Attacchi di panico e ansia
Buongiorno,
espongo brevemente il mio problema. Ho 23 anni e vivo una relazione a distanza da più di un anno con un ragazzo francese conosciuto in un periodo in cui studiavo all'estero, in Galles. All'inizio, da parte mia, non vi era particolare interesse a continuare la relazione una volta tornata in Italia, anzi... lui invece è stato sempre innamoratissimo. Ci siamo visiti un paio di volte durante l'estate e sentiti ogni giorno. A settembre ho deciso di lasciarlo; lui era disperato, ma abbiamo continuato a sentirci. A dicembre ci siamo rivisti per capodanno e in quell'occasione ho scoperto, leggendo dei messaggi, che aveva baciato un'altra ragazza, cosa che, seppur "giustificata", è stata per me dolorosissima e mi ha fatto capire quanto sarebbe stato brutto per me perderlo. Siamo ritornati insieme, ma da Dicembre appunto soffro di attacchi di panico giornalieri e stati d'ansia che si affievoliscono, ma non se ne vanno mai del tutto. A questo aggiungo che tra 3 giorni discuterò la tesi di laurea e dopo questo non ho idea di cosa fare della mia vita. Non so più come comportarmi, quando lui non si fa sentire per più di due ore, mi sento senza respiro.
Ovviamente non è una reazione normale, mi chiedevo se fosse una normale situazione di passaggio dopo un tradimento e in questo periodo della mia vita, o sei dovrei chiedere aiuto a uno specialistica, oppure, troncare definitivamente il rapporto.
Vi ringrazio!
espongo brevemente il mio problema. Ho 23 anni e vivo una relazione a distanza da più di un anno con un ragazzo francese conosciuto in un periodo in cui studiavo all'estero, in Galles. All'inizio, da parte mia, non vi era particolare interesse a continuare la relazione una volta tornata in Italia, anzi... lui invece è stato sempre innamoratissimo. Ci siamo visiti un paio di volte durante l'estate e sentiti ogni giorno. A settembre ho deciso di lasciarlo; lui era disperato, ma abbiamo continuato a sentirci. A dicembre ci siamo rivisti per capodanno e in quell'occasione ho scoperto, leggendo dei messaggi, che aveva baciato un'altra ragazza, cosa che, seppur "giustificata", è stata per me dolorosissima e mi ha fatto capire quanto sarebbe stato brutto per me perderlo. Siamo ritornati insieme, ma da Dicembre appunto soffro di attacchi di panico giornalieri e stati d'ansia che si affievoliscono, ma non se ne vanno mai del tutto. A questo aggiungo che tra 3 giorni discuterò la tesi di laurea e dopo questo non ho idea di cosa fare della mia vita. Non so più come comportarmi, quando lui non si fa sentire per più di due ore, mi sento senza respiro.
Ovviamente non è una reazione normale, mi chiedevo se fosse una normale situazione di passaggio dopo un tradimento e in questo periodo della mia vita, o sei dovrei chiedere aiuto a uno specialistica, oppure, troncare definitivamente il rapporto.
Vi ringrazio!
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Un po' d'ansia in alcune circostanze è del tutto giustificata perchè l'ansia è un'emozione sana che proviamo quando percepiamo un pericolo.
Però bisognerebbe capire quale peso ha avuto per Lei lo scoprire il tradimento e il significato che attribuisce.
Magari, per fare il punto della situazione anche sul futuro, può chiedere un parere di persona ad uno psicologo.
Laurearsi è comunque uno stress dal momento che determina un cambiamento notevole.
Cordiali saluti,
Però bisognerebbe capire quale peso ha avuto per Lei lo scoprire il tradimento e il significato che attribuisce.
Magari, per fare il punto della situazione anche sul futuro, può chiedere un parere di persona ad uno psicologo.
Laurearsi è comunque uno stress dal momento che determina un cambiamento notevole.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazza,
mi accodo alle considerazioni della dr.ssa Pileci.
Gli stress che attraversando al momento sembrano notevoli: la tesi di laurea, il "buio" sul futuro, la scoperta che una persona che gli aveva giurato amore eterno non sempre pensasse a lei.
Lo stress, inteso come incremento di richieste che l'ambiente avanza rispetto alle attuali risorse della persona, è uno degli aspetti spesso associati all'insorgenza degli attacchi di panico.
Rispetto alla possibilità di chiedere un consulto di persona, credo sia un'ottima scelta. Spesso l'ansia tende a cronicizzare i con il "fai da te".
Le invio un link sul rapporto tra ansia e paura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
mi accodo alle considerazioni della dr.ssa Pileci.
Gli stress che attraversando al momento sembrano notevoli: la tesi di laurea, il "buio" sul futuro, la scoperta che una persona che gli aveva giurato amore eterno non sempre pensasse a lei.
Lo stress, inteso come incremento di richieste che l'ambiente avanza rispetto alle attuali risorse della persona, è uno degli aspetti spesso associati all'insorgenza degli attacchi di panico.
Rispetto alla possibilità di chiedere un consulto di persona, credo sia un'ottima scelta. Spesso l'ansia tende a cronicizzare i con il "fai da te".
Le invio un link sul rapporto tra ansia e paura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 19/02/2014.
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