Rottura rapporto di coppia

Gentile dottore, le scrivo per avere un suo parere in merito al mio stato d'animo. Mi sono da poco lasciato con la mia ragazza dopo due anni e mezzo di cui uno di convivenza.
Razionalmente sono abbastanza convinto di aver fatto la scelta giusta in quanto tra me e lei c'erano forti incompatibilità, si litigava su tutto e la maggior parte del tempo trascorso insieme lo passavamo tra arrabiature e incomprensioni. Dopo poco più di due settimane che non ci sentiamo io mi sento male, guardo il telefono in continuazione con la speranza che mi squilla e che sia lei. Non riesco in nessun modo a guardare le nostre foto, purtroppo vivo in quella che era la nostra stanza e questo non mi sta aiutando. Lei, immagino starà stando male quanto me. La domanda che le pongo è la seguente, come devo fare ad uscire da questa situazione, le anticipo che, anche uscendo con altra gente io cmq penso a lei.

Grazie anticipatamente per il suo consulto.
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Dr. Mariano Indelicato Psicologo, Psicoterapeuta 124 4
Gentile utente,
ciò che le succede è abbastanza normale. Qualunque separazione o interruzione di un rapporto relazionale ha bisogno di tempo prima che possa diventare o definitiva o che possa essere riallacciata. Io Le consiglierie di utilizzare questo tempo per capire quali sono i veri sentimenti che nutre nei confronti della sua ex fidanzata. A volte presi dalla rabbia facciamo cose o gesti che non sempre sono quelli che vogliamo mettere in atto. Se da quest'analisi dovesse risultare che si sente ancora attratto dalla sua ex e che ancora la ama, non esiti a chiamarla e riniiziare l'opera di corteggiamento.

Indelicato Dott. Mariano
idm@dottindelicato.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Concordo con il collega Indelicato e vorrei aggiungere che, se doveste verificare che ci sono ancora dei sentimenti, dovreste forse cercare il modo di far sì che le liti e le incomprensioni si appianino. A volte le persone litigano per cose importanti, ma a volte lo fanno per cose di poco conto. Non so quale possa essere il vostro caso, ma se c'è ancora stoffa per ricucire un rapporto credo che dovreste cercare di chiarire questo punto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Gentili dottori, anzitutto grazie per le vostre risposte.

Voglio descrivervi un pò meglio la mia situazione.
Tra me e lei ci sono stati problemi sin dall'inizio del nostro rapporto. Noi siamo dello stesso paese, lei viene da una famiglia particolarmente litigiosa, sussistono tuttora delle nemicizie tra lei e la sorella per questioni di eredità, e ancora prima con suo padre. La madre l'ha persa quando aveva 21 anni ora ne ha 26. Nonostante questi problemi io l'ho accettata e ho fatto di tutto affinche mi raggiungesse a roma dove io già vivevo per motivi di lavoro. Appena lei è arrivata, in poco tempo ha trovato lavoro e da li è iniziata la nostra convivenza.

La cosa che a me fa più male è che nonostante io per lei abbia fatto di tutto, mi ha fatto stare malissimo, sempre litigi su tutto, arrivando anche in alcuni casi ad alzarmi le mani.

Lei non voleva in nessun modo che io mettessi in discussione la nostra storia. Non voleva che parlassi con nessuno, ne con amici ne con la mia famiglia. Ho provato a chiedergli di andare insieme da un dottore e discuterne e la sua risposta è stata "io non ho bisogno che mi dicano gli altri come mi devo comportare"

Il padre spingeva affinche noi ci sposavamo, dicendo alla figlia che lui è anziano e che vorrebbe vederla sposta.

Faccio presente che in passato ha avuto altre due storie e in tutte e due è stata letteralmente allontanata dalle rispettive famiglie.

Io vi chiedo, questa persona può con l'aiuto giusto cercare di cambiare il suo carattere, può essere che il problema sia io.
Io non ho mai avuto il polso fermo, gli ho concesso sempre tutto, questo è stato un male?

Grazie nuovamente.