Paura di convivere
Gent.mi dottori,
vi scrivo ancora una volta perchè ho una grandissima paura di andare a convivere col mio attuale ragazzo.
Sono andata in psicoterapia, come mi avevate suggerito, era di tipo gestalt-analitico ma sinceramente ho interrotto dopo diverso tempo perchè la dott.ssa pure essendo molto brava non è riuscita ad aiutarmi.
In realtà sono in crisi col mio ragazzo: mi sento opprimere da lui e dalle sue continue rischieste piene di ansia che poi trasmette a me.
Mi sono dimessa da lavoro(azienda della sua famiglia) perchè non venivo rispettata dai colleghi visto che dai parenti del mio ragazzo erano i primi a non rispettarmi. Ho in piedi una laurea magistrale al consequimento della quale mi mancano 3 esami e la tesi da ormai anni e da quando mi sono dimessa il mio ragazzo non ha fatto altro che crearmi stress chiedendomi continuamente cosa avessi intenzione di fare, se dopo volevo lavorare , se volevo studiare. Domande soffocanti che mi sembrano nascondere la paura di non avere più il mio stipendio sinceramente. La cosa più brutta è che lui ha un buon stipendio, la casa dove dovremmo adare a vivere non ha mutuo ne affitto e i mobili sono stati quasi interamente acquistati dai suoi genitori eppure lui mi fa storie.
E' arrivato persino a farmi piangere per queste ragioni. Poi ha iniziato a dire che ha paura che io non collabori, che non voglia fare nulla. Quando non è assolutamente così: purtroppo viene da una famiglia maschilista dove la mamma casalinga fa tutto, il padre non ha mai mosso un dito e mi vedo a combattere con questi stereotipi. Adesso, essendo casalinga seppur studiando, so di dovermi occupare al 90% della questione pulizie ma cio che mi chiedo e se almeno un piatto da tavola sarà in grado di toglierlo, almeno per rispetto nei miei confronti, insomma per non avere il ruolo della schiava del maritino che non sopporterei!
Ho paura di lasciare casa, di lasciare la mia stanza e poi doverci ritornare tra pochissimo tempo e onestamente non è ciò che voglio. Ma con questi presupposti non credo si andrà molto lontano.
vi scrivo ancora una volta perchè ho una grandissima paura di andare a convivere col mio attuale ragazzo.
Sono andata in psicoterapia, come mi avevate suggerito, era di tipo gestalt-analitico ma sinceramente ho interrotto dopo diverso tempo perchè la dott.ssa pure essendo molto brava non è riuscita ad aiutarmi.
In realtà sono in crisi col mio ragazzo: mi sento opprimere da lui e dalle sue continue rischieste piene di ansia che poi trasmette a me.
Mi sono dimessa da lavoro(azienda della sua famiglia) perchè non venivo rispettata dai colleghi visto che dai parenti del mio ragazzo erano i primi a non rispettarmi. Ho in piedi una laurea magistrale al consequimento della quale mi mancano 3 esami e la tesi da ormai anni e da quando mi sono dimessa il mio ragazzo non ha fatto altro che crearmi stress chiedendomi continuamente cosa avessi intenzione di fare, se dopo volevo lavorare , se volevo studiare. Domande soffocanti che mi sembrano nascondere la paura di non avere più il mio stipendio sinceramente. La cosa più brutta è che lui ha un buon stipendio, la casa dove dovremmo adare a vivere non ha mutuo ne affitto e i mobili sono stati quasi interamente acquistati dai suoi genitori eppure lui mi fa storie.
E' arrivato persino a farmi piangere per queste ragioni. Poi ha iniziato a dire che ha paura che io non collabori, che non voglia fare nulla. Quando non è assolutamente così: purtroppo viene da una famiglia maschilista dove la mamma casalinga fa tutto, il padre non ha mai mosso un dito e mi vedo a combattere con questi stereotipi. Adesso, essendo casalinga seppur studiando, so di dovermi occupare al 90% della questione pulizie ma cio che mi chiedo e se almeno un piatto da tavola sarà in grado di toglierlo, almeno per rispetto nei miei confronti, insomma per non avere il ruolo della schiava del maritino che non sopporterei!
Ho paura di lasciare casa, di lasciare la mia stanza e poi doverci ritornare tra pochissimo tempo e onestamente non è ciò che voglio. Ma con questi presupposti non credo si andrà molto lontano.
[#1]
Gentile Utente,
Oltre all' aspetto meramente concreto ed economico, credo che le sue ansie ed ossessioni non risolte, non l ' aiutino affatto a scegliere serenamente
Ci ha scritto recentemente, quanto tempo è durata la sua cura?
Forse troppo poco...anche se bravissima, la collega, avrà di sicuro avuto bisogno di tempo per occuparsi della sua psiche
Oltre all' aspetto meramente concreto ed economico, credo che le sue ansie ed ossessioni non risolte, non l ' aiutino affatto a scegliere serenamente
Ci ha scritto recentemente, quanto tempo è durata la sua cura?
Forse troppo poco...anche se bravissima, la collega, avrà di sicuro avuto bisogno di tempo per occuparsi della sua psiche
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Cara Utente,
con tutti i problemi e le incomprensioni che ha elencato mi sembra il minimo che non sia serena all'idea di andare a convivere con il suo ragazzo.
E' lo stesso del quale aveva scoperto una florida attività su fb alla ricerca di altre donne?
Riguardo alla psicoterapia che ha effettuato vorrei chiederle per quanto è rimasta in trattamento e con che frequenza, e quali considerazioni avete fatto sulla sua situazione e sulla sua storia personale.
con tutti i problemi e le incomprensioni che ha elencato mi sembra il minimo che non sia serena all'idea di andare a convivere con il suo ragazzo.
E' lo stesso del quale aveva scoperto una florida attività su fb alla ricerca di altre donne?
Riguardo alla psicoterapia che ha effettuato vorrei chiederle per quanto è rimasta in trattamento e con che frequenza, e quali considerazioni avete fatto sulla sua situazione e sulla sua storia personale.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Utente
Grazie Dott.sse per le risposte.
Sono rimasta in cura quasi un anno dalla psicoterapeuta, non sono stata poco ma non ci sono stati miglioramenti.
Per quanto riguarda il mio ragazzo, non è il primo per i quali ho chiesto consulti col quale mi sono lasciata più di tre anni fa ma si, ho comunque scoperto che cercava altre ragazze su fb ma senza contattarle o altro, compreso la sua ex.
Io ho paura e non so cosa fare, mi accusa continuamente di essere non so, sbagliata in un certo senso. Senza considerare che il tempo che dedica a noi come coppia è ormai pochissimo. Lui sta già fuori per lavoro 3 giorni la settimana(minimo) poi torna e sabato e domenica ha la sveglia ugualmente alle 8 e prende e se ne va a lezione di inglese, a nuoto, a correre e io rimango sola ad aspettarlo come una stupida. Non si può neanche fare insieme colazione ed onestamente questa cosa mi rattrista non poco, gliene ho parlato e si sembra cercare di impegnarsi per stare piu tmpo con me ma il punto è che gli dovrebbe venire spontaneo mentre a me sembra di pregarlo per avere il suo tempo...non so cosa fare...non so se sia giusto lasciarlo ad un passo dalla convivenza...manca una settimana ormai ma io ho paura
Sono rimasta in cura quasi un anno dalla psicoterapeuta, non sono stata poco ma non ci sono stati miglioramenti.
Per quanto riguarda il mio ragazzo, non è il primo per i quali ho chiesto consulti col quale mi sono lasciata più di tre anni fa ma si, ho comunque scoperto che cercava altre ragazze su fb ma senza contattarle o altro, compreso la sua ex.
Io ho paura e non so cosa fare, mi accusa continuamente di essere non so, sbagliata in un certo senso. Senza considerare che il tempo che dedica a noi come coppia è ormai pochissimo. Lui sta già fuori per lavoro 3 giorni la settimana(minimo) poi torna e sabato e domenica ha la sveglia ugualmente alle 8 e prende e se ne va a lezione di inglese, a nuoto, a correre e io rimango sola ad aspettarlo come una stupida. Non si può neanche fare insieme colazione ed onestamente questa cosa mi rattrista non poco, gliene ho parlato e si sembra cercare di impegnarsi per stare piu tmpo con me ma il punto è che gli dovrebbe venire spontaneo mentre a me sembra di pregarlo per avere il suo tempo...non so cosa fare...non so se sia giusto lasciarlo ad un passo dalla convivenza...manca una settimana ormai ma io ho paura
[#4]
Esatto, mi riferivo all'ultimo consulto che ha chiesto un anno fa.
Penso che nel percorso terapeutico che ha svolto negli ultimi mesi lei e la dottoressa siate giunte a delle conclusioni sul motivo dei suoi problemi, al di là del fatto che si sia risolto tutto o meno.
In ogni caso mi sembra chiaro che ci sono delle cose da risolvere, quanto meno per il fatto che lei si è legata ad una persona con queste caratteristiche e si trova ora a gestire una situazione che considera senza via d'uscita.
Se non si sente pronta a mio avviso non dovrebbe considerarsi obbligata a fare questo passo, visti i presupposti, ma dovrebbe prima sistemare la situazione e instaurare una comunicazione diversa con il suo ragazzo.
Mi sembra infatti che per qualche motivo non riusciate a parlarvi apertamente e a chiaririvi, così lei si ritrova a fare tante ipotesi e ragionamenti per conto suo e non con lui.
Se avete tutti i problemi di coppia che ha elencato nei suoi post non mi sembra ragionevole proseguire senza prima aver sistemato le cose.
Penso che nel percorso terapeutico che ha svolto negli ultimi mesi lei e la dottoressa siate giunte a delle conclusioni sul motivo dei suoi problemi, al di là del fatto che si sia risolto tutto o meno.
In ogni caso mi sembra chiaro che ci sono delle cose da risolvere, quanto meno per il fatto che lei si è legata ad una persona con queste caratteristiche e si trova ora a gestire una situazione che considera senza via d'uscita.
Se non si sente pronta a mio avviso non dovrebbe considerarsi obbligata a fare questo passo, visti i presupposti, ma dovrebbe prima sistemare la situazione e instaurare una comunicazione diversa con il suo ragazzo.
Mi sembra infatti che per qualche motivo non riusciate a parlarvi apertamente e a chiaririvi, così lei si ritrova a fare tante ipotesi e ragionamenti per conto suo e non con lui.
Se avete tutti i problemi di coppia che ha elencato nei suoi post non mi sembra ragionevole proseguire senza prima aver sistemato le cose.
[#5]
Utente
Salve Dott.ssa,
scusi se non ho risposto prima. A do gni modo le considerzioni che avevamo fatto insieme alla psicoterapeuta riguardavano la mia infanzia, in particolar modo la figura di mio padre(che ha tradito mia madre ad inizio matrimonio con due sorelle di mia madre stessa) e mia madre è rimasta ugualmente con lui, le violenze fisiche di mio padre su me e mia madre(alle quali mi faceva assistere).
Quindi una bambina cresciuta con la paure e di conseguenza un donna incapace di sentire la parte più profonda e vera di se stessa.
Il mio ragazzo si aggiunge a questo quadro con la sua incapacità di capirmi, nei miei confronti ha empatia pari a 0 mentre con gli altri è sempre così bravo, gentile e amorevole. Invece con me fa di tutto, non si accorge minimamente di quanto male mi fa con alcuni suoi atteggiamenti e pensa nonostante tutto di essere lui addirittura parte lesa, da me ovviamente!
Questo ragazzo se si arrabbia mi chiude il tel. in faccia, non si fa più sentire, sparisce se la lite è stata grossa. NOn mi chiede più scusa anche se c'è qualcosa che mi ha ferito. Lui ha sempre ragione perchè è stressato per lavoro nonchè stanco nonchè malato nonchè bla bla bla..insomma le mie esigenze non vengono proprio ascoltate
scusi se non ho risposto prima. A do gni modo le considerzioni che avevamo fatto insieme alla psicoterapeuta riguardavano la mia infanzia, in particolar modo la figura di mio padre(che ha tradito mia madre ad inizio matrimonio con due sorelle di mia madre stessa) e mia madre è rimasta ugualmente con lui, le violenze fisiche di mio padre su me e mia madre(alle quali mi faceva assistere).
Quindi una bambina cresciuta con la paure e di conseguenza un donna incapace di sentire la parte più profonda e vera di se stessa.
Il mio ragazzo si aggiunge a questo quadro con la sua incapacità di capirmi, nei miei confronti ha empatia pari a 0 mentre con gli altri è sempre così bravo, gentile e amorevole. Invece con me fa di tutto, non si accorge minimamente di quanto male mi fa con alcuni suoi atteggiamenti e pensa nonostante tutto di essere lui addirittura parte lesa, da me ovviamente!
Questo ragazzo se si arrabbia mi chiude il tel. in faccia, non si fa più sentire, sparisce se la lite è stata grossa. NOn mi chiede più scusa anche se c'è qualcosa che mi ha ferito. Lui ha sempre ragione perchè è stressato per lavoro nonchè stanco nonchè malato nonchè bla bla bla..insomma le mie esigenze non vengono proprio ascoltate
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Non pensa che tutto questo costituisca un ostacolo piuttosto significativo rispetto alla possibilità di andare serenamente a vivere con lui?
Legga questi articoli e mi dica se quello che descrivono le è familiare:
http://www.serviziodipsicologia.it/il-narcisista-se-lo-conosci-lo-eviti/
http://www.serviziodipsicologia.it/la-donna-del-narcisista/
http://www.serviziodipsicologia.it/lharem-del-narcisista/
Legga questi articoli e mi dica se quello che descrivono le è familiare:
http://www.serviziodipsicologia.it/il-narcisista-se-lo-conosci-lo-eviti/
http://www.serviziodipsicologia.it/la-donna-del-narcisista/
http://www.serviziodipsicologia.it/lharem-del-narcisista/
[#7]
Utente
Dott.ssa mi ritrovo ma non in tutto. Ovvero il mio partner non fa riferimento alle sue ex, non mi ha mai parlato del suo passato che sono venuta io a scoprire, non fa paragoni con altre donne pur avendo avuto questo harem del quale si parla.
Ma è attentissimo al suo aspetto fisico, a mangiare sano, ad essere bello e piacente.
Spesso mi fa sentire in colpa per come mangio, è persino attento a quanto mangio.
Di certo però non mi capisce, non capisce proprio ciò che mi fa provare, quanto possa farmi star male con alcuni suoi atteggiamenti e mi rendo conto solo adesso di quanto sia simile a mio padre in alcuni modi di fare o di parlare. Anche mio padre è tanto gentile con gli altri e poi in casa con noi era tutta un'altra storia. Lui non arriva ai livelli di mio padre ma di certo si somigliano in tutta questa gentilezza mostrata verso gli altri che non combacia al suo modo di stare con me poi. La persona che dice di amare. Eppure dobbiamo andare a vivere insieme e lui ne sembra entusiasta, vuole acquistarmi una macchina perchè non ho il mezzo...eppure non lo capisco..
Ma è attentissimo al suo aspetto fisico, a mangiare sano, ad essere bello e piacente.
Spesso mi fa sentire in colpa per come mangio, è persino attento a quanto mangio.
Di certo però non mi capisce, non capisce proprio ciò che mi fa provare, quanto possa farmi star male con alcuni suoi atteggiamenti e mi rendo conto solo adesso di quanto sia simile a mio padre in alcuni modi di fare o di parlare. Anche mio padre è tanto gentile con gli altri e poi in casa con noi era tutta un'altra storia. Lui non arriva ai livelli di mio padre ma di certo si somigliano in tutta questa gentilezza mostrata verso gli altri che non combacia al suo modo di stare con me poi. La persona che dice di amare. Eppure dobbiamo andare a vivere insieme e lui ne sembra entusiasta, vuole acquistarmi una macchina perchè non ho il mezzo...eppure non lo capisco..
[#8]
"mi rendo conto solo adesso di quanto sia simile a mio padre in alcuni modi di fare o di parlare. Anche mio padre è tanto gentile con gli altri e poi in casa con noi era tutta un'altra storia"
E' molto importante che se ne stia rendendo conto, perché significa che sta comprendendo di aver scelto (inconsciamente) questo tipo di partner per la familiarità che le ispira e per cercare di correggere tramite il rapporto con lui quello che è andato male nel rapporto con suo padre.
Quando nella nostra vita ci sono rapporti irrisolti l'inconscio ci porta a trovare altre persone con le quali instaurare lo stesso tipo di rapporto, proprio per avere una seconda possibilità.
Non si consideri obbligata a fare un passo che non la convince ("dobbiamo andare a vivere insieme"): se, per tutte le ragioni che ha elencato, non si sente di iniziare una convivenza, ha tutto il diritto di decidere altrimenti.
E' molto importante che se ne stia rendendo conto, perché significa che sta comprendendo di aver scelto (inconsciamente) questo tipo di partner per la familiarità che le ispira e per cercare di correggere tramite il rapporto con lui quello che è andato male nel rapporto con suo padre.
Quando nella nostra vita ci sono rapporti irrisolti l'inconscio ci porta a trovare altre persone con le quali instaurare lo stesso tipo di rapporto, proprio per avere una seconda possibilità.
Non si consideri obbligata a fare un passo che non la convince ("dobbiamo andare a vivere insieme"): se, per tutte le ragioni che ha elencato, non si sente di iniziare una convivenza, ha tutto il diritto di decidere altrimenti.
[#10]
Non posso dirle cosa fare, ma le consiglio sicuramente di non andare a convivere in una situazione come questa.
Ha descritto problemi significativi che non rendono comprensibilmente sereno il suo atteggiamento verso la futura convivenza: penso che potrebbe iniziare ad ascoltare di più le sue sensazioni ed emozioni e mirare a risolvere quello che non va prima di fare passi importanti.
Se immagina che tirandosi indietro lui la lascerebbe può iniziare a chiedersi se è interessato a stare con lei o piuttosto ad avere qualcuno sul quale imporsi.
Se è interessato a stare con lei si impegnerà a risolvere assieme a lei quello che non va, ma se le imporrà una scelta fra due opzioni - con lui o senza di lui - in assenza di alcun dialogo potrà trarre altre conclusioni.
Ha descritto problemi significativi che non rendono comprensibilmente sereno il suo atteggiamento verso la futura convivenza: penso che potrebbe iniziare ad ascoltare di più le sue sensazioni ed emozioni e mirare a risolvere quello che non va prima di fare passi importanti.
Se immagina che tirandosi indietro lui la lascerebbe può iniziare a chiedersi se è interessato a stare con lei o piuttosto ad avere qualcuno sul quale imporsi.
Se è interessato a stare con lei si impegnerà a risolvere assieme a lei quello che non va, ma se le imporrà una scelta fra due opzioni - con lui o senza di lui - in assenza di alcun dialogo potrà trarre altre conclusioni.
[#11]
Utente
Salve Dott.ssa,
la devo ringraziare perché lei mi ha capita, sento che lei ha grande empatia.
Ad ogni modo, ieri ho avuto una lite furibonda con lui. Ovvero l'ho chiamato(lui si trova fuori per lavoro-tanto per cambiare) e gli ho gridato tutto! Gli ho detto che lo odio, che mi ha portato ad odiarlo, che è quasi un anno che mi tratta malissimo. che mi mette sempre dopo tutto il resto: sport, lavoro, padre...gli ho detto che con lui non ci voglio stare più, che voglio una persona che mi faccia capire quanto ci tenga a me per davvero e non solo a parole!!
Dopo questa mia sfuriata mi ha chiamata un sacco di volte(fino all'ultima lite, spariva e non si faceva più sentire) ha cercato di dirmi che mi ama, che ci tiene davvero a me, che era dispiaciuto che io pensassi quelle cose poi io ho continuato a rimanere sulle mie fin quando non si è arrabbiato dicendomi che mi odiava per stargli facendo questo.
Mi ha poi richiamata dopo alcune ore, chiedendomi di fare pace, dicendomi che avevo ragione, che si è comportato male con me in questo periodo, che lui mi ama davvero altrimenti non ci sarebbe stato con me e che quando tornerà da questo viaggio di lavoro(al quale lui ha attribuito buona parte del suo perenne malumore), le cose cambieranno, lui cambierà. Io ho continuato ad essere fredda fino a quando stasera non l'ho chiamato in lacrime dicendogli che sono triste, che ho paura si comporti male con me, che non credo alle cose che mi dice. Gli ho detto anche che non voglio trasferirmi, almeno non per ora. Sembra aver accettato.
Cosa pensa lei?
Io ho paura e soprattutto non riesco proprio a credere che questo ragazzo realmente mi ami e non so perché...vorrei poter stare bene con me per riuscire ad essere oggettiva, chissà forse riuscirei a vedere l'amore che questo ragazzo prova per me?
Chissà...
la devo ringraziare perché lei mi ha capita, sento che lei ha grande empatia.
Ad ogni modo, ieri ho avuto una lite furibonda con lui. Ovvero l'ho chiamato(lui si trova fuori per lavoro-tanto per cambiare) e gli ho gridato tutto! Gli ho detto che lo odio, che mi ha portato ad odiarlo, che è quasi un anno che mi tratta malissimo. che mi mette sempre dopo tutto il resto: sport, lavoro, padre...gli ho detto che con lui non ci voglio stare più, che voglio una persona che mi faccia capire quanto ci tenga a me per davvero e non solo a parole!!
Dopo questa mia sfuriata mi ha chiamata un sacco di volte(fino all'ultima lite, spariva e non si faceva più sentire) ha cercato di dirmi che mi ama, che ci tiene davvero a me, che era dispiaciuto che io pensassi quelle cose poi io ho continuato a rimanere sulle mie fin quando non si è arrabbiato dicendomi che mi odiava per stargli facendo questo.
Mi ha poi richiamata dopo alcune ore, chiedendomi di fare pace, dicendomi che avevo ragione, che si è comportato male con me in questo periodo, che lui mi ama davvero altrimenti non ci sarebbe stato con me e che quando tornerà da questo viaggio di lavoro(al quale lui ha attribuito buona parte del suo perenne malumore), le cose cambieranno, lui cambierà. Io ho continuato ad essere fredda fino a quando stasera non l'ho chiamato in lacrime dicendogli che sono triste, che ho paura si comporti male con me, che non credo alle cose che mi dice. Gli ho detto anche che non voglio trasferirmi, almeno non per ora. Sembra aver accettato.
Cosa pensa lei?
Io ho paura e soprattutto non riesco proprio a credere che questo ragazzo realmente mi ami e non so perché...vorrei poter stare bene con me per riuscire ad essere oggettiva, chissà forse riuscirei a vedere l'amore che questo ragazzo prova per me?
Chissà...
[#12]
Penso che sia molto importante che lei abbia finalmente espresso quello che sente e chiarito cosa pensa della vostra situazione di coppia.
E' possibile che lui non sospettasse quasi nulla di tutto ciò, come parrebbe dalla sua reazione, ma questo potrebbe significare che è fondamentalmente concentrato solo su sé stesso e che giudicava accettabile la situazione che si era creata fra di voi, nonostante non fosse felicissima.
I chiarimenti non fanno mai male, ciò che fa male è tenere per sé il malcontento e i pensieri che riguardano la coppia.
Forse le riflessioni che abbiamo condiviso le hanno permesso di rendersi conto che stava per fare un passo che non voleva davvero fare come se si sentisse obbligata a farlo, quasi fosse "incastrata" e senza alternative.
Ora quanto meno ha capito che ha delle alternative e che non c'è un solo epilogo possibile.
E' possibile che lui non sospettasse quasi nulla di tutto ciò, come parrebbe dalla sua reazione, ma questo potrebbe significare che è fondamentalmente concentrato solo su sé stesso e che giudicava accettabile la situazione che si era creata fra di voi, nonostante non fosse felicissima.
I chiarimenti non fanno mai male, ciò che fa male è tenere per sé il malcontento e i pensieri che riguardano la coppia.
Forse le riflessioni che abbiamo condiviso le hanno permesso di rendersi conto che stava per fare un passo che non voleva davvero fare come se si sentisse obbligata a farlo, quasi fosse "incastrata" e senza alternative.
Ora quanto meno ha capito che ha delle alternative e che non c'è un solo epilogo possibile.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 20.1k visite dal 21/02/2014.
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