Timidezza
Salve a tutti. Sono un ragazzo di 21 anni, e sono timido. Potrei definirmi abbastanza timido ora, qualche anno fa ero timidissimo. Negli anni delle medie ho subìto del bullismo, in più il mio carattere è sempre stato mansueto e per questo venivo preso di mira. Cercavo di evitare le situazioni sociali come pizze di classe etc.
Ma il problema che mi pesa di più è il fatto di non aver avuto mai una ragazza che mi considerasse, non sono mai stato fidanzato. E questa cosa ora comincia a pesarmi.
Forse la colpa di questa mia insicurezza è da attribuire anche al mio fisico, magrolino rispetto ai ragazzi della mia età.
Gli amici che ho sono tutti maschi, pochi ma buoni.
Per tentare di migliorare la mia autostima ho iniziato ad andare in palestra, fare nuoto e suonare la chitarra in un gruppo (che è la mia più grande passione).
Ora, so che un vostro consulto non può sostituire una terapia con uno psicologo, ma mi farebbe piacere se mi poteste consigliare qualche libro valido sul tema.
Grazie!
Ma il problema che mi pesa di più è il fatto di non aver avuto mai una ragazza che mi considerasse, non sono mai stato fidanzato. E questa cosa ora comincia a pesarmi.
Forse la colpa di questa mia insicurezza è da attribuire anche al mio fisico, magrolino rispetto ai ragazzi della mia età.
Gli amici che ho sono tutti maschi, pochi ma buoni.
Per tentare di migliorare la mia autostima ho iniziato ad andare in palestra, fare nuoto e suonare la chitarra in un gruppo (che è la mia più grande passione).
Ora, so che un vostro consulto non può sostituire una terapia con uno psicologo, ma mi farebbe piacere se mi poteste consigliare qualche libro valido sul tema.
Grazie!
[#1]
Gentile Ragazzo,
scarsa autostima, senso di inadeguatezza non sono i migliori alleati per porsi in modo proprio per relazionarsi con gli altri.
Benissimo nuoto, palestra, chitarra, tuttavia la lettura di libri non credo sia sufficiente a risolvere i suoi problemi, che sembra abbiano radici antiche come testimonierebbero gli episodi di bullismo subiti in passato.
Leggo in un suo precedente consulto che seguiva una terapia farmacologica per problemi legati all'ansia.
E ora? E' stato seguito da qualche specialista?
<so che un vostro consulto non può sostituire una terapia con uno psicologo> Infatti e nemmeno i libri come già detto, perché non rivolgersi direttamente a un nostro collega per far fronte in modo efficace alle sue difficoltà, acquisire migliore stima di sé, imparare a relazionarsi con gli altri?
Che ne pensa?
scarsa autostima, senso di inadeguatezza non sono i migliori alleati per porsi in modo proprio per relazionarsi con gli altri.
Benissimo nuoto, palestra, chitarra, tuttavia la lettura di libri non credo sia sufficiente a risolvere i suoi problemi, che sembra abbiano radici antiche come testimonierebbero gli episodi di bullismo subiti in passato.
Leggo in un suo precedente consulto che seguiva una terapia farmacologica per problemi legati all'ansia.
E ora? E' stato seguito da qualche specialista?
<so che un vostro consulto non può sostituire una terapia con uno psicologo> Infatti e nemmeno i libri come già detto, perché non rivolgersi direttamente a un nostro collega per far fronte in modo efficace alle sue difficoltà, acquisire migliore stima di sé, imparare a relazionarsi con gli altri?
Che ne pensa?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Grazie della risposta.
Ho smesso da qualche mese completamente la terapia farmacologica e sto molto meglio. Ritengo che le benzodiazepine creino più danni che benefici. (in realtà avevo iniziato a prendere i farmaci senza prescrizione, ma perchè ne avevo disponibilità in famiglia). Non ho mai sofferto di depressione.
In realtà io sto bene con me stesso, l'autostima non mi manca di base, ma diciamo che non riesco ad esprimerla ed esternarla con le altre persone.
Faccio fatica a stringere nuove amicizie e conoscere nuove persone e mi sento spesso fuori posto, a disagio.
Anche i miei genitori sono sempre stati un po' timidi e mi chiedo se non sia un fattore ereditario.
Non sono mai stato seguito da nessuno specialista, non mi sono mai rivolto ad uno psicologo per questioni di costi e timore di non risolvere nulla.
Ho smesso da qualche mese completamente la terapia farmacologica e sto molto meglio. Ritengo che le benzodiazepine creino più danni che benefici. (in realtà avevo iniziato a prendere i farmaci senza prescrizione, ma perchè ne avevo disponibilità in famiglia). Non ho mai sofferto di depressione.
In realtà io sto bene con me stesso, l'autostima non mi manca di base, ma diciamo che non riesco ad esprimerla ed esternarla con le altre persone.
Faccio fatica a stringere nuove amicizie e conoscere nuove persone e mi sento spesso fuori posto, a disagio.
Anche i miei genitori sono sempre stati un po' timidi e mi chiedo se non sia un fattore ereditario.
Non sono mai stato seguito da nessuno specialista, non mi sono mai rivolto ad uno psicologo per questioni di costi e timore di non risolvere nulla.
[#3]
<Ritengo che le benzodiazepine creino più danni che benefici. >
E' il fai da te che fa danni, non si assumono farmaci solo perché a disposizione, ma solo se prescritti dal medico, meglio specialista psichiatra che abbia valutato direttamente la condizione della persona.
<Faccio fatica a stringere nuove amicizie e conoscere nuove persone e mi sento spesso fuori posto, a disagio. >
Certo comprendo, ma non può pensare di risolvere il suo problema da qui, non possiamo fare interventi diretti per via dei limiti del mezzo on line, regole deontologiche e del sito.
<e timore di non risolvere nulla.>
Perdoni la franchezza, ma è continuando in questo modo con il fai da te e assecondando il timore di non risolvere nulla che rimane con il problema.
E poi se pensa che con un aiuto specialistico non si risolve nulla perché scriverebbe qui a noi?
Cominci magari con un primo passo, senta un parere diretto e poi valuti il da farsi, può rivolgersi al servizio pubblico ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Ci faccia sapere
Un caro saluto
E' il fai da te che fa danni, non si assumono farmaci solo perché a disposizione, ma solo se prescritti dal medico, meglio specialista psichiatra che abbia valutato direttamente la condizione della persona.
<Faccio fatica a stringere nuove amicizie e conoscere nuove persone e mi sento spesso fuori posto, a disagio. >
Certo comprendo, ma non può pensare di risolvere il suo problema da qui, non possiamo fare interventi diretti per via dei limiti del mezzo on line, regole deontologiche e del sito.
<e timore di non risolvere nulla.>
Perdoni la franchezza, ma è continuando in questo modo con il fai da te e assecondando il timore di non risolvere nulla che rimane con il problema.
E poi se pensa che con un aiuto specialistico non si risolve nulla perché scriverebbe qui a noi?
Cominci magari con un primo passo, senta un parere diretto e poi valuti il da farsi, può rivolgersi al servizio pubblico ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Ci faccia sapere
Un caro saluto
[#4]
Gentile Utente,
Più che ereditario, potrebbero avere rappresentato per lei un modello imitativo.
Anche io, come la Collega, le dico che i libri, se pur ben scritti, non sono risolutivo di un disagio che probabilmente parte da lontano.
Uno psicologo potrebbe aiutarla a conoscersi meglio ed a trasformare la sua timidezza in risorsa
Più che ereditario, potrebbero avere rappresentato per lei un modello imitativo.
Anche io, come la Collega, le dico che i libri, se pur ben scritti, non sono risolutivo di un disagio che probabilmente parte da lontano.
Uno psicologo potrebbe aiutarla a conoscersi meglio ed a trasformare la sua timidezza in risorsa
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 10/02/2014.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).