Relazione di coppia, sessualità e corna

Ho una relazione con una ragazza da 9 anni e 4 mesi.
In questi anni siamo stati molto bene assieme.
Però la nostra sessualità è andata via via scemando, lasciando il posto solo a delle coccole che spesso sembrano essere quelle di un padre ad una figlia.
In questi anni abbiamo risentito anche di tre tradimenti o presunti tali, che la mia ragazza ha elargito nei miei confronti.
Questi rapporti esterni alla coppia si sono sempre conclusi con i miei dubbi e la scoperta delle varità da parte mia.
L'ultima è stata scoperta qualche giorno fa.
La mia ragazza, più delle altre volte si è resa conto dello sbaglio questa volta e anche che la sua teoria di base manca di qualche cosa.
Io mi sento un po' schifato questa volta e profondamente ferito dalla cosa.
Sento però, come penso anche lei, che ci sia ancora amore tra di noi.
Siccome alla base di tutto esiste uno scemare delle relazioni sessuali tra di noi, sopratutto ad un calare del suo desiderio e quindi ad un mio continuo ed estenuante richiesta che può talvolta, se non sempre costituire un problema.
Ho chiesto alla mia ragazza di cercare di rimettere in piedi il rapporto in modo diverso e se non riusciamo da soli, di cominciare un percorso con un terapista.
Mi chiedevo quindi se questo approccio può essere utile, se conviene avviare un percorso con un psicologo, un sessuologo o un terapista di coppia.
Se effettivamente il calo di desiderio associato alle coccole quasi padre e figlio se possono costituire l'elemento scatenante di queste scappatelle che nell'ultimo caso hanno fatto anche perno su una solitudine della mia ragazza dovuta al fatto che viviamo da soli in due città differenti e riusciamo a vederci e stare assieme solo nel week end. Lei ha pochi amici e poche relazioni sociali ed in tutti i casi precedenti, qualsiasi amicizia con un ragazzo/uomo nel corso del tempo l'ha fatta trasformare in una relazione non più di amicizia. In tutte queste relazioni è riuscita ad infatuarsi del terzo soggetto maschile, arrivare al punto di domandarsi se valeva la pena continuare con me e sopratutto a capire subito o dopo poco l'amore che prova per me nel momento in cui io ho scoperto queste relazioni. Altra cosa strana...ogni volta quasi mi lasciava dei segni indelebili che mi permettevano di scoprire le cose, quasi come se lei volesse che io mi accorgessi della cosa. A volte penso che potrebbe essere un modo per chiudere con me ma non volendolo fare lei, cerca il modo per dare a me il gesto finale di chiusra del rapporto. Quale approccio guidato e quale terapista mi consigliate? in che modo posso introdurre l'ombra sulla mia persona per rendere più attivo il nostro rapporto?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

se la sua fidanzata si è gradualmente rapportata a lei come a una figura di riferimento paterna è comprensibile (anche se non giustificabile) che abbia cercato altri uomini:

"la nostra sessualità è andata via via scemando, lasciando il posto solo a delle coccole che spesso sembrano essere quelle di un padre ad una figlia.
In questi anni abbiamo risentito anche di tre tradimenti o presunti tali, che la mia ragazza ha elargito nei miei confronti."

Se lei ha assunto il ruolo d un equivalente paterno è diventato un punto di riferimento al quale la ragazza non intende rinunciare, ma nel frattempo la tradisce e se ne sente in colpa, cercando di farsi scoprire e quindi punire:

"ogni volta quasi mi lasciava dei segni indelebili che mi permettevano di scoprire le cose, quasi come se lei volesse che io mi accorgessi della cosa".

Penso che questi comportamenti della sua fidanzata possano dipendere dalle dinamiche che ha vissuto in famiglia e, in particolare, dal rapporto che ha o aveva con il padre.

L'idea di chiedere una consulenza di coppia mi sembra buona, ma non è da escludere che si renda necessario un lavoro individuale sulla ragazza per aiutarla a uscire dalle dinamiche legate al complesso di Edipo.
Per quanto riguarda la sua domanda, il "sessuologo" e il "terapista di coppia" non sono altro che psicologi che si occupano in particolare di problematiche sessuali e di coppia: può rivolgersi tranquillamente allo psicologo che preferisce, perchè tutti ci occupiamo di problemi di relazione come quelli che ha esposto.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<ogni volta quasi mi lasciava dei segni indelebili che mi permettevano di scoprire le cose, quasi come se lei volesse che io mi accorgessi della cosa. >

Gentile Utente,
potrebbe benissimo essere, ma il significato di ciò potrebbe essere diverso da quello che lei vi attribuisce, forse una richiesta implicita, una sottolineatura per portare l'attenzione sulle vostre difficoltà di coppia e trovare una soluzione.

Se il vostro rapporto assume i connotati di quello padre/figlia anche l'intimità ne risente.

L'idea di rivolgersi a uno specialista è opportuna per far fronte ai disagi che la vostra coppia attraversa da tempo, suggerirei un terapeuta di coppia, particolarmente indicato è l'orientamento sistemico-relazionale.

La sua partner sarebbe d'accordo?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Le altre volte che ero venuta a conoscenza di queste problematiche, avevo proposto di cercare una soluzione con un esperto, ma mi aveva sempre risposto che lei non sarebbe mai andata c a uno "strizza cervelli".
Ieri sera, invece, mentre discutevamo sul modo per cercare di risolvere la cosa, alla mia domanda: se non riusciamo da soli, che ne pensi di andare da un terapista? In modo del tutto nuovo, mi ha risposto dicendo SI.
La dinamica familiare della mia ragazza è molto complessa, per questo forse io mi sono trovato a dare molto di più di quello che dovevo, venendo talvolta scambiato per il padre o per la figura di riferimento (materna/paterna).
La Madre è morta quando lei cominciava a scoprire la sua femminilità e quindi non ha mai avuto una figura materna che le potesse dare la giusta guida nella fase di crescita.
La morte della madre l'ha chiusa in una solitudine come del resto anche suo fratello e suo padre.
Una situazione familiare che se colpita da qualche piccolo terremoto si traduceva in litigi piccoli o grandi che poi venivano superati con il tempo e senza mai discussioni.
Sebbene sembra molto distaccata dal fratello e dal padre, trovo in lei una profonda gelosiasia sul fratello che vuole sposarsi (lei vorrebbe boicottare. Tutti i costi anche se non lo ammette) e sia sul padre che sentendosi solo desiderei e rifarsi una vita.
Come dicevate, a me non mi vuole perdere...una volta mi chiese se era possibile lasciarci per restare il suo più grande amico, durante una seconda relazione cercava di stare con lui e distanted a me ma alla fine rintronava sempre da me. Quando la scopro si sente in colpa, a volte non lo dice apertamente, a volte per punirsi vorrebbe chiudere con me i rapporti, ma quando vede che io mi allontano da lei...lei si chiude a riccio e viene a cercarmi.
La sua situazione familiare le ha creato un carattere particolare, le sono stato sempre vicino perché conosco profondamente il valore suo, ma allo stesso tempo vorrei risolvere questi problemi una volta per tutte. Si parla di tanto in tanto di matrimonio, ma così non ci sarebbero i presupposti,a noi mi farebbe paura mettere su una famiglia già sapendo che questa si distruggerebbe fra tre anni, magari con un figlio di mezzo. Ritengo però che sia una cosa risolvibile perché il suo interesse nei miei confronti esiste, ma oltre a questo, vengo visto e confuso con altre figure non presenti o presenti a tratti nella sua vita. Concordo con quanto replicato da voi e ho aggiunto queste parole per rispondere meglio alle vostre repliche. Chiedo anche, se sia consigliabile un terapista uomo o donna...forse con una donna si riuscirebbe ad aprire di più?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"A volte penso che potrebbe essere un modo per chiudere con me ma non volendolo fare lei, cerca il modo per dare a me il gesto finale di chiusra del rapporto. Quale approccio guidato e quale terapista mi consigliate?"

Gentile Utente,

se la vostra intenzione è quella di risolvere i problemi che sono sorti nella coppia, mi pare importante la figura di uno psicologo psicoterapeuta, perchè se foste stati in grado di risolvere da soli, con buona probabilità lo avreste già fatto.

Invece sembra che il copione sia sempre lo stesso e che alcune dinamiche siano anche piuttosto chiare, ma ciò su cui lo psicoterapeuta può esservi molto utile è mettere a fuoco obiettivi precisi e indicare il modo per raggiungerli.

Concordo sul fatto che uno psicoterapeuta di formazione sitemico-relazionale sia indicato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Quanto lei ha aggiunto sembra convalidare la mia ipotesi sulle origini familiari del comportamento della sua fidanzata.
Se le cose stanno così, come le ho anticipato, può essere utile un percorso di coppia, ma anche (e forse soprattutto) un percorso di psicoterapia individuale che consenta alla ragazza di sciogliere tutti i nodi che derivano dal suo passato e che stanno influenzando la sua condotta e e sue emozioni.
Da questo punto di vista può essere utile una psicoterapia di orientamento psicodinamico, soprattutto in considerazione delle problematiche edipiche che con tutta probabilità stanno guidando l'agire della ragazza:

"Lei ha pochi amici e poche relazioni sociali ed in tutti i casi precedenti, qualsiasi amicizia con un ragazzo/uomo nel corso del tempo l'ha fatta trasformare in una relazione non più di amicizia. In tutte queste relazioni è riuscita ad infatuarsi del terzo soggetto maschile, arrivare al punto di domandarsi se valeva la pena continuare con me".

Il fatto che la sua fidanzata manifesti interesse a risolvere i problemi dei quali ci ha parlato è sicuramente positivo e, se il suo atteggiamento su questo argomento è mutato rispetto al passato, è possibile che ora stia sentendo un autentico desiderio di cambiamento.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Nove anni alla vostra giovane età sono veramente un bel traguardo....immagino siate cresciuti insieme, anche sessualmente.
Sarebbe utile conoscere le motivazioni che muovono le fila dei tradimenti della sua ragazza, se è insoddisfatta dal punto di vista personale, relazionale, sessuale...altro.

A tal proposito le allego delle letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html

Per quanto riguarda il calo del desiderio sessuale e la prevalenza, anzi direi sostituzione, dell' affettività, quasi filiale, all' eros ed alla passione, un nostro collega dovrebbe effettuare una diagnosi,
Può scegliere chi desidera e soprattutto, formazione a parte, con chi si trova meglio, il più simpatico, empatico, formato, accogliente e soprattutto che vi risolva le vostre difficoltà.
A tal proposito le allego altre letture sulla complessa sfera del desiderio sessuale



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it