Relazione e borderline
Salve,
sono un ragazzo di 29 anni e giá circa 7 anni fa,quando ero in psicoterapia, mi fu diagnosticato il disturbo di personalitá borderline.
Questo disturbo lo vivo nella quotidianietá,ma in genere é gestibile. Esplode in tutta la sua violenza quando sono in una relazione.
Premettendo che sono omosessuale (non so quanto possa essere rilevante), ho sempre avuto una vita sessuale vivace, che in alcuni periodi ho vissuto con spensieratezza, in altri con piú fatica (anche in quei periodi se in una serata in un locale non avevo successo, cominciavo a svalutarmi pesantemente) e gran parte delle pseudorelazioni che ho avuto sono sempre state con persone che da un lato non volevano legarsi realmente, dall´altro peró si passava del tempo insieme come si fosse normali coppie e questo mi ha sempre molto destabilizzato. In questi casi io desideravo fortemente una relazione, nonostante questi partner fossero palesemente non fedeli e poi a un certo punto, ma dopo mesi, ho interrotto queste relazioni perché non riuscivo a tollerarle. Dall´estate scorsa frequento un ragazzo,per mesi in realtá una relazione leggera, anche se mi coinvolgeva parecchio, e anche qui,da un lato nessun impegno,dall´altro questa persona mi cercava costantemente e addirittura uscivamo insieme. Dopo essermi dichiarato a lui e dopo una serie di difficolta,in quanto mi ha confessato di essere in una relazione (a sua detta morta), lui ha rotto con il suo ragazzo e da allora (circa un mese) continuamo a frequentarci,ma con una prospettiva di una possibile relazione. Da quando ho esposto i miei sentimenti lui é diventato un pensiero ossessivo ed essendo questa storia nata in maniera turbolenta, avendo anche lui a sua volta avuto molti partner sessuali ed essendo un piacione (ogni volta che si va in un locale compare sempre qualche sua ex avventura che prova a flirtare), vivo costantemente nel terrore del tradimento o della perdita di interessa da parte sua. Lui, pur non essendo una persona estremamente espansiva, é molto carino con me, ho anche chiarito che non sono per una coppia aperta e quando siamo insieme,anche se qualcuno si avvicina, si comporta in maniera corretta. Tuttavia, anche sul suo profilo facebook,compaiono continuamente nuovi contatti, sempre ragazzi carini, e questo mi porta a vivere momenti, magari per motivi futili, in cui cado nella paranoia che mi tradisca e mi menta. So che o provo a fidarmi di lui e a vivere le cose come vanno o se non riesco,sarebbe il caso di chiudere. Una parte sente che questa storia non ha futuro, che scopriró che lui continua ad andare con altri o che prima o poi mi lascerá per qualcun altro o semplice noia, dall´altra peró penso che questa é una paranoia e potrei impedirmi di vivere una storia. Se si fa sentire o passiamo una sera insieme sono felice,ma basta un giorno che non si fa sentire o una volta che non lo sento molto preso, per crollare. Non ce la faccio piú a vivere cosí.
sono un ragazzo di 29 anni e giá circa 7 anni fa,quando ero in psicoterapia, mi fu diagnosticato il disturbo di personalitá borderline.
Questo disturbo lo vivo nella quotidianietá,ma in genere é gestibile. Esplode in tutta la sua violenza quando sono in una relazione.
Premettendo che sono omosessuale (non so quanto possa essere rilevante), ho sempre avuto una vita sessuale vivace, che in alcuni periodi ho vissuto con spensieratezza, in altri con piú fatica (anche in quei periodi se in una serata in un locale non avevo successo, cominciavo a svalutarmi pesantemente) e gran parte delle pseudorelazioni che ho avuto sono sempre state con persone che da un lato non volevano legarsi realmente, dall´altro peró si passava del tempo insieme come si fosse normali coppie e questo mi ha sempre molto destabilizzato. In questi casi io desideravo fortemente una relazione, nonostante questi partner fossero palesemente non fedeli e poi a un certo punto, ma dopo mesi, ho interrotto queste relazioni perché non riuscivo a tollerarle. Dall´estate scorsa frequento un ragazzo,per mesi in realtá una relazione leggera, anche se mi coinvolgeva parecchio, e anche qui,da un lato nessun impegno,dall´altro questa persona mi cercava costantemente e addirittura uscivamo insieme. Dopo essermi dichiarato a lui e dopo una serie di difficolta,in quanto mi ha confessato di essere in una relazione (a sua detta morta), lui ha rotto con il suo ragazzo e da allora (circa un mese) continuamo a frequentarci,ma con una prospettiva di una possibile relazione. Da quando ho esposto i miei sentimenti lui é diventato un pensiero ossessivo ed essendo questa storia nata in maniera turbolenta, avendo anche lui a sua volta avuto molti partner sessuali ed essendo un piacione (ogni volta che si va in un locale compare sempre qualche sua ex avventura che prova a flirtare), vivo costantemente nel terrore del tradimento o della perdita di interessa da parte sua. Lui, pur non essendo una persona estremamente espansiva, é molto carino con me, ho anche chiarito che non sono per una coppia aperta e quando siamo insieme,anche se qualcuno si avvicina, si comporta in maniera corretta. Tuttavia, anche sul suo profilo facebook,compaiono continuamente nuovi contatti, sempre ragazzi carini, e questo mi porta a vivere momenti, magari per motivi futili, in cui cado nella paranoia che mi tradisca e mi menta. So che o provo a fidarmi di lui e a vivere le cose come vanno o se non riesco,sarebbe il caso di chiudere. Una parte sente che questa storia non ha futuro, che scopriró che lui continua ad andare con altri o che prima o poi mi lascerá per qualcun altro o semplice noia, dall´altra peró penso che questa é una paranoia e potrei impedirmi di vivere una storia. Se si fa sentire o passiamo una sera insieme sono felice,ma basta un giorno che non si fa sentire o una volta che non lo sento molto preso, per crollare. Non ce la faccio piú a vivere cosí.
[#1]
Gentile Utente,
distinguerei fra quelle che possono essere le conseguenze del disturbo che le è stato diagnosticato e l'oggettivo rischio di infedeltà da parte del ragazzo che sta frequentando.
Prima di tutto vorrei chiederle per quanto è stato in psicoterapia e come si è concluso il percorso: ha abbandonato lei?
Ci parla come se il suo disturbo fosse ancora presente, quindi immagino che non sia stato seguito fino alla completa guarigione.
E' così?
Per quanto riguarda il ragazzo che frequenta, ciò che ci racconta non depone particolarmente a favore dell'aspettativa di una sua totale fedeltà.
Se trae gratificazione dal contatto con sempre nuovi ragazzi è difficile pensare che chiuda con tutte queste abitudini e che rinunci alle emozioni che ricava dal flirtare, a meno che non sia profondamente innamorato di lei.
Fra l'altro quando avete iniziato a vedervi lui era impegnato, ed è possibile che tenda a passare da una storia all'altra senza lasciare il partner fino a quando non ne ha già un altro, cosa che può farle pensare che i contatti che ha e che mantiene con altri ragazzi servano proprio a trovare il partner successivo a lei.
"gran parte delle pseudorelazioni che ho avuto sono sempre state con persone che da un lato non volevano legarsi realmente, dall´altro peró si passava del tempo insieme come si fosse normali coppie e questo mi ha sempre molto destabilizzato"
Le relazioni che avuto finora sono state tutte così?
distinguerei fra quelle che possono essere le conseguenze del disturbo che le è stato diagnosticato e l'oggettivo rischio di infedeltà da parte del ragazzo che sta frequentando.
Prima di tutto vorrei chiederle per quanto è stato in psicoterapia e come si è concluso il percorso: ha abbandonato lei?
Ci parla come se il suo disturbo fosse ancora presente, quindi immagino che non sia stato seguito fino alla completa guarigione.
E' così?
Per quanto riguarda il ragazzo che frequenta, ciò che ci racconta non depone particolarmente a favore dell'aspettativa di una sua totale fedeltà.
Se trae gratificazione dal contatto con sempre nuovi ragazzi è difficile pensare che chiuda con tutte queste abitudini e che rinunci alle emozioni che ricava dal flirtare, a meno che non sia profondamente innamorato di lei.
Fra l'altro quando avete iniziato a vedervi lui era impegnato, ed è possibile che tenda a passare da una storia all'altra senza lasciare il partner fino a quando non ne ha già un altro, cosa che può farle pensare che i contatti che ha e che mantiene con altri ragazzi servano proprio a trovare il partner successivo a lei.
"gran parte delle pseudorelazioni che ho avuto sono sempre state con persone che da un lato non volevano legarsi realmente, dall´altro peró si passava del tempo insieme come si fosse normali coppie e questo mi ha sempre molto destabilizzato"
Le relazioni che avuto finora sono state tutte così?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
La terapia é stata interrotta perché sono andato a vivere all´estero e allora (avevo 23 anni) benché il disturbo fosse presente,sicuramente avevo meno capacitá introspettiva rispetto ad ora. Sto aspettando la risposta per iniziare entro un mese una psicoterapia (sono in Germania e qui é tutto piú macchinoso).
Le sue osservazioni sono pensieri che ho anche io, solo che finora, sicuramente ci sono stati elementi che mi fanno insospettire. Peró io stesso avevo,da single, una vita sessuale vivace, nonostanteció ora non ho desiderio di andare con altri.
Da un lato penso che dovrei troncare questa relazione,dall´altra temo che la chiuderei per delle paranoie, che seppure non del tutto infondate, che non so se corrispondono alla verita delle cose.
A me spaventa questo continuo altalenare tra momenti in cui mi sento fiducioso,ció succede quando stiamo insieme perché comunque é sempre carino con me o basta che mi cerca anche solo con un sms, ma basta un giorno che non lo sento o lo percepisco piu distante o anche se un commento su facebook in fondo innocuo proviene da qualche contatto a me non conosciuto, per farmi crollare tra il timore di essere tradito o quello che si annoi di me.
Detesto dare tutto questo potere a questa persona, nel bene o nel male, sentirmi schiavo di questa situazione da cui non riesco a uscire.
Tranne l´ultima relazione,in fondo figlia della necessitá di una relazione stabile,in cui avevo trovato pero una persona molto piu grande di me (di 20 anni) che dopo un mese gia aveva progetti di convivenza e che io ho,dopo qualche mese chiuso, perché anche se vorrei una storia stabile, non mi piace chiudermi al 100% nella coppia e progettare subito il futuro, ho sempre avuto poche relazioni simili,anzi l´ultima é la migliore (si immagini le altre,in cui l´infedeltá era compiuta alla luce del sole).
Al di lá di come andrá questa storia, sono davvero preoccupato per come stia degenerando, passo fasi in cui mi distruggo di sport e mangio poco (mese scorso ho perso 5 chili in una settimana), ho difficoltá a concentrarmi al lavoro, passo da (brevi) fasi euforiche a crolli, non provo entusiasmo per niente, sto malvolentieri da solo (cosa che prima non accadeva),ma se esco mi sento solo, quando non ho questi sbalzi di umore, sento un vuoto e un senso di rottura con un equilibrio,seppur fragile, che sento non tornerá piu.
Chiaro che in questa storia ho investito molto (e troppo),ma mi spaventa il fatto di restare per sempre intrappolato in questi meccanismi, oggi é questo ragazzo,domani un altro e sento che sono destinato a una vita infelice.
La cosa peggiore é,che a parte qualche amico con cui mi sfogo,sono costretto a tenere per me queso dolore, in fondo sarebbe assurdo avere scatti di ira con questo ragazzo senza motivo apparente e accusare di infedeltá (cosa che ho fatto all´inizio e lui si é addirittura offeso) porta solo al fatto che lui potrebbe sentirsi soffocato e potrebbe chiudere la storia.
Mi sento come senza via di uscita, da un lato sarebbe il caso di chiuderla, dall´altro non ci riesco e se la chiudessi io o la facessi finire per esasperazione, mi sentirei al 100% responsabile.
Provo a dirmi di vivere le cose per come vengono e scoprissi che i miei sospetti sono veri, di non prendermela con me stesso,ma di fatto non ci riesco.
Mi sento come un adolescente,incapace di filtrare le emozioni e le frustrazioni e in balia di me stesso.
Le sue osservazioni sono pensieri che ho anche io, solo che finora, sicuramente ci sono stati elementi che mi fanno insospettire. Peró io stesso avevo,da single, una vita sessuale vivace, nonostanteció ora non ho desiderio di andare con altri.
Da un lato penso che dovrei troncare questa relazione,dall´altra temo che la chiuderei per delle paranoie, che seppure non del tutto infondate, che non so se corrispondono alla verita delle cose.
A me spaventa questo continuo altalenare tra momenti in cui mi sento fiducioso,ció succede quando stiamo insieme perché comunque é sempre carino con me o basta che mi cerca anche solo con un sms, ma basta un giorno che non lo sento o lo percepisco piu distante o anche se un commento su facebook in fondo innocuo proviene da qualche contatto a me non conosciuto, per farmi crollare tra il timore di essere tradito o quello che si annoi di me.
Detesto dare tutto questo potere a questa persona, nel bene o nel male, sentirmi schiavo di questa situazione da cui non riesco a uscire.
Tranne l´ultima relazione,in fondo figlia della necessitá di una relazione stabile,in cui avevo trovato pero una persona molto piu grande di me (di 20 anni) che dopo un mese gia aveva progetti di convivenza e che io ho,dopo qualche mese chiuso, perché anche se vorrei una storia stabile, non mi piace chiudermi al 100% nella coppia e progettare subito il futuro, ho sempre avuto poche relazioni simili,anzi l´ultima é la migliore (si immagini le altre,in cui l´infedeltá era compiuta alla luce del sole).
Al di lá di come andrá questa storia, sono davvero preoccupato per come stia degenerando, passo fasi in cui mi distruggo di sport e mangio poco (mese scorso ho perso 5 chili in una settimana), ho difficoltá a concentrarmi al lavoro, passo da (brevi) fasi euforiche a crolli, non provo entusiasmo per niente, sto malvolentieri da solo (cosa che prima non accadeva),ma se esco mi sento solo, quando non ho questi sbalzi di umore, sento un vuoto e un senso di rottura con un equilibrio,seppur fragile, che sento non tornerá piu.
Chiaro che in questa storia ho investito molto (e troppo),ma mi spaventa il fatto di restare per sempre intrappolato in questi meccanismi, oggi é questo ragazzo,domani un altro e sento che sono destinato a una vita infelice.
La cosa peggiore é,che a parte qualche amico con cui mi sfogo,sono costretto a tenere per me queso dolore, in fondo sarebbe assurdo avere scatti di ira con questo ragazzo senza motivo apparente e accusare di infedeltá (cosa che ho fatto all´inizio e lui si é addirittura offeso) porta solo al fatto che lui potrebbe sentirsi soffocato e potrebbe chiudere la storia.
Mi sento come senza via di uscita, da un lato sarebbe il caso di chiuderla, dall´altro non ci riesco e se la chiudessi io o la facessi finire per esasperazione, mi sentirei al 100% responsabile.
Provo a dirmi di vivere le cose per come vengono e scoprissi che i miei sospetti sono veri, di non prendermela con me stesso,ma di fatto non ci riesco.
Mi sento come un adolescente,incapace di filtrare le emozioni e le frustrazioni e in balia di me stesso.
[#3]
"A me spaventa questo continuo altalenare tra momenti in cui mi sento fiducioso, ció succede quando stiamo insieme perché comunque é sempre carino con me o basta che mi cerca anche solo con un sms, ma basta un giorno che non lo sento o lo percepisco piu distante o anche se un commento su facebook in fondo innocuo proviene da qualche contatto a me non conosciuto, per farmi crollare tra il timore di essere tradito o quello che si annoi di me."
L'essenza del disturbo borderline è l'instabilità nelle relazioni, unita alla marcata impulsività, che porta facilmente a vivere sbalzi di umore e di percezione del rapporto con l'altro, passando "dal bianco al nero" e viceversa senza vedere tutto quello che ci sta in mezzo.
Per questo motivo si sente in balia di emozioni intense che ribaltano di volta in volta le sue sicurezze e le sue percezioni.
Se è in lista per iniziare una psicoterapia può stare tranquillo, perchè quella è la strada per intervenire sui meccanismi che la spaventano ed evitare che continuino ad influenzare la sua esistenza.
L'essenza del disturbo borderline è l'instabilità nelle relazioni, unita alla marcata impulsività, che porta facilmente a vivere sbalzi di umore e di percezione del rapporto con l'altro, passando "dal bianco al nero" e viceversa senza vedere tutto quello che ci sta in mezzo.
Per questo motivo si sente in balia di emozioni intense che ribaltano di volta in volta le sue sicurezze e le sue percezioni.
Se è in lista per iniziare una psicoterapia può stare tranquillo, perchè quella è la strada per intervenire sui meccanismi che la spaventano ed evitare che continuino ad influenzare la sua esistenza.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 07/02/2014.
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