Indecisione

Sono un uomo di 42 anni. Fino a piu o meno 6 anni fa ho avuto storie "poco spettacolari". Poi una sera in un bar incontro un'amica di amici. Ci scopriamo entrambi single e io penso "questa è la donna che voglio avere". Inizio la storia con coinvolgimento mai provato prima, ma dopo alcuni mesi il rapporto si deteriora e scopro non abbiamo molto in comune. Dopo 3 anni decido tra atroci sofferenze di lasciarla per via delle troppe dolorose discussioni. dopo questa storia per due anni non sono riuscito a iniziare nuovi rapporti, tranne una frequentazione di un paio di mesi con una ragazza piu giovanevche non sono mai riuscito a definire "fidanzata". La scorsa primavera incontro una donna molto attraente, dopo 2 settimane iniziamo una "relazione". Lei è piacevole, mi piace, riesco a parlare bene, abbiamo molto in comune, mi attrae fisicamente, sento emozioni quando stiamo insieme. Fin qui tutto ok. Ma mi rendo conto di non sentire "questa è la donna che voglio avere" , talvolta dopo il lavoro sono stanco e preferisco rimanere per me, ma dopo un paio di giorni mi manca e la devo vedere e tutto è bellissimo, come mai mi era successo. Mi piace svegliarmi e augurarle buon giorno ogni mattina e mandarle la buona notte ogni sera. ma mi sento insicuro e confuso. andiamo avanti, più la conosco più vedo che abbiamo molto in comune, mi piace vedere la sua gioia, il suo ottimismo, è affettuosa, intelligente, con lei posso fare le cose che mi piacciono e lasciarmi andare. Dal punto di vista sessuale con lei è tutto naturale, mi sento benissimo. Ma non riesco a definirla la mia compagna, mi sento "diviso", una parte di me la ama, l' altra parte non si sente. Vorrei essere coerente ma non ci riesco. Le spiego la mia indecisione. Soffro, penso in continuazione a lei, alla mia indecisione, un giorno la voglio stringere fra le braccia, ma il giorno dopo vederla è troppo. Sto male, mi sento in colpa per non riuscire a volerla a pieno. Con lei mi spiego, o cerco di spiegarmi. Lei soffre e mi dice di non volermi vedere. Sto male, mi manca e glielo dico. Dopo due separazioni torniamo insieme, di nuovo sto bene con lei, ma di nuovo mi sento diviso in due. credo di amarla ma non riesco. più la conosco più mi piace, ma non sento quella mancanza che dovrei. Lei poche settimane fa mi chiede di prendere una decisione, ma non ci riesco, quindi decido di non vederla più. Ne parliamo, le spiego che per me lei è speciale, che perderla mi fa soffrire, che forse sto sbagliando, che forse me ne pentirò, ma questa indecisione mi logora. Lei soffre ma mi capisce, dobbiamo essere coerenti. Vorrei essere innamorato come lei lo è di me. Questa indecisione mi logora, mi sento "incorretto", debole, e non capisco cosa mi succeda. So che non posso continuare a farle male e che non posso sentirmi diviso in due ancora. non mi conosco più, questa dissociazione mi confone, forse non riuscirò più ad amare?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile utente,
Leggendo la sua richiesta di consulenza, mi chiedo se ha mai amato.?
Passa da una relazione all' altra, quasi tutte naufragate, deteriorate, estinte....ed anche adesso ha dubbi e perplessità sul suo sentire...

Sembra più attratto dalla seduzione, che dalla manutenzione del legame...

Forse più che delle partners, dovrebbe occuparsi di lei, di quello che vuole e soprattutto di quello che teme...

Le allego qualche lettura che potrebbe aiutarla a riflettere

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2175-quando-finisce-un-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2959-amore-bugiardo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/3075-non-c-e-sesso-senza-amore-le-donne-al-sesso-occasionale-preferiscono-l-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
mi accodo alla risposta inviata dalla dr.ssa Randone.
La sua storia sentimentale è costruita intorno a relazioni che non la soddisfano al 100%. Beh non vedo come potrebbe essere diversamente. I rapporti di coppia sono estremamente faticosi, non assoluti come lei se li figura. Forse non è pronto ad affrontare un rapporto maturo.
Le invio anche io un link sulle caratteristiche dei rapporti duraturi:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3813-che-cosa-rende-le-relazioni-stabili-caratteristiche-di-un-rapporto-duraturo.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei scrive più volte nella Sua mail: " non sento quella mancanza che dovrei." e descrive la SUA personalissima modalità di stare in una relazione, che non prevede la simbiosi, ma una distanza accettabile e giusta per Lei. Qual è il problema allora?
Dice: "...talvolta dopo il lavoro sono stanco e preferisco rimanere per me, ma dopo un paio di giorni mi manca e la devo vedere e tutto è bellissimo, come mai mi era successo...". Lei pare sorpreso del fatto che in una storia tutto ciò possa accadere e che aver bisogno dei propri spazi può essere del tutto legittimo.
Forse Lei sta amplificando quello che sente, in senso negativo, intendo.
Se invece prendesse consapevolezza di aver bisogno di stare da solo quando è stanco ed eventualmente implementasse qualche strategia per gestire meglio se stesso e la relazione, credo potrebbe viversela molto più serenamente, non crede?

Inoltre mi pare che Lei si senta in colpa a causa del Suo pensarsi "come dovrei essere", ad esempio dice che non è innamorato come questa donna... Nelle coppie ci può stare e per fortuna siamo tutti diversi. Detto ciò, si occupi di come poter vivere questa storia in modo più funzionale e sereno.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Utente,
quello che non è chiaro è quale sia, per lei, la dimensione più agevole;
da quello che racconta sono due le cose che mi sembrano più evidenti, una è il giudizio che lei stesso emette riguardo a sé stesso, un giudizio negativo per non riuscire ad essere quello che probabilmente non è, e l'altra la sua sofferenza per vedere che questa sua presunta incapacità destabilizza le aspettative della sua compagna.
Probabilmente la soluzione arriverebbe da sé se rinunciaste al bisogno di soddisfare delle aspettative irrealistiche ed iniziaste a vivere la vostra storia con naturalezza, prendendo il meglio che ognuno di voi è in grado di dare a questa relazione.

Le faccio tanti auguri.

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
gentili Dottori,
grazie delle risposte e dei link.
anch'io mi chiedo se sono ancora in grado di provare trasporto come lo provai sei anni fa all' inizio della precedente relazione.
quello che mi scrivete riflette quello che dice LEI, che non ha aspettative, ma che mi capisce e comprende il mio disagio. oggi mi ha chiamato. non so se sia un bene sentirci, non voglio tornare nell' indecisione, nel dirle ogni altro giorno che non so se la amo abbastanza. ma sentirla mi piace, mi capisce, mi rende felice. sento la sua risata e penso che non so se sto facendo bene, immagino tutto quello che vorrei fare con lei, glielo dico anche. so che forse la illudo. vorrei vederla, ma sento sarebbe un errore, prima devo chiarirmi. in questo periodo mi concentro sul lavoro e sullo sport. non voglio cercare un' altra, non avrei la forza di trovarmi di nuovo così. e non credo troverei un' altra come lei.
non è facile per me andare avanti. mi sento diviso in due
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
grazie x gli spunti. questa indecisione potrebbe nascondere latente omosessualitá? la mia prima esperienza sessuale e sentimentale é stata con un ragazzo coetaneo a 16 anni, e solo a 23 ho iniziato con le ragazze. ma da allora solobdonne. grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Nell'adolescenza può accadere di fare le prime esperienze con persone dello stesso sesso, ma la Sua indecisione non dovrebbe avere a che vedere con l'omosessualità.

Cordiali saluti,
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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
grazie. ho molti dubbi. non capisco cosa mi succeda. penso a LEI, la trovo la donna migliore che abbia mai conosciuto, ancora stasera sono passato x andare da un' altra parte sotto casa sua e ho guardato le sue finestre illuminate, ho rivisto i bei momenti, ma so che devo andare avanti anche se non troverò mai nessuna con cui stare come con lei. ci penso sempre, ma se non mi decido é perché non la amo abbastanza, altrimenti non sarei indeciso.bgrazie