Sogni e amore
Buona sera, ho bisogno di farvi una domanda su due sogni ricorrenti che faccio, perché mi autosabotano e mi assillano, visto che li faccio da anni. Il primo riguarda un compagno di corso. Inizialmente mi pareva mi fosse indifferente, ma da un anno e mezzo sogno spesso di avere momenti di intimità con lui, teneri o passionali, molto piacevoli. In particolare, una volta lui era davanti a me, stava per dire qualcosa, ma serrava le labbra. L'ho interpretato come un "mi piaci ma non ho il coraggio di dirtelo" e ho preso l'iniziativa e tutto è andato bene. So che sono solo sogni, ma nella vita reale mi sto convincendo di provare qualcosa per lui e ho paura che sia solo una fantasia e di farmi del male (ho già avuto un problema simile qualche anno fa, con una persona che poi ha scelto un'altra e non è stato facile. Ogni notte sognavo che mi dava tutta la tenerezza possibile e mi sono convinta di essere cotta, ma all'epoca avevo una storia infelice). Il secondo sogno riguarda un uomo che mi entra in camera dalla finestra. Compie gesti gentili come rimboccarmi le coperte ma a me fa tanta tanta paura. E' spesso morto, vecchio e cambia forma e non se ne va finché non trovo la forza di urlare (cosa che spesso non accade perché mi mancano forze e voce). Ieri notte era giovane, piacente, ma pur sempre morto. (Era il padre di una ragazza che conoscevo quale ex di una persona che ho amato molto, ma che mi ha rifiutata malamente, in quanto sono poco sicura di me e non sono "figa"). Me ne scappavo e mi rifugiavo in cucina, dove c'era il ragazzo di cui ho parlato nei paragrafi precedenti (il compagno di corso). Era gentile. C'era la mia famiglia. Dalla porta chiusa del terrazzo torna il fantasma-stalker, questa volta con l'aspetto di un uomo vivo, che mi mette le mani al collo per soffocarmi. Il ragazzo dei sogni precedenti è disposto a proteggermi e mio padre ferma l'aggressore (anche se in cuor mio spero lo uccida). Un altra volta esco dal bar e mi dirigo a casa con mio padre, un ladro è entrato da una finestra che non permette l'affaccio e vuole spararmi...Mi faccio incontro a quel destino, tanto non ho nulla da perdere.
Il filo conduttore comune a tutta la mia vita onirica è questo: "momenti di estrema tenerezza e calore con un ragazzo vicino che mi portano a credere di essere innamorata nella vita reale e causano problemi" e " gente, (tra cui due compagne di liceo che mi prendevano molto in giro, che sono vive),quasi sempre morta, che ha brutte intenzioni (rubare, farmi male) e entra in casa mia da aperture che non permettono l'ingresso di un individuo o addirittura non ci sono e poi in qualche modo appare mio padre o come protettore o inerme". che mi succede? E poi, come faccio a non credere di essere presa o persa di una persona, se ogni notte mi viene in sogno come se fosse la persona giusta, anche se nella vita reale lo tengo per me???Posso controllare tutto questo?
Il filo conduttore comune a tutta la mia vita onirica è questo: "momenti di estrema tenerezza e calore con un ragazzo vicino che mi portano a credere di essere innamorata nella vita reale e causano problemi" e " gente, (tra cui due compagne di liceo che mi prendevano molto in giro, che sono vive),quasi sempre morta, che ha brutte intenzioni (rubare, farmi male) e entra in casa mia da aperture che non permettono l'ingresso di un individuo o addirittura non ci sono e poi in qualche modo appare mio padre o come protettore o inerme". che mi succede? E poi, come faccio a non credere di essere presa o persa di una persona, se ogni notte mi viene in sogno come se fosse la persona giusta, anche se nella vita reale lo tengo per me???Posso controllare tutto questo?
[#1]
Gentile Utente,
i sogni assumono significato condiviso solo all'interno di un setting psicoterapico (non di tutti gli orientamenti esistenti, tra l'altro...).
Per cui, se Lei è turbata da questo sogno, il mio suggerimento è di provare a parlarne con uno psicologo che sia anche psicoterapeuta di persona.
Attualmente Lei ha una storia d'amore?
Che cosa è successo nella storia precedente?
i sogni assumono significato condiviso solo all'interno di un setting psicoterapico (non di tutti gli orientamenti esistenti, tra l'altro...).
Per cui, se Lei è turbata da questo sogno, il mio suggerimento è di provare a parlarne con uno psicologo che sia anche psicoterapeuta di persona.
Attualmente Lei ha una storia d'amore?
Che cosa è successo nella storia precedente?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
ho avuto una storia con una persona di cui non ero innamorata ma che mi faceva sentire meno sola. Fu una relazione portata avanti per rivalsa verso una compagna di liceo che ripeteva che ero brutta e stupida e non avrei mai avuto una storia e avrei dovuto trovarmi un uomo senza una ex altrimenti me l'avrebbe preferita. Sono stata molto tradita e sono diventata capricciosa, rancorosa, controllavo tutto, ho smesso di mangiare, poi sono diventata bulimica e mi sono sentita spenta. Qui ho cominciato a sognare un primo ragazzo che mi dava calore ed affetto (ho buttato all'aria la suddetta relazione per lui). Poi ho conosciuto l'ex ragazzo della ragazza di cui ho sognato il padre morto. Provavo i giusti sentimenti, stima, attrazione fisica, affetto, ammirazione e forse amore, ma non gli piacevo. Si accompagna a ragazze più belle. Ci fu una notte di sesso in cui non fece una gran figura (però non so dire se fosse colpa mia, in quanto l'erezione si manifestò due volte, ma durò poco) e non volle più vedermi adducendo che non c'era chimica, salvo poi dire che avrebbe voluto una relazione sessuale in quanto ero la migliore che avesse mai avuto, ma che non provava niente...ho sperato per un anno che tornasse, mi conoscesse meglio, ma ha scelto una ragazza, più bella e più tutto. Ho sofferto tanto, mi sono umiliata a cercarlo e poi ho cominciato a star un po' meglio (dopo 1 anno circa dal suo fidanzamento). Stando un po' meglio mi sono dedicata a hobbies e ho tagliato fuori l'amore perché non era il caso di soffrire e coprirsi di ridicolo. Insomma fare il Goethe della situazione non va bene... Ma adesso mi sembra di provare qualcosa per un nuovo ragazzo (quello del sogno...e non so se sogno perché provo qualcosa o provo qualcosa perché sogno), ma se inizialmente era ben disposto...ora si sta allontanando e così mi sembra...boh ...grazie comunque
[#4]
Utente
perché ero e sono sola. Ho imparato a mie spese che è meglio stare soli che con una persona che non ci ama o per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma avevo solo 16 anni all'epoca e avevo tanto bisogno di qualcuno. Non so perché si allontani.Cerco di non creare caos, anche perché mi sento gelosa. In sua presenza sono felice, mi sembra che il mondo sorrida, però c'è sempre lo spettro dell' "in realtà non ti vuole", come il precedente...e non so che fare. Vorrei dichiararmi, ma ho paura dell' ennesimo no, quindi me ne sto per le mie ripetendomi che capo a 2 anni mi sarà indifferente e che se avesse voluto si sarebbe mosso lui e se non lo fa, significa che non gli importa. Giusto?
[#5]
Utente
Nella vita reale, mi sembra di sentire esattamente quel che mi accade con lui nei sogni. Sono felice di trovarmelo di fronte, mi piace sentirlo parlare o averlo vicino. Mi piacerebbe frequentarlo, ma sono le cose che provavo per quello che voleva solo la relazione sessuale e non voglio essere umiliata ancora. E' come se fossi un cane affamato e mi si sventolasse davanti una bistecca. Razionalmente so che devo lasciar perdere,..
[#6]
" E' come se fossi un cane affamato e mi si sventolasse davanti una bistecca. "
Gentile Utente,
lasciamo perdere per un istante il sogno, e prendiamo in considerazione la Sua vita e il Suo modo di approcciare le persone, in particolare quando si sente sola e triste.
A mio avviso bisognerebbe risolvere questo problema, perchè Lei rischia di non sentire più in maniera genuina quali sono i Suoi bisogni veri (Le piace o non Le piace uno che nemmeno frequenta? Che cosa Le piace di una persona che non frequenta e che neppure conosce?) solo perchè si sente affamata d'amore.
Questo bisogno di essere amata è chiarissimo e umano, ma quando assume queste proporzioni e le conseguenze sono fare scelte inappropriate (non da un punto di vista morale, ma perchè dopo La fanno soffrire), allora è giusto e sensato lasciarsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta per vedere questa sequenza e spezzarla, imparando a relazionarsi in una maniera più sana per Lei.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
lasciamo perdere per un istante il sogno, e prendiamo in considerazione la Sua vita e il Suo modo di approcciare le persone, in particolare quando si sente sola e triste.
A mio avviso bisognerebbe risolvere questo problema, perchè Lei rischia di non sentire più in maniera genuina quali sono i Suoi bisogni veri (Le piace o non Le piace uno che nemmeno frequenta? Che cosa Le piace di una persona che non frequenta e che neppure conosce?) solo perchè si sente affamata d'amore.
Questo bisogno di essere amata è chiarissimo e umano, ma quando assume queste proporzioni e le conseguenze sono fare scelte inappropriate (non da un punto di vista morale, ma perchè dopo La fanno soffrire), allora è giusto e sensato lasciarsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta per vedere questa sequenza e spezzarla, imparando a relazionarsi in una maniera più sana per Lei.
Cordiali saluti,
[#7]
Utente
in passato è stato così...ma questa persona per un motivo o per l'altro passa l'80% delle sue giornate con me quindi ne conosco i pregi e i difetti...e per questo mi sembrava che i miei sentimenti fossero diversi. (siamo compagni di corso da 7 anni e molto vicini da circa 2)...comunque mi rendo conto che se avesse voluto si sarebbe fatto avanti. Sono andata da uno psicologo quando è finita la storia con il mio primo ragazzo ma la famiglia mi ha avversata, anche perché il fulcro del mio malessere era stato individuato proprio nella famiglia...ho cominciato a rendermi conto che ciò che mi dicevano era vero e provo un certo risentimento nei confronti dei miei. QUindi non mi sosterrebbero affatto...la sola cosa che posso fare è "occupare il tempo" e mantere le distanze...non ho altre soluzioni. grazie
[#8]
Un ragazzo dopo sette anni si accorge se gli piace una ragazza :-)
E se davvero interessato, trova il coraggio di farsi avanti.
Sono certa che esiste un ragazzo che può darLe proprio ciò di cui Lei ha bisogno, senza che Lei debba aspettare che lui si accorga della Sua esistenza...
Io trovo molto brutto riconoscere nella famiglia colpe di una sofferenza, perchè i genitori non sono mai perfetti e ciò che fanno, spesso lo fanno di buon cuore e con la certezza di fare il bene dei propri figli.
Quindi non è lì che bisogna intercettare colpe. Se la famiglia si è rivelata contraria ad una eventuale psicoterapia, ora Lei è maggiorenne e può rivolgersi ad un Collega presso l'ASL senza farlo sapere ai Suoi.
Può attendersi delle remore da parte loro, ma questo capita spessissimo perchè -esattamente come Lei è abituata ai Suoi modi di essere, anche loro lo sono- non si aspettano un Suo cambiamento che li costringerebbe a comportarsi in altro modo e ad accettare i Suoi di cambiamenti.
Cordiali saluti,
E se davvero interessato, trova il coraggio di farsi avanti.
Sono certa che esiste un ragazzo che può darLe proprio ciò di cui Lei ha bisogno, senza che Lei debba aspettare che lui si accorga della Sua esistenza...
Io trovo molto brutto riconoscere nella famiglia colpe di una sofferenza, perchè i genitori non sono mai perfetti e ciò che fanno, spesso lo fanno di buon cuore e con la certezza di fare il bene dei propri figli.
Quindi non è lì che bisogna intercettare colpe. Se la famiglia si è rivelata contraria ad una eventuale psicoterapia, ora Lei è maggiorenne e può rivolgersi ad un Collega presso l'ASL senza farlo sapere ai Suoi.
Può attendersi delle remore da parte loro, ma questo capita spessissimo perchè -esattamente come Lei è abituata ai Suoi modi di essere, anche loro lo sono- non si aspettano un Suo cambiamento che li costringerebbe a comportarsi in altro modo e ad accettare i Suoi di cambiamenti.
Cordiali saluti,
[#10]
Utente
Ho appena avuto una discussione con mia madre, in cui sono stata difesa da mio padre...quasi il sogno fosse premonitore. Ho paura che si suicidi, perché è molto teatrale nel modo di ricevere le critiche e mi fa stare male. Dice che non vedrà la mia laurea perché le verrà un cancro e che non vuole nulla da me. Il bisticcio è iniziato con: "a maria i suoi figli hanno anche regalato un viaggio a londra". Io ho risposto di malo modo, perché la persona cui si riferiva era la madre di una mia amica, che lei invidia molto, perché ha molte cose, il marito la ama, il figlio maggiore la renderà nonna e la mia (ex) amica si sposerà a luglio. E comunque avevo regalato loro un weekend dove volevano in italia, ma non hanno apprezzato, hanno criticato la scelta e ci sono andati malvolentieri tornando col muso. Ogni santa domenica va in chiesa e torna con una invidia nuova, adducendo che forse un giorno anche lei avrà qualcosa e forse almeno mi laureo a luglio (come se le mie fatiche fossero sue). Io non lavoro, non ho ancora finito gli studi in quanto mi manca la tesi e un esame per essere ingegnere (ho tante difficoltà a concentrarmi e mangio di continuo perché ciò che faccio mi sembra troppo difficile), come ho detto prima ho poche speranze di accoppiarmi e sono stressata ...sono sbottata, è tutto il giorno che sto male e quel che ha detto mi è parso l'ennesimo "ecco, la tua amica ha avuto una madre che non l'ha mai apprezzata e le ha pure donato un viaggio". Poi ho cercato di spiegarle che mi dispiaceva per essere sbottata ma che non ce la facevo più e mi ha ricoperta di insulti dicendo che lei è malata, che io la odio e non faccio niente per lei con amore, che mio padre l'ha pestata e che in casa se si permette di dire qualcosa o son botte (di papà) o sono mie lacrime...ed è vero, per me, che piango sempre, quando è troppo tardi..potevo stare zitta, ma ho tanta rabbia dentro...cosa posso fare? se torno dallo psicologo non cambia, perché episodi di questo tipo capitano ogni un per due...e il problema è qui, in casa... mi relazionavo come lei finché non ho deciso di fermarmi e pensare e la situazione è migliorata, ma vorrei tanto l'amore..ho bisogno di un punto fermo..che fare? come posso controllarmi per non essere più ferita? se non sbotto non le sento. se non provo rabbia ascolto e comprendo...che fare?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.6k visite dal 16/02/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.