Come comportarsi, paura di una relazione

Gentili specialisti, credo di avere incontrato un uomo che manifesta alcune tipiche ansie della paura di innamorarsi. Tra noi c'è stato subito interesse e alchimia. Prima due mesi di velato e gentile corteggiamento (un periodo veramente molto bello in cui sono emerse diverse affinità tra di noi),poi quando la situazione lo ha permesso, il rapporto ha fatto un paso avanti. Abitiamo in due città diverse, ma non troppo distanti e comunque facilmente raggiungibili. Lui ha avuto un passato con una relazione molto difficile, oggettivamente complicata, che lo ha fatto soffrire moltissimo. Attualmente è ancora in cura da uno psicologo. Anche io ho alle spalle una relazione che mi ha fatto soffrire, ma devo dire che l'incontro con questa persona mi ha dato la speranza di poter intraprendere un rapporto sincero e positivo. Ci siamo sentiti molto, poi per alcuni giorni sono andata da lui.Sono stata io a spostarmi, dal momento che, oggettivamente e per questioni pratiche, sarebbe stato impossibile diversamente. Tutto sembrava procedere nel migliore dei modi: lui di carattere un po' schivo, ma interessato, appassionato, affettuoso, partecipativo, comunicativo, intenzionato a trovare il modo di poter far andare avanti la nostra storia. Io dal canto mio, felicissima. Dopo la seconda volta che ci siamo visti, qualcosa è cambiato. Le telefonate si sono ridotte, con motivazioni quanto mai strane, i progetti per gli incontri futuri sono caduti nel silenzio. Nelle occasioni in cui ho cercato di parlare per capire cosa stesse accadendo, lui ha affermato di essere combattuto, di avere paura di soffrire per il fatto di volermi vedere e di non poterlo fare a causa della distanza.Dice che per potersi frequentare è necessario pianificare gli incontri, ma che questa pianificazione lo fa cadere nell'ansia(ma si tratta di pianificazioni che rientrano nella normalità). Anche programmare una telefonata lo fa sentire in trappola. Di fatto soffre di ansia e attacchi di panico e ci sono anche dei giorni in cui non vuole vedere e sentire nessuno. Di contro però è molto attivo nel suo lavoro e adempie a quegli impegni famigliari ai quali non puo' esimersi. Sembra che la nostra relazione sia stata improvvisamente percepita come un ulteriore impegno e quindi come fonte di ansia. Io so bene di non poter cambiare la volontà altrui e di dover tutelare anche i miei sentimenti, ma trovo molta difficoltà a lasciar perdere qualcosa che a mio parere era già cominciata e nel migliore dei modi. Di fatto sto soffrendo molto. Mi chiedo quale potrebbe essere la via migliore per dare una possibilità a questa relazione. Farsi sentire, cercarlo oppure rimanere in silenzio? E' possibile che veramente voglia vedermi, ma che per paura di soffrire decida di lasciar perdere e non vivere questa storia che potrebbe essere bella? Esiste un modo per confortare o guadagnare la fiducia di una persona con queste problematiche?Credo che non vivere una storia solo per paura di soffrire sia molto triste.Grazie
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<E' possibile che veramente voglia vedermi, ma che per paura di soffrire decida di lasciar perdere e non vivere questa storia che potrebbe essere bella?>
Potrebbe essere, ma non possiamo esserne certi, qui siamo on line e stiamo parlando per giunta di una terza persona.

In ogni caso affinità a parte, si dovrebbe chiedere se è davvero disposta a insistere in un rapporto che già all'inizio presenta problemi, anche se era già cominciato nel migliori dei modi (ma sta prendendo una piega diversa).

Detto questo insistere e cercare di convincere l'altro in genere non porta a buoni frutti, valutereri bene, prima di aandare avanti anche se solo, magari, nell'attesa.

Ci può chiarire di quali impegni familiari (di lui) parla?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Chiarisco alcuni punti. Gli impegni famigliari di lui si riferiscono al fatto che ha un bambino dalla sua precedente relazione e dal fatto che ha una vita attiva e molto partecipe alla vita del figlio. Il fatto che la sua vita sia già piena e non priva di certe complicazioni è un dato di fatto, ma di questo eravamo entrambi perfettamente consapevoli. Per quanto riguarda me, sono consapevole del fatto che non sia né possibile, né producente cercare di convincere qualcuno a fare qualcosa, soprattutto ad amare. Credo che in amore occorra soprattutto spontaneità e buona volontà. I miei dubbi derivano da una parte dal fatto che sento di provare un sentimento forte per questa persona e dall'altra dal fatto che percepisco in lui un chiaro disagio e una difficoltà che si esprime sia con discorsi e motivazioni un po' contorte (timori e ansie per la routine e per le organizzazioni) sia con il silenzio degli ultimi giorni. Il suo consiglio di valutare anche solo il semplice fatto di restare in attesa lo trovo molto logico e sensato, ed è quello che consiglierei anche io ad un'amica, ma è molto difficile chiudere un capitolo quando ci sono in ballo sentimenti e quando dall'altra parte non c'è un semplice "non mi interessa". Non vorrei chiudere definitivamente prima di essere certa di non aver fatto il possibile, non in termini di convincimento ma di comprensione. Per ora sono alcuni giorni che non mi sto facendo sentire per non essere pressante, ma le dirò, sono veramente molto molto indecisa. Grazie
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Utente
Utente
Vorrei inoltre aggiungere un'informazione in più che possa chiarire il mio modo di sentire. Nel passato, da piccola, ho molto sofferto a causa della perdita prematura dei miei genitori. Questa perdita forse mi ha portato ad essere particolarmente sensibile nelle questioni di cuore; e infatti già nella mia precedente relazione (ero sposata e presto sono rimasta vedova)avevo investito moltissimo e molto ci è voluto per superare il dolore. Tendo a dare la priorità alla vita di coppia. Le esperienze passate mi hanno molto segnato, ma credo comunque di avere un buon equilibrio. Dopo tanto tempo in cui non speravo di potermi innamorare ancora, ecco che incontro quest'uomo e accade quello che ho raccontato sopra. Grazie ancora per la disponibilità e l'aiuto.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
quest'uomo ha effettivamente chiuso la precedente relazione? Forse no se è ancora in cura da uno psicologo.
Le allego il link di un mio articolo dove espongo le mie idee sulle difficoltà che volte sorgono nel chiudere una storia sentimentale.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
Gentile Dr. Sciubba, dal punto di vista tecnico e formale la relazione precedente di lui è chiusa, anche se ovviamente non è possibile per me confermare se dal punto di vista psicologico ed emotivo non siano ancora presenti difficoltà o situazioni irrisolte. Inoltre come dicevo prima, ha molto sofferto e la sua storia precedente è stata molto difficile. In lui comunque ci sono difficoltà legate all'ansia. Questo è un dato di fatto. Purtroppo in tutta questa situazione, una difficoltà emerge sicuramente: è quella mia di chiudere questa storia, che in fondo era cominciata da poco, bella ma cominciata da poco. Ho letto il suo articolo e mi trovo d'accordo con quanto scrive. Nel caso specifico è proprio la situazione poco chiara di lui a rendere difficile per me superare questo momento ed andare oltre. Rimane in me la sensazione di non aver fatto abbastanza e sono io a non sapere bene come comportarmi. Se veramente il suo problema fosse legato ad una difficoltà a lasciarsi andare e alla paura di soffrire per una nuova relazione, c'è qualcosa che io posso fare per aiutarlo? Credo sia evidente dalle mie parole che spero possa esserci una possibilità in tutta questa storia. Cordiali saluti. Grazie per le consulenze.


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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
penso di sì; andando lei stessa da uno psicoterapeuta, con il suo aiuto potrebbe migliorare la comunicazione e evidenziare a quest'uomo le sue incongruenze, in pratica metterlo in crisi e se fosse il caso, prospettargli anche la necessità di chiarire con uno psicoterapeuta, presumibilmente diverso dall'attuale, l'argomento: "relazione precedente .

Potrebbe anche per es. suggerirgli di leggere l'articolo, ma siamo nel campo delle ipotesi: tutto ciò avrebbe un senso se quest'uomo avesse effettivamente una "storia non chiusa".

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie per i consigli. Per ora sto evitando di affrontare l'argomento (anche perché un tentativo lo avevo già fatto e il risultato è stato una chiusura maggiore). Il motivo è che non ci sono molte occasioni di dialogo (e per lo più solo telefonico!) e perché non mi sembra opportuno imporre chiarimenti e approfondimenti quando dall'altra parte manca un minimo di progettualità (anche solo per incontrarsi). Di contro non ho tagliato i ponti e mi dimostro sempre disponibile anche solo per parlare o per raccontarci. Sono disposta ad aiutare e ad andare incontro, ma non posso certo impormi. Ovviamente qualora dall'altra parte ci fosse un passo in avanti, potrei con più spontaneità parlare, cercare di capire e di farmi capire. Lo spero tanto.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Buongiorno, vorrei chiedere un ultimo parere sulla mia situazione e ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.
Considerato che è un po' di tempo che la persona di cui parlavo sopra è praticamente sparita (ha completamente smesso di cercarmi!), mi chiedo a questo punto quale potrebbe essere da parte mia il comportamento più sano e maturo. Io sono molto stupita, non me lo aspettavo e mi è rimasta una sensazione veramente molto sgradevole... A questo punto cosa sarebbe consigliabile fare: cercare comunque un confronto o semplicemente lasciar perdere? Spero che qualcuno possa darmi uno spunto di riflessione. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile signora,
a mio avviso valgono le stesse considerazioni esposte nell'articolo che le ho segnalato. Se è iniziata una storia, lasciarla in sospeso, soprattutto per molto tempo, è molto deleterio.
Perciò nel caso è opportuno cercare i tempi e i modi per gli opportuni chiarimenti.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Sciubba, grazie per la disponibilità e per la celerità nel rispondere. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Grazie del riscontro, spero di esserle stata utile.