Ipocondria o qualcosa di vero?
Gentili dottori. Scrivo in psicologia per sentire un parere su ciò che mi sta succedendo.
Tutto è iniziato la settimana scorsa, quando ho sentito la ghiandola sinistra sotto la mandibola leggermente gonfia e dolente al tatto, non visibile a occhio. In contemporanea ho notato che il mio dente del giudizio inferiore sinistro stava iniziando a venire fuori.
Da li ho iniziato ad accusare altri sintomi tra cui dolori alle gambe, qualche volta prurito in alcune parti del corpo, labbra inferiori spesso secche, qualche volta brividi senza febbre e recentemente si sono aggiunte extrasistole. Ho fatto il brutto errore di leggere su internet e ho temuto per leucemia. Sono stato visitato da ben 4 dottori, tra cui due specialisti di pronto soccorso e nessuno ha dato peso alla cosa. Io continuo ad aver paura, mi sembra che nessuno abbia dato il giusto peso alla cosa, che abbiano sottovalutato la situazione. La mia famiglia ormai neanche mi ascolta più. Tutto questo è successo di ritorno da un viaggio in cui tornare è stato per me molto difficile, stressante e ho sofferto molto.Secondo voi è possibile che sia tutta una cosa ansiosa? In 4 dottori mi hanno detto una cosa, io continuo ad aver paura di brutte malattie.
Ringrazio in anticipo.
Tutto è iniziato la settimana scorsa, quando ho sentito la ghiandola sinistra sotto la mandibola leggermente gonfia e dolente al tatto, non visibile a occhio. In contemporanea ho notato che il mio dente del giudizio inferiore sinistro stava iniziando a venire fuori.
Da li ho iniziato ad accusare altri sintomi tra cui dolori alle gambe, qualche volta prurito in alcune parti del corpo, labbra inferiori spesso secche, qualche volta brividi senza febbre e recentemente si sono aggiunte extrasistole. Ho fatto il brutto errore di leggere su internet e ho temuto per leucemia. Sono stato visitato da ben 4 dottori, tra cui due specialisti di pronto soccorso e nessuno ha dato peso alla cosa. Io continuo ad aver paura, mi sembra che nessuno abbia dato il giusto peso alla cosa, che abbiano sottovalutato la situazione. La mia famiglia ormai neanche mi ascolta più. Tutto questo è successo di ritorno da un viaggio in cui tornare è stato per me molto difficile, stressante e ho sofferto molto.Secondo voi è possibile che sia tutta una cosa ansiosa? In 4 dottori mi hanno detto una cosa, io continuo ad aver paura di brutte malattie.
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
ho letto la sua recente richiesta di consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/neurologia/398828-paura-malattia.html
Il corteo sintomatologico, va analizzato all'interno di un setting psicoterapico, non online.
Il suo corpo, sta gridando che qualcosa non va…lo ascolti.
Uno psicologo, dopo una diagnosi clinica, l'aiuterà a ripristinare quell'indispensabile dialogo psiche/soma, che in lei sembra essersi smarrito
ho letto la sua recente richiesta di consulto
https://www.medicitalia.it/consulti/neurologia/398828-paura-malattia.html
Il corteo sintomatologico, va analizzato all'interno di un setting psicoterapico, non online.
Il suo corpo, sta gridando che qualcosa non va…lo ascolti.
Uno psicologo, dopo una diagnosi clinica, l'aiuterà a ripristinare quell'indispensabile dialogo psiche/soma, che in lei sembra essersi smarrito
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa. La ringrazio per la risposta. Sono stato dal dentista e ha confermato ciò che hanno detto gli altri medici. Il mio problema è che quando sento gli altri sintomi come extrasistole o prurito non riesco a fare a meno di temere per la mia salute. Il mio problema potrebbe trattarsi di ipocondria?
[#3]
Gentile ragazzo,
come ha evidenziato la mia collega, dr.ssa Randone, è poco serio effettuare diagnosi on line.
Ciò che mi sembra importante è che lei comincia ad avere dubbi sulla sua auto-diagnosi (anche questa dannosa dato che lei non è un medico....), iniziando a collegare il suo disagio a fattori stressanti, quindi psicologici.
Sarebbe dunque opportuna una consulenza da un collega di persona, dato che a quanto ci scrive questo "tarlo" ha ridotto la qualità della sua vita, sottraendole energie preziose.
Restiamo in ascolto
come ha evidenziato la mia collega, dr.ssa Randone, è poco serio effettuare diagnosi on line.
Ciò che mi sembra importante è che lei comincia ad avere dubbi sulla sua auto-diagnosi (anche questa dannosa dato che lei non è un medico....), iniziando a collegare il suo disagio a fattori stressanti, quindi psicologici.
Sarebbe dunque opportuna una consulenza da un collega di persona, dato che a quanto ci scrive questo "tarlo" ha ridotto la qualità della sua vita, sottraendole energie preziose.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#4]
Gentile Utente,
>>Il mio problema potrebbe trattarsi di ipocondria?<<
questo è verosimile, ma l'ipocondria deve necessariamente essere diagnosticata consultano un Collega di persona.
Si tratta di una psicopatologia e qualora venisse confermata tale diagnosi, sarebbe utile iniziare un percorso di psicoterapia.
>>Il mio problema potrebbe trattarsi di ipocondria?<<
questo è verosimile, ma l'ipocondria deve necessariamente essere diagnosticata consultano un Collega di persona.
Si tratta di una psicopatologia e qualora venisse confermata tale diagnosi, sarebbe utile iniziare un percorso di psicoterapia.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#5]
Utente
Gentili dottori vi ringrazio per le risposte. Andrò senz'altro da un collega di persona per parlare di queste mie paure. Purtroppo mi sono spaventato leggendo su internet e tutt'ora ogni giorno cerco segni sul mio corpo. A volte mi passano pensieri per la testa "e se avessi ragione io?" Nonostante non sia un medico come giustamente dice il dottor Mori, ma poi penso che sia alquanto improbabile che 4 medici non abbiano visto bene, ed è qui che cado nel circolo vizioso. Ogni volta che compare un nuovo sintomo penso solo ed esclusivamente al peggio, ad esempio se sento un dolore al braccio sinistro per me si tratta di infarto. Sono abbastanza tragico nell'interpretazione dei segnali del mio corpo e sono altrettanto "abile" a collegare più sintomi come se fossi un professionista. Ad esempio ho collegato la ghiandola al dolore alle gambe mentre i medici hanno detto non c'entra niente. .. quanto tempo è necessario di psicoterapia per superare questa cosa?
[#7]
Gentile Utente,
>>Purtroppo mi sono spaventato leggendo su internet e tutt'ora ogni giorno cerco segni sul mio corpo.<<
eviti di fare autodiagnosi cercando in rete, non può trovare risposte ai suoi dubbi, ma solo alimentare la sua apprensione.
>>..ma poi penso che sia alquanto improbabile che 4 medici non abbiano visto bene, ed è qui che cado nel circolo vizioso.<<
questo pensiero "ossessivo" è probabilmente legato ad una sua difficoltà nella gestione dell'ansia.
I tempi di un percorso dipendono da diversi fattori come la diagnosi (o valutazione di personalità), motivazione al cambiamento e aderenza allo stesso.
>>Purtroppo mi sono spaventato leggendo su internet e tutt'ora ogni giorno cerco segni sul mio corpo.<<
eviti di fare autodiagnosi cercando in rete, non può trovare risposte ai suoi dubbi, ma solo alimentare la sua apprensione.
>>..ma poi penso che sia alquanto improbabile che 4 medici non abbiano visto bene, ed è qui che cado nel circolo vizioso.<<
questo pensiero "ossessivo" è probabilmente legato ad una sua difficoltà nella gestione dell'ansia.
I tempi di un percorso dipendono da diversi fattori come la diagnosi (o valutazione di personalità), motivazione al cambiamento e aderenza allo stesso.
[#8]
Utente
Gentili dottori grazie ancora per le risposte.
Per il dottor Del Signore: I pensieri ossessivi che più mi passano per la testa sono al momento in cui continuo a sentire I sintomi, nonostante le visite mediche, quando avverto le extrasistole mi domando il perché e se possa esserci una causa nascosta o non vista dai dottori perché sottovalutata la mia situazione. Nasce la tentazione di far nuove ricerche online ma ovviamente evito perché si finisce sempre col trovare quello che si cerca. Addirittura io non scrivo neanche I sintomi, ma direttamente la malattia che sospetto di avere, ma che nessun medico avrebbe citato se non avessi esposto io le mie paure. I dottori che mi hanno visto avevano una tranquillità che quasi mi faceva strano, non mi sentivo preso sul serio.
Per il dottor Del Signore: I pensieri ossessivi che più mi passano per la testa sono al momento in cui continuo a sentire I sintomi, nonostante le visite mediche, quando avverto le extrasistole mi domando il perché e se possa esserci una causa nascosta o non vista dai dottori perché sottovalutata la mia situazione. Nasce la tentazione di far nuove ricerche online ma ovviamente evito perché si finisce sempre col trovare quello che si cerca. Addirittura io non scrivo neanche I sintomi, ma direttamente la malattia che sospetto di avere, ma che nessun medico avrebbe citato se non avessi esposto io le mie paure. I dottori che mi hanno visto avevano una tranquillità che quasi mi faceva strano, non mi sentivo preso sul serio.
[#9]
Gentile Utente,
>>..ma ovviamente evito perché si finisce sempre col trovare quello che si cerca.<<
ovviamente non è così. La sua ossessività, che in definitiva si traduce in "dubbio", mette alla prova i vari medici con un'idea di base errata, ossia quella di una presunta "superficialità", ma lei non è un medico (e diciamocelo pure non sa nulla di medicina) e le informazioni che può trovare in internet sono semplicemente mediate da ciò che si aspetta di trovare.
Se non si fida dei pareri medici perché continua a consultarli anche on-line?
Se vuole iniziare a stare meglio dovrebbe prendere coscienza che il suo disagio non è medico, ma di altra natura. Si dovrebbe rivolgere ad un Collega specializzato in psicoterapia altrimenti difficilmente riuscirà ad uscire da questa situazione.
>>..ma ovviamente evito perché si finisce sempre col trovare quello che si cerca.<<
ovviamente non è così. La sua ossessività, che in definitiva si traduce in "dubbio", mette alla prova i vari medici con un'idea di base errata, ossia quella di una presunta "superficialità", ma lei non è un medico (e diciamocelo pure non sa nulla di medicina) e le informazioni che può trovare in internet sono semplicemente mediate da ciò che si aspetta di trovare.
Se non si fida dei pareri medici perché continua a consultarli anche on-line?
Se vuole iniziare a stare meglio dovrebbe prendere coscienza che il suo disagio non è medico, ma di altra natura. Si dovrebbe rivolgere ad un Collega specializzato in psicoterapia altrimenti difficilmente riuscirà ad uscire da questa situazione.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.4k visite dal 07/02/2014.
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