Bimba di 3 anni in difficoltà per separazione
Buongiorno
Ho una bimba di 3 anni e mezzo a settembre mi sono separata dal papà bruscamente.Sempre a settembre la bambina ha iniziato il 1anno di scuola materna.Per non farle assorbire troppi cambiamenti in una volta sola, ho continuato per un paio di settimane a far rientrare il papà la sera a casa, mangiare con noi e metterla a letto, solo dopo lui andava via.Pian piano lui cominciava ad essere meno presente fino a quando mi sono accorta che lei ha preso coscienza del cambiamento.Ho aspettato ad affrontare il discorso sia per vedere come lei reagiva alla nuova scuola sia perché mi sono presa del tempo per essere più serena nell'affrontare l’argomento separazione.
Premetto che la bambina è sempre stata molto vivace ed espansiva, un caratterino deciso, molto legata a me e meno al papà in quanto lui non è mai stato molto affettuoso o giocherellone con lei pur volendole bene.
Per un primo periodo ha fatto finta che tutto fosse normale,ma sapevo che prima o poi sarebbe “esplosa”. Verso metà ottobre, i primi segnali di insofferenza, quindi capricci insoliti, dispetti, irrequietezza. Ho affrontato l’argomento insieme al papa serenamente. Lei ha ascoltato ma senza prestare davvero attenzione, ha fatto solo un cenno con la testa come ha dire “ho sentito ma non voglio ascoltare”.
I capricci li faceva solo con me, vere crisi di rabbia, oggetti lanciati, sputi, calci in ogni momento del giorno, per piu di 1ora.All’inizio la rimproveravo, poi la ignoravo e tornavo da lei a crisi passata. Ma con lentissimi risultati.Mi sono rivolta ad una psicologa, che mi ha consigliato di cercare di rassicurare la bambina e per superate questo periodo,cercare di rilassarla prima della nanna con la respirazione (quasi impossibile con mia figlia) e della musica rilassante. verso dicembre le cose sono un pochino migliorate.
Da un mesetto, mi ha chiesto nuovamente come mai il papa non dorme con noi, le ho subito spiegato chiaramente che non dorme con noi perché mamma e papa non vivono nella stessa casa e che non vanno molto d’accordo ma che la pensano sempre e le vogliono tutti e due molto bene. Ha ripreso con capricci continui fino trasformarsi in nuove crisi e dispetti,non vuole vestirsi, lavarsi,non vuole svegliarsi la mattina per andare a scuola, non vuole togliere il pannolino della notte.
provo tutte le mattine, terminato un capriccio a spiegarle con calma che non posso sempre andare tardi a lavorare senno la sera arrivo tardi da lei,spiegandole che i grandi vanno a lavorare e i bimbi a scuola ma la sera la mamma torna per stare con lei.Ascolta dice di avere capito, facciamo pace ma passano 5 minuti e riprende con una nuova opposizione.Mi sembra che faccia di tutto per perdere tempo e non voglia il distacco. Non so più come spiegarle le cose. Nelle crisi la ignoro pur controllandola,quando mi allontano lei mi segue per farsi vedere.
La pediatra mi ha consigliato qualche goccia di melatonina la sera per farla riposare serena.Come posso fare per aiutarla e calmarla un po’?
Ho una bimba di 3 anni e mezzo a settembre mi sono separata dal papà bruscamente.Sempre a settembre la bambina ha iniziato il 1anno di scuola materna.Per non farle assorbire troppi cambiamenti in una volta sola, ho continuato per un paio di settimane a far rientrare il papà la sera a casa, mangiare con noi e metterla a letto, solo dopo lui andava via.Pian piano lui cominciava ad essere meno presente fino a quando mi sono accorta che lei ha preso coscienza del cambiamento.Ho aspettato ad affrontare il discorso sia per vedere come lei reagiva alla nuova scuola sia perché mi sono presa del tempo per essere più serena nell'affrontare l’argomento separazione.
Premetto che la bambina è sempre stata molto vivace ed espansiva, un caratterino deciso, molto legata a me e meno al papà in quanto lui non è mai stato molto affettuoso o giocherellone con lei pur volendole bene.
Per un primo periodo ha fatto finta che tutto fosse normale,ma sapevo che prima o poi sarebbe “esplosa”. Verso metà ottobre, i primi segnali di insofferenza, quindi capricci insoliti, dispetti, irrequietezza. Ho affrontato l’argomento insieme al papa serenamente. Lei ha ascoltato ma senza prestare davvero attenzione, ha fatto solo un cenno con la testa come ha dire “ho sentito ma non voglio ascoltare”.
I capricci li faceva solo con me, vere crisi di rabbia, oggetti lanciati, sputi, calci in ogni momento del giorno, per piu di 1ora.All’inizio la rimproveravo, poi la ignoravo e tornavo da lei a crisi passata. Ma con lentissimi risultati.Mi sono rivolta ad una psicologa, che mi ha consigliato di cercare di rassicurare la bambina e per superate questo periodo,cercare di rilassarla prima della nanna con la respirazione (quasi impossibile con mia figlia) e della musica rilassante. verso dicembre le cose sono un pochino migliorate.
Da un mesetto, mi ha chiesto nuovamente come mai il papa non dorme con noi, le ho subito spiegato chiaramente che non dorme con noi perché mamma e papa non vivono nella stessa casa e che non vanno molto d’accordo ma che la pensano sempre e le vogliono tutti e due molto bene. Ha ripreso con capricci continui fino trasformarsi in nuove crisi e dispetti,non vuole vestirsi, lavarsi,non vuole svegliarsi la mattina per andare a scuola, non vuole togliere il pannolino della notte.
provo tutte le mattine, terminato un capriccio a spiegarle con calma che non posso sempre andare tardi a lavorare senno la sera arrivo tardi da lei,spiegandole che i grandi vanno a lavorare e i bimbi a scuola ma la sera la mamma torna per stare con lei.Ascolta dice di avere capito, facciamo pace ma passano 5 minuti e riprende con una nuova opposizione.Mi sembra che faccia di tutto per perdere tempo e non voglia il distacco. Non so più come spiegarle le cose. Nelle crisi la ignoro pur controllandola,quando mi allontano lei mi segue per farsi vedere.
La pediatra mi ha consigliato qualche goccia di melatonina la sera per farla riposare serena.Come posso fare per aiutarla e calmarla un po’?
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Gent.le Sig.ra,
non si tratta di calmare sua figlia, ma di accompagnarla insieme al suo ex compagno in un processo di accettazione di un una nuova condizione opposta a quella desiderata, considerata l'età di sua figlia è fondamentale consolidare il legame di attaccamento con entrambi attraverso la condivisione di esperienze e di momenti ricchi di affettività. Naturalmente questa è una funzione genitoriale che va condivisa anche con il suo ex compagno che va coinvolto in questo processo.
Purtroppo non è possibile evitare che inizialmente sua figlia provi sentimenti di rabbia associata al timore di essere "abbandonata", tuttavia, più che di spiegazioni la bimba ha bisogno di sentire che il suo legame affettivo con i genitori non è in pericolo, solo emozioni ed esperienze affettivamente significative possono fornire quella "base sicura" che può garantire un adeguato sviluppo psicologico.
non si tratta di calmare sua figlia, ma di accompagnarla insieme al suo ex compagno in un processo di accettazione di un una nuova condizione opposta a quella desiderata, considerata l'età di sua figlia è fondamentale consolidare il legame di attaccamento con entrambi attraverso la condivisione di esperienze e di momenti ricchi di affettività. Naturalmente questa è una funzione genitoriale che va condivisa anche con il suo ex compagno che va coinvolto in questo processo.
Purtroppo non è possibile evitare che inizialmente sua figlia provi sentimenti di rabbia associata al timore di essere "abbandonata", tuttavia, più che di spiegazioni la bimba ha bisogno di sentire che il suo legame affettivo con i genitori non è in pericolo, solo emozioni ed esperienze affettivamente significative possono fornire quella "base sicura" che può garantire un adeguato sviluppo psicologico.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Utente
Grazie per veloce la risposta.
Io cerco di coinvolgere il papà, nel senso che cerco di trovare con lui la strada da seguire per rassicurare la bambina, basata su parole ma soprattutto su gesti affettuosi, ma non posso garantire la sua costanza. Anzi, lui ha una pazienza limitata e comunque a parere mio non ha ben chiaro il problema.
I rapporti con il mio ex compagno sono tranquilli, do totale disponibilità sui giorni di visita e non avrei problemi a trascorrere dei pomeriggi in tre. Senza confondere la bambina. il ritorno del papà a casa è una cosa che non si verificherà mai.
Lui tende a non ritagliarsi degli spazi con la bimba ma a scegliere il male minore e portarla dalla sorella e farla stare con i cugini.
Gli consiglio di stare da solo con lei quando ha la giornata che la tiene lui, dedicarle tempo, parlarle, coccolarla. Non era molto presente prima e ora non è cambiato.
Ora come ora comincio ad accusare un po stanchezza fisica/mentale e purtroppo la pazienza è pochina.. ho solo paura di non riuscire ad aiutarla a sufficienza. Per due non posso fare.
Io cerco di coinvolgere il papà, nel senso che cerco di trovare con lui la strada da seguire per rassicurare la bambina, basata su parole ma soprattutto su gesti affettuosi, ma non posso garantire la sua costanza. Anzi, lui ha una pazienza limitata e comunque a parere mio non ha ben chiaro il problema.
I rapporti con il mio ex compagno sono tranquilli, do totale disponibilità sui giorni di visita e non avrei problemi a trascorrere dei pomeriggi in tre. Senza confondere la bambina. il ritorno del papà a casa è una cosa che non si verificherà mai.
Lui tende a non ritagliarsi degli spazi con la bimba ma a scegliere il male minore e portarla dalla sorella e farla stare con i cugini.
Gli consiglio di stare da solo con lei quando ha la giornata che la tiene lui, dedicarle tempo, parlarle, coccolarla. Non era molto presente prima e ora non è cambiato.
Ora come ora comincio ad accusare un po stanchezza fisica/mentale e purtroppo la pazienza è pochina.. ho solo paura di non riuscire ad aiutarla a sufficienza. Per due non posso fare.
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"I rapporti con il mio ex compagno sono tranquilli, di totale disponibilità sui giorni di visita e non avrei problemi a trascorrere dei pomeriggi in tre."
Allora questo potrebbe essere un punto di partenza per offrire al suo ex compagno la possibilità di "imparare" a condividere il suo tempo con la figlia, esplicitando alla bambina che mamma e papà hanno deciso di non vivere più insieme, ma sono e resteranno per sempre i suoi genitori e quindi può accadere che decidano di riunirsi per giocare la propria figlia.
Allora questo potrebbe essere un punto di partenza per offrire al suo ex compagno la possibilità di "imparare" a condividere il suo tempo con la figlia, esplicitando alla bambina che mamma e papà hanno deciso di non vivere più insieme, ma sono e resteranno per sempre i suoi genitori e quindi può accadere che decidano di riunirsi per giocare la propria figlia.
[#4]
gentile utente,
fin quando il papà è rientrato la sera il problema non si è presentato; è possibile perciò che sia una questione di "quantità" della presenza paterna.
Come venire incontro a questa esigenza della bambina, quanto sia giusto dilazionarla o non soddisfarla sono domande di difficile risposta.
Tenga presente comunque che la figura paterna è molto importante per lo sviluppo affettivo e sessuale della futura donna e sua figlia tra l'altro si trova in un periodo infantile molto delicato riguardo questo aspetto.
Cordiali saluti
fin quando il papà è rientrato la sera il problema non si è presentato; è possibile perciò che sia una questione di "quantità" della presenza paterna.
Come venire incontro a questa esigenza della bambina, quanto sia giusto dilazionarla o non soddisfarla sono domande di difficile risposta.
Tenga presente comunque che la figura paterna è molto importante per lo sviluppo affettivo e sessuale della futura donna e sua figlia tra l'altro si trova in un periodo infantile molto delicato riguardo questo aspetto.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#5]
Gentile utente, condivido il punto di vista delle Colleghe e aggiungo che la bambina può aver paura che anche la mamma sparisca così come è sparito o quasi il papà.
Questo papà va inoltre sensibilizzato sull'importanza della figura del padre nell'assunzione del ruolo sessuale femminile adulto, che adesso sembra un discorso assurdo ma invece è vero..non vorrà avere in futuro una figlia in balia di tutti i direttori capuffici professori che incontrerà , spero.. ma glielo dica con garbo e con calma..
Restiamo in ascolto..
Questo papà va inoltre sensibilizzato sull'importanza della figura del padre nell'assunzione del ruolo sessuale femminile adulto, che adesso sembra un discorso assurdo ma invece è vero..non vorrà avere in futuro una figlia in balia di tutti i direttori capuffici professori che incontrerà , spero.. ma glielo dica con garbo e con calma..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#6]
Utente
Grazie per il sostegno ed il supporto. A volte anche solo lo scambio di due parole serve ad ridimensionare un po le angosce.
Cercherò di far capire al padre che sarebbe il caso che dedichi un po più di tempo alla bimba anche se faccio fatica, perché è un po egoista in questo. I suoi spazi e le sue attività non ha mai gradito modificarle.
Gli ho già detto di telefonarle la sera che non è con lei e lo fa 1 volta e poi basta, quando la riaccompagna a casa, di provvedere lui a metterla a nanna,con il mio supporto se è il caso, ma anche questo non lo fa con costanza e se non gli viene ricordato da me...
Insomma, questo suo non prendersi la responsabilità ma continuare la "sua vita" regolarmente è anche uno dei motivi di rottura.
è cresciuto con la mentalità che sono le donne che si occupano dei figli... e questo la dice lunga, vive forse in un era diversa ....
Cercherò di far capire al padre che sarebbe il caso che dedichi un po più di tempo alla bimba anche se faccio fatica, perché è un po egoista in questo. I suoi spazi e le sue attività non ha mai gradito modificarle.
Gli ho già detto di telefonarle la sera che non è con lei e lo fa 1 volta e poi basta, quando la riaccompagna a casa, di provvedere lui a metterla a nanna,con il mio supporto se è il caso, ma anche questo non lo fa con costanza e se non gli viene ricordato da me...
Insomma, questo suo non prendersi la responsabilità ma continuare la "sua vita" regolarmente è anche uno dei motivi di rottura.
è cresciuto con la mentalità che sono le donne che si occupano dei figli... e questo la dice lunga, vive forse in un era diversa ....
[#7]
Gentile Signora,
sarebbe il caso di accordarsi con il padre per condividere in modo opportuno la genitorialità, dimensione che non cessa con la separazione.
Da quanto riporta sembra che i suoi tentativi di coinvolgere maggiormente il padre non sortiscano gli effetti desiderati...difficoltà a quanto dice precedenti la separazione, ma che ora dovrebbero essere affrontate in modo opportuno per il benessere di vostra figlia.
Legga qui, può trovare alcuni spunti di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1840-separazioni-conflittuali-quando-in-mezzo-ci-sono-i-figli.html
Restiamo in ascolto
sarebbe il caso di accordarsi con il padre per condividere in modo opportuno la genitorialità, dimensione che non cessa con la separazione.
Da quanto riporta sembra che i suoi tentativi di coinvolgere maggiormente il padre non sortiscano gli effetti desiderati...difficoltà a quanto dice precedenti la separazione, ma che ora dovrebbero essere affrontate in modo opportuno per il benessere di vostra figlia.
Legga qui, può trovare alcuni spunti di riflessione
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1840-separazioni-conflittuali-quando-in-mezzo-ci-sono-i-figli.html
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#8]
Utente
Buongiorno,
sono nuovamente qui perché la bimba è ancora in crisi.
dall'ultima volta che vi ho scritto, ha alternato mesi di serenità ma da circa un mese è di nuovo in crisi.
inizia sempre con il domandare del papà e dopo qualche giorno, cominciano i capricci anomali, non ascolta nessuno, neanche alla materna, fa i dispetti, è agitata, non riesce a prendere sonno la sera se non dopo qualche capriccio, vuole stare spesso in braccio a me, vuole che stia nel suo letto la notte..
Le maestre a scuola dicono che faticano perché non da retta a nessuno e loro si trovano in difficoltà.ogni tanto la mettono in punizione (tipo saltare il momento gioco, non darle il premio quando non fa la nanna ma disturba i bambini)
Questa mattina la maestra mi ha consigliato di farla aiutare o farla partecipare ad un corso di psicomotricità.
non so come muovermi adesso, ho rinunciato a spiegare al padre come comportarsi perché è fiato sprecato. lui non si accorge mai di nulla anzi, per lui è solo dovuto al carattere. io che la seguo e la conosco bene mi rendo conto delle sue sfumature.
è difficile convincerla anche per fare una minima cosa che è abituata a fare (mettersi le scarpe, vestirsi, pettinarsi, andare a scuola...)
quando sa che a scuola va a prenderla la nonna paterna, perché la sera sta con il papa, non è mail entusiasta, anzi... è contenta sempre se vanno i miei genitori..
a volte per far terminare un capriccio, cerco di convincerla con la minaccia di non farle vedere la tv o toglierle un gioco...
ma non so quale passo fare adesso, comincio ad esaurire le idee e ad essere anche io stanca del No a tutto e delle raccomandazioni tutti i giorni...
Cosa fare????
sono nuovamente qui perché la bimba è ancora in crisi.
dall'ultima volta che vi ho scritto, ha alternato mesi di serenità ma da circa un mese è di nuovo in crisi.
inizia sempre con il domandare del papà e dopo qualche giorno, cominciano i capricci anomali, non ascolta nessuno, neanche alla materna, fa i dispetti, è agitata, non riesce a prendere sonno la sera se non dopo qualche capriccio, vuole stare spesso in braccio a me, vuole che stia nel suo letto la notte..
Le maestre a scuola dicono che faticano perché non da retta a nessuno e loro si trovano in difficoltà.ogni tanto la mettono in punizione (tipo saltare il momento gioco, non darle il premio quando non fa la nanna ma disturba i bambini)
Questa mattina la maestra mi ha consigliato di farla aiutare o farla partecipare ad un corso di psicomotricità.
non so come muovermi adesso, ho rinunciato a spiegare al padre come comportarsi perché è fiato sprecato. lui non si accorge mai di nulla anzi, per lui è solo dovuto al carattere. io che la seguo e la conosco bene mi rendo conto delle sue sfumature.
è difficile convincerla anche per fare una minima cosa che è abituata a fare (mettersi le scarpe, vestirsi, pettinarsi, andare a scuola...)
quando sa che a scuola va a prenderla la nonna paterna, perché la sera sta con il papa, non è mail entusiasta, anzi... è contenta sempre se vanno i miei genitori..
a volte per far terminare un capriccio, cerco di convincerla con la minaccia di non farle vedere la tv o toglierle un gioco...
ma non so quale passo fare adesso, comincio ad esaurire le idee e ad essere anche io stanca del No a tutto e delle raccomandazioni tutti i giorni...
Cosa fare????
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.8k visite dal 18/02/2014.
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