Sesso occasionale: sensi di colpa e paranoie
Egregi dottori,
sono un ragazzo di 28 anni e desidererei sottoporre alla Vs cortese attenzione il mio personalissimo caso.
Partiamo dalle origini: soffro di una rara malattia neurologica dall'età di 20 anni che è progressivamente peggiorata con l'andare del tempo e per cui, ad oggi NON esiste una cura per guarire. Si tratta di un male molto invalidante che ha finito per condizionare inevitabilmente i miei rapporti sociali, affettivi, lavorativi e chi più ne ha più ne metta. Ho difficoltà negli spostamenti in auto e a condurre una vita normale a causa della patologia. Incredibilmente questa patologia NON è riconosciuta dalle tabelle ASL come malattie invalidanti poichè fa parte di una delle cosiddette "patologie invisibili" NON riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale.
Detto questo e con tutte le frustrazioni ed i problemi che ne conseguono da alcuni anni credo di essere caduto in una spirale da cui non riesco ad uscire. Nel 2008 all'età di 22 anni ho perso prematuramente mia madre a causa di un tumore all'intestino ed è come se mi fosse crollato il mondo addosso. Contestualmente la mia patologia ha iniziato a peggiorare sempre più ed io ho iniziato a sentirmi "vuoto", frustrato ed impotente di fronte a questa grande ingiustizia che la vita mi ha riservato. In questo contesto ho cominciato ad avere dolori anche al muscolo trapezio sx che dopo vari consulti tra fisiatri, posturologi e osteopati si è scoperto essere di natura psicogena. Io mi reputo una persona molto ansiosa, paranoica, ipocondriaca, perfezionista e per certi versi in conflitto con me stesso.
Attualmente sto seguendo una terapia con gocce di Citalopram + Alprazolam tramite il mio medico di base e devo dire che i risultati sul mio umore sono stati abbastanza incoraggianti soprattutto per quanto riguarda il mio problema al muscolo trapezio. Ma tuttavia non mi sento ancora guarito da questo "disagio" interiore che a volte mi "soffoca".
A causa della mia patologia in questi anni, come ho spiegato, ho perso i giri di amicizie ed alcuni interessi (la musica) e ho cominciato a provare invidia nei confronti di chi sta meglio di me, ma soprattutto sento la mancanza di un vero rapporto affettivo. Per qualche tempo ho provato a frequentarmi con una prostituta in appartamento ma l'esperienza a causa del mio disagio interiore NON è stata positiva poichè ero terrorizzato dall'aver contratto qualche MST ma soprattutto dai "sensi di colpa" poichè io ho sempre avuto un grande rispetto per le donne. Infatti le notti successive all'episodio le ho passate malissimo, insonnia, vomito, nausea ecc. Perchè secondo Lei? Quella donna (molto più grande di me) mi ha messo a mio agio, mi ha fatto parlare però il fatto che abbia messo di fare quel "lavoro" per via dei debiti contratti è come se mi avesse trafitto il cuore ed io ho iniziato a stare male. Ho provato un'attrazione molto forte per quella persona ma credo che non ci andrò mai più per questi motivi.
Qual è la Sua opinione?
Grazie
G.
sono un ragazzo di 28 anni e desidererei sottoporre alla Vs cortese attenzione il mio personalissimo caso.
Partiamo dalle origini: soffro di una rara malattia neurologica dall'età di 20 anni che è progressivamente peggiorata con l'andare del tempo e per cui, ad oggi NON esiste una cura per guarire. Si tratta di un male molto invalidante che ha finito per condizionare inevitabilmente i miei rapporti sociali, affettivi, lavorativi e chi più ne ha più ne metta. Ho difficoltà negli spostamenti in auto e a condurre una vita normale a causa della patologia. Incredibilmente questa patologia NON è riconosciuta dalle tabelle ASL come malattie invalidanti poichè fa parte di una delle cosiddette "patologie invisibili" NON riconosciute dal Servizio Sanitario Nazionale.
Detto questo e con tutte le frustrazioni ed i problemi che ne conseguono da alcuni anni credo di essere caduto in una spirale da cui non riesco ad uscire. Nel 2008 all'età di 22 anni ho perso prematuramente mia madre a causa di un tumore all'intestino ed è come se mi fosse crollato il mondo addosso. Contestualmente la mia patologia ha iniziato a peggiorare sempre più ed io ho iniziato a sentirmi "vuoto", frustrato ed impotente di fronte a questa grande ingiustizia che la vita mi ha riservato. In questo contesto ho cominciato ad avere dolori anche al muscolo trapezio sx che dopo vari consulti tra fisiatri, posturologi e osteopati si è scoperto essere di natura psicogena. Io mi reputo una persona molto ansiosa, paranoica, ipocondriaca, perfezionista e per certi versi in conflitto con me stesso.
Attualmente sto seguendo una terapia con gocce di Citalopram + Alprazolam tramite il mio medico di base e devo dire che i risultati sul mio umore sono stati abbastanza incoraggianti soprattutto per quanto riguarda il mio problema al muscolo trapezio. Ma tuttavia non mi sento ancora guarito da questo "disagio" interiore che a volte mi "soffoca".
A causa della mia patologia in questi anni, come ho spiegato, ho perso i giri di amicizie ed alcuni interessi (la musica) e ho cominciato a provare invidia nei confronti di chi sta meglio di me, ma soprattutto sento la mancanza di un vero rapporto affettivo. Per qualche tempo ho provato a frequentarmi con una prostituta in appartamento ma l'esperienza a causa del mio disagio interiore NON è stata positiva poichè ero terrorizzato dall'aver contratto qualche MST ma soprattutto dai "sensi di colpa" poichè io ho sempre avuto un grande rispetto per le donne. Infatti le notti successive all'episodio le ho passate malissimo, insonnia, vomito, nausea ecc. Perchè secondo Lei? Quella donna (molto più grande di me) mi ha messo a mio agio, mi ha fatto parlare però il fatto che abbia messo di fare quel "lavoro" per via dei debiti contratti è come se mi avesse trafitto il cuore ed io ho iniziato a stare male. Ho provato un'attrazione molto forte per quella persona ma credo che non ci andrò mai più per questi motivi.
Qual è la Sua opinione?
Grazie
G.
[#1]
Gentile signor G,
La sua situazione e' delicata e andrebbe presa in carico da uno psicologo oltre che trattata a livello farmacologico.
Una terapia integrata e' consigliabile per elaborare le cause psicogene che determinano i sintomi.
Ci sono diversi elementi rilevanti nella sua narrazione che non e' il caso di sottovalutare: oltre quelli prettamente psicosomatici (muscolari) lei manifesta disagi di natura emozionale come la solitudine, i sensi di colpa di cui bisognerebbe capire qualcosa di piu'.
Ci faccia sapere!
Saluti
La sua situazione e' delicata e andrebbe presa in carico da uno psicologo oltre che trattata a livello farmacologico.
Una terapia integrata e' consigliabile per elaborare le cause psicogene che determinano i sintomi.
Ci sono diversi elementi rilevanti nella sua narrazione che non e' il caso di sottovalutare: oltre quelli prettamente psicosomatici (muscolari) lei manifesta disagi di natura emozionale come la solitudine, i sensi di colpa di cui bisognerebbe capire qualcosa di piu'.
Ci faccia sapere!
Saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
desidero ringraziarLa per il Suo tempestivo riscontro.
Colgo l'occasione per approfittare della Sua disponibilità per chiederLe un'altra cosa in modo da addentrarci più specificatamente nella questione che Le ho esposto sopra: secondo Lei è normale avere così tanti sensi di colpa dopo aver consumato un rapporto sessuale con una prostituta? Ho letto tante storie su internet di donne costrette a prostituirsi per via dei debiti e mi è venuto un nodo allo stomaco... secondo Lei perché? Io ho fatto quello che ho fatto per provare ad "essere felice" anche solo per un instante ma in realtà ho finito per stare più male di prima, il fatto di avere "leso" alla dignità di una donna mi ha fatto e continua a farmi male, io non volevo né offendere né fare male a nessuno, la verità è che continuo a portarmi dentro un peso insormontabile, non mi sento in pace con la mia coscienza, ma perché???!!! Ho capito che non era la "soluzione" adatta a me...
Grazie ancora
G.
desidero ringraziarLa per il Suo tempestivo riscontro.
Colgo l'occasione per approfittare della Sua disponibilità per chiederLe un'altra cosa in modo da addentrarci più specificatamente nella questione che Le ho esposto sopra: secondo Lei è normale avere così tanti sensi di colpa dopo aver consumato un rapporto sessuale con una prostituta? Ho letto tante storie su internet di donne costrette a prostituirsi per via dei debiti e mi è venuto un nodo allo stomaco... secondo Lei perché? Io ho fatto quello che ho fatto per provare ad "essere felice" anche solo per un instante ma in realtà ho finito per stare più male di prima, il fatto di avere "leso" alla dignità di una donna mi ha fatto e continua a farmi male, io non volevo né offendere né fare male a nessuno, la verità è che continuo a portarmi dentro un peso insormontabile, non mi sento in pace con la mia coscienza, ma perché???!!! Ho capito che non era la "soluzione" adatta a me...
Grazie ancora
G.
[#3]
Gentile G,
Non sono d'accordo che non sia la soluzione giusta per lei. Ho letto la sua precedente richiesta di consulto e da quanto lei riferisce mi sembra che i rapporti con questa prostituta siano per lei molto gratificanti sia a livello meramente sessuale sia per le doti umane di questa donna matura che sa metterla a suo agio.
Le ragioni per cui lei puo' avere scelto di svolgere questo mestiere esulano dal rapporto che puo' avere con lei e non comportano una "responsabilita'" da parte sua (di lei che ci scrive). E' una donna adulta libera di fare le sue scelte autonomamente e forse lei sopravvaluta le sue possibilita" di incidere su tali scelte.
Tenga presente che la perdita della sua mamma per malattia puo' avere lasciato in lei una rappresentazione della donna "sofferente e bisognosa di cure" ma tali sentimenti devono essere riservati al ricordo della sua povera mamma e non essere inconsciamente "proiettati" su un'altra donna con la quale lei si accompagna intimamente per il semplice fatto di entrare con lei in un rapporto molto intenso come sensazioni e rilevante a livello emozionale.
Piuttosto la metto in guardia dall'abbandonarsi ad un intenso coinvlgimento affettivo che la sua solitudine potrebbe produrre.
Ecco perche' auspicavo per lei un sostegno psicologico: se riuscisse a migliorare le sue capacita' relazionali potrebbe avviare dei rapporti affettivi piu' autentici ove esprimere e soddisfare compiutamente i suoi desideri di essere accolto a ogni livello.
Se le fa piacere scriva di nuovo.
I migliori saluti
.
Non sono d'accordo che non sia la soluzione giusta per lei. Ho letto la sua precedente richiesta di consulto e da quanto lei riferisce mi sembra che i rapporti con questa prostituta siano per lei molto gratificanti sia a livello meramente sessuale sia per le doti umane di questa donna matura che sa metterla a suo agio.
Le ragioni per cui lei puo' avere scelto di svolgere questo mestiere esulano dal rapporto che puo' avere con lei e non comportano una "responsabilita'" da parte sua (di lei che ci scrive). E' una donna adulta libera di fare le sue scelte autonomamente e forse lei sopravvaluta le sue possibilita" di incidere su tali scelte.
Tenga presente che la perdita della sua mamma per malattia puo' avere lasciato in lei una rappresentazione della donna "sofferente e bisognosa di cure" ma tali sentimenti devono essere riservati al ricordo della sua povera mamma e non essere inconsciamente "proiettati" su un'altra donna con la quale lei si accompagna intimamente per il semplice fatto di entrare con lei in un rapporto molto intenso come sensazioni e rilevante a livello emozionale.
Piuttosto la metto in guardia dall'abbandonarsi ad un intenso coinvlgimento affettivo che la sua solitudine potrebbe produrre.
Ecco perche' auspicavo per lei un sostegno psicologico: se riuscisse a migliorare le sue capacita' relazionali potrebbe avviare dei rapporti affettivi piu' autentici ove esprimere e soddisfare compiutamente i suoi desideri di essere accolto a ogni livello.
Se le fa piacere scriva di nuovo.
I migliori saluti
.
[#4]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
nel ringraziarLa per la sua tempestiva risposta devo altresì confermarLe che Lei ha centrato in pieno la questione, complimenti!
Tuttavia devo precisare alcune cose per esempio: non è del tutto esatto dire che il rapporto con quella persona mi ha soddisfatto dal punto di vista sessuale, più che altro mi ha soddisfatto a livello "umano" perchè quella signora mi faceva parlare e si è sempre dimostrata simpatica e paziente nei miei confronti, ad "ascoltarmi" ma a livello sessuale è diverso perchè io "a pelle" avvertivo come un senso di "freddezza", senza una vera e propria "finzione" da parte della escort in questo senso. Mi spiego meglio: lei non mi baciava (ero io che baciavo il suo corpo) e se chiedevo di poterla baciare in viso ho capito che le dava fastidio e per questo motivo "non forzavo mai la mano". Era come se si vedesse che quella persona faceva il lavoro solo per motivi gravi ma che come lavoro in sè NON le piacesse assolutamente e da qui ho capito, leggendo varie esperienze, che anche le escort NON sono tutte uguali perchè c'è magari chi "finge" di calarsi meglio nella parte e chi invece non ci riesce. Ecco a cosa mi riferisco quando parlo di "freddezza" nei suoi confronti.
Però per me è stato utile da una parte perchè è come se avessi "scoperto un mondo nuovo" che non avevo mai conosciuto prima d'ora anche se poi, come ho già spiegato, i sensi di colpa mi hanno logorato dal di dentro.
Per il resto Le confermo che di questo mio "disagio" ne ho parlato anche con il medico di base ed anche lui è stato concorde nel fatto che io avrei bisogno del supporto di un bravo psicoterapeuta ma se fino ad ora non l'ho fatto è solo perchè so che quel genere di consulti privati sono in genere molto costosi.
La ringrazio ancora una volta così come ringrazio tutto lo staff di Medicitalia per il prezioso servizio offerto ai cittadini.
Cordiali saluti
G.
nel ringraziarLa per la sua tempestiva risposta devo altresì confermarLe che Lei ha centrato in pieno la questione, complimenti!
Tuttavia devo precisare alcune cose per esempio: non è del tutto esatto dire che il rapporto con quella persona mi ha soddisfatto dal punto di vista sessuale, più che altro mi ha soddisfatto a livello "umano" perchè quella signora mi faceva parlare e si è sempre dimostrata simpatica e paziente nei miei confronti, ad "ascoltarmi" ma a livello sessuale è diverso perchè io "a pelle" avvertivo come un senso di "freddezza", senza una vera e propria "finzione" da parte della escort in questo senso. Mi spiego meglio: lei non mi baciava (ero io che baciavo il suo corpo) e se chiedevo di poterla baciare in viso ho capito che le dava fastidio e per questo motivo "non forzavo mai la mano". Era come se si vedesse che quella persona faceva il lavoro solo per motivi gravi ma che come lavoro in sè NON le piacesse assolutamente e da qui ho capito, leggendo varie esperienze, che anche le escort NON sono tutte uguali perchè c'è magari chi "finge" di calarsi meglio nella parte e chi invece non ci riesce. Ecco a cosa mi riferisco quando parlo di "freddezza" nei suoi confronti.
Però per me è stato utile da una parte perchè è come se avessi "scoperto un mondo nuovo" che non avevo mai conosciuto prima d'ora anche se poi, come ho già spiegato, i sensi di colpa mi hanno logorato dal di dentro.
Per il resto Le confermo che di questo mio "disagio" ne ho parlato anche con il medico di base ed anche lui è stato concorde nel fatto che io avrei bisogno del supporto di un bravo psicoterapeuta ma se fino ad ora non l'ho fatto è solo perchè so che quel genere di consulti privati sono in genere molto costosi.
La ringrazio ancora una volta così come ringrazio tutto lo staff di Medicitalia per il prezioso servizio offerto ai cittadini.
Cordiali saluti
G.
[#6]
Si, l'ho letta, ma non mi sembrava che contenesse una domanda.
Lei esprime delle sensazioni che mi sembrano verosimili. E' comprensibile che lei percepisca un atteggimento distaccato in questa donna. E' una donna che sta lavorando. E per quanto si adegui e' comprensibile un certo distacco.
Peraltro come le avevo gia' detto non mi sembra che i sensi di colpa da parte sua siano giustificati.
Si tratta di una sua eccessiva resonsabilizzazione che non e' oggettiva.
Spero di avere risposto alla sua replica.
I migliori saluti
Lei esprime delle sensazioni che mi sembrano verosimili. E' comprensibile che lei percepisca un atteggimento distaccato in questa donna. E' una donna che sta lavorando. E per quanto si adegui e' comprensibile un certo distacco.
Peraltro come le avevo gia' detto non mi sembra che i sensi di colpa da parte sua siano giustificati.
Si tratta di una sua eccessiva resonsabilizzazione che non e' oggettiva.
Spero di avere risposto alla sua replica.
I migliori saluti
[#7]
Utente
Sì ora è tutto chiaro Dr.ssa La ringrazio moltissimo per il Suo consulto, ha confermato quello che già ipotizzavo, grazie per tutto quello che ha fatto e per il Suo lavoro e disponibilità. Ultimo ma non ultimo volevo esprimere un sentito ringraziamento a tutto lo staff di questo sito e a tutti i professionisti che quotidianamente collaborano con esso.
Buon lavoro
G.
Buon lavoro
G.
[#9]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
non so se si ricorderà di me ma purtroppo ci risiamo: sto vivendo dentro me stesso una situazione di conflittualità da cui non riesco ad uscire poichè mi è impossibile dimenticare quella donna con cui nel recente passato ho avuto appuntamenti "a luci rosse" come da miei precedenti consulti e sento la voglia o per meglio dire "il bisogno" di andarla di nuovo a trovare, ogni tanto le mando anche degli sms per farle capire che non mi sono dimenticato di lei ma da una parte la mia coscienza mi dice di non andarci più ed io mi sento molto "confuso". Io pur di vederla sarei anche disposto di andare da lei solo per parlare, come se fosse un'amica, una confidente poichè in fondo mi ha sempre messo a mio agio con le parole cercando di farmi parlare ma non so veramente cosa fare, ho paura di "legarmi" troppo inconsciamente a quella persona proprio per una mancanza di una relazione sentimentale/affettiva. Però possibilmente vorrei evitare i sensi di colpa come ho avuto l'ultima volta (Lei si ricorderà) ecco perchè sarei disposto di andare da lei anche solo per chiaccherare. Io Le posso dire che provo una forte attrazione per quella persona, la vedo come una donna statuaria, molto sensuale anche se matura ed anche molto dolce e quando mi ha confessato di fare la escort per via dei debiti io lì per lì non sono riuscito a crederle perchè una donna così bella non può "abbassarsi" a fare un lavoro di quel tipo (con tutto il rispetto). Mi piace ogni tanto anche farle dei ragalini quando ci vediamo tipo una rosa oppure una scatola di cioccolatini. Le ripeto che lei dice di avere 39 anni ed io ne ho appena compiuti 29.
Mi dia un consiglio per favore, ne ho tanto bisogno. Qual è la cosa migliore da fare?
La ringrazio cordialmente
Cordiali saluti
G.
non so se si ricorderà di me ma purtroppo ci risiamo: sto vivendo dentro me stesso una situazione di conflittualità da cui non riesco ad uscire poichè mi è impossibile dimenticare quella donna con cui nel recente passato ho avuto appuntamenti "a luci rosse" come da miei precedenti consulti e sento la voglia o per meglio dire "il bisogno" di andarla di nuovo a trovare, ogni tanto le mando anche degli sms per farle capire che non mi sono dimenticato di lei ma da una parte la mia coscienza mi dice di non andarci più ed io mi sento molto "confuso". Io pur di vederla sarei anche disposto di andare da lei solo per parlare, come se fosse un'amica, una confidente poichè in fondo mi ha sempre messo a mio agio con le parole cercando di farmi parlare ma non so veramente cosa fare, ho paura di "legarmi" troppo inconsciamente a quella persona proprio per una mancanza di una relazione sentimentale/affettiva. Però possibilmente vorrei evitare i sensi di colpa come ho avuto l'ultima volta (Lei si ricorderà) ecco perchè sarei disposto di andare da lei anche solo per chiaccherare. Io Le posso dire che provo una forte attrazione per quella persona, la vedo come una donna statuaria, molto sensuale anche se matura ed anche molto dolce e quando mi ha confessato di fare la escort per via dei debiti io lì per lì non sono riuscito a crederle perchè una donna così bella non può "abbassarsi" a fare un lavoro di quel tipo (con tutto il rispetto). Mi piace ogni tanto anche farle dei ragalini quando ci vediamo tipo una rosa oppure una scatola di cioccolatini. Le ripeto che lei dice di avere 39 anni ed io ne ho appena compiuti 29.
Mi dia un consiglio per favore, ne ho tanto bisogno. Qual è la cosa migliore da fare?
La ringrazio cordialmente
Cordiali saluti
G.
[#10]
Certo che mi ricordo di lei!
E devo dire che non mi meraviglia quanto mi dice.
E' molto forte l'attrazione che questa donna esercita su di lei e non e' solo fisica. Gli scrupoli che lei si fa sono un tentativo di difendersi dalle emozioni che sente.
Le dico quello che posso ipotizzare (un consulto on line ha dei limiti che non si possono sottovalutare): a mio avviso lei dovrebbe essere piu' sincero con se stesso:
Questa donna le piace molto e lei sa benissimo che frequentandola questo coinvolgimento si approfondira' sempre piu' . E questo accadrebbe con qualsiasi modalita' lei la frequentasse. Anche se andasse da lei solo per parlare. Anzi, a livello inconscio questa relazione che ora lei definisce giustamente "a luci rosse " diventerebbe ancora piu' potente e pervasiva perche' il sua desiderio aumenterebbe a dismisura all'interno di una relazione non connotata di solo sesso.
Questa pero' e' la sua parte della situazione.
La donna non penso che sarebbe disponibile ad un rapporto cosi' completo.
Provi a chiederglielo. Si sveli. Le chieda di avere con lei un rapporto piu' profondo.
Sono sicura che questo disvelamento sarebbe importante per lei. Un momento di verita'.
Che ne dice?
E devo dire che non mi meraviglia quanto mi dice.
E' molto forte l'attrazione che questa donna esercita su di lei e non e' solo fisica. Gli scrupoli che lei si fa sono un tentativo di difendersi dalle emozioni che sente.
Le dico quello che posso ipotizzare (un consulto on line ha dei limiti che non si possono sottovalutare): a mio avviso lei dovrebbe essere piu' sincero con se stesso:
Questa donna le piace molto e lei sa benissimo che frequentandola questo coinvolgimento si approfondira' sempre piu' . E questo accadrebbe con qualsiasi modalita' lei la frequentasse. Anche se andasse da lei solo per parlare. Anzi, a livello inconscio questa relazione che ora lei definisce giustamente "a luci rosse " diventerebbe ancora piu' potente e pervasiva perche' il sua desiderio aumenterebbe a dismisura all'interno di una relazione non connotata di solo sesso.
Questa pero' e' la sua parte della situazione.
La donna non penso che sarebbe disponibile ad un rapporto cosi' completo.
Provi a chiederglielo. Si sveli. Le chieda di avere con lei un rapporto piu' profondo.
Sono sicura che questo disvelamento sarebbe importante per lei. Un momento di verita'.
Che ne dice?
[#11]
Vorrei suggerirle una chiave di lettura che potrebbe esserle utile
Le prostitute per svolgere il loro lavoro operano una scissione nella loro mente: scindono il momento e l'atto nel quale mettono il loro corpo a disposizione del loro cliente rispetto alla loro emozione. Penso che sia questo a creare la sensazione di freddezza che lei ha percepito.
Quello di cui lei sta esprimendo il bisogno e' che con lei questa scissione non avvenga. Per ottenere questo c'e bisogno almeno di una disponibilita' da parte della signora in questione, perche' e' un atteggiameno protettivo per entrambi i partner della coppia.
Se la signora accettasse una relazione circoscritta nel tempo e nello spazio ma non scissa per lei sarebbe molto meno conflittuale.
Penso che valga la pena di provarci!
Le prostitute per svolgere il loro lavoro operano una scissione nella loro mente: scindono il momento e l'atto nel quale mettono il loro corpo a disposizione del loro cliente rispetto alla loro emozione. Penso che sia questo a creare la sensazione di freddezza che lei ha percepito.
Quello di cui lei sta esprimendo il bisogno e' che con lei questa scissione non avvenga. Per ottenere questo c'e bisogno almeno di una disponibilita' da parte della signora in questione, perche' e' un atteggiameno protettivo per entrambi i partner della coppia.
Se la signora accettasse una relazione circoscritta nel tempo e nello spazio ma non scissa per lei sarebbe molto meno conflittuale.
Penso che valga la pena di provarci!
[#12]
Utente
Gent. ma Dr.ssa Esposito,
credo che Lei abbia centrato in pieno il nocciolo della questione. Per risponderLe le posso dire che in un qualche modo quella persona abbia "intuito" tutto di me perchè io ho voluto raccontarle alcune cose della mia vita, delle mie ansie e delle mie paranoie e lei si è sempre dimostrata sensibile ad ascoltarmi però allo stesso tempo mi ha detto che io "di lei non devo farne un punto di riferimento perchè lei ha la sua vita e che oltre tutto non sarebbe giusto". Questo è quello che testualmente mi ha scritto in un sms aggiungendo poi che "lei ha la sua vita che condivide con me SOLO quando la vado a trovare ma niente più."
Io dal canto mio ho risposto che nei suoi confronti non ho e non avevo "secondi fini" (onde evitare di essere frainteso) ma avevo solo bisogno di una "amica" di una donna con cui poter confidare le mie paranoie e le mie insicurezze. Credo che tutto questo sia molto amplificato poichè mi trovo a 29 anni senza amici, con una malattia rara non riconosciuta, con un lavoro precario ed ancora "sulle spalle" di mio papà anziano, non si spiega altrimenti...
In futuro e non ne faccio mistero mi vorrei iscrivere a qualcuna di queste "agenzie per persone single" di cui spesso si legge in giro ma poichè sono un po prevenuto per ora ho fatto solo qualche sondaggio e niente più.
Cosa ne pensa?
La ringrazio per aver preso in cura il mio caso e Le auguro una buona domenica.
G.
credo che Lei abbia centrato in pieno il nocciolo della questione. Per risponderLe le posso dire che in un qualche modo quella persona abbia "intuito" tutto di me perchè io ho voluto raccontarle alcune cose della mia vita, delle mie ansie e delle mie paranoie e lei si è sempre dimostrata sensibile ad ascoltarmi però allo stesso tempo mi ha detto che io "di lei non devo farne un punto di riferimento perchè lei ha la sua vita e che oltre tutto non sarebbe giusto". Questo è quello che testualmente mi ha scritto in un sms aggiungendo poi che "lei ha la sua vita che condivide con me SOLO quando la vado a trovare ma niente più."
Io dal canto mio ho risposto che nei suoi confronti non ho e non avevo "secondi fini" (onde evitare di essere frainteso) ma avevo solo bisogno di una "amica" di una donna con cui poter confidare le mie paranoie e le mie insicurezze. Credo che tutto questo sia molto amplificato poichè mi trovo a 29 anni senza amici, con una malattia rara non riconosciuta, con un lavoro precario ed ancora "sulle spalle" di mio papà anziano, non si spiega altrimenti...
In futuro e non ne faccio mistero mi vorrei iscrivere a qualcuna di queste "agenzie per persone single" di cui spesso si legge in giro ma poichè sono un po prevenuto per ora ho fatto solo qualche sondaggio e niente più.
Cosa ne pensa?
La ringrazio per aver preso in cura il mio caso e Le auguro una buona domenica.
G.
[#13]
La signora in questione e' stata molto onesta verso di lei e qesto e' un bene perche' limitera' la sua possibilita' di illudersi.
L'idea dell'agenzia gliela sconsiglio assolutamente. Potrebbe costituire una esperienza frustrante. Lei non e' una persona impossibilitata ad allacciare delle amicizie. Perlomeno non piu' degli altri. Il rendersi piacevoli e "attraenti" e' un obiettivo perseguito da tanti suoi coetanei, in salute e meno e che talvolta fallisce per timidezza, egocentrismo o altre difficolta' da comprendere con umilta'
Quali contesti socialiizzanti pensa possano essere adatti a lei e ai suoi interessi?: qualche associazione culturale, circoli?
Anche se ha difficolta' negli spostamenti questo non inibisce la sua capacita'.di conoscere persona, a meno che lei non se ne faccia un alibi. Ci ha mai pensato?
L'idea dell'agenzia gliela sconsiglio assolutamente. Potrebbe costituire una esperienza frustrante. Lei non e' una persona impossibilitata ad allacciare delle amicizie. Perlomeno non piu' degli altri. Il rendersi piacevoli e "attraenti" e' un obiettivo perseguito da tanti suoi coetanei, in salute e meno e che talvolta fallisce per timidezza, egocentrismo o altre difficolta' da comprendere con umilta'
Quali contesti socialiizzanti pensa possano essere adatti a lei e ai suoi interessi?: qualche associazione culturale, circoli?
Anche se ha difficolta' negli spostamenti questo non inibisce la sua capacita'.di conoscere persona, a meno che lei non se ne faccia un alibi. Ci ha mai pensato?
[#14]
Utente
Sì ci ho pensato, interessi ne ho mi piace molto lo sport soprattutto il calcio (uno dei miei sogni sarebbe quello di riuscire ad andare allo stadio a vedere una partita dal vivo), poi mi piace molto per esempio imparare, studiare, apprendere cose "nuove" questo perchè mi gratifica molto. Mi reputo una persona colta, intelligente e di discreta presenza, nella "media" non credo che sia quello il problema...
Le confesso che spesso quando vado a pregare davanti alla tomba di mia madre piango e chiedo perdono per tutte le cavolate che sto facendo, non ultimo quella di andare da questa escort (premetto che mio padre sospetta qualcosa in questo senso ma io non gliene ho mai parlato apertamente).
Le posso solo dire che l'ultima cosa che vorrei da quella donna è che pensasse che io sono uno "stalker" o cose simili perchè io sono una persona per bene, di sani principi, sensibile e discreta e mai farei una cosa del genere, vorrei solo che lei diventasse mia "amica" e poterla aiutare in qualche modo anche se ovviamente l'attrazione fisica che io provo per lei c'è e rimane...
Insomma mi sono cacciato in un bel guaio, vero Dr.ssa? :(
G.
Le confesso che spesso quando vado a pregare davanti alla tomba di mia madre piango e chiedo perdono per tutte le cavolate che sto facendo, non ultimo quella di andare da questa escort (premetto che mio padre sospetta qualcosa in questo senso ma io non gliene ho mai parlato apertamente).
Le posso solo dire che l'ultima cosa che vorrei da quella donna è che pensasse che io sono uno "stalker" o cose simili perchè io sono una persona per bene, di sani principi, sensibile e discreta e mai farei una cosa del genere, vorrei solo che lei diventasse mia "amica" e poterla aiutare in qualche modo anche se ovviamente l'attrazione fisica che io provo per lei c'è e rimane...
Insomma mi sono cacciato in un bel guaio, vero Dr.ssa? :(
G.
[#15]
Non c'e male!
Provi a cambiare punto di vista. Prima di tutto contenere i sensi di colpa.
Uno stalker e' un soggetto maniaco che perseguita una donna e non e' il suo caso.
Il suo caso invece sembra essere piu' simile a quello di un Innamorato infelice che si arrovella fra il cercare un modo di stare vicino alla donna che desidera e la consapevolezza che il suo ardore cada nel vuoto. Quindi anche quando si reca in visita alla sua mamma piuttosto che manifestare pentimento le chieda di aiutarla a farle conoscere una ragazza con cui realizzare una storia d'amore corrisposta...
Premesso tutto questo discorso cosa ha davvero desiderio di fare con quella signora?
Provi a cambiare punto di vista. Prima di tutto contenere i sensi di colpa.
Uno stalker e' un soggetto maniaco che perseguita una donna e non e' il suo caso.
Il suo caso invece sembra essere piu' simile a quello di un Innamorato infelice che si arrovella fra il cercare un modo di stare vicino alla donna che desidera e la consapevolezza che il suo ardore cada nel vuoto. Quindi anche quando si reca in visita alla sua mamma piuttosto che manifestare pentimento le chieda di aiutarla a farle conoscere una ragazza con cui realizzare una storia d'amore corrisposta...
Premesso tutto questo discorso cosa ha davvero desiderio di fare con quella signora?
[#16]
Utente
Gent.ma Dr.ssa
in realtà quello che desidero realmente di fare con quella signora è di confidarmi con lei ogni volta che ne sento la necessità, chiederle pareri, punti di vista proprio perchè io vedo in lei una donna bella, sensuale e "matura" ecc. dato che delle mie cose intime sono solito non parlarne né con mia sorella né tanto meno con mio padre poichè penso che non potrebbero capirmi e mi riferisco specialmente a mio padre e non solo per una questione prettamente "anagrafica"... Vorrei tanto che lei divenisse una mia amica, magari se deciderò di andarla ancora a trovare glielo proporrò direttamente e con sincerità, senza ipocrisie in fondo anche io mi sono sempre dimostrato gentile e "senza maschere" nei suoi confronti e ultimo ma non ultimo non l'ho mai trattata "come un oggetto". Ma sono convinto che lei abbia capito la mia personalità e le mie debolezze perchè, tra le altre cose, mi sembra anche una persona molto intelligente ed intuitiva.
G.
in realtà quello che desidero realmente di fare con quella signora è di confidarmi con lei ogni volta che ne sento la necessità, chiederle pareri, punti di vista proprio perchè io vedo in lei una donna bella, sensuale e "matura" ecc. dato che delle mie cose intime sono solito non parlarne né con mia sorella né tanto meno con mio padre poichè penso che non potrebbero capirmi e mi riferisco specialmente a mio padre e non solo per una questione prettamente "anagrafica"... Vorrei tanto che lei divenisse una mia amica, magari se deciderò di andarla ancora a trovare glielo proporrò direttamente e con sincerità, senza ipocrisie in fondo anche io mi sono sempre dimostrato gentile e "senza maschere" nei suoi confronti e ultimo ma non ultimo non l'ho mai trattata "come un oggetto". Ma sono convinto che lei abbia capito la mia personalità e le mie debolezze perchè, tra le altre cose, mi sembra anche una persona molto intelligente ed intuitiva.
G.
[#17]
Utente
In realtà gent.le Dr.ssa Esposito ho dei dubbi che si tratti di un vero e proprio "innamoramento" oppure "infatuazione" che dir si voglia piuttosto io limiterei la cosa ad una forte attrazione fisica come ho già scritto in precedenza perchè indipendentemente che quella signora faccia la prostituta non bisogna scordare che c'è una differenza di età considerevole tra me lei. Mi spiego meglio: io ho 29 anni mentre lei dice di averne 39 (anche se secondo me potrebbe averne anche 1 o 2 in più).
Cosa ne pensa?
Grazie davvero
G.
Cosa ne pensa?
Grazie davvero
G.
[#18]
Mi sembra una decisione molto costruttiva e rispettosa delle sue esigenze: se lei ha bisogno di manifestare con questa donna quelle parti di se' intime e segrete e la sente adatta, perche' non farlo? E' un desiderio moto forte e non le farebbe bene negarlo. Anzi, speriamo che esprimendole verbalmente questo abbia su di lei un effetto "terapeutico" !
Mi faccia sapere!
Mi faccia sapere!
[#20]
Ho qualche dubbio!
Secondo me lei questa cosa dell'attrazione fisica la utilIzza per difendersi. Se fosse autentica non avrebbe problemi ad avere dei rapporti esclusivamente sessuali,non sentirebbe il bisogno di sentirla "amica", di esprimerle verbalmente quelle parti di lei che non esprime con altri! Non crede?
Secondo me lei questa cosa dell'attrazione fisica la utilIzza per difendersi. Se fosse autentica non avrebbe problemi ad avere dei rapporti esclusivamente sessuali,non sentirebbe il bisogno di sentirla "amica", di esprimerle verbalmente quelle parti di lei che non esprime con altri! Non crede?
[#21]
Utente
Gent.le Dr.ssa Esposito,
così mi mette in "difficoltà" ed onestamente non saprei cosa rispondere, l'unica cosa che so è che sono "in conflitto con me stesso" e che ho bisogno di schiarirmi le idee...
La terrò aggiornata se ha piacere, perchè da quel che ha capito io sicuramente tornerò a far visita a quella persona.
Cordiali saluti
G.
così mi mette in "difficoltà" ed onestamente non saprei cosa rispondere, l'unica cosa che so è che sono "in conflitto con me stesso" e che ho bisogno di schiarirmi le idee...
La terrò aggiornata se ha piacere, perchè da quel che ha capito io sicuramente tornerò a far visita a quella persona.
Cordiali saluti
G.
[#25]
Utente
Per quello lo spero anche io!
Ho ancora bisogno di fare molto lavoro su me stesso perchè ci sono ancora molti lati del mio carattere e della mia personalità di cui ignoravo l'esistenza fino ad ora e che non conoscevo, questa mia "conflittualità interiore" emerge ogni giorno di più, è come se stessi imparando a conoscermi meglio giorno dopo giorno, è incredibile! Per esempio: mai in passato avrei pensato di arrivare a vedermi con una escort e creare con lei un rapporto di questo tipo tuttavia ho imparato che non bisogna avere pregiudizi verso nessuno perchè purtroppo viviamo in una società ed in un'epoca in cui abbondano i "falsi moralisti" e coloro i quali "giudicano" senza conoscere la vera realtà dei fatti.
Ad ogni modo La aggiornerò tra qualche tempo e Le farò sapere gli eventuali sviluppi, soprattutto nel caso decidessi di tornare a fare visita alla mia "amica segreta".
Cordiali saluti
G.
Ho ancora bisogno di fare molto lavoro su me stesso perchè ci sono ancora molti lati del mio carattere e della mia personalità di cui ignoravo l'esistenza fino ad ora e che non conoscevo, questa mia "conflittualità interiore" emerge ogni giorno di più, è come se stessi imparando a conoscermi meglio giorno dopo giorno, è incredibile! Per esempio: mai in passato avrei pensato di arrivare a vedermi con una escort e creare con lei un rapporto di questo tipo tuttavia ho imparato che non bisogna avere pregiudizi verso nessuno perchè purtroppo viviamo in una società ed in un'epoca in cui abbondano i "falsi moralisti" e coloro i quali "giudicano" senza conoscere la vera realtà dei fatti.
Ad ogni modo La aggiornerò tra qualche tempo e Le farò sapere gli eventuali sviluppi, soprattutto nel caso decidessi di tornare a fare visita alla mia "amica segreta".
Cordiali saluti
G.
[#26]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
mi scuso se La disturbo ancora ma purtroppo non ci sono novità positive.
Oggi sono ricascato nell'errore e ho telefonato alla signora per chiederLe se aveva piacere di incontrarmi anche solo per 10 min ma Lei ha declinato l'invito con una banale scusa dicendo che di lì a poco avrebbe avuto un appuntamento con un cliente. Io ci sono rimasto male perchè ho capito che lei non è assolutamente interessata ad instaurare un rapporto "confidenziale" con il sottoscritto che non sia il semplice rapporto "freddo", proprio io che ero anche disposto ad aiutarla e che mi sono fatto avanti con lei sempre in modo garbato e gentile. Le ho parlato anche della possibilità di incontrarci solo per parlare e lei mi ha subito messo davanti la questione che vuole essere pagata lo stesso (per carità è giusto) dimostrando un attaccamento smisurato al denaro senza tenere conto del lato "umano" e della persona dall'"altra parte" e cioè io.
Ho parlato di questa cosa con mia sorella e secondo lei dovrei lasciare perdere quella persona perchè a suo dire se ne vuole solo approfittare delle mie debolezze ed in questo penso che abbia ragione. Insomma anche in questo frangente ho ricevuto l'ennesima "capocciata" e da una parte ben mi sta perchè non dovevo andare da quella persona sin dal principio.
Ma al di là di questo la questione è che pian piano mi sono lasciato troppo "coinvolgere" da quella persona ed il tutto in maniera inconscia. Mi spiego meglio: credo di aver fantasticato troppo con la mente, anche il solo fatto di mandarle gli sms ho capito che a lei dava fastidio e nessuno mi toglie dalla testa che lei abbia paura di avere a che fare con uno stalker o comunque con una persona con problemi psicologici.
In effetti oggi preso da non so cosa sono andato a controllare davanti alla porta del suo palazzo se era vero che aveva un cliente oppure no, come per tenerla d'occhio ma onestamente non so perchè l'ho fatto. Ho bisogno di dimenticare in fretta quella donna, io non sono fatto per il "sesso freddo" e con lei non c'è nessuna possibilità di avere un rapporto un pochino più intimo quindi preferirei farmi da parte ma bisogna vedere se realmente sono capace di farlo!!! (Tra il dire e il fare...)
Non posso negare che questo "vuoto" interiore, questa frustrazione, questa ansia mi sta portando lentamente verso l'autodistruzione. Sto continuando tutt'ora la cura a base di ansiolitico ed antidepressivo ma i risultati sono "alterni". Non riesco ad uscire da questo malessere interiore che mi porta a commettere gesti di cui non avrei mai pensato di essere capace.
Ultimo ma non ultimo ho deciso di provare a fare qualche seduta dallo psicoterapeuta e spero di trovarne uno valido qui nella mia zona, in provincia di Alessandria.
Questo è quanto, come posso secondo Lei dimenticare per sempre quella persona?
Sto facendo la collezione di "delusioni" ormai non le conto più e sinceramente non ho più niente da chiedere a questa vita, mi sento distratto con la mente, sonno leggero, fantastico sempre e "vivo nel mio mondo".
Cosa ne pensa Dr.ssa?
Ho bisogno di essere aiutato da qualcuno competente, ora lo so.
G.
mi scuso se La disturbo ancora ma purtroppo non ci sono novità positive.
Oggi sono ricascato nell'errore e ho telefonato alla signora per chiederLe se aveva piacere di incontrarmi anche solo per 10 min ma Lei ha declinato l'invito con una banale scusa dicendo che di lì a poco avrebbe avuto un appuntamento con un cliente. Io ci sono rimasto male perchè ho capito che lei non è assolutamente interessata ad instaurare un rapporto "confidenziale" con il sottoscritto che non sia il semplice rapporto "freddo", proprio io che ero anche disposto ad aiutarla e che mi sono fatto avanti con lei sempre in modo garbato e gentile. Le ho parlato anche della possibilità di incontrarci solo per parlare e lei mi ha subito messo davanti la questione che vuole essere pagata lo stesso (per carità è giusto) dimostrando un attaccamento smisurato al denaro senza tenere conto del lato "umano" e della persona dall'"altra parte" e cioè io.
Ho parlato di questa cosa con mia sorella e secondo lei dovrei lasciare perdere quella persona perchè a suo dire se ne vuole solo approfittare delle mie debolezze ed in questo penso che abbia ragione. Insomma anche in questo frangente ho ricevuto l'ennesima "capocciata" e da una parte ben mi sta perchè non dovevo andare da quella persona sin dal principio.
Ma al di là di questo la questione è che pian piano mi sono lasciato troppo "coinvolgere" da quella persona ed il tutto in maniera inconscia. Mi spiego meglio: credo di aver fantasticato troppo con la mente, anche il solo fatto di mandarle gli sms ho capito che a lei dava fastidio e nessuno mi toglie dalla testa che lei abbia paura di avere a che fare con uno stalker o comunque con una persona con problemi psicologici.
In effetti oggi preso da non so cosa sono andato a controllare davanti alla porta del suo palazzo se era vero che aveva un cliente oppure no, come per tenerla d'occhio ma onestamente non so perchè l'ho fatto. Ho bisogno di dimenticare in fretta quella donna, io non sono fatto per il "sesso freddo" e con lei non c'è nessuna possibilità di avere un rapporto un pochino più intimo quindi preferirei farmi da parte ma bisogna vedere se realmente sono capace di farlo!!! (Tra il dire e il fare...)
Non posso negare che questo "vuoto" interiore, questa frustrazione, questa ansia mi sta portando lentamente verso l'autodistruzione. Sto continuando tutt'ora la cura a base di ansiolitico ed antidepressivo ma i risultati sono "alterni". Non riesco ad uscire da questo malessere interiore che mi porta a commettere gesti di cui non avrei mai pensato di essere capace.
Ultimo ma non ultimo ho deciso di provare a fare qualche seduta dallo psicoterapeuta e spero di trovarne uno valido qui nella mia zona, in provincia di Alessandria.
Questo è quanto, come posso secondo Lei dimenticare per sempre quella persona?
Sto facendo la collezione di "delusioni" ormai non le conto più e sinceramente non ho più niente da chiedere a questa vita, mi sento distratto con la mente, sonno leggero, fantastico sempre e "vivo nel mio mondo".
Cosa ne pensa Dr.ssa?
Ho bisogno di essere aiutato da qualcuno competente, ora lo so.
G.
[#27]
Caro G,
Mi dispiace molto di questa delusione che ha subito.
Avevo immaginato che la signora avrebbe rifiutato la sua proposta. Era davvero troppo fuori dalle regole e avra' avuto una sorta di rifiuto.
Il lavoro che ella svolge ha delle regole e probabilmente non si puo' scantonare da esse. Per prudenza credo.
Il consiglio che le ha dato sua sorella e' molto corretto a livello di consiglio ma non tiene conto dell'importanza enorme che aveva per lei l'esistenza stessa di questa persona.
Mi fa piacere che abbia preso la decisione di conttare uno psicologo. Forse una donna sarebbe meglio.
Mi chiede come dimenticare la sua "amica segreta". Perche' sforzarsi di dimeticarla? In fin dei conti non l'ha rifiutata piu' di tanto. Le ha solo riproposto le "condizioni contrattuali" che per lei sono essenziali: che le sue visite siano pagate. Lo so che ora le fa male pensare a cosa questo significhi, ma forse e' una forma di "cura". Non esiste la possibilita' che questo rapporto cambi la sua connotazione, ma lei puo' incontrarla quando vuole, se vorra' . Questa consapevolezza lavorera' dentro di lei molto di piu' che una fuga che le procurerebbe una sensazione di mancanza dolorosa.
Intanto si attivi per cercare una psicoterapeuta che riesca ad ottenere la sua fiducia e soprattuttto si riapra al mondo. Ricodo che le piace la musica, lo sport. Cerchi dei circoli ove incontrare persone con interessi simili ai suoi e abbia fiducia nelle sue possibilita' di legare con queste persone.
Mi faccia avere sue notizie!
Mi dispiace molto di questa delusione che ha subito.
Avevo immaginato che la signora avrebbe rifiutato la sua proposta. Era davvero troppo fuori dalle regole e avra' avuto una sorta di rifiuto.
Il lavoro che ella svolge ha delle regole e probabilmente non si puo' scantonare da esse. Per prudenza credo.
Il consiglio che le ha dato sua sorella e' molto corretto a livello di consiglio ma non tiene conto dell'importanza enorme che aveva per lei l'esistenza stessa di questa persona.
Mi fa piacere che abbia preso la decisione di conttare uno psicologo. Forse una donna sarebbe meglio.
Mi chiede come dimenticare la sua "amica segreta". Perche' sforzarsi di dimeticarla? In fin dei conti non l'ha rifiutata piu' di tanto. Le ha solo riproposto le "condizioni contrattuali" che per lei sono essenziali: che le sue visite siano pagate. Lo so che ora le fa male pensare a cosa questo significhi, ma forse e' una forma di "cura". Non esiste la possibilita' che questo rapporto cambi la sua connotazione, ma lei puo' incontrarla quando vuole, se vorra' . Questa consapevolezza lavorera' dentro di lei molto di piu' che una fuga che le procurerebbe una sensazione di mancanza dolorosa.
Intanto si attivi per cercare una psicoterapeuta che riesca ad ottenere la sua fiducia e soprattuttto si riapra al mondo. Ricodo che le piace la musica, lo sport. Cerchi dei circoli ove incontrare persone con interessi simili ai suoi e abbia fiducia nelle sue possibilita' di legare con queste persone.
Mi faccia avere sue notizie!
[#28]
Utente
Secondo Lei c'è il rischio che quell'ossessione verso quella persona possa sfociare in una forma di "stalking"? Il fatto che io ultimamente le abbia telefonato più frequentemente, gli sms continui, i regalini che le facevo quando ci vedevamo possono, secondo il Suo parere, suonare come dei "campanelli d'allarme"?
Io non sarei in grado di far male a una mosca, però ho letto che il problema di uno stalker spesso ha una genesi da imputare ad una carenza affettiva (come potrebbe essere effettivamente nel mio caso).
Cosa ne pensa? Ho paura...
G.
Io non sarei in grado di far male a una mosca, però ho letto che il problema di uno stalker spesso ha una genesi da imputare ad una carenza affettiva (come potrebbe essere effettivamente nel mio caso).
Cosa ne pensa? Ho paura...
G.
[#29]
Gentile G,
Penso che le iniziative che lei ha preso fossero finalizzate a comunicare il suo interesse.
La signora le ha comprese e le ha risposto, purtroppo negativamente.
A questo punto spetta a lei la decisione su come comportarsi: lei sa i termini che sono accettabili e se si manterra' educatamente all'interno di essi andra' tutto bene. Se tentera' invece di forzarli e quindi di non rispettare i limiti che le sono stati indicati le cose cambieranno.
Un po' antipatica e' stata l'iniziativa di andare a vedere se davvero doveva ricevere un cliente. Poteva anche non essere vero ma questa "scusa" rientra nelle liberta' personali di gestirsi che lei deve accettare e rispettare.
Ecco credo che il criterio da seguire sia sempre questo: avere rispetto delle modalita' di gestirsi che le vengono comunicate.
Pensa di essere in grado di farlo?
Penso che le iniziative che lei ha preso fossero finalizzate a comunicare il suo interesse.
La signora le ha comprese e le ha risposto, purtroppo negativamente.
A questo punto spetta a lei la decisione su come comportarsi: lei sa i termini che sono accettabili e se si manterra' educatamente all'interno di essi andra' tutto bene. Se tentera' invece di forzarli e quindi di non rispettare i limiti che le sono stati indicati le cose cambieranno.
Un po' antipatica e' stata l'iniziativa di andare a vedere se davvero doveva ricevere un cliente. Poteva anche non essere vero ma questa "scusa" rientra nelle liberta' personali di gestirsi che lei deve accettare e rispettare.
Ecco credo che il criterio da seguire sia sempre questo: avere rispetto delle modalita' di gestirsi che le vengono comunicate.
Pensa di essere in grado di farlo?
[#30]
Utente
Lo spero tanto Dr.ssa Esposito,
l'unica cosa che so per certo è che da solo non credo di avere la forza per uscire da questo "circolo vizioso", da qui la mia decisione di trovare uno psicoterapeuta nella mia zona. In questo senso è un peccato che non posso venire da Lei (ho visto che esercita a Roma se ho capito bene) se non altro perchè Lei è già al corrente della mia situazione mentre invece rivolgendomi ad un collega dovrò ripartire praticamente "da zero" e spiegare tutto dalle origini. Pazienza!
Proverò ad andare a dormire anche se non credo di riuscirci, la testa a momenti mi scoppia a forza di pensare e questo non è positivo.
La terrò sicuramente aggiornata e davvero non so proprio come ringraziarLa per la pazienza con cui ha deciso di prendere in cura un caso così delicato come il mio.
Cordiali saluti
G.
l'unica cosa che so per certo è che da solo non credo di avere la forza per uscire da questo "circolo vizioso", da qui la mia decisione di trovare uno psicoterapeuta nella mia zona. In questo senso è un peccato che non posso venire da Lei (ho visto che esercita a Roma se ho capito bene) se non altro perchè Lei è già al corrente della mia situazione mentre invece rivolgendomi ad un collega dovrò ripartire praticamente "da zero" e spiegare tutto dalle origini. Pazienza!
Proverò ad andare a dormire anche se non credo di riuscirci, la testa a momenti mi scoppia a forza di pensare e questo non è positivo.
La terrò sicuramente aggiornata e davvero non so proprio come ringraziarLa per la pazienza con cui ha deciso di prendere in cura un caso così delicato come il mio.
Cordiali saluti
G.
[#31]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
purtroppo come ipotizzavo mi è impossibile prendere sonno ed il motivo è sempre lo stesso: il pensiero fisso di quella escort nella mia testa solo che, se prima provavo un senso di pietà e volevo andarle incontro nell'aiutarla ora sto incominciando ad "odiarla" forse per via della frustrazione causatami "dal suo rifiuto" nel voler intraprendere un rapporto basato più sull'intimità e sulla confidenza che sul classico rapporto prostituta-cliente.
Più che altro non mi va giù il fatto che abbia dimostrato un così forte attaccamento al denaro (per certi versi comprensibile) a discapito del lato umano, è come se una parte di me si "sentisse" offesa e volesse "fargliela pagare" in un qualche modo.
A proposito pensavo in 2 modi:
1) facendo una chiamata anonima alla stazione di polizia della città dichiarando che la sig.ra "B" residente in via tal dei tali si prostituisce spontaneamente anche senza protezioni (cosa non vera) mettendo a rischio la salute pubblica
2) appendendo "volantini" alle porte dei condomini con le sue foto stampate col computer con su scritto: "codesta sig.ra residente in codesto condominio esercita in maniera del tutto ILLEGALE attività di prostituzione per di più senza metodi di protezione con gravi rischi per quanto concerne la salute pubblica ecc ecc
In questo modo darei sfogo ad una mia "piccola vendetta". Lei cosa ne pensa?
Ogni consiglio è ben accetto e Le ricordo che in Italia la prostituzione anche in appartamento è ILLEGALE contrariamente a quanto avviene in Germania oppure nei Paesi Bassi.
Cordiali saluti
G.
purtroppo come ipotizzavo mi è impossibile prendere sonno ed il motivo è sempre lo stesso: il pensiero fisso di quella escort nella mia testa solo che, se prima provavo un senso di pietà e volevo andarle incontro nell'aiutarla ora sto incominciando ad "odiarla" forse per via della frustrazione causatami "dal suo rifiuto" nel voler intraprendere un rapporto basato più sull'intimità e sulla confidenza che sul classico rapporto prostituta-cliente.
Più che altro non mi va giù il fatto che abbia dimostrato un così forte attaccamento al denaro (per certi versi comprensibile) a discapito del lato umano, è come se una parte di me si "sentisse" offesa e volesse "fargliela pagare" in un qualche modo.
A proposito pensavo in 2 modi:
1) facendo una chiamata anonima alla stazione di polizia della città dichiarando che la sig.ra "B" residente in via tal dei tali si prostituisce spontaneamente anche senza protezioni (cosa non vera) mettendo a rischio la salute pubblica
2) appendendo "volantini" alle porte dei condomini con le sue foto stampate col computer con su scritto: "codesta sig.ra residente in codesto condominio esercita in maniera del tutto ILLEGALE attività di prostituzione per di più senza metodi di protezione con gravi rischi per quanto concerne la salute pubblica ecc ecc
In questo modo darei sfogo ad una mia "piccola vendetta". Lei cosa ne pensa?
Ogni consiglio è ben accetto e Le ricordo che in Italia la prostituzione anche in appartamento è ILLEGALE contrariamente a quanto avviene in Germania oppure nei Paesi Bassi.
Cordiali saluti
G.
[#32]
Caro G.,
Lo stato d'animo quando si riceve un rifiuto affettivo e' spesso molto negativo e pieno di rabbia. Quindi i suoi progetti di vendetta sono umanamente comprensibili.
Ma non molto giustificati. La signora in questione e' stata corretta con lei, non l'ha illusa e non ha approfittato della situazione. Che sia interessata all'aspetto "denaro" e' insito nel lavoro che fa. Come le dicevo in tali tipi di lavori si opera una scissione emozionale, il denaro rende logico mettere a disoposizione del cliente il corpo e le prestazioni sessuali. Data l'intensa intimita' fisica che si crea se non venissero poste queste barriere si potrebbero creare delle contaminazioni ingestibili.
Questo dovrebbe cercare di comprenderlo!
A proposito della prostituzione pero' non penso sia reato. .Mi sembra che ad essere perseguibile sia lo "sfrutamento della prostituzione". E comunque una telefonata anonima non sarebbe presa in considerazione dalle Forze dell'Ordine. Ma vorrei che riflettesse in modo critico su quanto stia facendole male questa situazione se arriva a farsi queste fantasie! Piu' che vendetta queste fantasie sembrano dire che lei vorrebbe che a "farle giustizia" siano altri soggetti (forze dell'ordiNe, opinione pubblica).
Coraggio! Con un po' di tempo e una maggiore elaborazione delle sue sensazioni presto sara' piu' sereno!
Lo stato d'animo quando si riceve un rifiuto affettivo e' spesso molto negativo e pieno di rabbia. Quindi i suoi progetti di vendetta sono umanamente comprensibili.
Ma non molto giustificati. La signora in questione e' stata corretta con lei, non l'ha illusa e non ha approfittato della situazione. Che sia interessata all'aspetto "denaro" e' insito nel lavoro che fa. Come le dicevo in tali tipi di lavori si opera una scissione emozionale, il denaro rende logico mettere a disoposizione del cliente il corpo e le prestazioni sessuali. Data l'intensa intimita' fisica che si crea se non venissero poste queste barriere si potrebbero creare delle contaminazioni ingestibili.
Questo dovrebbe cercare di comprenderlo!
A proposito della prostituzione pero' non penso sia reato. .Mi sembra che ad essere perseguibile sia lo "sfrutamento della prostituzione". E comunque una telefonata anonima non sarebbe presa in considerazione dalle Forze dell'Ordine. Ma vorrei che riflettesse in modo critico su quanto stia facendole male questa situazione se arriva a farsi queste fantasie! Piu' che vendetta queste fantasie sembrano dire che lei vorrebbe che a "farle giustizia" siano altri soggetti (forze dell'ordiNe, opinione pubblica).
Coraggio! Con un po' di tempo e una maggiore elaborazione delle sue sensazioni presto sara' piu' sereno!
[#33]
Utente
Gent,le Dr.ssa Esposito,
ha detto giusto, purtroppo la frustrazione e l'impulsività giocano spesso brutti scherzi.
L'istinto mi direbbe di farle "un dispetto" ma non so se all'atto pratico sarei poi capace di fare una cosa simile...Nella mia mente penso che avesse ragione mia sorella quando diceva che quella persona voleva approfittarsi delle mie debolezze, ed io "povero pollo" che mi sono sempre comportato bene ed ero disposto ad "aiutarla" (nei limiti delle mie possibilità).
Il problema è che sono consapevole di aver ricevuto un mare di delusioni (oltre a questa naturalmente) che con il tempo mi hanno "tagliato le gambe", non lo spiego altrimenti...
G.
ha detto giusto, purtroppo la frustrazione e l'impulsività giocano spesso brutti scherzi.
L'istinto mi direbbe di farle "un dispetto" ma non so se all'atto pratico sarei poi capace di fare una cosa simile...Nella mia mente penso che avesse ragione mia sorella quando diceva che quella persona voleva approfittarsi delle mie debolezze, ed io "povero pollo" che mi sono sempre comportato bene ed ero disposto ad "aiutarla" (nei limiti delle mie possibilità).
Il problema è che sono consapevole di aver ricevuto un mare di delusioni (oltre a questa naturalmente) che con il tempo mi hanno "tagliato le gambe", non lo spiego altrimenti...
G.
[#35]
Utente
A dire il vero di delusioni ne ho avute moltissime l'ultima delle quali quest'estate quando volevo invitare qui in Italia una ragazza delle Filippine (conosciuta online in un sito di incontri) per soli 15 giorni con un permesso di soggiorno per turismo ma l'Ambasciata d'Italia nelle Filippine malgrado presentazione di tutti i documenti e garanzie richieste dalla stessa le ha negato il Visto. Ho lottato, ho chiamato l'Ufficio Visti, sono andato ad informarmi da un avvocato ecc ma non c'è stato verso di fare ottenere a quella ragazza il Visto per turismo. L'idea originariamente era quella di conoscerci bene prima di persona qui in Italia e poi eventualmente di sposarci ma purtroppo, complice le misure restrittive in materia di immigrazione, non è stato possibile ma questo purtroppo lo sono venuto a sapere solo DOPO.
L'unica possibilità per conoscerci sarebbe stata quella di andare io nel suo Paese d'origine ma complice la mia grave situazione di salute NON posso sostenere lunghi viaggi in aereo e così è andato tutto all'aria.
Ciò nonostante malgrado la delusione incredibile dei giorni immediatamente successivi all'evento ho capito che se anche fosse venuta qui e ci fossimo conosciuti di persona NON avrebbe funzionato comunque tra di noi perchè avevamo troppe "diversità di vedute" sia come mentalità ma anche per altre cose (lei era una persona molto religiosa, io per vari motivi non lo sono affatto e più di una volta ci siamo scontrati per questa cosa, in più lei veniva da una famiglia poverissima praticamente senza soldi).
Poi successivamente mi sono iscritto ad una chat di incontri di ragazze brasiliane e ho interagito per un po di tempo con una ragazza di San Paolo proveniente da una famiglia economicamente agiata con un buon lavoro e che era già venuta in Italia ed in Europa per turismo tuttavia anche con lei non ha funzionato perchè era una ragazza molto viziata ed esigente, provava attrazione solo da uomini di alto livello e a me non si è mai interessata. Mi sono sentito preso in giro e ho rotto definitivamente qualche giorno fa.
Come vede ho preso un sacco di "capocciate" tuttavia sono recidivo e non riesco ad imparare mai la lezione della vita, una vita che, a mio modo di vedere è piena di ingiustizie.
G.
L'unica possibilità per conoscerci sarebbe stata quella di andare io nel suo Paese d'origine ma complice la mia grave situazione di salute NON posso sostenere lunghi viaggi in aereo e così è andato tutto all'aria.
Ciò nonostante malgrado la delusione incredibile dei giorni immediatamente successivi all'evento ho capito che se anche fosse venuta qui e ci fossimo conosciuti di persona NON avrebbe funzionato comunque tra di noi perchè avevamo troppe "diversità di vedute" sia come mentalità ma anche per altre cose (lei era una persona molto religiosa, io per vari motivi non lo sono affatto e più di una volta ci siamo scontrati per questa cosa, in più lei veniva da una famiglia poverissima praticamente senza soldi).
Poi successivamente mi sono iscritto ad una chat di incontri di ragazze brasiliane e ho interagito per un po di tempo con una ragazza di San Paolo proveniente da una famiglia economicamente agiata con un buon lavoro e che era già venuta in Italia ed in Europa per turismo tuttavia anche con lei non ha funzionato perchè era una ragazza molto viziata ed esigente, provava attrazione solo da uomini di alto livello e a me non si è mai interessata. Mi sono sentito preso in giro e ho rotto definitivamente qualche giorno fa.
Come vede ho preso un sacco di "capocciate" tuttavia sono recidivo e non riesco ad imparare mai la lezione della vita, una vita che, a mio modo di vedere è piena di ingiustizie.
G.
[#36]
Caro G,
Queste due delusioni hanno dei punti in comune: la lontananza fisica e culturale e l'approccio tramite siti di incontri on line. Puo' darsi che sia un ambito un po' difficil.
Perche' non si guarda intorno nella sua citta' o nella sua regione? Uno sguardo, un sorriso veicolano delle emozioni in modo molto piu' efficace che le email.
Che ne pensa?
Queste due delusioni hanno dei punti in comune: la lontananza fisica e culturale e l'approccio tramite siti di incontri on line. Puo' darsi che sia un ambito un po' difficil.
Perche' non si guarda intorno nella sua citta' o nella sua regione? Uno sguardo, un sorriso veicolano delle emozioni in modo molto piu' efficace che le email.
Che ne pensa?
[#37]
Utente
Non lo so onestamente avrei bisogno di conoscere nuove persone ma essendo tagliato fuori da quelli che consideravo "amici" è dura fare nuove conoscenze e se è dura fare nuove conoscenze di conseguenza è difficile anche poter conoscere una donna. Le confesso che odio l'estate perchè quando esco di casa e vedo i miei coetanei felicemente accompagnati, che sorridono felici alla vita, e soprattutto che STANNO BENE io rosico e non poco e muoio di invidia perchè vorrei essere anche io al loro posto. A causa di questa grave malattia mi è assolutamente impossibile svolgere una vita normale, non posso viaggiare in treno nè in autobus nè tanto meno in aereo. Non potrei nemmeno lavorare a stretto contatto con molta gente perchè a causa di questo grave disturbo la gente comune mi scambierebbe per un drogato in crisi di overdose. Quando viaggio lo faccio solo in macchina e comunque solo per brevi tragitti per lunghe distanze invece devo farmi accompagnare e tenere grosse bombole di O2 nel bagagliaio della mia auto. Questa è la mia vita di tutti i giorni, per me è la quotidianità. Per la mia malattia NON esiste una cura definitiva e sono pochi i neurologi che la studiano e che si interessano della patologia. La persona che deciderà di legarsi a me dovrà volermi bene davvero perchè non è facile convivere con una persona con un disturbo grave come il mio, bisogna essere preparati.
Le ho fatto un quadro più ampio in modo che Lei possa incastrare tutte le tessere al loro posto come in un ipotetico puzzle e da qui capirà i motivi del mio male di vivere, della mia angoscia. Aggiungo che attualmente sono disoccupato, la mia malattia NON è riconosciuta dalle tabelle INPS e vivo grazie alla pensione di mio padre che è anziano e malato di diabete.
G.
Le ho fatto un quadro più ampio in modo che Lei possa incastrare tutte le tessere al loro posto come in un ipotetico puzzle e da qui capirà i motivi del mio male di vivere, della mia angoscia. Aggiungo che attualmente sono disoccupato, la mia malattia NON è riconosciuta dalle tabelle INPS e vivo grazie alla pensione di mio padre che è anziano e malato di diabete.
G.
[#38]
Mi piacerebbe capire meglio questa patologia che l'affligge. Ne ha parlato sempre in modo vago.
Riguardo la socialita' non vorrei che questa patologia sia un po' troppo invadende nella sua psiche. Non si vuole bene solo alle persone perfette. Certo bisogna incontrare le persone giuste che riescano ad amare "al di la" della patologia una "persona completa", fatta di intelligenza, cultura, sensibilita' e sessualita'. Lei sembra un ragazzo intelligente, di buona cultura e con una intensa carica erotica. Se infatti e' riuscito a stabilire un cosi' forte rapporto emozionale con quella escort io penso che cio' sia avvenuto perche' con questa donna lei non ha avuto pudore ad esprimere la sua carica erotica e la sua sessualita' che non e' affatto condizionata dalle diffcolta' dovute alla sua salute. Se lei si sentisse piu' libero nella espressione della sua sessualita' non avrebbe problemi a legare con delle ragazze che la troverebbero penso molto attraente.
Riguardo la socialita' non vorrei che questa patologia sia un po' troppo invadende nella sua psiche. Non si vuole bene solo alle persone perfette. Certo bisogna incontrare le persone giuste che riescano ad amare "al di la" della patologia una "persona completa", fatta di intelligenza, cultura, sensibilita' e sessualita'. Lei sembra un ragazzo intelligente, di buona cultura e con una intensa carica erotica. Se infatti e' riuscito a stabilire un cosi' forte rapporto emozionale con quella escort io penso che cio' sia avvenuto perche' con questa donna lei non ha avuto pudore ad esprimere la sua carica erotica e la sua sessualita' che non e' affatto condizionata dalle diffcolta' dovute alla sua salute. Se lei si sentisse piu' libero nella espressione della sua sessualita' non avrebbe problemi a legare con delle ragazze che la troverebbero penso molto attraente.
[#39]
Utente
Gent.le Dr.ssa Esposito,
mi trovo in tutto e per tutto d'accordo con Lei. Il problema NON è tanto ammettere il fatto che ragazze "serie" della mia età esistano ancora o meno ma è piuttosto trovarle! Dove sono?
Lei sa benissimo che se anche io per assurdo andassi in discoteca con quello scopo 90 su 100 troverei le classiche "ragazze oche" disposte all'avventura di una sera ma difficilmente mi potrei imbattere in una persona "seria" con reali intenzioni di costruire un rapporto duraturo finalizzato ad una convivenza e/o matrimonio ed io sinceramente penso che se è per avere l'avventura di una sera con una ragazza tanto vale tornare dalla mia "amica segreta". O no? Lei cosa dice?
No, io credo di conoscermi abbastanza bene e con sicurezza posso dire che NON è quello di cui ho bisogno. Io sono costretto a vivere una vita che NON è "vita" e questo da circa 10 anni per via della mia malattia. Io avrei bisogno di una persona "a posto" possibilmente NON una disperata perchè "disperato" lo sono già io, con un lavoro possibilmente onesto e di sani principi. Ho avuto troppi dispiaceri, merito serenità, basta "storie malate" con gente che o mi prende in giro oppure è interessata a me solo perchè viene dalla povertà estrema.
Per quanto riguarda il fatto di tornare a fare visita alla escort ora come ora dico NO. No perchè non è una soluzione alla mia carenza affettiva, No perchè è brutto compiere un atto sessuale senza emozioni dalla controparte, No perchè una persona come il sottoscritto non può accettare di abbassarsi a tale livello ecc. ma potrei andare oltre. Non ho niente in contrario con chi fa quel "mestieraccio" ma io ho altri bisogni, bisogno di compagnia, di complicità, di intimità e di comprensione e tutto questo una prostituta NON me lo può dare per i motivi che abbiamo precedentemente citato. Andare a prostitute ritengo sia per uomini "deboli" che non sanno più come fronteggiare le proprie "debolezze", e per certi versi continuo a considerarlo un gesto deprecabile, una "sorta di ultima spiaggia " per maschi disperati e lasciamo perdere quelli che ci vanno per "puro divertimento" e che "recensiscono" le escort come se fossero una Panda o una Lamborghini... No, non fa per me (senza offesa)...
G.
mi trovo in tutto e per tutto d'accordo con Lei. Il problema NON è tanto ammettere il fatto che ragazze "serie" della mia età esistano ancora o meno ma è piuttosto trovarle! Dove sono?
Lei sa benissimo che se anche io per assurdo andassi in discoteca con quello scopo 90 su 100 troverei le classiche "ragazze oche" disposte all'avventura di una sera ma difficilmente mi potrei imbattere in una persona "seria" con reali intenzioni di costruire un rapporto duraturo finalizzato ad una convivenza e/o matrimonio ed io sinceramente penso che se è per avere l'avventura di una sera con una ragazza tanto vale tornare dalla mia "amica segreta". O no? Lei cosa dice?
No, io credo di conoscermi abbastanza bene e con sicurezza posso dire che NON è quello di cui ho bisogno. Io sono costretto a vivere una vita che NON è "vita" e questo da circa 10 anni per via della mia malattia. Io avrei bisogno di una persona "a posto" possibilmente NON una disperata perchè "disperato" lo sono già io, con un lavoro possibilmente onesto e di sani principi. Ho avuto troppi dispiaceri, merito serenità, basta "storie malate" con gente che o mi prende in giro oppure è interessata a me solo perchè viene dalla povertà estrema.
Per quanto riguarda il fatto di tornare a fare visita alla escort ora come ora dico NO. No perchè non è una soluzione alla mia carenza affettiva, No perchè è brutto compiere un atto sessuale senza emozioni dalla controparte, No perchè una persona come il sottoscritto non può accettare di abbassarsi a tale livello ecc. ma potrei andare oltre. Non ho niente in contrario con chi fa quel "mestieraccio" ma io ho altri bisogni, bisogno di compagnia, di complicità, di intimità e di comprensione e tutto questo una prostituta NON me lo può dare per i motivi che abbiamo precedentemente citato. Andare a prostitute ritengo sia per uomini "deboli" che non sanno più come fronteggiare le proprie "debolezze", e per certi versi continuo a considerarlo un gesto deprecabile, una "sorta di ultima spiaggia " per maschi disperati e lasciamo perdere quelli che ci vanno per "puro divertimento" e che "recensiscono" le escort come se fossero una Panda o una Lamborghini... No, non fa per me (senza offesa)...
G.
[#40]
Eh no, caro G, non sono d'accordo con questo pessimismo. Mi sembra tanto una tecnica per non mettersi in gioco, per dichiarare la sconfitta prima di iniziare a giocare. Qalunque gioco per essere vinto deve partire almeno con una speranza .
Penso che esistano delle ragazze oche e prive di valore ma tante altre che hanno costruito con determinazione la propria vita, studiando, facendo esperienze, socializzando e che sarebbero felici di trovare a oro volta un "ragazzo a posto" con cui costruire un futuro.
Riguardo la escort invece sono d'accordo con la sua decisione. E' una strada chiusa e ora che lo sa non conviene percorrerla sapendo che non ha sbocchi.
Penso che esistano delle ragazze oche e prive di valore ma tante altre che hanno costruito con determinazione la propria vita, studiando, facendo esperienze, socializzando e che sarebbero felici di trovare a oro volta un "ragazzo a posto" con cui costruire un futuro.
Riguardo la escort invece sono d'accordo con la sua decisione. E' una strada chiusa e ora che lo sa non conviene percorrerla sapendo che non ha sbocchi.
[#41]
Utente
Gent.le Dr.ssa Esposito,
Lei ha ragione pienamente ma devo fare una puntualizzazione. In cuor mio NON ci vorrei più tornare da quella persona perchè so che non è una soluzione alla mia mancanza affettiva tuttavia non mi sento di escluderlo totalmente perchè la solitudine in futuro potrebbe di nuovo costringermi a tornarci anche se... ora so cosa mi dovrei aspettare da quella persona, il che vuol dire inutile avere determinate "fantasie" e/o aspettative nella mia testa. Penso che quando scrivevo a proposito del fatto che mi sentissi in "conflitto con me stesso" alludessi proprio a questo. Sarebbe come dire: "so che quella cosa non mi fa bene alla salute, vorrei farne a meno ma non ci riesco". Lei cosa ne pensa?
Per quanto riguarda il resto ho ancora una ferita dentro di me che brucia ancora molto: gli amici o meglio quelli che credevo essere tali.
In particolare con una persona con cui ho avuto un legame intenso di oltre dieci anni dai tempi della scuola, ci vedevamo, andavamo sempre a fare le serate insieme al fine settimana, lui a casa mia io a casa sua (questo prima che esordisse la mia malattia quando ai tempi potevo "vivere" come una persona "normale"). Ricordo che c'era ancora al mondo mia madre e che stravedeva per quella persona con cui avevo un legame "forte".
Poi però le cose sono cambiate drasticamente. Io ho cominciato a stare male e ad avere difficoltà, ricordo che non conoscevo ancora il mio male perchè non mi era stata ancora fatta una diagnosi certa (che sarebbe arrivata solo successivamente). Insomma la mia vita stava cambiando, quella persona LO SAPEVA perchè ne è sempre stato al corrente ma se ne è fregato e mi ha voltato le spalle nel momento più difficile della mia vita (come anche gli altri del resto). Nè lui nè la sua famiglia (erano anche venuti al funerale di mia madre) NESSUNO da parte loro ha mai avuto il coraggio di alzare la cornetta del telefono e di farmi una telefonata per sapere come stavo. Piccoli gesti ma che ti aiutano a capire chi hai di fronte...
A distanza di tempo, per farla breve, ho capito di che razza di persona si trattava: un verme, un vigliacco, un approfittatore per non dire di peggio.
Spero di non incrociarlo mai più in giro perchè di certo se lo vedessi sarei capace di dirgli di tutto e poi so che finirebbe a pugni.
Ma poi in realtà a volte ci penso e tra me e me dico che è inutile continuare a pensare dando così risalto ad una "persona" che invece non si merita niente.
Gli altri comunque non si sono comportati in maniera poi tanto diversa solo che con quello là il rapporto era più "forte".
Questa è la mia triste storia, a Lei un giudizio.
Saluti
G.
Lei ha ragione pienamente ma devo fare una puntualizzazione. In cuor mio NON ci vorrei più tornare da quella persona perchè so che non è una soluzione alla mia mancanza affettiva tuttavia non mi sento di escluderlo totalmente perchè la solitudine in futuro potrebbe di nuovo costringermi a tornarci anche se... ora so cosa mi dovrei aspettare da quella persona, il che vuol dire inutile avere determinate "fantasie" e/o aspettative nella mia testa. Penso che quando scrivevo a proposito del fatto che mi sentissi in "conflitto con me stesso" alludessi proprio a questo. Sarebbe come dire: "so che quella cosa non mi fa bene alla salute, vorrei farne a meno ma non ci riesco". Lei cosa ne pensa?
Per quanto riguarda il resto ho ancora una ferita dentro di me che brucia ancora molto: gli amici o meglio quelli che credevo essere tali.
In particolare con una persona con cui ho avuto un legame intenso di oltre dieci anni dai tempi della scuola, ci vedevamo, andavamo sempre a fare le serate insieme al fine settimana, lui a casa mia io a casa sua (questo prima che esordisse la mia malattia quando ai tempi potevo "vivere" come una persona "normale"). Ricordo che c'era ancora al mondo mia madre e che stravedeva per quella persona con cui avevo un legame "forte".
Poi però le cose sono cambiate drasticamente. Io ho cominciato a stare male e ad avere difficoltà, ricordo che non conoscevo ancora il mio male perchè non mi era stata ancora fatta una diagnosi certa (che sarebbe arrivata solo successivamente). Insomma la mia vita stava cambiando, quella persona LO SAPEVA perchè ne è sempre stato al corrente ma se ne è fregato e mi ha voltato le spalle nel momento più difficile della mia vita (come anche gli altri del resto). Nè lui nè la sua famiglia (erano anche venuti al funerale di mia madre) NESSUNO da parte loro ha mai avuto il coraggio di alzare la cornetta del telefono e di farmi una telefonata per sapere come stavo. Piccoli gesti ma che ti aiutano a capire chi hai di fronte...
A distanza di tempo, per farla breve, ho capito di che razza di persona si trattava: un verme, un vigliacco, un approfittatore per non dire di peggio.
Spero di non incrociarlo mai più in giro perchè di certo se lo vedessi sarei capace di dirgli di tutto e poi so che finirebbe a pugni.
Ma poi in realtà a volte ci penso e tra me e me dico che è inutile continuare a pensare dando così risalto ad una "persona" che invece non si merita niente.
Gli altri comunque non si sono comportati in maniera poi tanto diversa solo che con quello là il rapporto era più "forte".
Questa è la mia triste storia, a Lei un giudizio.
Saluti
G.
[#42]
Caro G,
Circa le sue future frequentazioni della escort vedremo quello che la sua sfera psichic fara' emergere. Lei esprime in alcuni momenti una spiccata sensibilita' al contesto , una sensibilita' piena di conflitti ma intensa che non credo le lasci tanta liberta' di azione senza convinzione.
Riguardo il suo amico invece mi rendo conto quanto l'atteggiamento verso di lei possa averla ferita.
Purtroppo succede che al cospetto di problemi seri (di salute, di denato, di lavoro ) molte "amicizie" si dileguino .
Non si dovrebbe giudicare pero' in certi casi, spesso ci sono delle debolezze proprie alla base di certe fughe.
Piuttosto riguardo alla sua "autopercezione" della sua condizione ho notato che la patologia di cui soffre struttura in modo invasivo tutta la sua vita. Lei piu' che "avere" una patologia, "E' " la sua patologia.
Su questo vorrei richiamare la sua attenzione.
Dovrebbe lavorarci un po' sopra. Lei ha 29 anni, non 89 e dovra' vivere a lungo in costanza di questa patologia . Dovrrebbe percio' a mio avviso trovare un modo di includerla in una vita. E non farsene dominare cosi' completamente. Ci sono tanti esempi es nello spettacolo o nello sport di persone che hanno subito delle lesioni gravissime (es perdita delle gambe) ma che non hanno assunto l'identita' dell'invalido. Hanno adattato le possibilita' di vivere alla loro invalidita' ma non si sono fatte condizionare mentalmente. Hanno dimostrato di esser in grado di guidare la propria vita.
Che ne dice di questo?
Circa le sue future frequentazioni della escort vedremo quello che la sua sfera psichic fara' emergere. Lei esprime in alcuni momenti una spiccata sensibilita' al contesto , una sensibilita' piena di conflitti ma intensa che non credo le lasci tanta liberta' di azione senza convinzione.
Riguardo il suo amico invece mi rendo conto quanto l'atteggiamento verso di lei possa averla ferita.
Purtroppo succede che al cospetto di problemi seri (di salute, di denato, di lavoro ) molte "amicizie" si dileguino .
Non si dovrebbe giudicare pero' in certi casi, spesso ci sono delle debolezze proprie alla base di certe fughe.
Piuttosto riguardo alla sua "autopercezione" della sua condizione ho notato che la patologia di cui soffre struttura in modo invasivo tutta la sua vita. Lei piu' che "avere" una patologia, "E' " la sua patologia.
Su questo vorrei richiamare la sua attenzione.
Dovrebbe lavorarci un po' sopra. Lei ha 29 anni, non 89 e dovra' vivere a lungo in costanza di questa patologia . Dovrrebbe percio' a mio avviso trovare un modo di includerla in una vita. E non farsene dominare cosi' completamente. Ci sono tanti esempi es nello spettacolo o nello sport di persone che hanno subito delle lesioni gravissime (es perdita delle gambe) ma che non hanno assunto l'identita' dell'invalido. Hanno adattato le possibilita' di vivere alla loro invalidita' ma non si sono fatte condizionare mentalmente. Hanno dimostrato di esser in grado di guidare la propria vita.
Che ne dice di questo?
[#43]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
quello che dice è TUTTO vero e per questo La ringrazio perchè mi ha fornito spunti interessanti verso cui riflettere. Io non giudico la situazione degli altri io guardo me stesso e vedo in me delle debolezze, dei conflitti interiori che provo a combattere ma che non riesco ad annientare.
Io di fondo sono una persona estremamente sensibile, dolce, generosa ed anche romantica solo che non ho mai avuto la possibilità di dimostrarlo ad una donna.
La mia colpa, se colpa si può chiamare, è quella di essermi creato con il tempo troppe illusioni, troppe aspettative peraltro poi puntualmente disattese, che hanno finito per abbattermi psicologicamente sempre più. Non ultimo l'episodio della prostituta con cui desideravo creare un "rapporto" un pochino più intimo. La mia non era un desiderio sessuale ma piuttosto un desiderio "affettivo", un bisogno di compagnia. Non sono mai stato un "malato di sesso" oppure un "pornodipendente" come certi uomini e mai lo sarò. Il mio caso è ben diverso. Il mio BISOGNO è diverso.
Quando vedo una bella ragazza oppure una donna sensuale per strada ammetto che mi fermo ad osservarla e questo scatena nella mia testa certe fantasie inconsce che sono molto difficile da spiegare, questo lo ammetto tuttavia il fatto che io non riuscissi a raggiungere il "piacere" durante l'atto sessuale con la prostituta per via della sua eccessiva "freddezza" dimostra che io NON sono alla ricerca di sesso ma di qualcos'altro, come ho spiegato poco sopra.
Lei ha ragione (forse) quando mi ha scritto che tendo a fare della mia malattia "un alibi" ma Le posso assicurare che non è così semplice e che "un conto è parlare dall'esterno e un conto è esserci dentro alla situazione", solo così si può capire "cosa si prova".
Io sono sempre stato una persona forte, determinata ed ambiziosa. Mi sono diplomato in "tecnico dell'impresa turistica" con il massimo dei voti e mi sarebbe anche piaciuto proseguire gli studi all'università. Ho sempre avuto una predisposizione per le materie "umanistiche" piuttosto che per quelle "scientifiche", soprattutto ricordo che ero bravissimo nello svolgere i temi in classe. Sono stato bene fino a 20 anni circa poi ha esordito la malattia come un "fulmine a ciel sereno", ricordo tutto come se fosse ieri. Quelli sono forse stati gli anni più belli della mia vita perchè ero felice e mi sentivo appagato. Ogni tanto ci penso e mentalmente rivivo tutto come un "flash back" nella mia testa, anche i momenti brutti certamente (la morte di mia madre).
Il mio obiettivo è migliorare la mia condizione, trovare un farmaco che funzioni e/o se necessario farmi anche operare e se possibile vivere il resto dei miei giorni inseguendo la felicità con la persona giusta al mio fianco. Tutto il resto non conta.
La mia vita potrebbe essere metaforicamente paragonata ad una vera e propria "scalata dell'Everest".
Grazie per tutto quello che ha fatto per me Dr.ssa Esposito, La terrò sempre aggiornata comunque vada.
Cordiali saluti
G.
quello che dice è TUTTO vero e per questo La ringrazio perchè mi ha fornito spunti interessanti verso cui riflettere. Io non giudico la situazione degli altri io guardo me stesso e vedo in me delle debolezze, dei conflitti interiori che provo a combattere ma che non riesco ad annientare.
Io di fondo sono una persona estremamente sensibile, dolce, generosa ed anche romantica solo che non ho mai avuto la possibilità di dimostrarlo ad una donna.
La mia colpa, se colpa si può chiamare, è quella di essermi creato con il tempo troppe illusioni, troppe aspettative peraltro poi puntualmente disattese, che hanno finito per abbattermi psicologicamente sempre più. Non ultimo l'episodio della prostituta con cui desideravo creare un "rapporto" un pochino più intimo. La mia non era un desiderio sessuale ma piuttosto un desiderio "affettivo", un bisogno di compagnia. Non sono mai stato un "malato di sesso" oppure un "pornodipendente" come certi uomini e mai lo sarò. Il mio caso è ben diverso. Il mio BISOGNO è diverso.
Quando vedo una bella ragazza oppure una donna sensuale per strada ammetto che mi fermo ad osservarla e questo scatena nella mia testa certe fantasie inconsce che sono molto difficile da spiegare, questo lo ammetto tuttavia il fatto che io non riuscissi a raggiungere il "piacere" durante l'atto sessuale con la prostituta per via della sua eccessiva "freddezza" dimostra che io NON sono alla ricerca di sesso ma di qualcos'altro, come ho spiegato poco sopra.
Lei ha ragione (forse) quando mi ha scritto che tendo a fare della mia malattia "un alibi" ma Le posso assicurare che non è così semplice e che "un conto è parlare dall'esterno e un conto è esserci dentro alla situazione", solo così si può capire "cosa si prova".
Io sono sempre stato una persona forte, determinata ed ambiziosa. Mi sono diplomato in "tecnico dell'impresa turistica" con il massimo dei voti e mi sarebbe anche piaciuto proseguire gli studi all'università. Ho sempre avuto una predisposizione per le materie "umanistiche" piuttosto che per quelle "scientifiche", soprattutto ricordo che ero bravissimo nello svolgere i temi in classe. Sono stato bene fino a 20 anni circa poi ha esordito la malattia come un "fulmine a ciel sereno", ricordo tutto come se fosse ieri. Quelli sono forse stati gli anni più belli della mia vita perchè ero felice e mi sentivo appagato. Ogni tanto ci penso e mentalmente rivivo tutto come un "flash back" nella mia testa, anche i momenti brutti certamente (la morte di mia madre).
Il mio obiettivo è migliorare la mia condizione, trovare un farmaco che funzioni e/o se necessario farmi anche operare e se possibile vivere il resto dei miei giorni inseguendo la felicità con la persona giusta al mio fianco. Tutto il resto non conta.
La mia vita potrebbe essere metaforicamente paragonata ad una vera e propria "scalata dell'Everest".
Grazie per tutto quello che ha fatto per me Dr.ssa Esposito, La terrò sempre aggiornata comunque vada.
Cordiali saluti
G.
[#44]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
La informo che domani andrò nuovamente a far visita alla mia "amica segreta" ma questa volta sarà diverso perchè andrò con un piglio e con un atteggiamento diverso grazie all'intenso lavoro che ho fatto su me stesso ed ai consigli che Lei gentilmente mi ha fornito.
Ho sentito telefonicamente la signora in questione e ci siamo chiariti: lei è disponibile a "condividere" la sua vita con me solamente in quella mezz'ora/ora in cui io trascorrerò da lei ma NON di più e penso che sia giusto così, lei non mi chiuderà mai la porta in faccia finchè io vado là e le porto dei soldi però adesso so che cosa mi devo e cosa NON mi devo aspettare da lei, anzi credo che in fin dei conti lei si sia dimostrata onesta nel chiarirmi le cose perchè se avesse voluto avrebbe potuto raggirarmi in un qualche modo approfittando del mio disagio interiore e della mia debolezza.
Lei cosa ne pensa a riguardo?
Cordiali saluti
G.
La informo che domani andrò nuovamente a far visita alla mia "amica segreta" ma questa volta sarà diverso perchè andrò con un piglio e con un atteggiamento diverso grazie all'intenso lavoro che ho fatto su me stesso ed ai consigli che Lei gentilmente mi ha fornito.
Ho sentito telefonicamente la signora in questione e ci siamo chiariti: lei è disponibile a "condividere" la sua vita con me solamente in quella mezz'ora/ora in cui io trascorrerò da lei ma NON di più e penso che sia giusto così, lei non mi chiuderà mai la porta in faccia finchè io vado là e le porto dei soldi però adesso so che cosa mi devo e cosa NON mi devo aspettare da lei, anzi credo che in fin dei conti lei si sia dimostrata onesta nel chiarirmi le cose perchè se avesse voluto avrebbe potuto raggirarmi in un qualche modo approfittando del mio disagio interiore e della mia debolezza.
Lei cosa ne pensa a riguardo?
Cordiali saluti
G.
[#45]
Ne avevamo parlato, ricorda? Quando lei si voleva impegnare a dimenticarla avevamo convenuto che non era indispensabile.. Se con questa escort lei riesce a provare delle sensazioni che non sono a portata di mano facilmente per le tante ragioni che abbiamo esaminato perche' dovrebbe negarsi questo piacere?
Il "male" che poteva venire da questa frequentazione era il suo desiderio e speranza in qualcosa di diverso da parte di lei. Ma la sua "amica" e' stata molto esplicita e questo fraintendimento e' scongiurato. Ora la sua consapevolezza le permettera' di avere un "distacco" forse non proprio piacevole ma realistico e salutare. Quando si sta nell'ambito della verita' c'e sempre un modo di stare bene!
Spero davvero che questa elaborazione del suo sentire costituira' un nuovo modo di approcciarsi a questi momenti che sono per lei conflittuali ma anche pie ni di emozioni!
Il "male" che poteva venire da questa frequentazione era il suo desiderio e speranza in qualcosa di diverso da parte di lei. Ma la sua "amica" e' stata molto esplicita e questo fraintendimento e' scongiurato. Ora la sua consapevolezza le permettera' di avere un "distacco" forse non proprio piacevole ma realistico e salutare. Quando si sta nell'ambito della verita' c'e sempre un modo di stare bene!
Spero davvero che questa elaborazione del suo sentire costituira' un nuovo modo di approcciarsi a questi momenti che sono per lei conflittuali ma anche pie ni di emozioni!
[#46]
Utente
Ha detto tutto bene, mi verrebbe da dire che non ho altro da aggiungere Dr.ssa se non che ho riconosciuto i miei "sbagli", spero solo di non ripeterli, di certo quella donna è molto attraente e sensuale, adoro i suoi piedi e soprattutto le sue gambe al punto che ogni tanto le sogno di notte!
Cosa mi dice di questo? E' normale? Le calze autoreggenti, per esempio, sono da sempre uno degli strumenti di seduzione femminili preferiti da noi uomini...
G.
Cosa mi dice di questo? E' normale? Le calze autoreggenti, per esempio, sono da sempre uno degli strumenti di seduzione femminili preferiti da noi uomini...
G.
[#49]
Utente
Getn.ma Dr.ssa Esposito,
Le scrivo per informarLa che in data odierna sono andato nuovamente a trovare la escort in questione e questa volta direi che è andata molto meglio, abbiamo parlato e poi abbiamo avuto un rapporto completo, io ho spiegato Lei le mie paranoie e lei mi ha messo a mio agio ed ho piacevolmente notato che si "sbottonata" un pochino di più del solito nel raccontarmi la sua vita a differenza delle volte precedenti ed io ho molto apprezzato. Confermo che quella persona riesce ad infondere in me una notevole carica erotica tuttavia non so se per via degli psicofarmaci che sto attualmente prendendo o per alcuni "blocchi" mentali ancora NON riesco a raggiungere pienamente l'orgasmo in sua presenza. Secondo Lei perchè?Non riesco ancora a godere pienamente dell'atto sessuale ma perchè??!!
La ringrazio anticipatamente e Le auguro un buon fine settimana
G.
Le scrivo per informarLa che in data odierna sono andato nuovamente a trovare la escort in questione e questa volta direi che è andata molto meglio, abbiamo parlato e poi abbiamo avuto un rapporto completo, io ho spiegato Lei le mie paranoie e lei mi ha messo a mio agio ed ho piacevolmente notato che si "sbottonata" un pochino di più del solito nel raccontarmi la sua vita a differenza delle volte precedenti ed io ho molto apprezzato. Confermo che quella persona riesce ad infondere in me una notevole carica erotica tuttavia non so se per via degli psicofarmaci che sto attualmente prendendo o per alcuni "blocchi" mentali ancora NON riesco a raggiungere pienamente l'orgasmo in sua presenza. Secondo Lei perchè?Non riesco ancora a godere pienamente dell'atto sessuale ma perchè??!!
La ringrazio anticipatamente e Le auguro un buon fine settimana
G.
[#50]
Gli psicofarmaci possono avere degli effetti collaterali ed essere responsabili del problema che si verifica.
Non e' escluso tuttavia che possano presentarsi delle "resistenze" in lei. Abbiamo parlato lungamente di tutte le fantasie che lei si e' fatto verso questa donna e queste possono cosituire una inibizione psicofisica.
I migliori saluti
Non e' escluso tuttavia che possano presentarsi delle "resistenze" in lei. Abbiamo parlato lungamente di tutte le fantasie che lei si e' fatto verso questa donna e queste possono cosituire una inibizione psicofisica.
I migliori saluti
[#51]
Utente
Gent.le Dr.ssa,
La ringrazio per la sua tempestiva risposta. In effetti credo che Lei abbia ragione e penso che dovrò lavorare molto su questo aspetto ma al di là di tutto la cosa bella è che ieri sono stato "felice", felice di averla rivista, felice che lei si è un po "più sbottonata" con me nelle sue confidenze (anche se ben so ormai dove e quando non devo andare "oltre") ma soprattutto è stata lei a tranquillizzarmi riguardo ai famosi "sensi di colpa", cercando di mettermi il più possibile a mio agio. Lei mi ha detto inoltre che sono troppo "teso", e che devo "rilassarmi". Come darle torto?!
Cordiali saluti e grazie ancora
G.
La ringrazio per la sua tempestiva risposta. In effetti credo che Lei abbia ragione e penso che dovrò lavorare molto su questo aspetto ma al di là di tutto la cosa bella è che ieri sono stato "felice", felice di averla rivista, felice che lei si è un po "più sbottonata" con me nelle sue confidenze (anche se ben so ormai dove e quando non devo andare "oltre") ma soprattutto è stata lei a tranquillizzarmi riguardo ai famosi "sensi di colpa", cercando di mettermi il più possibile a mio agio. Lei mi ha detto inoltre che sono troppo "teso", e che devo "rilassarmi". Come darle torto?!
Cordiali saluti e grazie ancora
G.
[#52]
Utente
Gent.ma Dr.ssa Esposito,
mi scuso se sono ancora qui a disturbarLa ancora.. Le volevo chiedere se potesse darmi un Suo parere circa i sensi di colpa... Io credo che essi siano una conseguenza dello stato depressivo da cui NON riesco ad uscire e che a sua volta è causato soprattutto dai miei gravi problemi di salute che mi impediscono di vivere come una persona normale (su questo credo NON ci siano dubbi a riguardo). Lei cosa ne pensa?
In particolare Le chiedo: a volte sono portato a pensare che il mio bisogno affettivo, relazionale entri "in conflitto" con il mio lato prettamente "erotico"... ma perchè??!! E' come se le 2 cose si scontrassero tra loro... In realtà avverto entrambi i bisogni, ma perchè queste due cose sono emerse solo ADESSO in questo particolare momento della mia vita in cui sono consapevole di essere depresso e NON prima quando invece stavo meglio ed ero più sereno??!!
Inoltre ho capito che Lei aveva ragione quando mi aveva scritto che il rapporto intimo con quella escort sarebbe potuto divenire terapeutico per me: l'ultima volta che l'ho vista ho provato un grande senso di felicità, abbiamo parlato molto, abbiamo anche consumato l'atto sessuale certo, però io mi sono confidato con lei e questo mi ha fatto molto bene direi, ne avevo bisogno...le ho chiesto pareri e consigli come se fosse una mia "vera amica" e lei non si è tirata indietro! Io sono stato felice di questo e le ho detto anche che se anche un domani trovassi la donna della mia vita mi piacerebbe continuare a vedermi con lei, ovviamente sempre pagando, come confidente senza più fare sesso. Cosa ne pensa di questo? Con lei riesco a mettermi "a nudo" ad essere me stesso, senza maschere, le parlo delle mie paranoie, delle mie "debolezze" e lei mi sta a sentire e mi dice il suo punto di vista ma soprattutto riesco ad esprimere anche il mio lato "più erotico" (impazzisco per i suoi piedi)...
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
mi scuso se sono ancora qui a disturbarLa ancora.. Le volevo chiedere se potesse darmi un Suo parere circa i sensi di colpa... Io credo che essi siano una conseguenza dello stato depressivo da cui NON riesco ad uscire e che a sua volta è causato soprattutto dai miei gravi problemi di salute che mi impediscono di vivere come una persona normale (su questo credo NON ci siano dubbi a riguardo). Lei cosa ne pensa?
In particolare Le chiedo: a volte sono portato a pensare che il mio bisogno affettivo, relazionale entri "in conflitto" con il mio lato prettamente "erotico"... ma perchè??!! E' come se le 2 cose si scontrassero tra loro... In realtà avverto entrambi i bisogni, ma perchè queste due cose sono emerse solo ADESSO in questo particolare momento della mia vita in cui sono consapevole di essere depresso e NON prima quando invece stavo meglio ed ero più sereno??!!
Inoltre ho capito che Lei aveva ragione quando mi aveva scritto che il rapporto intimo con quella escort sarebbe potuto divenire terapeutico per me: l'ultima volta che l'ho vista ho provato un grande senso di felicità, abbiamo parlato molto, abbiamo anche consumato l'atto sessuale certo, però io mi sono confidato con lei e questo mi ha fatto molto bene direi, ne avevo bisogno...le ho chiesto pareri e consigli come se fosse una mia "vera amica" e lei non si è tirata indietro! Io sono stato felice di questo e le ho detto anche che se anche un domani trovassi la donna della mia vita mi piacerebbe continuare a vedermi con lei, ovviamente sempre pagando, come confidente senza più fare sesso. Cosa ne pensa di questo? Con lei riesco a mettermi "a nudo" ad essere me stesso, senza maschere, le parlo delle mie paranoie, delle mie "debolezze" e lei mi sta a sentire e mi dice il suo punto di vista ma soprattutto riesco ad esprimere anche il mio lato "più erotico" (impazzisco per i suoi piedi)...
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
[#53]
Caro G,
Le sue domande sono tante e importanti.
Abbiamo in queste settimane cercato di dare un inquadramento ai tanti interrogativi che lei pone.
Ma ora penso che anche lei non possa non rendersi conto che ha bisogno di approfondire in modo diverso le importantu tematiche che la riguardano.
Da questa sede on line non possiamo fare di piu'
Le rinnovo i miei auguri per il suo futuro.
Le sue domande sono tante e importanti.
Abbiamo in queste settimane cercato di dare un inquadramento ai tanti interrogativi che lei pone.
Ma ora penso che anche lei non possa non rendersi conto che ha bisogno di approfondire in modo diverso le importantu tematiche che la riguardano.
Da questa sede on line non possiamo fare di piu'
Le rinnovo i miei auguri per il suo futuro.
[#54]
Utente
La ringrazio moltissimo Dr.ssa per il Suo tempo concessomi, l'unico rammarico, come già avevo scritto, è quello di non poter venire da Lei come paziente per motivi di "distanza" tuttavia spero di trovare un collega altrettanto bravo e competente qui in provincia di Alessandria.
Cordiali saluti
G.
Cordiali saluti
G.
Questo consulto ha ricevuto 54 risposte e 12.2k visite dal 21/02/2014.
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