Filofobia
Buongiorno! Sono un ragazzo gay di 24 anni e ho avuto solo una storia d'amore con un ragazzo più piccolo di 2 anni di me, durata 2 anni e conclusa 2 anni fa. La conclusione di questa storia è dovuta al fatto che di punto in bianco, dopo due anni di rapporto, un giorno ho iniziato a vedere il mio ex in modo diverso dal giorno prima, mi accorgevo di averne ancora il bisogno ma mi sorgevano mille dubbi, mille incertezze relative al nostro rapporto. Domande ancestrali come "Sarà davvero quello giusto per me? / Lo amo davvero?" e oltre a questo iniziavo a notare in lui difetti totalmente inesistenti fino a un minuto prima che mi portavano ad avere attacchi d'ansia molto frequenti (per fare un esempio concreto avevo iniziato a notare il modo in cui mangiava il gelato e non potevo più guardarlo mentre lo faceva, quasi un disturbo ossessivo).
Ho iniziato subito una terapia analitica e dopo 3-4 mesi, con frequenti tira e molla sono riuscito a lasciarlo. A oggi guardo indietro senza troppi rimpianti perchè ormai è andata così e non ci penso più.
In questi due anni da single ho conosciuto molti ragazzi e magari, anche uscendoci qualche volta, notavo subito che non ne valeva la pena, o meglio che questa ansia si riproponeva subito, ogni maledetta volta.
Ma veniamo a noi.. da qualche settimana esco con un ragazzo fantastico, che sia esteticamente che caratterialmente mi piace terribilmente. Le nostre 3 prime uscite sono state perfette a dire poco, totalmente spensierato, mi sono sentito amato ancora e quel miracolo di "disgelo" mi sembrava meraviglioso.
Alla quarta uscita tutto d'un tratto un flash emotivo seguito da un attacco di ansia forte, mi ha fatto tornare tutte quelle paure, quelle ansie e ho iniziato a mettere in dubbio qualsiasi aspetto della nostra neonata relazione. Subito ho chiamato il mio psicologo e ho ricominciato la terapia. Questo due settimane fa.
Ad oggi il mio "umore" è altalenante, detto meglio i miei pensieri ossessivi e le mie fissazioni vanno e vengono, quando se ne vanno io sento chiaramente l'amore che ho verso questo ragazzo ma quando sono presenti è come se fossi anestetizzato nelle emozioni. La realtà di quando sono con lui e la realtà di quando non siamo fisicamente vicini ma ci sentiamo per messaggi sono completamente diverse, mi faccio aspettative negative che a volte vengono smentite in positivo o il contrario. Il 14 febbraio scorso siamo stati insieme ed è stata una giornata indimenticabile.
Ho paura di lasciarlo, ho paura di essere lasciato. Forse la ferita della precedente storia si fa sentire, o forse, come spesso dice il mio psicologo, è anche il rapporto simbiotico che ho avuto in infanzia con mia madre e poi col mio precedente fidanzato che si fanno sentire. Soffro spesso anche di ipocondria ossessiva.
In ogni caso ho una paura enorme, non voglio lasciarlo.
Voglio che questi pensieri smettano e voglio essere felice con lui.
Cosa consigliate?
Grazie infinite
Ho iniziato subito una terapia analitica e dopo 3-4 mesi, con frequenti tira e molla sono riuscito a lasciarlo. A oggi guardo indietro senza troppi rimpianti perchè ormai è andata così e non ci penso più.
In questi due anni da single ho conosciuto molti ragazzi e magari, anche uscendoci qualche volta, notavo subito che non ne valeva la pena, o meglio che questa ansia si riproponeva subito, ogni maledetta volta.
Ma veniamo a noi.. da qualche settimana esco con un ragazzo fantastico, che sia esteticamente che caratterialmente mi piace terribilmente. Le nostre 3 prime uscite sono state perfette a dire poco, totalmente spensierato, mi sono sentito amato ancora e quel miracolo di "disgelo" mi sembrava meraviglioso.
Alla quarta uscita tutto d'un tratto un flash emotivo seguito da un attacco di ansia forte, mi ha fatto tornare tutte quelle paure, quelle ansie e ho iniziato a mettere in dubbio qualsiasi aspetto della nostra neonata relazione. Subito ho chiamato il mio psicologo e ho ricominciato la terapia. Questo due settimane fa.
Ad oggi il mio "umore" è altalenante, detto meglio i miei pensieri ossessivi e le mie fissazioni vanno e vengono, quando se ne vanno io sento chiaramente l'amore che ho verso questo ragazzo ma quando sono presenti è come se fossi anestetizzato nelle emozioni. La realtà di quando sono con lui e la realtà di quando non siamo fisicamente vicini ma ci sentiamo per messaggi sono completamente diverse, mi faccio aspettative negative che a volte vengono smentite in positivo o il contrario. Il 14 febbraio scorso siamo stati insieme ed è stata una giornata indimenticabile.
Ho paura di lasciarlo, ho paura di essere lasciato. Forse la ferita della precedente storia si fa sentire, o forse, come spesso dice il mio psicologo, è anche il rapporto simbiotico che ho avuto in infanzia con mia madre e poi col mio precedente fidanzato che si fanno sentire. Soffro spesso anche di ipocondria ossessiva.
In ogni caso ho una paura enorme, non voglio lasciarlo.
Voglio che questi pensieri smettano e voglio essere felice con lui.
Cosa consigliate?
Grazie infinite
[#1]
Gentile ragazzo,
con la terapia ha risolto il problema d'ansia e ossessivo di cui ci sta parlando?
Attualmente è ancora in trattamento?
con la terapia ha risolto il problema d'ansia e ossessivo di cui ci sta parlando?
Attualmente è ancora in trattamento?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa,
sono ancora in trattamento con psicoanalisi, nel frattempo questi pensieri mi rovinano le giornate, oltre a minare dentro di me la relazione che non voglio in nessun modo interrompere.
La terapia direi che mi ha aiutato finora a riuscire a lasciare il mio ex sopravvivendone, ma questa ansia non si è più riproposta solo perchè ho sempre evitato nuove conoscenze non appena mi causavano ansia, cioè dopo qualche ora! Questa volta sento che devo restare, ne vale la pena per questa persona eccezionale che sto conoscendo.
sono ancora in trattamento con psicoanalisi, nel frattempo questi pensieri mi rovinano le giornate, oltre a minare dentro di me la relazione che non voglio in nessun modo interrompere.
La terapia direi che mi ha aiutato finora a riuscire a lasciare il mio ex sopravvivendone, ma questa ansia non si è più riproposta solo perchè ho sempre evitato nuove conoscenze non appena mi causavano ansia, cioè dopo qualche ora! Questa volta sento che devo restare, ne vale la pena per questa persona eccezionale che sto conoscendo.
[#3]
"questa ansia non si è più riproposta solo perchè ho sempre evitato nuove conoscenze non appena mi causavano ansia, cioè dopo qualche ora!"
Questo comportamento è proprio ciò che invece deve evitare.
Altrimenti non farà altro che rafforzare l'ansia. Ecco perchè l'ansia non accenna a diminuire...
Questo comportamento è proprio ciò che invece deve evitare.
Altrimenti non farà altro che rafforzare l'ansia. Ecco perchè l'ansia non accenna a diminuire...
[#4]
Utente
Questa volta, proprio perchè il ragazzo che mi trovo di fronte è un ragazzo eccezionale mi sono giurato di vivere questa ansia al 100% fino in fondo, però sa.. ci sono certi momenti in cui questi pensieri irrazionali, certe mie simulazioni mentali riguardo alle mie sensazioni verso questo ragazzo diventano così ossessive e derealizzanti che mi verrebbe da eliminare l'oggetto di questa ossessione cioè questo ragazzo, sul quale evidentemente ho proiettato questo mio lato irrisolto che provoca ansia. Non lo farò.
Dal punto di vista terapeutico ci sono metodi che funzionano meglio di altri per questo caso? Intendo, l'analisi piuttosto che il Cognitivo-Comportamentale?
grazie
Dal punto di vista terapeutico ci sono metodi che funzionano meglio di altri per questo caso? Intendo, l'analisi piuttosto che il Cognitivo-Comportamentale?
grazie
[#5]
Per quanto riguarda l'analisi non so, perchè ogni psicoterapeuta nella propria scuola di specializzazione si occupa di un solo modello teorico e quindi spero intervenga un analista a risponderLe.
Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, usiamo diverse tecniche per il DOC e l'ansia che riescono a ridurre ed eliminare il sintomo, senza rompere la relazione.
La rottura della prima relazione, in questo senso, può essere vista come un evitamento che non fa altro che rafforzare l'ansia.
Cordiali saluti,
Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, usiamo diverse tecniche per il DOC e l'ansia che riescono a ridurre ed eliminare il sintomo, senza rompere la relazione.
La rottura della prima relazione, in questo senso, può essere vista come un evitamento che non fa altro che rafforzare l'ansia.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 17/02/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.