Innamoramento-amore e tradimento
Salve,
spero di essere il piu sintetico possibile anche se definire la mia situazione e chiedere un consulto.
Ho 28 anni e sono stata fidanzata per 8 anni (convivenza di 1) con un ragazzo stupendo, che non mi faceva mancare nulla .. il classico ragazzo perfetto. Conosciuto 8 anni fa, dopo una frequentazione di un mese causa separazione traumatica e inaspettata dei miei genitori mi sono aggrappata a lui e alla sua famiglia purtroppo perdendo quella fase di passaggio tra lo starci bene all'essere innamorata veramente. E' andata avanti così per 8 anni con presenza piu o meno frequente del dubbio se fossi veramente innamorata o no. Il nostro rapporto però è stato splendido anche se io non ho mai sentito quel trasporto fisico e viscerale (tranne in alcuni momenti)che si dovrebbe sentire ma ho sempre dato la colpa a fattori esterni. Avevamo progetti di vita comune si, ma adagiata sul fatto che io non avendo lavoro fisso non so mai quando questi si sarebbero potuti realizzare, quindi alla fine ne parlavamo poco anche se lui metteva da parte quel che poteva per un futuro insieme. 3 mesi fa finalmente trovo il lavoro dei miei sogni (precario però) e lui firma per l'indeterminato, e sono entusiasta per questa nuova vita. Piano piano si crea un feeling con un collega, sposato con figli per il quale sento una forte simpatia e con il quale è facile scherzare. Mi piace essere corteggiata e lui è gentilissimo ma anche se la cosa mi destabilizza e mi fa piacere. Un giorno mi chiede di vederci e confessa che secondo lui stiamo andando oltre e che sarebbe meglio fermarci. Ci baciamo. La sera torno a casa e lascio il mio fidanzato. Per me è inconcepibile avergli fatto del male e quel bacio non mi ha lasciato indifferente come speravo, anzi. Con il collega continuano due settimane di flirt e un altro paio di incontri dove ci baciamo. Lui sostiene di non essere uomo da "amante", che mi vuole bene, la notte non dorme e mi pensa (e io lo stesso), che gli ho fatto aprire gli occhi (alla fine anche lui a me) e che non si sente in colpa nei confronti della moglie ma felice perchè si sente vivo e io lo stesso.Ci siamo ripromessi di limitare ll rapporto al livello lavorativo... però io ora ci sto male, sono piena di sensi di colpa nei confronti del mio ex e ho paura di perdere un rapporto che mi faceva sentire spensierata e che desideravo. Non volevo arrivare a questo punto perchè non ho mai provocato questa persona... adesso però mi sento usata, sola e triste perchè lui riusciva a mettermi il sorriso.
spero di essere il piu sintetico possibile anche se definire la mia situazione e chiedere un consulto.
Ho 28 anni e sono stata fidanzata per 8 anni (convivenza di 1) con un ragazzo stupendo, che non mi faceva mancare nulla .. il classico ragazzo perfetto. Conosciuto 8 anni fa, dopo una frequentazione di un mese causa separazione traumatica e inaspettata dei miei genitori mi sono aggrappata a lui e alla sua famiglia purtroppo perdendo quella fase di passaggio tra lo starci bene all'essere innamorata veramente. E' andata avanti così per 8 anni con presenza piu o meno frequente del dubbio se fossi veramente innamorata o no. Il nostro rapporto però è stato splendido anche se io non ho mai sentito quel trasporto fisico e viscerale (tranne in alcuni momenti)che si dovrebbe sentire ma ho sempre dato la colpa a fattori esterni. Avevamo progetti di vita comune si, ma adagiata sul fatto che io non avendo lavoro fisso non so mai quando questi si sarebbero potuti realizzare, quindi alla fine ne parlavamo poco anche se lui metteva da parte quel che poteva per un futuro insieme. 3 mesi fa finalmente trovo il lavoro dei miei sogni (precario però) e lui firma per l'indeterminato, e sono entusiasta per questa nuova vita. Piano piano si crea un feeling con un collega, sposato con figli per il quale sento una forte simpatia e con il quale è facile scherzare. Mi piace essere corteggiata e lui è gentilissimo ma anche se la cosa mi destabilizza e mi fa piacere. Un giorno mi chiede di vederci e confessa che secondo lui stiamo andando oltre e che sarebbe meglio fermarci. Ci baciamo. La sera torno a casa e lascio il mio fidanzato. Per me è inconcepibile avergli fatto del male e quel bacio non mi ha lasciato indifferente come speravo, anzi. Con il collega continuano due settimane di flirt e un altro paio di incontri dove ci baciamo. Lui sostiene di non essere uomo da "amante", che mi vuole bene, la notte non dorme e mi pensa (e io lo stesso), che gli ho fatto aprire gli occhi (alla fine anche lui a me) e che non si sente in colpa nei confronti della moglie ma felice perchè si sente vivo e io lo stesso.Ci siamo ripromessi di limitare ll rapporto al livello lavorativo... però io ora ci sto male, sono piena di sensi di colpa nei confronti del mio ex e ho paura di perdere un rapporto che mi faceva sentire spensierata e che desideravo. Non volevo arrivare a questo punto perchè non ho mai provocato questa persona... adesso però mi sento usata, sola e triste perchè lui riusciva a mettermi il sorriso.
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Gentile ragazza,
ogni scelta determina una perdita, la parte che non scegliamo di seguire. Forse è stata un po' affrettata nel mollare il suo ex, ma non lo definirei un male. Sembra quasi che abbia preso la prima "mezza" occasione per lasciarlo. Evidentemente la sua storia d'amore non la soddisfaceva, e nel momento in cui si "faceva sul serio" (possibile convivenza) lo ha mollato. Questa è solo un'ipotesi, non la conosco così a fondo ed un consulto on line ha i suoi limiti.
Forse per superare questo momento di difficoltà potrebbe rivolgersi ad un collega di persona, che la aiuterebbe a far chiarezza nei suoi sentimenti.
Restiamo in ascolto
ogni scelta determina una perdita, la parte che non scegliamo di seguire. Forse è stata un po' affrettata nel mollare il suo ex, ma non lo definirei un male. Sembra quasi che abbia preso la prima "mezza" occasione per lasciarlo. Evidentemente la sua storia d'amore non la soddisfaceva, e nel momento in cui si "faceva sul serio" (possibile convivenza) lo ha mollato. Questa è solo un'ipotesi, non la conosco così a fondo ed un consulto on line ha i suoi limiti.
Forse per superare questo momento di difficoltà potrebbe rivolgersi ad un collega di persona, che la aiuterebbe a far chiarezza nei suoi sentimenti.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Ragazza,
anche io, come il collega! sottolineo i limiti del mezzo informatico...ma 28 meno 8, da semplicemente 20....
Forse adesso, anche se il suo ragazzo è perfetto, lei è differente da otto anni fa ed ha una sana voglia di fare esperienze
anche io, come il collega! sottolineo i limiti del mezzo informatico...ma 28 meno 8, da semplicemente 20....
Forse adesso, anche se il suo ragazzo è perfetto, lei è differente da otto anni fa ed ha una sana voglia di fare esperienze
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
D'accordo "una sana voglia di fare esperienze"era li', pronta, per cui alla prima mezza occasione lei ha mollato..in questo sono d'accordo coi Colleghi, ma da questa storia, oltre allo splendore dell'amore , del batticuore e così via potrebbe anche essere che non le resti molto.. ma magari ne vale la pena..
Si faccia aiutare a chiarirsi le idee..
Si faccia aiutare a chiarirsi le idee..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 15/02/2014.
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