, nel giro di pochi giorni, M. ha perso, per malattia, 2 amici.
Questi episodi hanno creato in lui un regresso talmente profondo che nei giorni scorsi si è chiuso completamente in casa e, a tutt'oggi, non vuole parlare nè tantomeno vedere nessuno. Esce solo per andare al lavoro. Unica persona accettata, la figlia.
Io mi sono imposta e sono andata da lui.
Mi ha detto che queste crisi perdurano a frequenza quasi sistematica "ogni tanto", che basta "lasciarlo in pace" qualche giorno e poi tutto rientra. Capisce che le due morti, in concomitanza con la mia presenza nella sua vita, hanno "mosso" qualcosa che sembrava ormai resettato e passato. Mi ha detto che non avendo certezze per sè, non ne può dare neanche a me. Inoltre, ad una mia domanda, ha risposto che non ha nessuna intenzione, nè gli è mai venuto il pensiero, di lasciarmi.
Mi ha chiesto, però, qualche giorno di distacco.
Da domenica non lo sento più. Ieri gli ho mandato un messaggino al quale Lui non ha risposto.
Secondo Lei quali sono le cause di questa "crisi"? Non si è ancora staccato dalla moglie? Sta vivendo ancora nel passato?
Ed io, nei Suoi confronti, secondo Lei, come mi dovrei comportare? Attenderlo o impormi ancora e cercare di scuoterlo?
Grazie per eventuale risposta
Buonasera
R.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
dovrebbe rispettare i bisogni del suo compagno, probabilmente la scomparsa degli amici ha riattualizzato un lutto importante, forse non del tutto elaborato. Comunque chi è colpito da un lutto vive movimenti depressivi ed è scarsa la disponibilità affettiva, naturalmente con differenze secondo la specificità della situazione.

Del resto le ha chiesto una pausa per "resettare", anche se è difficile capire poiché stiamo parlando di una terza persona. Ma se queste crisi vanno e vengono forse servirebbe una consulenza specialistica che comunque non spetta a lei decidere. La motivazione deve venire dalla persona interessata.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
come sostiene la mia collega è difficile valutare da qua, soprattutto se parliamo di una terza persona. Tuttavia è probabile che non sia facile per un uomo "ricostruire" una relazione vera con una compagna dopo aver convissuto con il dolore per 10 anni.
Bisogna vedere lei quanto è disposta ad aspettare.... ci potrebbe volere del tempo prima che le sia concesso di entrare davvero nella sua vita.
Non credo che un "braccio di ferro" la aiuterebbe ad entrare.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
anche io penso, come il Collega, che le imposizioni non portino mai buone cose…
Una relazione di coppia, ancor di più così intensa e destruenta, come l'accompagnamento alla morte della propria moglie, deve aver lasciato un vero deserto emozionale dentro di lui…

Un amore, fa nascere e crescere parti psichiche nuove, che l'altro poi custodisce ed accudisce…sembra che molte parti psichiche di quest'uomo siano andate via con la malattia e morte della moglie.

Non ci sono regole o tempi uguali per tutti, sicuramente un nostro Collega, sempre se lui lo desiderasse, potrebbe aiutarlo nell'elaborazione del lutto ed a darsi il permesso per amare ancora….

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Utente
Utente
Buonasera,
grazie a tutti per i consigli.
Ieri sera mi ha chiamato. E' ancora in fase crisi anche se dal tono della sua voce sembra stia nettamente meglio di domenica scorsa.
Ho cercato di convincerlo a farsi aiutare da un professionista ma mi ha risposto che lui, essendoci già passato più volte, non vorrebbe ripercorrere la strada dello psicologo perché starebbe malissimo e rivivrebbe tante cose che, dal suo punto di vista, sono ormai superate. A parole, sembrerebbe molto determinato a ricostruirsi una vita e la vedrebbe con me, nonostante il breve tempo della nostra conoscenza.
Purtroppo, però, mi appare chiaro che la realtà non dice questo. Difatti al primo contrasto di emozioni tra quello che sente (e non nega) per me e il vissuto riaffiorato con la morte dei due amici, la sua reazione è stata quella, forse normale, di allontanare me. Mi ha anche detto che teme il nostro incontro...
Mi sembra si trovi intrappolato tra un passato sicuramente pensate e la voglia di futuro, forse non ancora delineata quindi non forte abbastanza, però che non sappia da che parte andare...
Cerca risposte...ma non trova i quesiti...
Grazie e saluti