Confusione sentimentale
Gentilissimi Dottori,
sono una ragazza di 31 anni che, da qualche tempo, si trova in un limbo confusionale a livello sentimentale.
Premetto che sono fidanzata da circa due anni con un uomo di 52 anni (ho perso mio padre a 26 anni e sono figlia unica). In un certo senso, la scelta di quest uomo è stata fatta anche per un bisogno di "appoggio" e "sostegno". In poche parole, avevo bisogno di uomo accanto e pensavo che stando con una persona molto più grande e padre di due ragazze, mi sarei sentita al sicuro. Non è andata così: di fatto sono molto più "grande", sveglia, determinata e, se vogliamo, anche intelligente io...non che lui sia una brutta persona, per carità...mi ama davvero e me lo dimostra sempre ma mentalmente proprio non mi appaga..mi ha delusa svariate volte.
Per vari motivi che ora non spiegheró, l'anno scorso mi sono riscritta all'università entrando quindi in contatto con ragazzi di 10 anni in meno di me. Mi trovo benissimo con loro anche se il divario spesso si sente ma li considero una boccata d'aria fresca e la loro compagnia mi piace davvero molto. Per uno strano scherzo del destino, nel nostro gruppo c'è un ragazzo fisicamente molto carino di 21 anni che è la mia ESATTA copia al maschile solo 10 anni indietro. Ma è UGUALE a me. Se ne è accorto anche lui e ogni volta che ci vediamo si crea una strana "aurea" che ci spinge a flirtare con pudore, con dei freni...siamo in imbarazzo per l'età...del resto io non potrei mai andare a infastidire un ragazzo così giovane e fidanzato. Non mi sembra opportuno. Ma lo frequento quotidianamente e, a volte, è difficile gestire la situazione...lo è anche per lui..leggo la sua imbarazzata attrazione nei suoi occhi. Ho paura che prima o poi accada qualcosa. Mi impongo di non fare stupidaggini e spero di riuscirci.
Ma non è affatto finita qui...quando andavo al liceo, nella mia classe c'era un ragazzo stile genio e sregolatezza che mi veniva dietro ed io a 18 anni ( finito il liceo) ho iniziato a contraccambiare questa attrazione...beh ora lui è un avvocato brillante di 32 anni che, peró, non trova pace...nel senso che non si riesce a capire dove vuole andare a vivere ammesso che voglia mettere radici da qualche parte...sono 13 anni che abbiamo una relazione a "tozzi e bocconi" proprio per questo motivo...ognuno di noi si fa la sua vita salvo, ciclicamente, avere una breve relazione. Tra una storia e l'altra, lui gira il mondo ed io sto qui con la mia quotidianità e le mie cose. Quando torna mi cerca...mi cerca SEMPRE. Io, a volte lo respingo, a volte no...ad esempio ora sono due mesi circa che ci vediamo, l'ultima volta era nel 2011.
Lui non si lega...con nessuna...non solo con me. Ma, a differenza delle altre, io sono una costante. Da me torna sempre...ma da me va sempre via...il problema è che non riesco a troncare con lui perchè è l'unica persona che mi abbia mai appagata veramente mentalmente. La sua intelligenza mi ammalia. Ma non si riesce a capire cosa vuole dalla vita....
Che devo fare?
sono una ragazza di 31 anni che, da qualche tempo, si trova in un limbo confusionale a livello sentimentale.
Premetto che sono fidanzata da circa due anni con un uomo di 52 anni (ho perso mio padre a 26 anni e sono figlia unica). In un certo senso, la scelta di quest uomo è stata fatta anche per un bisogno di "appoggio" e "sostegno". In poche parole, avevo bisogno di uomo accanto e pensavo che stando con una persona molto più grande e padre di due ragazze, mi sarei sentita al sicuro. Non è andata così: di fatto sono molto più "grande", sveglia, determinata e, se vogliamo, anche intelligente io...non che lui sia una brutta persona, per carità...mi ama davvero e me lo dimostra sempre ma mentalmente proprio non mi appaga..mi ha delusa svariate volte.
Per vari motivi che ora non spiegheró, l'anno scorso mi sono riscritta all'università entrando quindi in contatto con ragazzi di 10 anni in meno di me. Mi trovo benissimo con loro anche se il divario spesso si sente ma li considero una boccata d'aria fresca e la loro compagnia mi piace davvero molto. Per uno strano scherzo del destino, nel nostro gruppo c'è un ragazzo fisicamente molto carino di 21 anni che è la mia ESATTA copia al maschile solo 10 anni indietro. Ma è UGUALE a me. Se ne è accorto anche lui e ogni volta che ci vediamo si crea una strana "aurea" che ci spinge a flirtare con pudore, con dei freni...siamo in imbarazzo per l'età...del resto io non potrei mai andare a infastidire un ragazzo così giovane e fidanzato. Non mi sembra opportuno. Ma lo frequento quotidianamente e, a volte, è difficile gestire la situazione...lo è anche per lui..leggo la sua imbarazzata attrazione nei suoi occhi. Ho paura che prima o poi accada qualcosa. Mi impongo di non fare stupidaggini e spero di riuscirci.
Ma non è affatto finita qui...quando andavo al liceo, nella mia classe c'era un ragazzo stile genio e sregolatezza che mi veniva dietro ed io a 18 anni ( finito il liceo) ho iniziato a contraccambiare questa attrazione...beh ora lui è un avvocato brillante di 32 anni che, peró, non trova pace...nel senso che non si riesce a capire dove vuole andare a vivere ammesso che voglia mettere radici da qualche parte...sono 13 anni che abbiamo una relazione a "tozzi e bocconi" proprio per questo motivo...ognuno di noi si fa la sua vita salvo, ciclicamente, avere una breve relazione. Tra una storia e l'altra, lui gira il mondo ed io sto qui con la mia quotidianità e le mie cose. Quando torna mi cerca...mi cerca SEMPRE. Io, a volte lo respingo, a volte no...ad esempio ora sono due mesi circa che ci vediamo, l'ultima volta era nel 2011.
Lui non si lega...con nessuna...non solo con me. Ma, a differenza delle altre, io sono una costante. Da me torna sempre...ma da me va sempre via...il problema è che non riesco a troncare con lui perchè è l'unica persona che mi abbia mai appagata veramente mentalmente. La sua intelligenza mi ammalia. Ma non si riesce a capire cosa vuole dalla vita....
Che devo fare?
[#1]
Gentile Ragazza,
sembrerebbe davvero confusa nelle sue scelte affettive.
Nella sua relazione fissa con un uomo maturo fosse cercava una figura vicariante suo padre, appunto quall'appoggio che le è venuto a mancare, salvo poi accorgersi che non la appaga e che la delude.
<non è andata così: di fatto sono molto più "grande", sveglia, determinata e, se vogliamo, anche intelligente io..> e allora perché ci continua a stare?
Un'altra relazione che la appaga mentalmente, ma che va e viene da molti anni e che non ha secondo quanto dice speranze di approdare a qualcosa di diverso.
Un ragazzo giovane che la attrae, ma al quale tenta di resistere.
Forse dovrebbe capire come mai questa strano puzzle di quasi amori, ma non una storia completamente possibile o che la appaghi in toto.
Credo che incontrare un nostro collega direttamente la potrebbe aiuitare a dipanare questa confusione che riguarda le sue scelte affettive e il suo modo di stare nei rapporti. Che ne pensa?
sembrerebbe davvero confusa nelle sue scelte affettive.
Nella sua relazione fissa con un uomo maturo fosse cercava una figura vicariante suo padre, appunto quall'appoggio che le è venuto a mancare, salvo poi accorgersi che non la appaga e che la delude.
<non è andata così: di fatto sono molto più "grande", sveglia, determinata e, se vogliamo, anche intelligente io..> e allora perché ci continua a stare?
Un'altra relazione che la appaga mentalmente, ma che va e viene da molti anni e che non ha secondo quanto dice speranze di approdare a qualcosa di diverso.
Un ragazzo giovane che la attrae, ma al quale tenta di resistere.
Forse dovrebbe capire come mai questa strano puzzle di quasi amori, ma non una storia completamente possibile o che la appaghi in toto.
Credo che incontrare un nostro collega direttamente la potrebbe aiuitare a dipanare questa confusione che riguarda le sue scelte affettive e il suo modo di stare nei rapporti. Che ne pensa?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile ragazza, sembra che queste scelte parziali siano il suo modo di avere un amore intero, interessante, ma faticoso, potrebbe essere indice di una lucida razionalità indipendente da tutto, che la porta a riconoscere e a prendere i momenti di splendore dove sono, interessante ma alla lunga ? CI pensi, sappiamo poco di lei ora , forse incontrare un nostro collega direttamente l'aiuterebbe a chiarirsi questo suo complesso mondo affettivo.. Auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Gentilissime Dottoresse,
innanzi tutto grazie per la Vs.cortese e tempestiva risposta e per gli spunti di riflessione.
Chi sono io? Beh, diciamo che sono una abbastanza temprata dalla vita...
molteplici sono gli eventi che mi hanno segnata e che mi hanno messa alla prova: la depressione/morte prematura di mio padre, un clima pesante in casa, una relazione che doveva approdare in una convivenza saltata per una questione, come dire, che persino la sacra rota avrebbe riconosciuto quale causa di annullamento!!! Un lavoro abbandonato a causa delle molestie da parte del mio ex capo, una madre mentalmente limitata, parenti serpenti e, per finire, ora sono in piena riabilitazione per un intervento alla colonna vertebrale! Una sfigata, insomma.
Il "brillante avvocato" mi definisce "the resilient": elastica: colei che cade e si rialza. Ogni volta. Più forte di prima.
Ed è per questo che avrei bisogno di una persona accanto che, come me, abbia dovuto trovare le risorse per combattere...non me ne faccio nulla di uno che, per lo più, veleggia sul suo status di serenità come accade al mio fidanzato che, definirei, uno che al 90% si rimette con successo alla sorte benevola (beato lui).
Con il 21enne è diverso..non mi aspetto nulla e forse, per questo, mi piace...perchè non posso certo aspettarmi da lui un qualcosa...lo contemplo così com è...mi riporta indietro a quando ero meno bastonata dalla vita e dagli eventi. Caratterialmente uguali ma di pasta diversa.
L'avvocato è come me: parecchie sfide da affrontare, combattente solitario, elevata forza/resistenza mentale. Siamo della stessa pasta ma caratterialmente diversi.
In effetti, con 3 persone riesco a farne uno a mia immagine e somiglianza....
E sì, forse è con lucidità che prendo il meglio da loro.
Ma comunque mi sento inappagata perchè nessuno dei due più simili a me sarà mai mio per i motivi di cui sopra.
Vorrei avere uno spunto per uscire da questo schema perverso fermo restando che sì forse dovrei rivolgermi ad uno specialista...
Grazie mille
innanzi tutto grazie per la Vs.cortese e tempestiva risposta e per gli spunti di riflessione.
Chi sono io? Beh, diciamo che sono una abbastanza temprata dalla vita...
molteplici sono gli eventi che mi hanno segnata e che mi hanno messa alla prova: la depressione/morte prematura di mio padre, un clima pesante in casa, una relazione che doveva approdare in una convivenza saltata per una questione, come dire, che persino la sacra rota avrebbe riconosciuto quale causa di annullamento!!! Un lavoro abbandonato a causa delle molestie da parte del mio ex capo, una madre mentalmente limitata, parenti serpenti e, per finire, ora sono in piena riabilitazione per un intervento alla colonna vertebrale! Una sfigata, insomma.
Il "brillante avvocato" mi definisce "the resilient": elastica: colei che cade e si rialza. Ogni volta. Più forte di prima.
Ed è per questo che avrei bisogno di una persona accanto che, come me, abbia dovuto trovare le risorse per combattere...non me ne faccio nulla di uno che, per lo più, veleggia sul suo status di serenità come accade al mio fidanzato che, definirei, uno che al 90% si rimette con successo alla sorte benevola (beato lui).
Con il 21enne è diverso..non mi aspetto nulla e forse, per questo, mi piace...perchè non posso certo aspettarmi da lui un qualcosa...lo contemplo così com è...mi riporta indietro a quando ero meno bastonata dalla vita e dagli eventi. Caratterialmente uguali ma di pasta diversa.
L'avvocato è come me: parecchie sfide da affrontare, combattente solitario, elevata forza/resistenza mentale. Siamo della stessa pasta ma caratterialmente diversi.
In effetti, con 3 persone riesco a farne uno a mia immagine e somiglianza....
E sì, forse è con lucidità che prendo il meglio da loro.
Ma comunque mi sento inappagata perchè nessuno dei due più simili a me sarà mai mio per i motivi di cui sopra.
Vorrei avere uno spunto per uscire da questo schema perverso fermo restando che sì forse dovrei rivolgermi ad uno specialista...
Grazie mille
[#4]
Perchè deve avere uno a sua " immagine e somiglianza "? non è detto che questa sia la ricetta.. Pensi a con chi sta meglio, chi la comprende e soprattutto come si vede e si vuol vedere tra dieci anni, intanto lavori e cerchi di avere una vita buona sotto diversi punti di vista..!!
[#5]
Utente
Sì Dottoressa...credo che ci voglia un uomo che si avvicini molto a me e al tipo di vita che ho avuto affinchè possa funzionare una relazione.
Non è per presunzione ma sono fermamente convinta che "solo chi ci passa, sa" e molto spesso le persone mancano empatia e comprensione quindi non vi sono proprio le basi per un dialogo e tanto più per un sostegno reciproco...non è per cattiveria...proprio non ci possono arrivare perchè non sanno... abituati come sono a quelli che io definisco "problemi non problemi" ...
Consideri che, generalmente, sono in pochi a 31 anni ad avere il mio "bagaglio di eventi" (certo Lei vedrà anche di peggio, sicuramente) ma in linea di massima non arriva "tutto, tutto insieme" nei primi 30 anni di vita!
Detto questo, io mi dedico ai miei progetti con determinazione e dedizione per vedermi al meglio (magari anche prima di dieci anni ^_^)
credo che forse, alla fine, tutti e tre usciranno di scena....in un modo o nell'altro...
Grazie ancora per la Sua risposta.
Non è per presunzione ma sono fermamente convinta che "solo chi ci passa, sa" e molto spesso le persone mancano empatia e comprensione quindi non vi sono proprio le basi per un dialogo e tanto più per un sostegno reciproco...non è per cattiveria...proprio non ci possono arrivare perchè non sanno... abituati come sono a quelli che io definisco "problemi non problemi" ...
Consideri che, generalmente, sono in pochi a 31 anni ad avere il mio "bagaglio di eventi" (certo Lei vedrà anche di peggio, sicuramente) ma in linea di massima non arriva "tutto, tutto insieme" nei primi 30 anni di vita!
Detto questo, io mi dedico ai miei progetti con determinazione e dedizione per vedermi al meglio (magari anche prima di dieci anni ^_^)
credo che forse, alla fine, tutti e tre usciranno di scena....in un modo o nell'altro...
Grazie ancora per la Sua risposta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.5k visite dal 30/01/2014.
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