Depressione e disagio
Ho un problema o forse 2.
Il primo e mia madre 50 enne, che definisco dipendente dal computer in quanto ci passa minimo 8-10 ore al giorno per giocare e stare su facebook.
Trascura la casa, trascura suo marito e mio fratello minore, trascura me.
Mi trovo con le sue responsabilità e i suoi doveri di madre e casalinga.
Ha iniziato anche a raccontare bugie su facebook su cosa fà durante la giornata, e bugie sul mio conto descrivendomi come sbadata e svogliata.
Si lamenta sempre in continuazione di dolori ossei (è il motivo per cui non lavora in casa) ma sospetto che a volte stia mentendo.
Non vuole recarsi in ospedale o dal medico, si limita a chiamarlo per telefono e prendere antinfiammatori oppure a cercare i sintomi su Google.
Si rifiuta di andare da uno psicologo, è come se si definisse il miglior psicologo per sè stessa.
Mio padre si limita a pulire anche lui e predicare di non litigare ma le nostre fatiche non bastano nemmeno a mantenere la decenza in casa. Mi sento sprofondare quando arrivano (rari) ospiti.
Provo spesso a chiedere una mano mentre pulisco, lei aiuta per pochi secondi e poi con una scusa se ne và al pc oppure dice che le fà troppo male la schiena.
La spesa non và a farla per lo stesso motivo, non esce a prendere mio fratello a scuola mai per lo stesso motivo...(dovrebbe solo guidare per 10 minuti al massimo).
Il secondo problema forse sono io: vivo qui per motivi di soldi e lavoro (che non ho) e non sò come prendere in 'contropiede' mia madre e questa situazione.
Il primo e mia madre 50 enne, che definisco dipendente dal computer in quanto ci passa minimo 8-10 ore al giorno per giocare e stare su facebook.
Trascura la casa, trascura suo marito e mio fratello minore, trascura me.
Mi trovo con le sue responsabilità e i suoi doveri di madre e casalinga.
Ha iniziato anche a raccontare bugie su facebook su cosa fà durante la giornata, e bugie sul mio conto descrivendomi come sbadata e svogliata.
Si lamenta sempre in continuazione di dolori ossei (è il motivo per cui non lavora in casa) ma sospetto che a volte stia mentendo.
Non vuole recarsi in ospedale o dal medico, si limita a chiamarlo per telefono e prendere antinfiammatori oppure a cercare i sintomi su Google.
Si rifiuta di andare da uno psicologo, è come se si definisse il miglior psicologo per sè stessa.
Mio padre si limita a pulire anche lui e predicare di non litigare ma le nostre fatiche non bastano nemmeno a mantenere la decenza in casa. Mi sento sprofondare quando arrivano (rari) ospiti.
Provo spesso a chiedere una mano mentre pulisco, lei aiuta per pochi secondi e poi con una scusa se ne và al pc oppure dice che le fà troppo male la schiena.
La spesa non và a farla per lo stesso motivo, non esce a prendere mio fratello a scuola mai per lo stesso motivo...(dovrebbe solo guidare per 10 minuti al massimo).
Il secondo problema forse sono io: vivo qui per motivi di soldi e lavoro (che non ho) e non sò come prendere in 'contropiede' mia madre e questa situazione.
[#1]
Gentile Ragazza,
da quanto tempo la mamma si comporta in questo modo?
Che tipo di rapporto c'è tra i suoi genitori?
Avete mai parlato con il medico di base?Oltre a quanto ha detto suo padre cosa pensa di questa situazione, ha mai preso iniziative? Ne parlate?
Sembrerebbe una situazione di disagio quella della mamma e di conseguenza quella di tutto il nucleo che andrebbe meglio approfondita e affrontata.
Se comunque non riconosce di avere un disagio è difficile convincerla ad incontrare uno specialista.
<non sò come prendere in 'contropiede' mia madre e questa situazione. >
Dovrebbe essere suo padre a prendere in mano la situazione, dal mio punto di vista potreste sentire il parere di un terapeuta familiare (sistemico-relazionale), ma potrebbe farlo anche lei in prima persona per capire come meglio gestire e affrontare le problematiche esposte.
Restiamo in ascolto
da quanto tempo la mamma si comporta in questo modo?
Che tipo di rapporto c'è tra i suoi genitori?
Avete mai parlato con il medico di base?Oltre a quanto ha detto suo padre cosa pensa di questa situazione, ha mai preso iniziative? Ne parlate?
Sembrerebbe una situazione di disagio quella della mamma e di conseguenza quella di tutto il nucleo che andrebbe meglio approfondita e affrontata.
Se comunque non riconosce di avere un disagio è difficile convincerla ad incontrare uno specialista.
<non sò come prendere in 'contropiede' mia madre e questa situazione. >
Dovrebbe essere suo padre a prendere in mano la situazione, dal mio punto di vista potreste sentire il parere di un terapeuta familiare (sistemico-relazionale), ma potrebbe farlo anche lei in prima persona per capire come meglio gestire e affrontare le problematiche esposte.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazza, si è mai domandata da cosa fugge la mamma per dedicarsi così tanto a Facebook, forse ci sono problemi all'interno del rapporto con suo padre e forse anche con lei, preoccupata ma anche critica, che poi avrà anche davvero mal di schiena e paura delle diagnosi ,delle complicazioni dello star male, la famiglia virtuale che va cercando potrebbe essere fonte di riflessione per voi di famiglia.
Concordo con la collega nel suggerirle di sentire insieme a suo padre un terapeuta sistemico relazionale, provi intanto a ricordare che mamma era, tempo fa, questa mamma dolente e distratta che si autocura ora così..
Restiamo in ascolto..
Concordo con la collega nel suggerirle di sentire insieme a suo padre un terapeuta sistemico relazionale, provi intanto a ricordare che mamma era, tempo fa, questa mamma dolente e distratta che si autocura ora così..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Grazie mille delle risposte.
Mia madre è da quando si è iscritta a Facebook (3-4 anni) che ha iniziato a comportarsi così.
Tra i miei genitori non sò precisamente come vada il rapporto, si vogliono senz'altro bene però negli eventuali litigi è sempre mia madre a prevalere su mio padre.
Col medico di base, non ho ancora parlato di questi problemi.
Con mio padre io ne parlo molto e le cose le sà, ma non credo poi ne parli chiaramente con mia madre perchè non li sento parlarne e non vedo cambiamenti. Da quando sono maggiorenne sono diventata il sostituto di mia madre in tutte le faccende di cui prima si occupava anche lei perchè sono di sua responsabilità e a nome suo (non si tratta solo dei mestieri di casa) e quindi almeno 1 volta su 10 dovrebbe fare lei.
- In risposta alla dott.essa Fregonese, io cerco di comprendere la profonda preoccupazione di una brutta diagnosi ma a peggiorare le cose c'è il fatto che si sia fatta una specie di auto-diagnosi da sola sul Google ( e quindi crede di sapere tutto dei problemi che ha ), catalogandoli come incurabili e quindi per lei il dottore è una figura inutile. Come già accennavo sarebbe un impresa convincerla di fare una visita o un incontro con qualsiasi tipo di medico.
La sua famiglia virtuale e il suo passato sono la vita che lei preferisce, io penso che non accetti il presente...
Se inizio una discussione con lei non arrivo mai a concludere un discorso costruttivo.
Ottengo silenzi e vittimismo ma nel peggiore dei casi ha sbotti d'ira.
Dico solo, che mi ha insultato pesantemente e mi ha tirato quasi addosso una pentola del diametro di 30 cm.
Mio padre non prende in mano la situazione perchè è più comprensivo nei confronti di mia madre, gli vuole bene, e preferisce mantenere il quieto vivere piuttosto che fare discussioni.
Mia madre a volte diventa irrazionale, nel senso che nega fatti o l'evidenza delle cose (e questo mi stà davvero preoccupando), oggi pensava che se dava "in pegno" 2 anelli d'oro al veterinario questi poi aveva la garanzia che noi lo avremmo pagato.
Aprirei anche una parentesi "alcol": non è alcolista, ma se si trova con degli alcolici a casa beve senza coscienza del fatto che oltre un certo quantitativo non ci stà più con la testa. Le rare volte che esce compra sempre vino e birra. Io anni fà ho fatto di corsa la patente per fermare questa cosa (dato che capitava con la frequenza di 2-3 sere a settimana): in questo modo andavo io a fare la spesa (non compravo alcol) e quindi di sera non si ubriacava più, ma col tempo ho dato prova a mio padre che potevo fare io quel che pian piano non ha fatto più mia madre.
Grazie ancora dell'ascolto per me è già abbastanza sentire il parere di persone adulte riguardo a questa faccenda.
Mia madre è da quando si è iscritta a Facebook (3-4 anni) che ha iniziato a comportarsi così.
Tra i miei genitori non sò precisamente come vada il rapporto, si vogliono senz'altro bene però negli eventuali litigi è sempre mia madre a prevalere su mio padre.
Col medico di base, non ho ancora parlato di questi problemi.
Con mio padre io ne parlo molto e le cose le sà, ma non credo poi ne parli chiaramente con mia madre perchè non li sento parlarne e non vedo cambiamenti. Da quando sono maggiorenne sono diventata il sostituto di mia madre in tutte le faccende di cui prima si occupava anche lei perchè sono di sua responsabilità e a nome suo (non si tratta solo dei mestieri di casa) e quindi almeno 1 volta su 10 dovrebbe fare lei.
- In risposta alla dott.essa Fregonese, io cerco di comprendere la profonda preoccupazione di una brutta diagnosi ma a peggiorare le cose c'è il fatto che si sia fatta una specie di auto-diagnosi da sola sul Google ( e quindi crede di sapere tutto dei problemi che ha ), catalogandoli come incurabili e quindi per lei il dottore è una figura inutile. Come già accennavo sarebbe un impresa convincerla di fare una visita o un incontro con qualsiasi tipo di medico.
La sua famiglia virtuale e il suo passato sono la vita che lei preferisce, io penso che non accetti il presente...
Se inizio una discussione con lei non arrivo mai a concludere un discorso costruttivo.
Ottengo silenzi e vittimismo ma nel peggiore dei casi ha sbotti d'ira.
Dico solo, che mi ha insultato pesantemente e mi ha tirato quasi addosso una pentola del diametro di 30 cm.
Mio padre non prende in mano la situazione perchè è più comprensivo nei confronti di mia madre, gli vuole bene, e preferisce mantenere il quieto vivere piuttosto che fare discussioni.
Mia madre a volte diventa irrazionale, nel senso che nega fatti o l'evidenza delle cose (e questo mi stà davvero preoccupando), oggi pensava che se dava "in pegno" 2 anelli d'oro al veterinario questi poi aveva la garanzia che noi lo avremmo pagato.
Aprirei anche una parentesi "alcol": non è alcolista, ma se si trova con degli alcolici a casa beve senza coscienza del fatto che oltre un certo quantitativo non ci stà più con la testa. Le rare volte che esce compra sempre vino e birra. Io anni fà ho fatto di corsa la patente per fermare questa cosa (dato che capitava con la frequenza di 2-3 sere a settimana): in questo modo andavo io a fare la spesa (non compravo alcol) e quindi di sera non si ubriacava più, ma col tempo ho dato prova a mio padre che potevo fare io quel che pian piano non ha fatto più mia madre.
Grazie ancora dell'ascolto per me è già abbastanza sentire il parere di persone adulte riguardo a questa faccenda.
[#4]
Gentile Utente,
da quanto dice Lei e Suo papà colludete con quanto fa la mamma, perchè il Suo atteggiamento è questo: "Da quando sono maggiorenne sono diventata il sostituto di mia madre in tutte le faccende di cui prima si occupava anche lei perchè sono di sua responsabilità e a nome suo", mentre quello del papà è: "Mio padre non prende in mano la situazione perchè è più comprensivo nei confronti di mia madre, gli vuole bene, e preferisce mantenere il quieto vivere piuttosto che fare discussioni."
Se poi c'entra anche l'alcol, sebbene non sia ancora una dipendenza, è bene non prendere con leggerezza la cosa.
Sarebbe utile se anche Lei e il papà vi rivolgeste ad uno psicologo psicoterapeuta per capire quali sono le strategie migliori da implementare per relazionarsi in modo più funzionale con la mamma, evitando di accentuare le problematiche.
Cordiali saluti,
da quanto dice Lei e Suo papà colludete con quanto fa la mamma, perchè il Suo atteggiamento è questo: "Da quando sono maggiorenne sono diventata il sostituto di mia madre in tutte le faccende di cui prima si occupava anche lei perchè sono di sua responsabilità e a nome suo", mentre quello del papà è: "Mio padre non prende in mano la situazione perchè è più comprensivo nei confronti di mia madre, gli vuole bene, e preferisce mantenere il quieto vivere piuttosto che fare discussioni."
Se poi c'entra anche l'alcol, sebbene non sia ancora una dipendenza, è bene non prendere con leggerezza la cosa.
Sarebbe utile se anche Lei e il papà vi rivolgeste ad uno psicologo psicoterapeuta per capire quali sono le strategie migliori da implementare per relazionarsi in modo più funzionale con la mamma, evitando di accentuare le problematiche.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 07/02/2014.
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