Psicoterapia cognitivo-comportamentale?

Gentili Dottori, vi scrivo a titolo informativo per avere qualche delucidazione e consiglio. Ho da poco deciso di intraprendere un percorso psicoterapeutico per alcuni problemi legati, credo, all''ansia. Sono una ragazza di 19 anni con molte perplessità e problemi riguardanti la mia sessualità con i quali vorrei parlare con uno specialista. Ho deciso di rivolgermi a uno psicoterapeuta in quanto, oltre questi dubbi e timori, del resto probabilmente anche molto rientranti nella norma, non solo per cercare di mettere leggermente più chiarezza nelle mie idee e affrontare più serenamente determinate situazioni, ma anche per porre rimedio a quelle che sono mie vere e proprie manifestazioni di dubbi per così dire amletici, ricorrenti e costanti che mi portano a pensare che esse siano delle vere e proprie ossessioni. Sono tutte cose che, appunto, vorrei appurare con uno psicoterapeuta. Ho fissato un appuntamento presso uno studio di psicoterapia cognitivo-comportamentale in quanto ho letto che questa forma di psicoterapia riguarda principalmente la sfera emozionale dell''individuo. Ora, la domanda che vi porgo è: lo psicoterapeuta è anche uno psicologo? In quanto, vorrei trovare soluzioni pratiche per quelli che sono i miei comportamenti determinati dall''ansia, ma vorrei anche, se non principalmente, poter parlare con esso e poter intraprendere un percorso psicologico tramite il quale risalire anche un po'' all''origine delle mie paure, comportamenti e ansie e aiutarmi a comprendere qualcosa in più della mia persona. E'' un lavoro che questa figura di psicoterapeuta fa? O esso si limita a una più "distaccata" guarigione di sintomi di disagio?
Cordiali saluti.