Fino a quanto è salutare fantasticare, immaginare?
Sin da bambina, un paio di cuffie alle orecchie ed una musica di sottofondo, è sempre stato il mio modo di staccare e immaginarmi il mondo. Fantasticare sul futuro, immaginare una me diversa, più forte, spigliata, determinata o storie da scrivere - guarda caso sempre con me-diversa-protagonista - o ripensare ad eventi passati che mi facevano star bene e riveverli per astrarmi dal presente o immaginarmeli in maniera diversa. Ecco, mi chiedo fino a quanto può essere salutare? Può diventare una dipendenza? Perché a volte queste mie fantasie mi danno questa impressione, perché mi "impediscono" di vivere il presente.
Grazie
Grazie
[#1]
gentile ragazza le fantasie sono una evasione positiva dalla realtà quando ci rendiamo conto dei loro confini.
Se questo accade allora non c'è nulla di cui preoccuparsi.
saluti
Se questo accade allora non c'è nulla di cui preoccuparsi.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
Grazie Dottore, il punto è che non so quanto sia positivo nel mio caso perché quando non mi va di affrontare qualcosa che pertiene alla vita reale perché ho paura o quando mi rendo conto che in realtà la mia vita non è come vorrei mi rifugio in queste fantasie. Soprattutto nelle giornate particolarmente stressanti. Ho avuto diversi traumi da bambina e questa cosa immagino sia cominciata proprio da allora come valvola di sfogo/protezione. Sono un po' stufa di questa "dipendenza" di immaginarmi diversa fisicamente e caratterialmente o di immaginarmi situazioni o cose che non farò mai. Oltre al fatto che non riesco a concentrarmi perché rimugino. Voglio vivere la mia realtà. A volte smetto anche di ascoltare la musica per dei periodi perché è funzionale solo alle mie fantasie.
[#3]
Gentile Utente,
>>Ecco, mi chiedo fino a quanto può essere salutare? Può diventare una dipendenza?<<
si tratta probabilmente di fantasie "compensatorie", un meccanismo di difesa per rendere più tollerabili le frustrazioni del presente (estraniarsi, fantasticare, pensare a se stessa con qualità migliori rispetto al suo vero sé ecc.).
Se queste però sostituiscono o impediscono un reale confronto con il mondo esterno, potrebbe essere utile consultare un Collega di persona, perché probabilmente sono indice di insicurezze e bassa autostima.
>>Ecco, mi chiedo fino a quanto può essere salutare? Può diventare una dipendenza?<<
si tratta probabilmente di fantasie "compensatorie", un meccanismo di difesa per rendere più tollerabili le frustrazioni del presente (estraniarsi, fantasticare, pensare a se stessa con qualità migliori rispetto al suo vero sé ecc.).
Se queste però sostituiscono o impediscono un reale confronto con il mondo esterno, potrebbe essere utile consultare un Collega di persona, perché probabilmente sono indice di insicurezze e bassa autostima.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#4]
Gentile utente,
fantasticare stacca dal pressente, ma proietta in dimensioni che possono produrre quel che nella realtà non c'è, ed essere fonti della creatività. Nella psicoanalisi la radice di queste fantasticherie è il fantasma. le allego una lettura sul tema che può forse esserle utile.
http://www.marcofocchi.com/1/post/2013/12/il-filo-del-fantasma.html
fantasticare stacca dal pressente, ma proietta in dimensioni che possono produrre quel che nella realtà non c'è, ed essere fonti della creatività. Nella psicoanalisi la radice di queste fantasticherie è il fantasma. le allego una lettura sul tema che può forse esserle utile.
http://www.marcofocchi.com/1/post/2013/12/il-filo-del-fantasma.html
Dr. Marco Focchi
tel. 3493923017
www.marcofocchi.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.9k visite dal 06/02/2014.
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