Cannabis

Il mio ragazzo fa uso abituale di Cannabis. Tre al giorno prima di stare con me (dice), un paio la settimana da qualche mese a questa parte. Lui dice che non fa male, che è una cosa assolutamente naturale, che lo rilassa, che non gli creerà alcun disturbo con il passare del tempo e che può smettere quando vuole. Ne fa uso da più di dieci anni. Io non essendomi mai informata sull'argomento, non essendomi mai fumata una canna in tutta la mia vita e odiando dal profondo del cuore ogni genere di droga mi trovo spiazzata.
Lui dice che smette per non perdermi ma dopo un po' di giorni di astinenza è nervoso, fuma più sigarette e sembra che la testa sia da un'altra parte. Quando litighiamo sull'argomento è dolcissimo, mi promette l'inverosimile e ogni volta ci casco.
Io non so nulla sull'argomento e a volte mi sento io la pecora nera, la bigotta. Ho bisogno di chiarezza. Qual'è la verità?
Ha spesso disturbi di erezione e una svogliatezza persistente. Se potesse passare tutti i pomeriggi disteso a letto a guardare film lo farebbe.
Aiutatemi.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara signorina,
La prima caratteristica di chi e' tossico-dipendente e' di adottare qualsiasi mezzo per potere continuare a utiliizzare la sostanza che gli piace.
Del resto bisogna rendersi conto che e' una sostanza molto usata e sono davvero pochi i ragazzi che non la utilizzino mai.
Fa bene a spronarlo, a metterlo al corrente della sua difficolta' ad accettare la situzione, ma che poi questo davvero produca un allontanamento dall'uso della sostanza forse avrei dei dubbi.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazza,
è possibile, come scrive la mia collega, che si tratti di una dipendenza, dato l'uso (in passato) massiccio e la lunga durata del consumo. Tuttavia bisogna fare attenzione ad attribuire all'utilizzo di cannabis gli effetti che lei sembra legarci (apatia, svogliatezza, perdita di erezione). È possibile che il consumo sia una conseguenza di questi aspetti psicologici più che la causa.
In ogni modo, bisogna fare attenzione ad impostare un rapporto sulla logica "fai questo per me", "se vuoi stare con me devi cambiare", ecc. In questo modo l'altro si sentirà svalutato, in "gabbia", e alla lunga potrà chiedere, pretendere, che anche lei cambi "se l'ho fatto io devi farlo anche tu...".

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>non gli creerà alcun disturbo con il passare del tempo e che può smettere quando vuole. Ne fa uso da più di dieci anni.<<
il suo partner è già dipendente dalla cannabis e come tutti i dipendenti pensa di poter gestire la cosa, magari annoverando teorie "naturalistiche" che nulla hanno a che vedere con l'evidenza clinica.

Il consumo di queste sostanze psicotrope (droghe a tutti gli effetti) porta ad apatia, indifferenza, svogliatezza, anedonia, senza pensare alla possibilità di sviluppare dei veri e propri disturbi d'ansia (nella migliore delle ipotesi).

Chiaramente chi fa uso di queste sostanze "copre" ben altri tipi di disagi (ansia, depressione, difficoltà relazionali, senso di impotenza, insicurezza ecc. queste sono solo alcune ipotesi)

Se lei si sente una "pecora nera" è probabile che si trova all'interno di una sub-cultura, con "regole", modi di pensare ecc. tipica dei contesti adolescenziali. Il problema è che forse lei e il suo partner non siete più adolescenti.






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it