Relazione lunga e difficile
La mia relazione è iniziata nel 2009. All'inizio era presente una fusione totale: ci vedevamo tutti i giorni e facevamo tutto insieme.
Grazie alla nostra relazione entrambi sentivamo la nostra vita completarsi visto il passato che avevamo avuto: pochissimi amici e episodi di bullismo a scuola.
Negli anni successivi la nostra relazione è continuata anche se già all'inizio (nel 2010) si presentarono diversi problemi: forte gelosia da parte di entrambi, una certa possessività e controllo del partner. Nessuno dei due poteva "godersi" la propria vita normalmente con gli amici senza essere accompagnato dall'altro pena litigi.
Nonostante tutto non ci siamo lasciati e l'anno scorso scoprii che provava interesse per un medico che la seguiva. Lei negò tutto ma successivamente mi lasciò e scoprii che lo aveva contattato su facebook per uscire con lui pochi giorni dopo.
Lui rifiutò e lei decise di ritornare con me dopo averla perdonata. Pochi giorni dopo ebbi un fortissimo attacco di panico (senso di morte, paura angosciante, urlavo "sto per morire", tachicardia,..) e lì inizio la mia ansia. Sono ormai più di 6 mesi che ogni giorno provo sensazioni d'ansia (palpitazioni, sudorazione, paura per il futuro, ipocondria,..) e mi chiedo se la causa sia tutta questa relazione perchè nonostante tutto, sono ancora con lei.
Si sono verificati diversi altri episodi nel corso di questi 5 anni di relazione come molteplici offese verso di me.
C'è però da tenere conto che nemmeno io durante questa relazione mi sono comportato correttamente: a sua insaputa ho baciato intensamente un'altra ragazza e ho dormito insieme con un'altra (senza attività sessuali) durante due gite scolastiche.
Insomma, lei ha fatto i suoi errori e io i miei (a differenza che lei non è a conoscenza di questi miei diciamo.. tradimenti).
Ora non riesco a placare la mia ansia e ho una forte gelosia verso di lei. Spesso controllo i suoi messaggi su facebook che scambia con altri ragazzi e mi assale una fortissima gelosia che però non faccio notare a lei.. me la tengo per me.
Su internet ho letto molto sulla dipendenza affettiva e a volte ho l'impressione di averla.
Sono consapevole che non è possibile fare diagnosi online perchè servono molte sedute ma volevo solo un quadro generale della situazione per capire qualcosa di tutto questo.
Grazie, buona giornata.
Grazie alla nostra relazione entrambi sentivamo la nostra vita completarsi visto il passato che avevamo avuto: pochissimi amici e episodi di bullismo a scuola.
Negli anni successivi la nostra relazione è continuata anche se già all'inizio (nel 2010) si presentarono diversi problemi: forte gelosia da parte di entrambi, una certa possessività e controllo del partner. Nessuno dei due poteva "godersi" la propria vita normalmente con gli amici senza essere accompagnato dall'altro pena litigi.
Nonostante tutto non ci siamo lasciati e l'anno scorso scoprii che provava interesse per un medico che la seguiva. Lei negò tutto ma successivamente mi lasciò e scoprii che lo aveva contattato su facebook per uscire con lui pochi giorni dopo.
Lui rifiutò e lei decise di ritornare con me dopo averla perdonata. Pochi giorni dopo ebbi un fortissimo attacco di panico (senso di morte, paura angosciante, urlavo "sto per morire", tachicardia,..) e lì inizio la mia ansia. Sono ormai più di 6 mesi che ogni giorno provo sensazioni d'ansia (palpitazioni, sudorazione, paura per il futuro, ipocondria,..) e mi chiedo se la causa sia tutta questa relazione perchè nonostante tutto, sono ancora con lei.
Si sono verificati diversi altri episodi nel corso di questi 5 anni di relazione come molteplici offese verso di me.
C'è però da tenere conto che nemmeno io durante questa relazione mi sono comportato correttamente: a sua insaputa ho baciato intensamente un'altra ragazza e ho dormito insieme con un'altra (senza attività sessuali) durante due gite scolastiche.
Insomma, lei ha fatto i suoi errori e io i miei (a differenza che lei non è a conoscenza di questi miei diciamo.. tradimenti).
Ora non riesco a placare la mia ansia e ho una forte gelosia verso di lei. Spesso controllo i suoi messaggi su facebook che scambia con altri ragazzi e mi assale una fortissima gelosia che però non faccio notare a lei.. me la tengo per me.
Su internet ho letto molto sulla dipendenza affettiva e a volte ho l'impressione di averla.
Sono consapevole che non è possibile fare diagnosi online perchè servono molte sedute ma volevo solo un quadro generale della situazione per capire qualcosa di tutto questo.
Grazie, buona giornata.
[#1]
<forte gelosia da parte di entrambi, una certa possessività e controllo del partner.>
Gentile Ragazzo,
questi sono elementi che farebbero pensare a una stima di sé vacillante e insufficiente.Fermo restando che siete individui unici ognuno con le proprie peculiarità, potrebbe essere che entrambi partendo da queste basi e con esperienze simili (pochissimi amici e episodi di bullismo a scuola) vi siate legati e appoggiati l'uno all'altro, con modalità di tipo esclusivo, non funzionali, basate sul controllo e la possessività.
<e mi chiedo se la causa sia tutta questa relazione perchè nonostante tutto, sono ancora con lei.> Semmai dal mio punto di vista sarebbe questa relazione, sia per i motivi che stanno alla base della scelta del partner, sia per i meccanismi relazionali che si sono innescati, che ha messo in luce con maggior evidenza determinate problematiche preesistenti che fanno capo alla propria storia di vita familiare e personale.
Quanto le sta accadendo ora con la sintomatologia di tipo ansioso riferita, sarebbe da indagare direttamente proprio perché oltre al suo stato di malessere da affrontare e risolvere, rischia di continuare a perpetuare dinamiche disfunzionali (controllo ecc.) che danneggiano il rapporto e allontanano l'altro.
Non ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega?
Se vuole aggiungere altro restiamo in ascolto
Gentile Ragazzo,
questi sono elementi che farebbero pensare a una stima di sé vacillante e insufficiente.Fermo restando che siete individui unici ognuno con le proprie peculiarità, potrebbe essere che entrambi partendo da queste basi e con esperienze simili (pochissimi amici e episodi di bullismo a scuola) vi siate legati e appoggiati l'uno all'altro, con modalità di tipo esclusivo, non funzionali, basate sul controllo e la possessività.
<e mi chiedo se la causa sia tutta questa relazione perchè nonostante tutto, sono ancora con lei.> Semmai dal mio punto di vista sarebbe questa relazione, sia per i motivi che stanno alla base della scelta del partner, sia per i meccanismi relazionali che si sono innescati, che ha messo in luce con maggior evidenza determinate problematiche preesistenti che fanno capo alla propria storia di vita familiare e personale.
Quanto le sta accadendo ora con la sintomatologia di tipo ansioso riferita, sarebbe da indagare direttamente proprio perché oltre al suo stato di malessere da affrontare e risolvere, rischia di continuare a perpetuare dinamiche disfunzionali (controllo ecc.) che danneggiano il rapporto e allontanano l'altro.
Non ha mai pensato di rivolgersi direttamente a un nostro collega?
Se vuole aggiungere altro restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Caro ragazzo,
La dipendenza affettiva e' una condizione molto diversa da quello che lei ci riferisce. In quanto "dipendenza' e' connotata da una maniacalita' e da una sottomissione all'altro che non mi sembra lei provi.
Probabilmente il suo e' invece un temperamento geloso e possessivo. Dovrebbe lavorare su questi aspetti della sua relazionalita' che forse si alimentano con tematiche di orgoglio e autostima. Tutte emozioni molto intense che possono fare soffrire molto.
Il fatto che le espressioni di tale disagio si siano somatizzate e' un'indicazione all'esigenza di trattare clinicamente con uno psicologo psicoterapeuta.
Che ne dice?
La dipendenza affettiva e' una condizione molto diversa da quello che lei ci riferisce. In quanto "dipendenza' e' connotata da una maniacalita' e da una sottomissione all'altro che non mi sembra lei provi.
Probabilmente il suo e' invece un temperamento geloso e possessivo. Dovrebbe lavorare su questi aspetti della sua relazionalita' che forse si alimentano con tematiche di orgoglio e autostima. Tutte emozioni molto intense che possono fare soffrire molto.
Il fatto che le espressioni di tale disagio si siano somatizzate e' un'indicazione all'esigenza di trattare clinicamente con uno psicologo psicoterapeuta.
Che ne dice?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Salve, grazie per le risposte.
Rispondo prima alla Dr.ssa Rinella:
In effetti ha pienamente ragione. La mia stima è piuttosto bassa e abbiamo trovato rifugio entrambi nella nostra relazione.
La possessività di entrambi ha inoltre allontanato quei pochi amici e abbiamo allontanato l'opportunità di formare altre amicizie.
Credo che abbiamo formato un legame di tipo simbiotico in cui io proteggevo lei e lei me; tutto derivante da una bassa autostima.
Nel tempo la situazione è lievemente migliorata perchè siamo cresciuti e abbiamo messo da parte il passato ma, parlando di me, è come se mi fossi portato dietro le cicatrici del nostro rapporto.
Più che altro è il controllo e la gelosia mi "lascia spaventato" perchè quasi ogni giorno, anche se in realtà sono a conoscenza che quello che faccio è sbagliato, controllo tutti i messaggi che scrive con altri ragazze/i.
A volte ho pensato che tutto ciò può essere da tutta quella situazione che c'è stata con quel medico..lei ha provato interesse per lui per 1 anno.
Addirittura le sue amiche le avevano consigliato di vestirsi con tacchi e gonna per eccitarlo e farlo cedere! E penso anche che lei l'abbia fatto!
Poi quando siamo tornati insieme, qualche mese fa, lei mi ha detto "Non so se tornare insieme a te perchè voglio farmi esperienze con altri ragazzi e poi magari tra cinque anni tornare con te".
Insomma.. forse le mie paure sono fondate.
Riguardo all'ultima domanda: no, non ho mai pensato di rivolgermi a un vostro collega con la speranza di poter risolvere tutto ciò autonomamente.
Dott.a Esposito:
Nel corso della nostra relazione ho quasi sempre messo da parte l'orgoglio per evitare inutili discussioni.
Ho pensato che potesse trattarsi di dipendenza affettiva in quanto a volte (ma non lo so nemmeno io) forse temo l'abbandono. D'altra parte tutto ciò potrebbe essere dovuto al fatto che, vista la disfunzionalità della relazione, mi ritrovo con pochi amici e con una bassa autostima.
Rispondo prima alla Dr.ssa Rinella:
In effetti ha pienamente ragione. La mia stima è piuttosto bassa e abbiamo trovato rifugio entrambi nella nostra relazione.
La possessività di entrambi ha inoltre allontanato quei pochi amici e abbiamo allontanato l'opportunità di formare altre amicizie.
Credo che abbiamo formato un legame di tipo simbiotico in cui io proteggevo lei e lei me; tutto derivante da una bassa autostima.
Nel tempo la situazione è lievemente migliorata perchè siamo cresciuti e abbiamo messo da parte il passato ma, parlando di me, è come se mi fossi portato dietro le cicatrici del nostro rapporto.
Più che altro è il controllo e la gelosia mi "lascia spaventato" perchè quasi ogni giorno, anche se in realtà sono a conoscenza che quello che faccio è sbagliato, controllo tutti i messaggi che scrive con altri ragazze/i.
A volte ho pensato che tutto ciò può essere da tutta quella situazione che c'è stata con quel medico..lei ha provato interesse per lui per 1 anno.
Addirittura le sue amiche le avevano consigliato di vestirsi con tacchi e gonna per eccitarlo e farlo cedere! E penso anche che lei l'abbia fatto!
Poi quando siamo tornati insieme, qualche mese fa, lei mi ha detto "Non so se tornare insieme a te perchè voglio farmi esperienze con altri ragazzi e poi magari tra cinque anni tornare con te".
Insomma.. forse le mie paure sono fondate.
Riguardo all'ultima domanda: no, non ho mai pensato di rivolgermi a un vostro collega con la speranza di poter risolvere tutto ciò autonomamente.
Dott.a Esposito:
Nel corso della nostra relazione ho quasi sempre messo da parte l'orgoglio per evitare inutili discussioni.
Ho pensato che potesse trattarsi di dipendenza affettiva in quanto a volte (ma non lo so nemmeno io) forse temo l'abbandono. D'altra parte tutto ciò potrebbe essere dovuto al fatto che, vista la disfunzionalità della relazione, mi ritrovo con pochi amici e con una bassa autostima.
[#4]
Egr. Utente,
certo non si tratta di una relazione "sana". In un certo qual modo a me sembra che ci siano tratti di co-dipendenza, in quanto sebbene viviate entrambi male in due, di fatto non potete fare l'uno a meno dell'altra.
In più al di là della gelosia e dei tratti di possessività, l'episodio del tradimento di lei non è stato superato, anzi ha provocato un episodio ansioso che trova strascichi ancora oggi.
Si aggiunga la bassa autostima, il timore di tornare ad essere soli senza la compagna che l'ha "salvato" dalla solitudine....
Faccia un colloquio con un collega e magari si affidi ad un percorso psicoterapeutico, ne troverà sicuramente giovamento.
certo non si tratta di una relazione "sana". In un certo qual modo a me sembra che ci siano tratti di co-dipendenza, in quanto sebbene viviate entrambi male in due, di fatto non potete fare l'uno a meno dell'altra.
In più al di là della gelosia e dei tratti di possessività, l'episodio del tradimento di lei non è stato superato, anzi ha provocato un episodio ansioso che trova strascichi ancora oggi.
Si aggiunga la bassa autostima, il timore di tornare ad essere soli senza la compagna che l'ha "salvato" dalla solitudine....
Faccia un colloquio con un collega e magari si affidi ad un percorso psicoterapeutico, ne troverà sicuramente giovamento.
Dr.ssa Laura Termini
Psicologa - Psicoterapeuta
[#5]
Gentile Utente, la sua attuale condizione è presente già da un po' di tempo e viste le difficoltà che vive giornalmente, potrebbe essere utile consultare uno psicologo. Lei scrive di un tradimento da parte di entrambi, il suo non può essere considerato come una forma di rivalsa al comportamento della sua morosa?
Inoltre questa forte ansia e gelosia, legate alla paura di perderla, non fanno bene a lei come al vostro rapporto. La sua ragazza come vive questa situazione? Le fa delle particolari pressioni? Si sente messo in dubbio da lei?
Saluti
Dott. Michele Matera - Bologna -
Inoltre questa forte ansia e gelosia, legate alla paura di perderla, non fanno bene a lei come al vostro rapporto. La sua ragazza come vive questa situazione? Le fa delle particolari pressioni? Si sente messo in dubbio da lei?
Saluti
Dott. Michele Matera - Bologna -
Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it
[#6]
Utente
Dr.ssa Termini:
Ha ragione. A volte penso ancora a tutto quello che è accaduto e al fatto che lei desiderava un'altro.
Dot.. Matera:
Non può essere considerato una forma di rivalsa in quanto i miei tradimenti si sono verificati prima del suo.
Anche lei non vive questa situazione molto bene, qualche rara volta è in preda all'ansia pure lei. Si, mi sento messo in dubbio in quanto la fiducia in lei, a causa di diversi episodi, non è molto forte.
Ha ragione. A volte penso ancora a tutto quello che è accaduto e al fatto che lei desiderava un'altro.
Dot.. Matera:
Non può essere considerato una forma di rivalsa in quanto i miei tradimenti si sono verificati prima del suo.
Anche lei non vive questa situazione molto bene, qualche rara volta è in preda all'ansia pure lei. Si, mi sento messo in dubbio in quanto la fiducia in lei, a causa di diversi episodi, non è molto forte.
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<Riguardo all'ultima domanda: no, non ho mai pensato di rivolgermi a un vostro collega con la speranza di poter risolvere tutto ciò autonomamente>
Se così fosse probabilmente non starebbe in questo modo e avrebbe trovato soluzioni più funzionali al problema, mentre gira attorno alle medesime e basate sugli stessi temi di fondo di cui si è discusso in replica #1 e anche successive, pur con alcune differenze che comunque non cambiano la sostanza,
Non crede?
Se così fosse probabilmente non starebbe in questo modo e avrebbe trovato soluzioni più funzionali al problema, mentre gira attorno alle medesime e basate sugli stessi temi di fondo di cui si è discusso in replica #1 e anche successive, pur con alcune differenze che comunque non cambiano la sostanza,
Non crede?
[#9]
Bene, comunque se intende sentire il parere diretto di un nostro collega come le abbiamo suggerito, si può anche rivolgere al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani.
Buona serata anche a lei e ci faccia sapere se crede.
Buona serata anche a lei e ci faccia sapere se crede.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.6k visite dal 05/02/2014.
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