Dolore intercostale

Salve, soffro da circa una settimana di un dolore intercostale nella parte sinistra del petto. Tale dolore non è continuo, ma "sorge" almeno una volta al giorno e dura parecchi minuti. Inoltre il dolore in questione può essere o più interno (quindi verso lo sterno) o più esterno (sotto l'ascella, a livello delle costole).
Punto essenziale è che faccio fatica a respirare quando sono a letto e ancor più quando dormo sul lato sinistro. Inoltre ho avuto anche due crisi di panico perché sono emetofobico e quindi appena ho la nausea vado nel panico totale con sudorazione e tachicardia (inconsapevolmente ingoio aria, lo stomaco si gonfia e successivamente rigetto fuori l'aria).
Aggiungo poi altri elementi che reputo essenziali: assumo alcuni farmaci poiché soffro di emicrania ad alta frequenza (circa un attacco ogni 2/3 giorni). I farmaci sono:
Depakin 200mg 3 volte al dì (ai pasti)
Fluoxeren 20mg 1 volta al dì (pranzo)
Laroxyl 25mg 1 volta al dì (poco prima di andare a letto)
Ho inoltre eseguito pochi mesi fa (dicembre) degli esami al cuore (non ricordo quali in verità) per arrivare alla conclusione che ho il forame ovale pervio.
Secondo i miei genitori questi dolori altro non dipendono che dall'ansia.
Mi chiedo quindi se devo fare qualche esame per scongiurare che vi sia dell'altro oppure è veramente solo dell'ansia?
Dimenticavo che solo oggi ho avuto della gastrite dopo aver pranzato. Ho mangiato molte arance, quindi penso che sia dipeso da quello.
Grazie mille per l'attenzione
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Ragazzo,
ha seguito il suggerimento ricevuto in un consulto precedente?
Si è rivolto a un nostro collega?

Chi le ha prescritto i farmaci? Da chi è seguito, medico di base, specialista?

L'ansia si esprime in molti modi, somatizzazioni comprese.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html

Ci faccia sapere, restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Utente
Utente
In primo luogo, la ringrazio per la risposta.
Sì, sono seguito da una psicoterapeuta una volta alla settimana. Però non ho ancora parlato di questo problema con la specialista dal momento che è successivo rispetto all'ultima visita.
Per quanto concerne i farmaci, questi sono stati prescritti da un neurologo. La prossima visita sarà per il 19 ed ha detto che oltre a discutere riguardo il diario della cefalea vuole parlare con me anche dell'emetofobia (nella prima visita non mi è venuto a mente di parlarne).
Ad ogni modo, potrebbe essere utile parlarne con la mia psicoterapeuta? Questa settimana non ho ancora preso appuntamento
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

che tipo di psicoterapia sta facendo e quale diagnosi è stata posta?
Quali obiettivi terapeutici sono stati fissati?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
in verità con tutto che seguo psicoterapia da settembre (con frequenza settimanale) non so rispondere alle prime due domande.
Come obiettivo so solo che stiamo lavorando sul fatto che voglio star da solo e non ho rapporti interpersonali. Quindi mi pone di volta in volta dei "compiti" per farmi uscire di casa e stare in mezzo ad altre persone (senza necessariamente averci contatto).
Inoltre mi è stata prescritta la meditazione.
Oltre a questo, son desolato ma non so cos'altro aggiungere
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Mah, in genere le prescrizioni seguono una valutazione condivisa poi col pz (restituzione) e si presuppone che siano fissati degli obiettivi.
Ad esempio, se Lei ha un problema nei rapporti personali, bisognerebbe per prima cosa capire quali sono (perchè così è troppo generico), quindi declinare bene in quali comportamenti fa fatica e misurare il grado di difficoltà.
Poi si passa alla parte operativa, cioè alle prescrizioni ("compiti" per casa) che devono avere una finalità.
Ovviamente non entro nel merito della terapia, ma per quanto riguarda il tipo di trattamento in genere viene sottoscritto un contratto terapeutico per esplicitare anche questi aspetti.

Cordiali saluti,
[#6]
Utente
Utente
Non so cosa dirle, le dico solo che lavora a stretto contatto con l'istituto neurologico Carlo Besta.
Aggiungendo poi che secondo lei non dovevo assumere alcun farmaco, anche se ho ritenuto di fare di testa mia ed assumere i farmaci sopra indicati.
Ad ogni modo la ringrazio nuovamente.
Cordiali Saluti
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
I farmaci prescritti dal medico devono essere gestiti e controllati dal medico; gli psicologi non sono medici e non possono nè prescrivere farmaci, nè suggerire al pz di farne a meno.

Cordiali saluti,
[#8]
Utente
Utente
Pienamente d'accordo. E' per questo che ho ritenuto necessario continuare la terapia del neurologo.
Ad ogni modo trarrò le mie conclusioni: ho scelto questa psicoterapeuta perché consigliata dal Besta e devo essere sincero non sono mai stato pienamente soddisfatto.
Per esempio io sono convinto di essere tricotillomane: strappo i peli delle sopracciglia (ma anche altri peli, solo che la frequenza è minore) e provo piacere nell'azione e dopo provo frustrazione nell'avere delle sopracciglia "bucherellate".
Ne ho fatto anche menzione, ma è stato preso sotto gamba e non le ha dato alcuna importanza. Ed io nel frattempo continuo nella mia azione quotidiana.
Se poi considero i "costi-benefici" derivanti dalle sedute, direi che, considerando l'onorario, sono decisamente in deficit.
La ringrazio ancora.
Cordiali Saluti
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
A distanza di mesi, da settembre ad oggi, e per un disturbo d'ansia come sembrerebbe il Suo, i risultati dovrebbero già vedersi.
Nel Suo interesse, può verificare che lo psicologo psicoterapeuta sia iscritto qui: www.psy.it

Cordiali saluti,
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