Problemi alimentari

Buonasera cari dottori, sono una ragazza di 20 anni che ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con il cibo. Invece di solo odio puro per il mio corpo. Sono praticamente sempre stata in sovrappeso, sin da bambina, dai 9 anni in su mi ero anche gonfiata molto a causa di alcuni farmaci che assumevo in aggiunta a questo ho passato lunghi periodi della mia vita sempre a casa, passavo le giornate seduta. Ho sempre provato un gran piacere (forse troppo) nel cibo. Ne ho abusato spesso per noia, tristezza, senso di vuoto, rabbia... e malesseri di vario tipo. Spesso mi da un piacere così forte che trovo quasi paragonabile ad un orgasmo. Ho intrapreso svariate diete nella mia vita, tutte finite disastrosamente, con totale perdita di controllo, abbuffate (spesso notturne, quando ero sola) Attualmente sono totalmente ossessionata dal mio corpo, dalle sue forme, dal grasso, dalle ossa che vorrei avere ben in vista, dai numeri: calorie, peso, taglie... Mi peso ogni giorno più volte al giorno... Anche 10. Al momento tendo a restare sulle 700 calorie giornaliere e se sgarro mi sento in colpa, e spesso un minimo sgarro mi porta ad abbuffarmi pensando cose tipo "va be' ormai ho fatto uno sbaglio, tanto vale..." poi esagero sempre, non mi fermo mai se comincio. O tutto o nulla... Sono tutti i giorni a contare ossessivamente le calorie di tutto quello che mangio, se non so quante calorie ci sono nei cibi vado in panico. Sono sempre davanti allo specchio a cercare di togliermi tutto questo grasso che ho sul corpo, a tirarmelo con violenza... Lo odio. Mi fa impazzire l'idea di non poter avere tutto subito. Il dover vivere ogni giorno con questo corpo. Vorrei essere magra, pesare 45 chili. Ogni volta che mangio mi sento la faccia gonfia... E' possibile che sia così? Poi odio la pancia gonfia, mi fa impazzire... mentre amo quando è vuota. Poi ho sempre questa percezione assurda che più sto male e mi sento vuota più vuol dire che mi sto comportando bene e mi convinco che il giorno dopo peserò meno. Quando non succede resto delusissima... Faccio molta attività fisica, e anche lì se sento di stare male credo di star facendo bene. Altrimenti mi sembra poco utile... Non ho mai vomitato anche se ci ho provato tantissime volte... Quando mi abbuffo non riesco a resistere con tutto quel cibo dentro di me, mi sento troppo male, mi sento in colpa, sporca, grassa... Inutile. L'ultima abbuffata è avvenuta pochi giorni fa, di circa 1000 calorie. Mi è scattata perché ho mangiato la pizza che io avevo ordinato senza olio (ma che invece hanno messo) allora sono andata in panico e ho pensato che ormai era andata male... Ho ceduto così ad abbuffarmi.
Potrebbe trattarsi di DCA?

Grazie per il vostro ascolto :)
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Dr. Michele Spalletti Psicoterapeuta, Psicologo 210 6
Cara utente, da quanto ci descrive si percepisce il suo conflitto con il cibo e si capisce quanta sofferenza le rechi il rapporto con questo e con il suo corpo.
Pur non potendo elaborare una diagnosi on-line, la sua relazione con l'alimentazione appare problematica e significativa di una disarmonia tra ciò che ingerisce e la percezione del suo corpo e di se stessa in termini etico-estetici.
Al di là delle diagnosi le consiglerei vivamente di rivolgersi ad uno sepcialista per quanto ci ha esposto della sua situazione.

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
i disturbi alimentari beneficiano in genere dell'apporto di più specialisti in sinergia tra loro, secondo i casi (psicoterapeuta, dietologo, psichiatra ecc).

Dovrebbe prendersi cura del suo benessere e non trattenersi in una condizione di malessere che si trascina, da quanto dice, da parecchio tempo.
Legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html

Si può anche rivolgere al servizio pubblico presso le strutture che si occupano di DCA ecco un link per riferimenti
http://www.disturbialimentarionline.it/

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazza,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Spalletti.
Forse non è tanto importante sapere se si tratta di un disturbo alimentare o meno, quanto cercare di capire come mai piuttosto che occuparsi di progetti, lavoro, studio, compagno, si focalizza così tanto sul timore di ingrassare.
A quanto pare le sta assorbendo un sacco di energie e come si evince dal suo post, tutto focalizzato sul peso e la percezione che ha del suo corpo, sembra un pensiero fisso.
Le invio un link, sul rapporto tra problemi alimentari e relazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1826-anoressia-e-bulimia-prospettiva-familiare-e-caratteristiche-dei-disturbi-alimentari.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Anche io, come i Colleghi, ritengo che non sia determinante sapere come si tratta la sua problematica, ma rendersi conto che per venir fuori dalla trappola del cibo e dei suoi rituali, necessita un lavoro in team.

Il cibo, spesso assume svariati significati simbolici ...diventa un amico, amante, psicologo, madre...funge da ansiolitico, anti depressivo e così via.

Un nostro collega potrà aiutarla a ripristinare un giusto equilibrio con il cibo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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