Adolescenti
Buongiorno
Volevo un consiglio sul modo migliore di agire nei confronti della figlia del mio compagno.
E’ una brava ragazzina, secondo me, sembra più grande di com’è in realtà, ma fondamentalmente di anni ne ha solo 12. Va molto molto d’accordo con mia figlia, che di anni ne ha 16, e quando siamo tutti insieme (abbiamo anche altri due figli, maschi, il mio di 18 e il suo di 6 anni) devo dire che loro due sembrano 2 sorelle. Ho notato che A (la figlia del mio compagno) è a volte piuttosto nervosa, affettuosa con suo padre solo per il minimo indispensabile, ma ho sempre imputato la cosa al suo stato di adolescente, e non mi sembrava così grave.
Invece, ci sembra che sia costantemente sotto “attacco” da parte del nonno (papà del mio compagno), che la rimprovera per ogni minima cosa, tendendo invece a lasciar perdere il piccolo quando sbaglia appunto con la scusa che “è piccino” (per fortuna, non lo fa sempre). Questo, a mio parere, non fa altro che aumentare l’insofferenza che A prova nei confronti di suo fratello, oltre che a renderla nervosa nei confronti del nonno.
Noi –io e il mio compagno- pensiamo che i nonni dovrebbero sì aiutare nel processo educativo, ma in maniera affettuosa e… come dire… “coccolosa”. I nonni sono il rifugio, la difesa ultima dei nipoti quando vengono rimproverati dai genitori; Invece per A non è così.
Il mio compagno ha parlato con suo padre più e più volte, chiedendogli di cambiare atteggiamento, ma proprio non c’è verso di farlo ragionare. La sua risposta è stata che a noi ci prende in giro, e lui invece non glielo permette.
Ieri oltre tutto il mio compagno ha parlato con la sua ex moglie, e l’opinione che lei ha è totalmente contraria alla nostra e si dice d’accordo con il trattamento che il suo ex suocero riserva alla figlia (e questo ci spiega perché lui si senta così sicuro di quello che fa e per niente disposto a cambiare… probabilmente ha l’aperto appoggio della ex nuora): per lei, sua figlia agisce solo per interesse, non prova affetto per nessuno, è egoista e interessata ai soldi.
Io sono rimasta francamente senza parole da queste considerazioni. Per me A è educata e rispettosa, non affettuosissima ma certo non priva di sentimenti, gelosa di suo fratello ma anche molto –troppo a volte- protettiva. Insomma, mi sembrava di parlare di due A diverse…
E’ un’adolescente con i piccoli (grandi) problemi degli adolescenti, che parlano rispetto a noi adulti una lingua completamente diversa e per questo non ci si capisce, che preferisce confidarsi con gli amici che con i genitori, che non ha voglia di fare molto in casa se non costretta… insomma, una normale adolescente.
Certo, non si può pretendere che sia affettuosa se la si rimprovera costantemente e si ha di lei una tale opinione (penso che in qualche modo lei possa percepirla).
Ora, davvero, siamo completamente disorientati e non capiamo più nulla… sbagliamo noi? Siamo troppo morbidi? Qual è il giusto comportamento da tenere con A?
Grazie per l'attenzione
Volevo un consiglio sul modo migliore di agire nei confronti della figlia del mio compagno.
E’ una brava ragazzina, secondo me, sembra più grande di com’è in realtà, ma fondamentalmente di anni ne ha solo 12. Va molto molto d’accordo con mia figlia, che di anni ne ha 16, e quando siamo tutti insieme (abbiamo anche altri due figli, maschi, il mio di 18 e il suo di 6 anni) devo dire che loro due sembrano 2 sorelle. Ho notato che A (la figlia del mio compagno) è a volte piuttosto nervosa, affettuosa con suo padre solo per il minimo indispensabile, ma ho sempre imputato la cosa al suo stato di adolescente, e non mi sembrava così grave.
Invece, ci sembra che sia costantemente sotto “attacco” da parte del nonno (papà del mio compagno), che la rimprovera per ogni minima cosa, tendendo invece a lasciar perdere il piccolo quando sbaglia appunto con la scusa che “è piccino” (per fortuna, non lo fa sempre). Questo, a mio parere, non fa altro che aumentare l’insofferenza che A prova nei confronti di suo fratello, oltre che a renderla nervosa nei confronti del nonno.
Noi –io e il mio compagno- pensiamo che i nonni dovrebbero sì aiutare nel processo educativo, ma in maniera affettuosa e… come dire… “coccolosa”. I nonni sono il rifugio, la difesa ultima dei nipoti quando vengono rimproverati dai genitori; Invece per A non è così.
Il mio compagno ha parlato con suo padre più e più volte, chiedendogli di cambiare atteggiamento, ma proprio non c’è verso di farlo ragionare. La sua risposta è stata che a noi ci prende in giro, e lui invece non glielo permette.
Ieri oltre tutto il mio compagno ha parlato con la sua ex moglie, e l’opinione che lei ha è totalmente contraria alla nostra e si dice d’accordo con il trattamento che il suo ex suocero riserva alla figlia (e questo ci spiega perché lui si senta così sicuro di quello che fa e per niente disposto a cambiare… probabilmente ha l’aperto appoggio della ex nuora): per lei, sua figlia agisce solo per interesse, non prova affetto per nessuno, è egoista e interessata ai soldi.
Io sono rimasta francamente senza parole da queste considerazioni. Per me A è educata e rispettosa, non affettuosissima ma certo non priva di sentimenti, gelosa di suo fratello ma anche molto –troppo a volte- protettiva. Insomma, mi sembrava di parlare di due A diverse…
E’ un’adolescente con i piccoli (grandi) problemi degli adolescenti, che parlano rispetto a noi adulti una lingua completamente diversa e per questo non ci si capisce, che preferisce confidarsi con gli amici che con i genitori, che non ha voglia di fare molto in casa se non costretta… insomma, una normale adolescente.
Certo, non si può pretendere che sia affettuosa se la si rimprovera costantemente e si ha di lei una tale opinione (penso che in qualche modo lei possa percepirla).
Ora, davvero, siamo completamente disorientati e non capiamo più nulla… sbagliamo noi? Siamo troppo morbidi? Qual è il giusto comportamento da tenere con A?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Gentile signora, la ragazzina che cosa pensa di tutta la situazione e del trattamento che le riserva il nonno?
Da quanto tempo Lei fa parte della famiglia?
Da quanto tempo Lei fa parte della famiglia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Mi sembra molto sotto pressione, sinceramente.
La vedo ansiosa ed eccessivamente insofferente. Non sopporta proprio suo nonno, a volte piange, a volte lascia perdere...
Mia figlia è molto più spontanea e pronta a mostrare affetto, ma i suoi nonni lo sono a loro volta nei suoi confronti. Inoltre credo che un po' dipenda anche dal carattere. Per assurdo, mi sembra più ben disposta verso di me che verso altri a lei naturalmente più vicini.
Io faccio parte di questo nucleo famigliare allargato da più di 4 anni.
La ringrazio per il tempo che mi sta dedicando
La vedo ansiosa ed eccessivamente insofferente. Non sopporta proprio suo nonno, a volte piange, a volte lascia perdere...
Mia figlia è molto più spontanea e pronta a mostrare affetto, ma i suoi nonni lo sono a loro volta nei suoi confronti. Inoltre credo che un po' dipenda anche dal carattere. Per assurdo, mi sembra più ben disposta verso di me che verso altri a lei naturalmente più vicini.
Io faccio parte di questo nucleo famigliare allargato da più di 4 anni.
La ringrazio per il tempo che mi sta dedicando
[#3]
Gentile signora,
sebbene dai nonni non ci si aspetta tali reazioni, è anche vero che la ragazzina può comunque contare su altri adulti significativi e imparare, come mi pare stia già facendo nel non dare peso, a gestire e negoziare le relazioni.
Non credo sia il caso di rafforzare il comportamento del nonno, anche semplicemente chiedendo alla ragazzina come sta: questo potrebbe fare pesare anche ciò che è sfuggito alla piccola.
Invece, se si continua, come mi pare state già facendo, a fornire un porto sicuro per la ragazza, sarà per lei più facile avere accesso al vostro aiuto, se necessario.
E' vero che la mamma della ragazzina, al contrario, rafforza il comportamento del nonno.
Cordiali saluti,
sebbene dai nonni non ci si aspetta tali reazioni, è anche vero che la ragazzina può comunque contare su altri adulti significativi e imparare, come mi pare stia già facendo nel non dare peso, a gestire e negoziare le relazioni.
Non credo sia il caso di rafforzare il comportamento del nonno, anche semplicemente chiedendo alla ragazzina come sta: questo potrebbe fare pesare anche ciò che è sfuggito alla piccola.
Invece, se si continua, come mi pare state già facendo, a fornire un porto sicuro per la ragazza, sarà per lei più facile avere accesso al vostro aiuto, se necessario.
E' vero che la mamma della ragazzina, al contrario, rafforza il comportamento del nonno.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 04/02/2014.
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