Una decisione difficile
Gentilissimi Dottori,
Io e il mio compagno stiamo insieme da due anni e mezzo. Io ho 40 anni, lui 35. Entrambi senza figli, dopo una serie di storie "sbagliate" sia per me che per lui, ci siamo innamorati. Storia molto bella, c'è molto affetto tra di noi, interessi comuni ma anche spazi personali, un'intesa sessuale veramente soddisfacente(anche a detta sua), progetti assieme.Non sono mancate delle furiose litigate ma sempre risolte con la volontà di stare assieme.
Dopo 1anno e mezzo siamo andati a convivere; appena trasferiti ho scoperto casualmente che mi aveva tradito qualche mese prima con una sua collega di 52 anni. Inizialmente ho interrotto la relazione per un paio di mesi, poi gradualmente ci siamo riavvicinati. Lui si è giustificato dicendo che da me non gli manca nulla ma che ha sbagliato perchè ha voluto provare una sensazione che aveva sempre sognato fin da giovane: stare con una donna matura(anche se a detta sua il rapporto si è limitato a qualche bacio e qualcosa di più per due tre volte).
Da qui è iniziata tutta la mia sofferenza di quest'anno; dapprima ho cercato di capire se avevo delle responsabilità anch'io nell'accaduto e ho modificato certi miei atteggiamenti. La nostra storia ha proseguito molto bene, sesso compreso, salvo alcune mie ricadute periodiche, momenti in cui lui si è sempre dimostrato vicino e intenzionato a far progredire il nostro rapporto.
Poi, non convinta totalmente delle sue parole, volevo capire quanto questa sua attrazione per donne più vecchie di lui fosse una semplice fantasia come tante altre o se era qualcosa di più. Mi sono ritrovata a controllare ogni tanto le sue ricerche sul pc, con molto disagio perchè non l'avevo mai fatto prima. Ed è emerso che tutto quello che lui guarda nei momenti di intimità riguarda solo ed esclusivamente quell'argomento: video porno di madri con i figli, donne mature con ragazzini, suocere, insegnanti e alunni e quant'altro...anche semplici filmati non pornografici con riferimento a baci incestuosi madre-filglio.
Ne ho parlato con uno psicologo ma non avendo molto denaro a disposizione in questo periodo abbiamo accordato solo qualche incontro per contenere i miei stati d'animo.Lo psicologo in questione mi ha detto di stare tranquilla, che potrebbe essere una dimensione solo fantastica e che non è detto che si traduca nuovamente in realtà se il mio compagno è intenzionato ad andare avanti e viviamo un bel rapporto. Peccato che l'ultima volta che ho guardato(e dico l'ultima perchè ero veramente intenzionata a lasciare perdere la questione e a vivermi il rapporto per quello che c'era tra noi due) ho scoperto che ha cercato di recente il nome della signora con cui aveva avuto a che fare, per vedere se aveva facebook. Allora sono scoppiata e gli ho detto tutto. Lui nega l'attuale interesse per questa persona.
La mia domanda è:è giusto accogliere e accettare l'altro com'è o sto "amando troppo"? Anche in visione di un figlio che si parlava di avere.
Grazie infinite.
Io e il mio compagno stiamo insieme da due anni e mezzo. Io ho 40 anni, lui 35. Entrambi senza figli, dopo una serie di storie "sbagliate" sia per me che per lui, ci siamo innamorati. Storia molto bella, c'è molto affetto tra di noi, interessi comuni ma anche spazi personali, un'intesa sessuale veramente soddisfacente(anche a detta sua), progetti assieme.Non sono mancate delle furiose litigate ma sempre risolte con la volontà di stare assieme.
Dopo 1anno e mezzo siamo andati a convivere; appena trasferiti ho scoperto casualmente che mi aveva tradito qualche mese prima con una sua collega di 52 anni. Inizialmente ho interrotto la relazione per un paio di mesi, poi gradualmente ci siamo riavvicinati. Lui si è giustificato dicendo che da me non gli manca nulla ma che ha sbagliato perchè ha voluto provare una sensazione che aveva sempre sognato fin da giovane: stare con una donna matura(anche se a detta sua il rapporto si è limitato a qualche bacio e qualcosa di più per due tre volte).
Da qui è iniziata tutta la mia sofferenza di quest'anno; dapprima ho cercato di capire se avevo delle responsabilità anch'io nell'accaduto e ho modificato certi miei atteggiamenti. La nostra storia ha proseguito molto bene, sesso compreso, salvo alcune mie ricadute periodiche, momenti in cui lui si è sempre dimostrato vicino e intenzionato a far progredire il nostro rapporto.
Poi, non convinta totalmente delle sue parole, volevo capire quanto questa sua attrazione per donne più vecchie di lui fosse una semplice fantasia come tante altre o se era qualcosa di più. Mi sono ritrovata a controllare ogni tanto le sue ricerche sul pc, con molto disagio perchè non l'avevo mai fatto prima. Ed è emerso che tutto quello che lui guarda nei momenti di intimità riguarda solo ed esclusivamente quell'argomento: video porno di madri con i figli, donne mature con ragazzini, suocere, insegnanti e alunni e quant'altro...anche semplici filmati non pornografici con riferimento a baci incestuosi madre-filglio.
Ne ho parlato con uno psicologo ma non avendo molto denaro a disposizione in questo periodo abbiamo accordato solo qualche incontro per contenere i miei stati d'animo.Lo psicologo in questione mi ha detto di stare tranquilla, che potrebbe essere una dimensione solo fantastica e che non è detto che si traduca nuovamente in realtà se il mio compagno è intenzionato ad andare avanti e viviamo un bel rapporto. Peccato che l'ultima volta che ho guardato(e dico l'ultima perchè ero veramente intenzionata a lasciare perdere la questione e a vivermi il rapporto per quello che c'era tra noi due) ho scoperto che ha cercato di recente il nome della signora con cui aveva avuto a che fare, per vedere se aveva facebook. Allora sono scoppiata e gli ho detto tutto. Lui nega l'attuale interesse per questa persona.
La mia domanda è:è giusto accogliere e accettare l'altro com'è o sto "amando troppo"? Anche in visione di un figlio che si parlava di avere.
Grazie infinite.
[#1]
Gentile utente, secondo me questa vicenda non ha a che fare col rapporto esistente con lei, ma ha a che fare col passato lontano del suo compagno, il quale potrebbe avere un Edipo non risolto, cioè un rapporto con la madre non risolto, la sensazione di non essere stato amato accudito, compreso da sua madre.
Penso che sia soprattutto lui che dovrebbe farsi un giro da uno psicologo per chiarirsi il suo proprio comportamento e superare queste sue .. nostalgie.. La consiglio di cercare di essere calma e serena, dato che quest'uomo lo ama e anche di non andare a guardare tanto nel computer, nel telefono.. cerchi di andare .. oltre.. e di vivere la realtà affettuosa che c'è tra voi..
Restiamo in ascolto..
Penso che sia soprattutto lui che dovrebbe farsi un giro da uno psicologo per chiarirsi il suo proprio comportamento e superare queste sue .. nostalgie.. La consiglio di cercare di essere calma e serena, dato che quest'uomo lo ama e anche di non andare a guardare tanto nel computer, nel telefono.. cerchi di andare .. oltre.. e di vivere la realtà affettuosa che c'è tra voi..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Cara Utente,
concordo con la collega: il problema non è di sicuro il suo ma, eventualmente, del suo compagno. E' anche vero che ogni coppia ha le sue regole, le sue dinamiche, le sue unicità: ogni giorno ci si sveglia insieme, ogni sera si torna a dormire insieme mentre si affrontano le varie difficoltà della vita. Non dimentichi però che stare insieme è una scelta e che, in quanto tale, questa è individuale e può cambiare in qualsiasi momento: lei è libera di continuare ad amare il suo compagno nella stessa identica misura in cui è libera di terminare la relazione, se ciò che sta accadendo la ferisce troppo. Naturalmente lo stesso discorso vale anche per lui.
Ci faccia sapere cosa ne pensa...
La ringrazio ed invio un caloroso saluto a lei e alla collega
concordo con la collega: il problema non è di sicuro il suo ma, eventualmente, del suo compagno. E' anche vero che ogni coppia ha le sue regole, le sue dinamiche, le sue unicità: ogni giorno ci si sveglia insieme, ogni sera si torna a dormire insieme mentre si affrontano le varie difficoltà della vita. Non dimentichi però che stare insieme è una scelta e che, in quanto tale, questa è individuale e può cambiare in qualsiasi momento: lei è libera di continuare ad amare il suo compagno nella stessa identica misura in cui è libera di terminare la relazione, se ciò che sta accadendo la ferisce troppo. Naturalmente lo stesso discorso vale anche per lui.
Ci faccia sapere cosa ne pensa...
La ringrazio ed invio un caloroso saluto a lei e alla collega
Dr.ssa Mirella Di Calisto
Psicologa Clinica e Psicoterapeuta
[#3]
Utente
Care Dottoresse,
grazie mille di avere risposto..e così velocemente!
In effetti la madre di lui è molto attaccata al marito e ai figli, si
è sempre fatta in quattro per loro ed è la "capa" in famiglia. So che
quando lui era piccolo non è riuscita ad inserirlo nella scuola
materna e ha dovuto rimandare di molti anni il suo re-inserimento
lavorativo perchè lui non ne voleva sapere di stare dai nonni. Durante
l'adolescenza è diventato "il ribelle della famiglia" ed è andato a
vivere per conto suo abbastanza presto.
- Si può risolvere il complesso di Edipo? Ho letto un po'
sull'argomento, qualcuno dice di si, altri di no.
- Lui ora ha manifestato la volontà di andare da uno psicologo, sarebbe
orientato verso una terapia Breve Strategica di circa una decina di
sedute.
Scusate l'ignoranza, ma davvero può funzionare una cosa del genere? Io ho
sempre sentito parlare della psicoterapia come qualcosa dai tempi
molto lunghi..Chiedo solo per sapere perchè in ogni caso non voglio intralciarlo con le mie idee e lasciarlo libero di decidere il suo percorso terapeutico.
Non voglio essere negativa al riguardo, ma solo per sapere a cosa
posso andare incontro, vi chiedo:
- se questo complesso non venisse risolto devo aspettarmi che lui, parallelamente al rapporto con me,
avrà sempre la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche
altra parte? Posto che nessuno in una storia lunga è immune
dall'eventualità di provare attrazione per altre persone, questo lo
so, ma avere al mio fianco una persona così "predisposta alla
trasgressione" mi crea un certo timore.
Ripeto, anche in visione di un eventuale figlio, visto che la natura
purtroppo non mi lascia ancora molto tempo.
Un abbraccio a voi che mi siete di un aiuto grandissimo in questo
momento cruciale.
grazie mille di avere risposto..e così velocemente!
In effetti la madre di lui è molto attaccata al marito e ai figli, si
è sempre fatta in quattro per loro ed è la "capa" in famiglia. So che
quando lui era piccolo non è riuscita ad inserirlo nella scuola
materna e ha dovuto rimandare di molti anni il suo re-inserimento
lavorativo perchè lui non ne voleva sapere di stare dai nonni. Durante
l'adolescenza è diventato "il ribelle della famiglia" ed è andato a
vivere per conto suo abbastanza presto.
- Si può risolvere il complesso di Edipo? Ho letto un po'
sull'argomento, qualcuno dice di si, altri di no.
- Lui ora ha manifestato la volontà di andare da uno psicologo, sarebbe
orientato verso una terapia Breve Strategica di circa una decina di
sedute.
Scusate l'ignoranza, ma davvero può funzionare una cosa del genere? Io ho
sempre sentito parlare della psicoterapia come qualcosa dai tempi
molto lunghi..Chiedo solo per sapere perchè in ogni caso non voglio intralciarlo con le mie idee e lasciarlo libero di decidere il suo percorso terapeutico.
Non voglio essere negativa al riguardo, ma solo per sapere a cosa
posso andare incontro, vi chiedo:
- se questo complesso non venisse risolto devo aspettarmi che lui, parallelamente al rapporto con me,
avrà sempre la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche
altra parte? Posto che nessuno in una storia lunga è immune
dall'eventualità di provare attrazione per altre persone, questo lo
so, ma avere al mio fianco una persona così "predisposta alla
trasgressione" mi crea un certo timore.
Ripeto, anche in visione di un eventuale figlio, visto che la natura
purtroppo non mi lascia ancora molto tempo.
Un abbraccio a voi che mi siete di un aiuto grandissimo in questo
momento cruciale.
[#4]
Gent.le Sig.ra,
attraverso una consulenza on line non possiamo trarre conclusioni/valutazioni così specifiche, se il suo compagno ha intenzione di iniziare un percorso con uno Psicoterapeuta, significa che avverte un disagio sia individuale che di coppia.
Non esiste la predisposizione alla trasgressione tuttavia sarebbe importante approfondire gli aspetti relativi all'immaginario sessuale del suo compagno.
Parallelamente Lei potrebbe fare dei colloqui individuali, rivolgendosi al Consultorio Familiare della sua ASL, per migliorare la consapevolezza del suo vissuto e comprendere se è necessario intervenire anche all'interno della relazione di coppia.
L'efficacia della psicoterapia non dipende dalla durata, se la stessa crea le condizioni favorevoli all'avvio di un processo di cambiamento, il cliente, che lo vive in prima persona, se ne accorge già dai primi mesi.
attraverso una consulenza on line non possiamo trarre conclusioni/valutazioni così specifiche, se il suo compagno ha intenzione di iniziare un percorso con uno Psicoterapeuta, significa che avverte un disagio sia individuale che di coppia.
Non esiste la predisposizione alla trasgressione tuttavia sarebbe importante approfondire gli aspetti relativi all'immaginario sessuale del suo compagno.
Parallelamente Lei potrebbe fare dei colloqui individuali, rivolgendosi al Consultorio Familiare della sua ASL, per migliorare la consapevolezza del suo vissuto e comprendere se è necessario intervenire anche all'interno della relazione di coppia.
L'efficacia della psicoterapia non dipende dalla durata, se la stessa crea le condizioni favorevoli all'avvio di un processo di cambiamento, il cliente, che lo vive in prima persona, se ne accorge già dai primi mesi.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#5]
Gentile Utente,
è difficile prevedere la durata degli incontri psicologici e se e quanto un orientamento possa funzionare con quella specifica persona.
Alcune persone traggono vantaggio anche da un solo incontro.
Questo però non permette di dire che tutte le persone risolvano con un solo incontro.
Daltronde anche Lei ha concordato pochi incontri con lo psicologo.
Ora per quanto riguarda il figlio futuro, anche qui la psicologia non può fare previsioni: non abbiamo elementi, nè competenze tali, per garantire quali effetti possa avere "l'evento diventare padre".
Forse acutizza problemi pregressi o forse stimola risorse e nuove reazioni.
è difficile prevedere la durata degli incontri psicologici e se e quanto un orientamento possa funzionare con quella specifica persona.
Alcune persone traggono vantaggio anche da un solo incontro.
Questo però non permette di dire che tutte le persone risolvano con un solo incontro.
Daltronde anche Lei ha concordato pochi incontri con lo psicologo.
Ora per quanto riguarda il figlio futuro, anche qui la psicologia non può fare previsioni: non abbiamo elementi, nè competenze tali, per garantire quali effetti possa avere "l'evento diventare padre".
Forse acutizza problemi pregressi o forse stimola risorse e nuove reazioni.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#6]
Cara Utente,
mi trovo anche io d'accordo con i colleghi per quel che riguarda le sue legittime domande sul percorso terapeutico e gli aspetti tecnici: purtroppo il pc non ci permette di avere dati sufficienti a poter valutare e rispondere. Quello che mi preme però è rinnovarle l'incoraggiamento a continuare a farsi delle domande sul suo rapporto con il suo compagno tenendo però il focus su di lei e non su di lui. In questo caso la domanda:
"[il mio compagno] avrà sempre la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche altra parte?"
diventerebbe:
"Io posso continuare ad amare una persona che ha la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche altra parte?"
La ringrazio e invio un caloroso saluto a lei ed ai colleghi
mi trovo anche io d'accordo con i colleghi per quel che riguarda le sue legittime domande sul percorso terapeutico e gli aspetti tecnici: purtroppo il pc non ci permette di avere dati sufficienti a poter valutare e rispondere. Quello che mi preme però è rinnovarle l'incoraggiamento a continuare a farsi delle domande sul suo rapporto con il suo compagno tenendo però il focus su di lei e non su di lui. In questo caso la domanda:
"[il mio compagno] avrà sempre la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche altra parte?"
diventerebbe:
"Io posso continuare ad amare una persona che ha la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche altra parte?"
La ringrazio e invio un caloroso saluto a lei ed ai colleghi
[#7]
Utente
Cari Dottori,
mi rendo conto di avervi chiesto un po' troppo per un consuto on line e ringrazio moltissimo tutti per le risposte.
Alla Dr.ssa Camplone volevo dire che lo psicologo con cui ho preso contatto è appunto quello messo a disposizione dalla mia ASL.Faremo solo qualche incontro ma, al momento, va bene anche questo.
Alla Dr.ssa Calisto volevo dire che mi sono già fatta ripetutamente questa domanda "Io posso continuare ad amare una persona che ha la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche altra parte?"...E la mia risposta è no.
Posso continuare ad amarlo ma non me la sentirei sicuramente di portare avanti la relazione, ne soffrirei troppo.
Proprio per questo cercavo di capire se c'era qualche speranza che la cosa potesse risolversi. Il punto è che non verrò mai a sapere se si è risolta o no poichè lui, alla fine del ciclo di psicoterapia, per non perdermi, potrebbe dirmi che ha risolto tutto e invece magari non è così. E in aggiunta non ho più intenzione di doverlo controllare.
La questione del figlio che mi ponevo era proprio legata a questo, e cioè che non vorrei mai pensare che tutto si sia risolto e venire a conoscenza più avanti( dopo aver già avuto il figlio) di una sua nuova sbandata per una donna matura.
So che non potete darmi consigli ulteriori perchè devo decidere io, forse cercavo solo una speranza di salvare un rapporto che su tutti gli altri aspetti è veramente stupendo.
Vi ringrazio ancora infinitamente.
Un abbraccio e buon lavoro..
mi rendo conto di avervi chiesto un po' troppo per un consuto on line e ringrazio moltissimo tutti per le risposte.
Alla Dr.ssa Camplone volevo dire che lo psicologo con cui ho preso contatto è appunto quello messo a disposizione dalla mia ASL.Faremo solo qualche incontro ma, al momento, va bene anche questo.
Alla Dr.ssa Calisto volevo dire che mi sono già fatta ripetutamente questa domanda "Io posso continuare ad amare una persona che ha la tendenza a cercare "il frutto proibito" da qualche altra parte?"...E la mia risposta è no.
Posso continuare ad amarlo ma non me la sentirei sicuramente di portare avanti la relazione, ne soffrirei troppo.
Proprio per questo cercavo di capire se c'era qualche speranza che la cosa potesse risolversi. Il punto è che non verrò mai a sapere se si è risolta o no poichè lui, alla fine del ciclo di psicoterapia, per non perdermi, potrebbe dirmi che ha risolto tutto e invece magari non è così. E in aggiunta non ho più intenzione di doverlo controllare.
La questione del figlio che mi ponevo era proprio legata a questo, e cioè che non vorrei mai pensare che tutto si sia risolto e venire a conoscenza più avanti( dopo aver già avuto il figlio) di una sua nuova sbandata per una donna matura.
So che non potete darmi consigli ulteriori perchè devo decidere io, forse cercavo solo una speranza di salvare un rapporto che su tutti gli altri aspetti è veramente stupendo.
Vi ringrazio ancora infinitamente.
Un abbraccio e buon lavoro..
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.9k visite dal 15/02/2014.
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