Paura della morte, pensieri suicidi e instabilità

Nell'ultimo mese sono ossessionato dalla paura della morte, o meglio da cosa ci sia dopo la vita, e soprattutto dal fatto di non ricordare (nell'aldilà) la mia vita terrena, e quello che sono stato. Allo stesso tempo vorrei tornare indietro di 4-5 anni per cambiare alcuni avvenimenti, e rimediare magari a qualche mio errore, perché mi rendo conto di star sprecando tempo, e l'idea di arrivare a 40-50 anni non mi piace, preferisco che tutto finisca prima. Non mi trovo bene in nessun luogo, lavoro a fatica e ho sempre la sensazione di aver pianto (e in realtà non piango). Vivo in famiglia, ma i miei sono separati in casa da 5 anni (con tutte le conseguenze del caso), sono affetto da alcune patologie (splenomegalia, ipertensione portale, e lieve cardiopatia) derivanti (quasi sicuramente) dall'asfissia avuta appena nato, ancora oggi mi sottopongo a periodici controlli di routine. I miei genitori hanno entrambi sofferto di depressione, ed entrambi hanno problemi non risolti. Ho poche relazioni sociali, non ho una ragazza (non ne ho mai avuta una, e non ho mai fatto sesso), e temo il tempo che passa. Sento il bisogno di avere un'amica e una ragazza (che siano due persone distinte, meglio non mescolare i sentimenti), ma per darmi sollievo e farmi star bene devono essere in carne, abbondanti (mi sento a disagio con una donna magra). In questo periodo vorrei tanto stare in una specie di ospedale dell'anima, dove starmene in pace. Da cosa può dipendere questo repentino crollo emotivo, queste paura improvvisa? Vi ringrazio per qualunque indicazione sappiate darmi.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
ci aveva scritto poco tempo fa e detto che è in attesa di un appuntamento con uno psicologo alla ASL tra pochi giorni, è corretto?

Le problematiche che espone sono tali da esigere di essere contestualizzate direttamente dal professionista che incontrerà alla luce della sua storia di vita personale e familiare di cui qui traccia solo alcuni elementi non avulsi dalla sua condizione di disagio.

<Da cosa può dipendere questo....>
In questo momento è più importante che lei comprenda come far fronte in modo efficace ai suoi disagi e ritrovare migliore benessere incontrando lo specialista, non crede?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, si il primo appuntamento sarà martedì. Non voglio dubitare né della persona che mi seguirà, né avere da Voi una risposta definitiva. Sono cosciente che nulla può sostituire un incontro di persona, e una psicoterapia, ma sono talmente confuso che non saprei come iniziare con il collega, pensate sia meglio parlare dello stato attuale per metterlo subito al corrente della situazione?
Grazie.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Non stia a preoccuoarsi, il collega che la incontrerà saprà metterla a suo agio e accompagnarla con empatia e nel modo più adeguato nell'esporre le sue difficoltà.

Ci faccia sapere poi se crede.

Un caro saluto
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Utente
Utente
Grazie infinite.
A presto.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149 11
D'accordo con la Colega , le consiglio di farsi aiutare, non sprechi altro tempo.. quanto alle caratteristiche che desidera in una ragazza sia come amica che come partner , forse volendole .. morbide.. associa questo a maggiore possibilità di affetto, comprensione , disponibilità.. il che è tutto da verificare alla fine.. con la sua mamma che rapporti affettivi ha avuto, che bambino è stato..?potrebbe rivolgersi per cominciare, al medico di base, forse potrebbe essere indicato un leggero aiuto farmacologico come starter per guardare alla vita con più coraggio e serenità..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it