Ansia degenerativa
Buongiorno,
sono una ragazza di 22 anni.Da qualche anno soffro di attacchi d'ansia, inizialmente non ho dato troppo peso alla questione, credevo che avere qualche attacco ogni tanto fosse normale (la scuola, la famiglia, il resto).
Da un po` di tempo a questa parte, pero`, la questione e` peggiorata.Inizio con l'avere una forte accellerazione cardiaca, a volte alzamenti di pressione (ogni tanto superavo 150 e piu`),e (cosa che mi imbarazza e da molto fastidio) ho urgente bisogno di defecare.
Prima accadeva se avevo colloqui o altro,adesso anche pagare una bolletta o prenotare una visita mi fa perdere il controllo.Ho fatto cose che credevo mi aiutassero (camminare per scaricare l'adrenalina, aria fresca per respirare,rinfrescarmi la faccia quando non sono in casa)ma nulla.
Magari mentalmente riesco a convincermi che devo fare quella determinata cosa,ma il corpo non riesco a controllarlo e questo mi sta letteralmente rovinando tutto, soprattutto ora che dovrei aprire un'attivita` e il terrore mi assale.
Ringrazio per l'attenzione
S.C.
sono una ragazza di 22 anni.Da qualche anno soffro di attacchi d'ansia, inizialmente non ho dato troppo peso alla questione, credevo che avere qualche attacco ogni tanto fosse normale (la scuola, la famiglia, il resto).
Da un po` di tempo a questa parte, pero`, la questione e` peggiorata.Inizio con l'avere una forte accellerazione cardiaca, a volte alzamenti di pressione (ogni tanto superavo 150 e piu`),e (cosa che mi imbarazza e da molto fastidio) ho urgente bisogno di defecare.
Prima accadeva se avevo colloqui o altro,adesso anche pagare una bolletta o prenotare una visita mi fa perdere il controllo.Ho fatto cose che credevo mi aiutassero (camminare per scaricare l'adrenalina, aria fresca per respirare,rinfrescarmi la faccia quando non sono in casa)ma nulla.
Magari mentalmente riesco a convincermi che devo fare quella determinata cosa,ma il corpo non riesco a controllarlo e questo mi sta letteralmente rovinando tutto, soprattutto ora che dovrei aprire un'attivita` e il terrore mi assale.
Ringrazio per l'attenzione
S.C.
[#1]
Gentile ragazzo,
ha chiesto al suo medico di base?
Se da un punto di vista organico non ci sono riscontri positivi, dovrebbe consultare un Collega di persona e fare una valutazione psicologica.
Come vanno le sue relazioni interpersonali (amicali, sentimentali)?
>>credevo che avere qualche attacco ogni tanto fosse normale..<<
in realtà non è così, Un conto è avere un'ansia gestibile, ma se si parla di "attacchi" è probabile che ci sia un disagio sottostante.
ha chiesto al suo medico di base?
Se da un punto di vista organico non ci sono riscontri positivi, dovrebbe consultare un Collega di persona e fare una valutazione psicologica.
Come vanno le sue relazioni interpersonali (amicali, sentimentali)?
>>credevo che avere qualche attacco ogni tanto fosse normale..<<
in realtà non è così, Un conto è avere un'ansia gestibile, ma se si parla di "attacchi" è probabile che ci sia un disagio sottostante.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
Buonasera dottore,
non ho avuto la possibilita` di parlare con il mio medico di base.Ho avuto pero` un colloquio con uno psichiatra (nonche` primario) che, sinceramente, mi ha delusa.Dal primo incontro, ha ritenuto necessario prescrivermi degli antidepressivi (affermando che ora sono meno pesanti di una volta e cose cosi`)dicendomi di aumentare pian piano la dose e di risentirsi il mese dopo.Uscita dallo studio, pero`, non ho avuto il coraggio di prenderli (non ricordo neanche il nome)e sono quindi tornata al punto di partenza...
Le mie relazioni interpersonali sono sempre state nella norma,ma l'impossibilita` di trovare lavoro causa crisi (quindi ogni colloquio andato male), la scoraggiante visione che ho del mondo e altre cose hanno certamente contribuito a questa mia situazione, che ritengo comunque eccessiva e insostenibile.
non ho avuto la possibilita` di parlare con il mio medico di base.Ho avuto pero` un colloquio con uno psichiatra (nonche` primario) che, sinceramente, mi ha delusa.Dal primo incontro, ha ritenuto necessario prescrivermi degli antidepressivi (affermando che ora sono meno pesanti di una volta e cose cosi`)dicendomi di aumentare pian piano la dose e di risentirsi il mese dopo.Uscita dallo studio, pero`, non ho avuto il coraggio di prenderli (non ricordo neanche il nome)e sono quindi tornata al punto di partenza...
Le mie relazioni interpersonali sono sempre state nella norma,ma l'impossibilita` di trovare lavoro causa crisi (quindi ogni colloquio andato male), la scoraggiante visione che ho del mondo e altre cose hanno certamente contribuito a questa mia situazione, che ritengo comunque eccessiva e insostenibile.
[#4]
Gentile Ragazza,
i fattori contingenti che cita possono certamente contribuire a sostenere e alimentare la sua ansia, ma credo siano solo una parte del problema.
Infatti ci dice che il suo disagio sussite da qualche anno. L'ansia patologica se non trattata opportunamente, tende a cronicizzarsi e peggiorare.
Il suo corpo ora le sta mandando segnali importanti che sarebbero da decodificare con l'apporto di un nostro collega in presenza, tanto più che ritiene la situazione eccessiva e insostenibile.
Una visita dal medico di base è opportuna, così come rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta per far fronte in modo efficace ai suoi disagi.
Cosa la frena dal seguire la terapia farmacologica prescritta dallo psichiatra?
i fattori contingenti che cita possono certamente contribuire a sostenere e alimentare la sua ansia, ma credo siano solo una parte del problema.
Infatti ci dice che il suo disagio sussite da qualche anno. L'ansia patologica se non trattata opportunamente, tende a cronicizzarsi e peggiorare.
Il suo corpo ora le sta mandando segnali importanti che sarebbero da decodificare con l'apporto di un nostro collega in presenza, tanto più che ritiene la situazione eccessiva e insostenibile.
Una visita dal medico di base è opportuna, così come rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta per far fronte in modo efficace ai suoi disagi.
Cosa la frena dal seguire la terapia farmacologica prescritta dallo psichiatra?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#7]
Gentile Utente,
>>Spero che almeno una consulenza di uno psicologo mi sollevi un po`..<<
se il problema è l'ansia e non vuole prendere farmaci, il professionista di riferimento è lo psicologo che non serve per "sollevarla un po'", ma per comprendere come intervenire e gestire meglio le sue reazioni psicofisiche.
>>Io ho associato le reazioni fisiche all'ansia, quindi non sapevo piu` cosa fare.<<
Se invece ha un disturbo d'ansia conclamato (diagnosticato), una psicoterapia (psicologo specializzato in psicoterapia) è utile per curare il suo disturbo.
>>Spero che almeno una consulenza di uno psicologo mi sollevi un po`..<<
se il problema è l'ansia e non vuole prendere farmaci, il professionista di riferimento è lo psicologo che non serve per "sollevarla un po'", ma per comprendere come intervenire e gestire meglio le sue reazioni psicofisiche.
>>Io ho associato le reazioni fisiche all'ansia, quindi non sapevo piu` cosa fare.<<
Se invece ha un disturbo d'ansia conclamato (diagnosticato), una psicoterapia (psicologo specializzato in psicoterapia) è utile per curare il suo disturbo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3k visite dal 11/02/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.