Mi date un consiglio?

Gentili Medici,
Sono un ragazzo di 24 anni.
Per la seconda volta mi rivolgo a questo servizio, nel tentativo di chiarirmi un po' le idee su alcune cose.

Ho avuto una vita un po' particolare, da piccolo sono stato esposto a situazioni familiari abbastanza negative, e intorno ai 16/17 anni ho iniziato a manifestare alcuni problemi.
Iniziai con gli attacchi di panico, con l'ansia generalizzata, per poi risolvere questi problemi ma, negli anni seguenti, vedere il palesarsi di un disturbo depressivo.

Ho intrapreso un percorso psicoterapico e psichiatrico, che ormai dura diversi anni. Al momento non prendo più farmaci, ma il fatto di averli presi mi ha tolto da una situazione piuttosto pesante nei confronti del mio disturbo. Prima ero nei dintorni di un'ideazione suiciderai concreta, ora perlomeno questi pensieri appaiono più raramente.
Fino al mese scorso frequentavo una psicoterapeuta veramente brava. Questa frequentazione mi dava piccoli risultati costanti, e chiaramente ero molto felice di ciò. Questo mese però le mie condizioni economiche hanno visto qualche cambiamento in negativo, e non ho più modo di affrontare questa spesa. Purtroppo.

Capirete che l'idea di rivolgermi al servizio pubblico, per quanto validissima, mi faccia presentare qualche titubanza: non è facile, dopo anni passati con una psicoterapeuta di una certa impronta e di una certa esperienza, passare a tutt'altro metodo, e magari nelle mani di una persona che, per quanto competente, ha sicuramente tanta esperienza in meno.

Ora, nel dettaglio, io non so quanto sia effettivamente depresso. Non vi nego che il mio umore, ultimamente, è a terra. Che la confusione è tanta, tantissima, che non so spiegarvi quanta. Ma due o tre motivi li ho: il mio disturbo, ad adempio, mi ha fatto sviluppare un'apatia sessuale assoluta da diversi anni (vivo in una relazione stabile, immaginatevi i drammi che ne derivano).

Sono in un momento di grande perdizione. Vorrei riappropriarmi della mia serenità, quella antica e quasi dimenticata. Non so cosa fare. Ho tanta paura. Conosco parte di ciò che mi ha reso chi sono, ma non posso più indagare su come uscirne.

Che fare?
Vi ringrazio e vi abbraccio!
[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
non è detto che il cambiamento debba essere traumatico o peggiorativo.
A volte può anche capitare una fase di stallo nelle cure, il cambiamento potrebbe anche aiutarla.

Si rivolga ad una struttura pubblica, chieda svariati colloqui preliminari e decida con calma, in funzione delle sensazioni provate e dell ' empatia e simpatia del clinico

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazzo,
mi accodo a quanto scrive la mia collega, dr.ssa Randone.
Il fatto di cambiare un terapeuta, mi rendo conto, sia difficile. La relazione terapeutica è particolarmente potente e scioglierla in modo brusco complicato.
Il cambiamento tuttavia è uno degli obiettivi della terapia e chissà, il fatto di cambiare psicologo può dare una svolta nel medio termine.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/