Smettere di avere abbuffate compulsive

salve,
ho 21 anni, dopo un periodo lungo di alimentazione sana e esercizio fisico ho raggiunto quello che per me è il peso forma, anche se gli altri mi dicono che sono troppo magra e il BMI lo conferma.. sono alta 168 e sono arrivata apesare 49 Kg.. di costituzione sono normale, credo che il mio peso "regolare" si aggiri intorno ai 55-60 Kg, ma io a quel peso mi vedo grassa e non mi piaccio. Ho avuto in passato problemi di abbuffate compulsive con condotte compensatorie (esercizio fisico e semi digiuno) che pensavo di aver superato, ma ultimaente, complice un periodo di ansia esagerata, mi è ricapitato spesso di abbuffarmi. Ho ripreso qualche chilo, ora peso intorno ai 53 Kg, ma non riesco più a uscire dal vortice.. tutti i giorni dico "Oggi sto leggera perchè devo recuperare l'abbuffata" e poi finisce che la sera, o al massimo qualche giorno dopo mi abbuffo. Vorrei tornare ai miei 49-50 Kg però mi rendo conto che è un peso troppo basso per me. Quello che mi chiedo è se mi conviene "depurarmii" per qualche giorno con il rischio di abbuffarmi di nuovo o se invece è meglio, da oggi, tentare di riprendere un'alimentazione normale, con cui magari non perderò peso (sottolineo di nuovo il fatto che con questi chili in più NON MI PIACCIO) ma con cui potrei (POTREI!) evitare le abbuffate. Non so come comportarmi, non so più dove sbattere la testa.
grazie.
[#1]
Dr. Michele Matera Psicologo 58 2
Gentile Utente, la sua attuale condizione presenta delle reminiscenze di quello che è stato in passato il suo comportamento. Da ciò che scrive un periodo di forte ansia sta facendo tornare quegli atteggiamenti erronei e lesivi. Sarebbe importante sapere cosa l'è accaduto per rievocare una situazione già sperimentata in precedenza e sarebbe opportuno che contattasse uno psicologo per presentare la sua situazione. Le persone vivono periodi di particolare ansia e il consulto con uno specialista potrebbe aiutarla a gestire meglio le situazioni difficili che possono presentarsi.

Saluti

Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it

[#2]
Utente
Utente
io vado già da una psicologa, lei è abbastanza contenta dei chili presi perchè sostiene sia un modo per uscire dalla simil-anoressia in cui mi trovavo.. lei però non mi da consigli su come mangiare o cosa o quanto..
[#3]
Dr. Michele Matera Psicologo 58 2
Gentile Utente, il consulto che lei cerca lo può ottenere contattando un nutrizionista unitamente al lavoro che sta svolgendo con la psicolga.

Saluti
[#4]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

>>lei però non mi da consigli su come mangiare o cosa o quanto..<<
questo non è compito dello psicologo. Credo invece che possa essere importante riflettere su questa sua richiesta, se ha questi pensieri significa che la sua problematica legata all'alimentazione è ancora "pressante" (soprattutto se si riacutizza sotto stress) e il lavoro principale è quello psicoterapico.

Sta facendo una psicoterapia?
Da quanto tempo è in cura?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#5]
Dr.ssa Laura Termini Psicologo, Psicoterapeuta 40 5
Gentile Utente,
mi chiedo come mai lei abbia bisogno di chiedere un parere a noi quando già "va da una psicologa"!
Ci dice che la sua psicologa è "abbastanza contenta dei chili presi"...ma LEI, invece, è contenta?
Avete parlato insieme degli episodi di "ansia esagerata" cui fa riferimento? Si trova a suo agio con questa professionista, si sente compresa e contenuta, si fida di lei?
O magari ha bisogno di "sfidarla" chiedendo conferme/disconferme in giro perchè non "le piacciono" le sue risposte?
Razionalmente lei SA, che il peso che la far star bene non è sano, come sa che 53 kg., anzicchè i normativi 55-60 Kg. è un compromesso limite, ma accettabile.
Bisogna che lavori sulla sua percezione corporea, evidentemente falsata. Vorrei che si chiedesse, se non le fosse chiaro, se questa pretesa di aspetto fisico risponde completamente ad una sua esigenza o ad aspettative, reali o presunte, altrui.
In merito alla dieta, la collega non è tenuta a darle consigli alimentari, e come le hanno già consigliato, ci sono specialisti del settore deputati a questo e sicuramente più competenti.

Dr.ssa Laura Termini
Psicologa - Psicoterapeuta

[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile utente,
Il rapporto con il cibo, ruota attorno a tantissime variabili, spesso poco oggettive e poco correlate con il cibo/ peso corporeo in sè...
Il cibo e spesso un amico, amante, utero caldo nel quale rintanarsi, un ansiolitico, anti depressivo.....sarà il lavoro che sta seguendo con la collega a ridare il giusto significato di nutrimento per il corpo, non per l' anima

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Utente
Utente
scusatemi, credo abbiate frainteso la mia risposta.. io con la mia psicologa ho un ottimo rapporto, la adoro e mi ha aiutato tanto, quando ho detto che "lei non mi da consigli su come mangiare" lo dicevo semplicemente come informazione, so benissimo che lei non è tenuta a farlo e non deve farlo, infatti chiedevo proprio un'informazione che lei non mi può dare cioè su come devo comportarmi con il cibo perchè almeno da quel punto di vista prevenga le abbuffate..
[#8]
Dr.ssa Laura Termini Psicologo, Psicoterapeuta 40 5
Gentile utente,
non credo ci siano alimenti in grado di "prevenire" le abbuffate in quanto l'impulso a mangiare smisuratamente è in genere psicologico e non fisiologico, non mi risulti esserci alcun alimento che per quanto in grado di produrre velocemente senso di sazietà e per quanto a lungo possa mantenerlo, scongiuri l'irrefrenabile voglia di "svuotare il frigo" qualora il meccanismo scatti.
Pertanto la soluzione ottimale che le è già stata suggerita sopra da un collega è di affiancare il suo percorso psicologico con quello di un nutrizionista/dietologo in modo che il lavoro dell'uno coadiuvi quello dell'altro.
Auguri
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"come devo comportarmi con il cibo perchè almeno da quel punto di vista prevenga le abbuffate.. "

Gentile Utente,

un errore molto frequente che le pz. in genere commettono è quello di ritenere che, evitando di mangiare o saltare i pasti, possa riequilibrare la situazione.
In realtà digiunare a lungo e saltare i pasti spalanca la porta alle abbuffate, quindi mi pare che questo sia il primo dei comportamenti da evitare per ridurre le abbuffate.

Tuttavia, poichè spesso il pz. alimentare non riesce a capire la sensazione di fame, di sazietà, ecc.., vorrei chiederLe se state lavorando in terapia con l'uso di diari alimentari: se sì, come procede?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#10]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
questa è una lettura che dovrebbe fare
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>credo abbiate frainteso la mia risposta..<<
lei è stata molto chiara, ma la sua richiesta è semplicemente un'ulteriore ricerca di approvazioni che andrebbero invece discusse con la Collega, soprattutto se sostiene di avere un ottimo rapporto.

>>..so benissimo che lei non è tenuta a farlo e non deve farlo,<<
allora cosa le fa pensare che un'altro/a psicologo/a possa acconsentire alla sua richiesta? Non crede sia contraddittorio?





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