Problemi di autostima e paura di entrare in depressione
Salve, sono una ragazza di 24 anni.
Ho sempre avuto dei problemi di autostima che ho paura di portino ad un malessere più grande.
Sono sempre stata una bambina molto timida e introversa mi sono sempre sentita messa da parte per via del mio carattere. (di base è colpa mia che non ero più aperta)
Ho sempre vissuto questa cosa molto male anche perchè non riuscendo a svolgere i compiti di matematica sentivo spesso i miei dirmi "abbiamo una figlia mongoloide" o "deficiente".Tutto ciò ritengo non abbia avuto degli effetti benefici visto già il mio essere introverso.
Poi in età adolescenziale si entra in altri problemi ovvero che non ti senti bella e tutto ciò che fu in trascorso della mia infanzia, iniziava a pesarmi seriamente. tant'è che pensavo che andare in un posto migliore sarebbe stata la soluzione più giusta, soluzione che non misi in pratica per paura, anche se ricordo benissimo la sensazione che avevo in testa.
La mia situazione migliora alle superiori, anche se non avevo ancora avuto un ragazzo, la vita sociale era migliore ma comunque ero rimasta introversa, insicura di me stessa e incapace di apprezzarmi in tutto.
Tramite internet conobbi un ragazzo. Raccontai tutto di me e dei miei trascorsi familiari. Riposi molto piano la mia fiducia nei suoi confronti. Mi sono sentita davvero apprezzata come mai mi ero sentita (ancora attualmente mia madre mi considera un incapace, dicendomelo.. "figuriamoci se sei in grado di fare questo"). Ci siamo messi insieme ed è stata l'unica luce che ho visto in quegli anni. E la cosa mi ha aiutata molto, facendomi dimenticare i miei problemi di autostima. Stiamo insieme da ormai 5 anni e ringrazio la vita che me l'ha fatto conoscere, ma continuo a non essere serena mentalmente, almeno da 1 anno a questa parte.Scoprii che guardava i porno e non sapevo come affrontare la cosa, perchè non ho esperienza in rapporti con l'altro sesso. Ne parlai con lui per arrivare a capire meglio il punto di vista maschile, o pe rlo meno il suo e mi tranquillizzai. Ho pensato che il mio stupore nel fatto che li guardasse, dipendesse anche dal fatto che poco conoscevo quell'ambiente, infatti gli ho proposto di guardarli insieme. Lui disse "sei sicura? non è che ti da fastidio?" io dissi volevo provare, anche se non ha ancora proposto nulla ad oggi Dopo mi sono messa a pensare e a ragionare e sto ritornando ad avere problemi con me stessa e il mio fisico. mi sento inadatta a lui, mi sento poco bella per lui e continuo ad avere una stima di me stessa che rasenta lo zero. Mi sento che nella mia vita tutto andrà storto. Il fatto di sentirmi poco bella mi porta alla paura che lui possa lasciarmi. Sono conscia del fatto che se mai ciò accadesse adesso, sarebbe per colpa di come mi sento ora. Ogni volta devo deprimermi sempre per qualcosa e sono stanca di ciò. Mi ritengo stupida per come mi sento.Se sta con me da 5 anni vuol dire che gli piaccio, ma ho comunque problemi di autostima che non capisco come risolvere.
Grazie per l'attenzione
Ho sempre avuto dei problemi di autostima che ho paura di portino ad un malessere più grande.
Sono sempre stata una bambina molto timida e introversa mi sono sempre sentita messa da parte per via del mio carattere. (di base è colpa mia che non ero più aperta)
Ho sempre vissuto questa cosa molto male anche perchè non riuscendo a svolgere i compiti di matematica sentivo spesso i miei dirmi "abbiamo una figlia mongoloide" o "deficiente".Tutto ciò ritengo non abbia avuto degli effetti benefici visto già il mio essere introverso.
Poi in età adolescenziale si entra in altri problemi ovvero che non ti senti bella e tutto ciò che fu in trascorso della mia infanzia, iniziava a pesarmi seriamente. tant'è che pensavo che andare in un posto migliore sarebbe stata la soluzione più giusta, soluzione che non misi in pratica per paura, anche se ricordo benissimo la sensazione che avevo in testa.
La mia situazione migliora alle superiori, anche se non avevo ancora avuto un ragazzo, la vita sociale era migliore ma comunque ero rimasta introversa, insicura di me stessa e incapace di apprezzarmi in tutto.
Tramite internet conobbi un ragazzo. Raccontai tutto di me e dei miei trascorsi familiari. Riposi molto piano la mia fiducia nei suoi confronti. Mi sono sentita davvero apprezzata come mai mi ero sentita (ancora attualmente mia madre mi considera un incapace, dicendomelo.. "figuriamoci se sei in grado di fare questo"). Ci siamo messi insieme ed è stata l'unica luce che ho visto in quegli anni. E la cosa mi ha aiutata molto, facendomi dimenticare i miei problemi di autostima. Stiamo insieme da ormai 5 anni e ringrazio la vita che me l'ha fatto conoscere, ma continuo a non essere serena mentalmente, almeno da 1 anno a questa parte.Scoprii che guardava i porno e non sapevo come affrontare la cosa, perchè non ho esperienza in rapporti con l'altro sesso. Ne parlai con lui per arrivare a capire meglio il punto di vista maschile, o pe rlo meno il suo e mi tranquillizzai. Ho pensato che il mio stupore nel fatto che li guardasse, dipendesse anche dal fatto che poco conoscevo quell'ambiente, infatti gli ho proposto di guardarli insieme. Lui disse "sei sicura? non è che ti da fastidio?" io dissi volevo provare, anche se non ha ancora proposto nulla ad oggi Dopo mi sono messa a pensare e a ragionare e sto ritornando ad avere problemi con me stessa e il mio fisico. mi sento inadatta a lui, mi sento poco bella per lui e continuo ad avere una stima di me stessa che rasenta lo zero. Mi sento che nella mia vita tutto andrà storto. Il fatto di sentirmi poco bella mi porta alla paura che lui possa lasciarmi. Sono conscia del fatto che se mai ciò accadesse adesso, sarebbe per colpa di come mi sento ora. Ogni volta devo deprimermi sempre per qualcosa e sono stanca di ciò. Mi ritengo stupida per come mi sento.Se sta con me da 5 anni vuol dire che gli piaccio, ma ho comunque problemi di autostima che non capisco come risolvere.
Grazie per l'attenzione
[#1]
Cara Utente,
l'atteggiamento che i suoi genitori hanno avuto in passato e continuano ad avere verso di lei non l'ha certo aiutata a sentirsi sicura e apprezzabile:
"sentivo spesso i miei dirmi "abbiamo una figlia mongoloide" o "deficiente"
"ancora attualmente mia madre mi considera un incapace, dicendomelo.. "figuriamoci se sei in grado di fare questo".
Il disprezzo che avverte da parte di suo padre è centrale, in quanto figlia femmina, nel demolire a sua autostima, dal momento che è dal padre che le figlie imparano qual è il proprio valore.
Lei si incolpa di tante cose, ma non ho capito se riesce anche a vedere le responsabilità degli altri e se riesce ad arrabbiarsi con loro.
Per quanto riguarda il suo ragazzo non ho capito se l'ha conosciuto in internet, ma vivete vicini, o se invece è una storia a distanza.
In ogni caso la sua mancanza di esperienza gli consente di non rapportarsi con una persona conscia di sè stessa, dei propri diritti e desideri, e forse in alcuni casi se ne può approfittare imponendole senza alcuna fatica la propria visione della relazione.
L'esempio che ci ha fatto per il porno vale anche per altre cose?
l'atteggiamento che i suoi genitori hanno avuto in passato e continuano ad avere verso di lei non l'ha certo aiutata a sentirsi sicura e apprezzabile:
"sentivo spesso i miei dirmi "abbiamo una figlia mongoloide" o "deficiente"
"ancora attualmente mia madre mi considera un incapace, dicendomelo.. "figuriamoci se sei in grado di fare questo".
Il disprezzo che avverte da parte di suo padre è centrale, in quanto figlia femmina, nel demolire a sua autostima, dal momento che è dal padre che le figlie imparano qual è il proprio valore.
Lei si incolpa di tante cose, ma non ho capito se riesce anche a vedere le responsabilità degli altri e se riesce ad arrabbiarsi con loro.
Per quanto riguarda il suo ragazzo non ho capito se l'ha conosciuto in internet, ma vivete vicini, o se invece è una storia a distanza.
In ogni caso la sua mancanza di esperienza gli consente di non rapportarsi con una persona conscia di sè stessa, dei propri diritti e desideri, e forse in alcuni casi se ne può approfittare imponendole senza alcuna fatica la propria visione della relazione.
L'esempio che ci ha fatto per il porno vale anche per altre cose?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
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Il disprezzo che avverte da parte di suo padre è centrale
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lei ha ragione. Io non lo stimo molto.
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Lei si incolpa di tante cose, ma non ho capito se riesce anche a vedere le responsabilità degli altri e se riesce ad arrabbiarsi con loro.
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Non riesco mai ad arrabbiarmi. Mi rendo conto che delle volte secondo quelle che sono le mie convinzioni, ritengo che gli altri abbiano delle responsabilità, ma mi innervosisco con me stessa. Non riesco ad arrabbiarmi con gli altri. E il mio ragazzo mi sprona affinché invece ciò accada. Mi dice sempre che devo dire la mia.
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Per quanto riguarda il suo ragazzo non ho capito se l'ha conosciuto in internet, ma vivete vicini, o se invece è una storia a distanza.
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viviamo lontani a 200km e sì, l'ho conosciuto via internet.
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L'esempio che ci ha fatto per il porno vale anche per altre cose?
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in che senso vale per altre cose?
grazie intanto della sua risposta
Il disprezzo che avverte da parte di suo padre è centrale
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lei ha ragione. Io non lo stimo molto.
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Lei si incolpa di tante cose, ma non ho capito se riesce anche a vedere le responsabilità degli altri e se riesce ad arrabbiarsi con loro.
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Non riesco mai ad arrabbiarmi. Mi rendo conto che delle volte secondo quelle che sono le mie convinzioni, ritengo che gli altri abbiano delle responsabilità, ma mi innervosisco con me stessa. Non riesco ad arrabbiarmi con gli altri. E il mio ragazzo mi sprona affinché invece ciò accada. Mi dice sempre che devo dire la mia.
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Per quanto riguarda il suo ragazzo non ho capito se l'ha conosciuto in internet, ma vivete vicini, o se invece è una storia a distanza.
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viviamo lontani a 200km e sì, l'ho conosciuto via internet.
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L'esempio che ci ha fatto per il porno vale anche per altre cose?
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in che senso vale per altre cose?
grazie intanto della sua risposta
[#5]
Per tornare al suo quesito iniziale, da ciò che riferisce potrebbero essere presenti sia carenze del'autostima, sia un quadro di tipo depressivo, sia difficoltà di relazione che conseguono alle modalità con le quai è stata cresciuta dai suoi genitori.
Per fare un quadro preciso della situazione può rivolgersi di persona ad uno psicologo che possa valutare tutti gli elementi necessari a comprendere da cosa nasce e come si manifesta il suo disagio e ad aiutarla a superarlo.
Cordialmente,
Per fare un quadro preciso della situazione può rivolgersi di persona ad uno psicologo che possa valutare tutti gli elementi necessari a comprendere da cosa nasce e come si manifesta il suo disagio e ad aiutarla a superarlo.
Cordialmente,
[#6]
Gentile Ragazza,
purtroppo l'ambiente familiare e le continue squalifiche che ha ricevuto non sono stati certo l'ideale per accompagnarla a crescere con un buona autostima. Tuttora la situazione sembra la stessa e concorrerebbe a sostenere ed alimentare la scarsa fiducia in sé.
E' evidente che sentendosi inadeguata, non attraente, interessante ecc. già partiva con la convinzione (erronea) di non piacere.
<Stiamo insieme da ormai 5 anni e ringrazio la vita che me l'ha fatto conoscere> da quanto riferisce sembra proprio che questo ragazzo tenga a lei, ma questo non è sufficiente a risolvere i problemi che ha con se stessa e vive con la paura che possa lasciarla.
Credo che sarebbe opportuno incontrasse direttamente un nostro collega proprio per affrontare questi suoi nodi, conquistare migliore fiducia in sé, riuscire a gestire diversamente e in modo più asserttivo il rapporto con i suoi genitori e di conseguenza anche gli altri rapporti in generale. Che ne pensa?
Restiamo in ascolto
purtroppo l'ambiente familiare e le continue squalifiche che ha ricevuto non sono stati certo l'ideale per accompagnarla a crescere con un buona autostima. Tuttora la situazione sembra la stessa e concorrerebbe a sostenere ed alimentare la scarsa fiducia in sé.
E' evidente che sentendosi inadeguata, non attraente, interessante ecc. già partiva con la convinzione (erronea) di non piacere.
<Stiamo insieme da ormai 5 anni e ringrazio la vita che me l'ha fatto conoscere> da quanto riferisce sembra proprio che questo ragazzo tenga a lei, ma questo non è sufficiente a risolvere i problemi che ha con se stessa e vive con la paura che possa lasciarla.
Credo che sarebbe opportuno incontrasse direttamente un nostro collega proprio per affrontare questi suoi nodi, conquistare migliore fiducia in sé, riuscire a gestire diversamente e in modo più asserttivo il rapporto con i suoi genitori e di conseguenza anche gli altri rapporti in generale. Che ne pensa?
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#7]
Utente
Sono d'accordo con entrambe. Forse sarebbe opportuno.
E' che ho sempre molta difficoltà a parlare faccia a faccia perchè mi emoziono e mi viene sempre da piangere (e la cosa mi irrita abbastanza).
Procederò a cercare qualcuno a cui possa rivolgermi.
Grazie davvero per la vostra pronta risposta
E' che ho sempre molta difficoltà a parlare faccia a faccia perchè mi emoziono e mi viene sempre da piangere (e la cosa mi irrita abbastanza).
Procederò a cercare qualcuno a cui possa rivolgermi.
Grazie davvero per la vostra pronta risposta
[#8]
Questa difficoltà fa parte del problema e deve essere affrontata.
Il colloquio con lo psicologo costituisce uno spazio sicuro e protetto nel quale potrà mostrarsi per quello che è senza nascondere le emozioni, ma cercando invece di comprendere ed elaborare quello che sente.
Il colloquio con lo psicologo costituisce uno spazio sicuro e protetto nel quale potrà mostrarsi per quello che è senza nascondere le emozioni, ma cercando invece di comprendere ed elaborare quello che sente.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.1k visite dal 08/02/2014.
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