E' sempre stato ipocondriaco
Buongiorno, ho 24 anni e scrivo perché sono molto preoccupata per mio padre.
Mio padre ha 54 anni, un lavoro e una famiglia. Nella sua vita, specialmente da bambino non ha passato momenti facili, ma adesso la sua vita è stabile, e normale.
E' sempre stato ipocondriaco, ma adesso la situazione sta degenerando.
Si fa visite ogni settimana, ad un minimo dolore ne fa una malattia. Si misura la pressione 50 volte al giorno. Se sente qualcuno che ha un male particolare, si va a fare una visita per controllare che non ce l'abbia anche lui.
Ha un problema alla pressione da un paio di mesi e non prende pace! Non gli hanno trovato nulla! Secondo me si agita perché è convinto di avere qualcosa e di conseguenza sta male. Mia mamma (io per motivi di studio non vivo con loro) mi ha detto che non sta uscendo più, e lui era una persona che usciva sempre!
Anni fa era convinto di avere un tumore, che poi non aveva, stava entrando in depressione e uno psichiatra gli ha dato degli ansiolitici che lui per dieci anni ha continuato a prendere, senza averne bisogno, perché stava benissimo benissimo! Lui li prendeva così, per prevenire!!! Senza un apparente motivo!
Stamattina perché aveva la pressione bassa non è andato a lavoro.
Sono molto preoccupata, molto.
Mio padre ha 54 anni, un lavoro e una famiglia. Nella sua vita, specialmente da bambino non ha passato momenti facili, ma adesso la sua vita è stabile, e normale.
E' sempre stato ipocondriaco, ma adesso la situazione sta degenerando.
Si fa visite ogni settimana, ad un minimo dolore ne fa una malattia. Si misura la pressione 50 volte al giorno. Se sente qualcuno che ha un male particolare, si va a fare una visita per controllare che non ce l'abbia anche lui.
Ha un problema alla pressione da un paio di mesi e non prende pace! Non gli hanno trovato nulla! Secondo me si agita perché è convinto di avere qualcosa e di conseguenza sta male. Mia mamma (io per motivi di studio non vivo con loro) mi ha detto che non sta uscendo più, e lui era una persona che usciva sempre!
Anni fa era convinto di avere un tumore, che poi non aveva, stava entrando in depressione e uno psichiatra gli ha dato degli ansiolitici che lui per dieci anni ha continuato a prendere, senza averne bisogno, perché stava benissimo benissimo! Lui li prendeva così, per prevenire!!! Senza un apparente motivo!
Stamattina perché aveva la pressione bassa non è andato a lavoro.
Sono molto preoccupata, molto.
[#1]
Gentile ragazza,
spesso le preoccupazioni somatiche di cui suo padre sembra soffrire, hanno una base psicologica, che on line è difficile definire ed inquadrare.
Vede il fatto che lei sia molto preoccupata è esattamente quello che succede in questi casi. Le persone con questo tipo di problema, spesso, inconsciamente, tengono gli altri legati a se' proprio attraverso la preoccupazione.
Credo che sarebbe opportuna una consulenza psicologica, ma nessuna può convincere suo padre se lui non vuole.
Non c'è molto che lei possa fare di alternativo o risolutivo. Davvero.
Restiamo in ascolto
spesso le preoccupazioni somatiche di cui suo padre sembra soffrire, hanno una base psicologica, che on line è difficile definire ed inquadrare.
Vede il fatto che lei sia molto preoccupata è esattamente quello che succede in questi casi. Le persone con questo tipo di problema, spesso, inconsciamente, tengono gli altri legati a se' proprio attraverso la preoccupazione.
Credo che sarebbe opportuna una consulenza psicologica, ma nessuna può convincere suo padre se lui non vuole.
Non c'è molto che lei possa fare di alternativo o risolutivo. Davvero.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Gentile Utente,
ritengo debba essere il papà a chiedere aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta, però -come Lei ben descrive- non ne è assolutamente consapevole.
Però anche voi parenti potreste essere di grande aiuto, per esempio nel creare o spezzare quelle dinamiche famigliari che spesso amplificano il problema.
Quindi se il papà adesso non volesse occuparsi di se stesso attraverso un trattamento psicologico/psicoterapico adeguato, potreste voi parenti farvi aiutare da uno specialista (meglio se di formazione sistemico-relazionale) per capire come rapportarvi a lui.
Cordiali saluti,
ritengo debba essere il papà a chiedere aiuto ad uno psicologo psicoterapeuta, però -come Lei ben descrive- non ne è assolutamente consapevole.
Però anche voi parenti potreste essere di grande aiuto, per esempio nel creare o spezzare quelle dinamiche famigliari che spesso amplificano il problema.
Quindi se il papà adesso non volesse occuparsi di se stesso attraverso un trattamento psicologico/psicoterapico adeguato, potreste voi parenti farvi aiutare da uno specialista (meglio se di formazione sistemico-relazionale) per capire come rapportarvi a lui.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Gentile ragazza,
dal racconto che ci riporta su suo padre emerge una profonda sofferenza che merita un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico.
Spesso, però, per via di stereotipi sociali e false credenze sulla malattia psichica, si tende a sottovalutarla e non considerarla reale, al pari di una malattia somatica.
Questa genera un perpetuarsi della sofferenza sia a livello individuale, ma anche sui sistemi familiari e sociali dove l’individuo è inserito.
Nella sua situazione potrebbe svolgere un ruolo importante il medico di famiglia, accertata l’assenza di malattie somatiche, potrebbe indirizzare suo padre a uno psicologo per curare il disturbo di natura psichica che merita attenzione clinica.
dal racconto che ci riporta su suo padre emerge una profonda sofferenza che merita un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico.
Spesso, però, per via di stereotipi sociali e false credenze sulla malattia psichica, si tende a sottovalutarla e non considerarla reale, al pari di una malattia somatica.
Questa genera un perpetuarsi della sofferenza sia a livello individuale, ma anche sui sistemi familiari e sociali dove l’individuo è inserito.
Nella sua situazione potrebbe svolgere un ruolo importante il medico di famiglia, accertata l’assenza di malattie somatiche, potrebbe indirizzare suo padre a uno psicologo per curare il disturbo di natura psichica che merita attenzione clinica.
Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
Consulenze e formazione on-line
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 05/02/2014.
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