Rabbia incontrollata e scatti d ira con un passato dca
Gentili dottori espongo il mio problema.
In passato dall età di 14 anni ho sofferto di anoressia nervosa e poco dopo di bulimia con scatti d ira forti forti tanto che i miei genitori fecero sparire tutto ciò che in casa poteva essere pericoloso.in quel periodo però facevo uso di psicofarmaci tipo valium e talofen in dosi massicce anche e passavo le mie giornate svuotando il frigorifero, dormivo e quando mi svegliavo ero una bestia perché il senso di colpa mi assaliva e sfogavo la mia rabbia su chi mi stava intorno tendendo a volte a volermi far del male da sola.
Ora a distanza di anni fortunatamente sono uscita sia dall anoressia che dalla bulimia avendo comunque sia sempre i miei alti e bassi.Seguo ormai da anni una terapia psicologica in un centro specializzato in dca a Roma.
Ora però il mio problema è divenuta l ansia e la rabbia incontrollata specie nell ultimo anno.
La mia psicologa ha dedotto che ogni cambiamento nella mia vita io lo vedo come una catastrofe e sento di perdere il controllo e ciò m fa stare molto male.
Di recente ho avuto degli scatti d ira anche violenti specie con il mio ragazzo che ha paura in questi momenti perché dice che ho la faccia da matta, gli occhi di fuori come se fossi un assassina e sembra come se da un momento all altro potessi perdere il controllo. ..
Mi ha ferito molto questa cosa perché sto convincendomi di essere pazza.
Alterno periodi felici a periodi di irritabilità e l ansia è sempre con me e sono facilmente irritabile.
Attualmente sto prendendo la pillola Yasmine per l endometriosi e ho letto che può portare problemi dell umore ma non ne sono certa.
Non prendo nessuna terapia farmacologica in quanto non è stata reputata necessaria.
I miei pensieri in quei momenti sono "rabbia rabbia rabbia e dove non arrivo con le parole alzo le mani e me ne pento..il secondo passaggio è il pianto e poi sto meglio. Quel peso è passato.
Venerdi lo racconterò alla mia psicologa ma gradirei un vostro parere al momento che mi conforti un po perché da quando il mio fidanzato mi ha detto quelke parole sto vivendo male perché ho paura delle mie azioni nonostante il mio pensiero non sia mai andato oltre al far del male ad un altro ma in termini di mani mai assolutamente di uccidere ovviamente.
Tendo spesso a punirmi in maniera psicologico da sola ma ora come ora sono fortemente in crisi, insicura e ho paura di me stessa.
grazie
In passato dall età di 14 anni ho sofferto di anoressia nervosa e poco dopo di bulimia con scatti d ira forti forti tanto che i miei genitori fecero sparire tutto ciò che in casa poteva essere pericoloso.in quel periodo però facevo uso di psicofarmaci tipo valium e talofen in dosi massicce anche e passavo le mie giornate svuotando il frigorifero, dormivo e quando mi svegliavo ero una bestia perché il senso di colpa mi assaliva e sfogavo la mia rabbia su chi mi stava intorno tendendo a volte a volermi far del male da sola.
Ora a distanza di anni fortunatamente sono uscita sia dall anoressia che dalla bulimia avendo comunque sia sempre i miei alti e bassi.Seguo ormai da anni una terapia psicologica in un centro specializzato in dca a Roma.
Ora però il mio problema è divenuta l ansia e la rabbia incontrollata specie nell ultimo anno.
La mia psicologa ha dedotto che ogni cambiamento nella mia vita io lo vedo come una catastrofe e sento di perdere il controllo e ciò m fa stare molto male.
Di recente ho avuto degli scatti d ira anche violenti specie con il mio ragazzo che ha paura in questi momenti perché dice che ho la faccia da matta, gli occhi di fuori come se fossi un assassina e sembra come se da un momento all altro potessi perdere il controllo. ..
Mi ha ferito molto questa cosa perché sto convincendomi di essere pazza.
Alterno periodi felici a periodi di irritabilità e l ansia è sempre con me e sono facilmente irritabile.
Attualmente sto prendendo la pillola Yasmine per l endometriosi e ho letto che può portare problemi dell umore ma non ne sono certa.
Non prendo nessuna terapia farmacologica in quanto non è stata reputata necessaria.
I miei pensieri in quei momenti sono "rabbia rabbia rabbia e dove non arrivo con le parole alzo le mani e me ne pento..il secondo passaggio è il pianto e poi sto meglio. Quel peso è passato.
Venerdi lo racconterò alla mia psicologa ma gradirei un vostro parere al momento che mi conforti un po perché da quando il mio fidanzato mi ha detto quelke parole sto vivendo male perché ho paura delle mie azioni nonostante il mio pensiero non sia mai andato oltre al far del male ad un altro ma in termini di mani mai assolutamente di uccidere ovviamente.
Tendo spesso a punirmi in maniera psicologico da sola ma ora come ora sono fortemente in crisi, insicura e ho paura di me stessa.
grazie
[#1]
Cara Utente,
è possibile che il suo stato si aggravi quando sente che attorno a lei avvengono dei cambiamenti che sono fuori dal suo controllo, ma penso che forse non è stata individuata e analizzata la causa del suo disagio.
E' così o avete capito cosa la fa stare male?
Visto quello che ci riferisce vorrei chiederle se le è stato diagnosticato "semplicemente" un DCA o anche altro, dal momento che il Talofen è un farmaco prescritto per disturbi piuttosto gravi.
Chi glielo aveva prescritto?
Le chiedo anche che tipo di terapia sta facendo in quel centro (immagino ospedaliero), da quanto tempo e con che cadenza si svolgono le sedute.
La sua famiglia è mai stata coinvolta nel percorso terapeutico?
è possibile che il suo stato si aggravi quando sente che attorno a lei avvengono dei cambiamenti che sono fuori dal suo controllo, ma penso che forse non è stata individuata e analizzata la causa del suo disagio.
E' così o avete capito cosa la fa stare male?
Visto quello che ci riferisce vorrei chiederle se le è stato diagnosticato "semplicemente" un DCA o anche altro, dal momento che il Talofen è un farmaco prescritto per disturbi piuttosto gravi.
Chi glielo aveva prescritto?
Le chiedo anche che tipo di terapia sta facendo in quel centro (immagino ospedaliero), da quanto tempo e con che cadenza si svolgono le sedute.
La sua famiglia è mai stata coinvolta nel percorso terapeutico?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa il talofen mi fu prescritto dopo un ricovero all ospedale Bambin Gesù perche stavo malissimo...ripeto i miei genitori avevano paura che pitessi farmi del male.
Ma tutto cio parliamo di10 anni fa avevo all incirca 14-16 anni e ora ne ho quasi 25.
Di me si occupa un servizio convenzionato con la regione lazio situato nel parco di santa maria della pieta.
Ho effettuato sempre in passato una terapia familiare, di gruppo,pet terapy e individuale.
Circa 4-5 anni fa pultroppo da questo centro dovettero abbandonarmi perché non avendo abbastanza fondi dovettero tagliare il personale e fatalità lo psicologo che mi seguiva.
Nel tempo poi honon ho avuto problemi in special modo riguardanti l alimentazione.
Poi però dovetti di nuovo in ginocchio tornare a chiedere il loro aiuto tornando li con problemi ora non tanto legati al fisico (premetto che sono alta 1,68 e ora peso 59 kg) ma legati all ansia che mi faceva sfogare nel cibo.
Ora ci vado 1 volta a settimana e sembra che alcuni punti io li abbia raggiunti ma come mi è stato riproposto di lasciare il centro sono stata male con l ansia.
Quindi ripeto che gli psicofarmaci mi erano stati dati con una diagnosi di anoressia n ervosa e subito dopo bulimia.
Ma tutto cio parliamo di10 anni fa avevo all incirca 14-16 anni e ora ne ho quasi 25.
Di me si occupa un servizio convenzionato con la regione lazio situato nel parco di santa maria della pieta.
Ho effettuato sempre in passato una terapia familiare, di gruppo,pet terapy e individuale.
Circa 4-5 anni fa pultroppo da questo centro dovettero abbandonarmi perché non avendo abbastanza fondi dovettero tagliare il personale e fatalità lo psicologo che mi seguiva.
Nel tempo poi honon ho avuto problemi in special modo riguardanti l alimentazione.
Poi però dovetti di nuovo in ginocchio tornare a chiedere il loro aiuto tornando li con problemi ora non tanto legati al fisico (premetto che sono alta 1,68 e ora peso 59 kg) ma legati all ansia che mi faceva sfogare nel cibo.
Ora ci vado 1 volta a settimana e sembra che alcuni punti io li abbia raggiunti ma come mi è stato riproposto di lasciare il centro sono stata male con l ansia.
Quindi ripeto che gli psicofarmaci mi erano stati dati con una diagnosi di anoressia n ervosa e subito dopo bulimia.
[#4]
Utente
Non ne sono sicura ma credo di tipo psico comportamentale su come gestire gli attacchi di ira evl ansia soprattutto.
Da circa 8 anni ormai con cadenza 1 volta alla settimana.
Sono stata inizialmente inquadrata in dca ma al momento non so.
Potrei chiedere ma sono poveri di risposte purtroppo.
Dottoressa lei crede che tipo di problema possa avere attualmente?
Da circa 8 anni ormai con cadenza 1 volta alla settimana.
Sono stata inizialmente inquadrata in dca ma al momento non so.
Potrei chiedere ma sono poveri di risposte purtroppo.
Dottoressa lei crede che tipo di problema possa avere attualmente?
[#5]
Si tratta di una Terapia Cognitivo-Comportamentale.
Se dopo 8 anni la situazione è ancora questa le consiglierei di cambiare e di passare ad una psicoterapia di diverso orientamento perchè immagino che la TCC non possa esserle ulteriormente utile, se dopo tutti questi anni si trova ancora nella situazione che ci ha descritto.
Non posso dirle di che tipo di problema può soffrire al momento perchè non la conosco, ma ha il diritto di chiedere a chi la segue una valutazione precisa del suo stato.
Come le dicevo le consiglio comunque di cambiare, perchè 8 anni di terapia sono tanti e penso che possa trarre maggiore utilità da un approccio diverso: potrebbe ad esempio iniziare una psicoterapia psicodinamica che le consenta non solo di "gestire" i sintomi, ma di approfondirne le cause per aumentare la sua consapevolezza su ciò che le accade e poter quindi affrontare tutto in maniera diversa.
La psicoterapia psicodinamica scioglie i conflitti inconsci che provocano i sintomi, perchè parte dal presupposto che senza eliminare le cause e attuando una semplice "gestione" dei sintomi non si vada lontano e ci si esponga al rischio di ricadute, cosa che probabilmente le sta accadendo.
Se dopo 8 anni la situazione è ancora questa le consiglierei di cambiare e di passare ad una psicoterapia di diverso orientamento perchè immagino che la TCC non possa esserle ulteriormente utile, se dopo tutti questi anni si trova ancora nella situazione che ci ha descritto.
Non posso dirle di che tipo di problema può soffrire al momento perchè non la conosco, ma ha il diritto di chiedere a chi la segue una valutazione precisa del suo stato.
Come le dicevo le consiglio comunque di cambiare, perchè 8 anni di terapia sono tanti e penso che possa trarre maggiore utilità da un approccio diverso: potrebbe ad esempio iniziare una psicoterapia psicodinamica che le consenta non solo di "gestire" i sintomi, ma di approfondirne le cause per aumentare la sua consapevolezza su ciò che le accade e poter quindi affrontare tutto in maniera diversa.
La psicoterapia psicodinamica scioglie i conflitti inconsci che provocano i sintomi, perchè parte dal presupposto che senza eliminare le cause e attuando una semplice "gestione" dei sintomi non si vada lontano e ci si esponga al rischio di ricadute, cosa che probabilmente le sta accadendo.
[#7]
Gentile Utente,
la psicoterapia comportamentale è ben diversa e non c'entra con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Precisato questo, posso chiedere in che cosa consiste la terapia che sta facendo? In che modo Lei sta lavorando per la gestione della rabbia e dell'ansia?
Vengono date prescrizioni? Quali?
In questo centro di Roma, specializzato in DCA, non hanno mai coinvolto anche i Suoi genitori nel trattamento, ad esempio con un trattamento di tipo famigliare-relazionale?
la psicoterapia comportamentale è ben diversa e non c'entra con la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Precisato questo, posso chiedere in che cosa consiste la terapia che sta facendo? In che modo Lei sta lavorando per la gestione della rabbia e dell'ansia?
Vengono date prescrizioni? Quali?
In questo centro di Roma, specializzato in DCA, non hanno mai coinvolto anche i Suoi genitori nel trattamento, ad esempio con un trattamento di tipo famigliare-relazionale?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#8]
Le psicoterapie di orientamento psicodinamico si basano sull'esplorazione dell'inconscio come fonte degli affetti e dei conflitti.
I conflitti attivano i meccanismi di difesa dall'angoscia e generano i sintomi.
E' la parte inconscia della mente a essere fonte sia delle emozioni, sia dei comportamenti che tutti attuiamo con modalità solo in parte consapevoli e comprensibili nelle loro vere cause.
E' considerata centrale la relazione terapeuta-paziente come strumento di cambiamento e guarigione e come luogo nel quale sono rimesse in atto le modalità relazionali che il paziente attua con le figure significative della sua esistenza.
Hanno molta importanza le fantasie e i sogni, che sono analizzati e interpretati.
Il focus dell'attenzione non è quindi sul sintomo, in quanto mero punto d'arrivo di una catena di cause monte, ma sulla persona nel suo complesso e sul suo funzionamento globale, conscio e inconscio.
L'idea di "gestire" l'ansia da questo punto di vista non ha senso in quanto è solo un sintomo e ciò che conta è capire perchè un soggetto prova ansia (o rabbia o tristezza) per intervenire sulle cause del disagio e "disinnescarle".
I conflitti attivano i meccanismi di difesa dall'angoscia e generano i sintomi.
E' la parte inconscia della mente a essere fonte sia delle emozioni, sia dei comportamenti che tutti attuiamo con modalità solo in parte consapevoli e comprensibili nelle loro vere cause.
E' considerata centrale la relazione terapeuta-paziente come strumento di cambiamento e guarigione e come luogo nel quale sono rimesse in atto le modalità relazionali che il paziente attua con le figure significative della sua esistenza.
Hanno molta importanza le fantasie e i sogni, che sono analizzati e interpretati.
Il focus dell'attenzione non è quindi sul sintomo, in quanto mero punto d'arrivo di una catena di cause monte, ma sulla persona nel suo complesso e sul suo funzionamento globale, conscio e inconscio.
L'idea di "gestire" l'ansia da questo punto di vista non ha senso in quanto è solo un sintomo e ciò che conta è capire perchè un soggetto prova ansia (o rabbia o tristezza) per intervenire sulle cause del disagio e "disinnescarle".
[#9]
Utente
Grazie mille dottoressa e stata molto esaudiente ed estremamente gentile.
Ora mi informero il prima possibile su quale sia la mia diagnosi ad oggi e proporro poi alla dottoressa ciò che lei mi ha spiegato perché voglio guarire come sono uscita dall anoressia voglio superare anche tutti questi conflitti internive soprattutto capire la rabbia da dove viene.
spero di farcela perché proprio non ce la faccio più a vivere così e non voglio più picchiare neanche con uno schiaffo il mio ragazzo ne far si che lui abbia paura di me.
Ora mi informero il prima possibile su quale sia la mia diagnosi ad oggi e proporro poi alla dottoressa ciò che lei mi ha spiegato perché voglio guarire come sono uscita dall anoressia voglio superare anche tutti questi conflitti internive soprattutto capire la rabbia da dove viene.
spero di farcela perché proprio non ce la faccio più a vivere così e non voglio più picchiare neanche con uno schiaffo il mio ragazzo ne far si che lui abbia paura di me.
[#11]
Utente
Un idea sicura ancora no però credo sia un qualcosa di inconscio che mi porto dietro da bambina.
sono una prima figlia e quindi la piu "viziata".Da piccola ero un tormento e davo il tormentone ai miei genitori affinché loro facessero cio che io volevo.
Li portavo all esasperazione e ad oggi abbiamo capito che ho una forte dipendenza da loro che mi ha portato in passato a soffrire di dca.
Ad oggi sto ancora cercando un indipendenza che non riesco a trovare e per me ho ancora paura di crescere a 24 anni.
Vorrei andare a vivere con il mio ragazzo visto che sono sei anni che stiamo insieme e per lui farei tutto ma la vita e i mezzi che ho pero non me lo permettono.
E per questo che voglio far si che quei brutti pensieri parole e gesti non si ripresentino piu per bjvere meglio la nostra storia e poter arrivare ai traguardi che ci siamo entrambe preposti con maggiore serenità.
Ma ora mi trovo in un tunnel e non vedo luce...e ho paura di fare stupidaggini e soprattutto sono stufa di stare male con tutti i film e paranoie che mi faccio.
Sovrasto le persone e non ascolto mai cio che mi si dice capendo spesso a volte cose sbagliate di cui me ne convinco solo dopo essere partita alla grande. ..
sono una prima figlia e quindi la piu "viziata".Da piccola ero un tormento e davo il tormentone ai miei genitori affinché loro facessero cio che io volevo.
Li portavo all esasperazione e ad oggi abbiamo capito che ho una forte dipendenza da loro che mi ha portato in passato a soffrire di dca.
Ad oggi sto ancora cercando un indipendenza che non riesco a trovare e per me ho ancora paura di crescere a 24 anni.
Vorrei andare a vivere con il mio ragazzo visto che sono sei anni che stiamo insieme e per lui farei tutto ma la vita e i mezzi che ho pero non me lo permettono.
E per questo che voglio far si che quei brutti pensieri parole e gesti non si ripresentino piu per bjvere meglio la nostra storia e poter arrivare ai traguardi che ci siamo entrambe preposti con maggiore serenità.
Ma ora mi trovo in un tunnel e non vedo luce...e ho paura di fare stupidaggini e soprattutto sono stufa di stare male con tutti i film e paranoie che mi faccio.
Sovrasto le persone e non ascolto mai cio che mi si dice capendo spesso a volte cose sbagliate di cui me ne convinco solo dopo essere partita alla grande. ..
[#12]
Utente
In piu cra dottoressa è una cosa che ho sempre avuto peso ogni singola parola o gesto e ne faccio una catastrofe.
es: pretendo che le persone siano sincere con me e le osservo molto.
Quasi in maniera maniacale nella mia testa vado avanti con i pensiere sempre negativi ovviamente su qualsiasi cosa.
Es:il mio ragazzo si e dimenticato la fedina? Io penso gia che qualcosa sta cambiando e che ogni scusa trovera sara una bugia...e ni arrabbio ...oppure lo evito e poi scoppio.
la mia psicologa dice che conosco solo il bianco o il nero e non so cosa sia il grigio.
es: pretendo che le persone siano sincere con me e le osservo molto.
Quasi in maniera maniacale nella mia testa vado avanti con i pensiere sempre negativi ovviamente su qualsiasi cosa.
Es:il mio ragazzo si e dimenticato la fedina? Io penso gia che qualcosa sta cambiando e che ogni scusa trovera sara una bugia...e ni arrabbio ...oppure lo evito e poi scoppio.
la mia psicologa dice che conosco solo il bianco o il nero e non so cosa sia il grigio.
[#16]
>>> La mia psicologa ha dedotto che ogni cambiamento nella mia vita io lo vedo come una catastrofe e sento di perdere il controllo e ciò m fa stare molto male.
>>>
La sua psicologa potrebbe aver intuito giusto.
Se lei è una persona per la quale è centrale la tematica del controllo, tenderà a mettere in atto comportamenti che le diano l'illusione (perché d'illusione si tratta) di poter controllare. Il cibo, gli affetti, le persone care, per fare esempi comuni. Potrebbero essere dipesi da questo i rapporti tumultuosi in famiglia e le scenate attuali per un dimenticarsi della fedina. I DCA hanno spesso una componente accentuata di ossessività (bisogno di controllo) che può a volte sconfinare in rabbia e paranoia.
Il bisogno di controllo nasce sempre dalla paura dell'incertezza, cioè dall'ansia. Tuttavia il MODO in cui si reagisce a tale paura può variare. Nel suo caso, può darsi che abbia imparato, un po' per temperamento, un po' perché gliel'hanno insegnato da piccola, che battendo i piedi poteva ottenere rassicurazioni.
Se l'ipotesi è questa, a mio parere ci sarebbe poco da indagare e scavare nel passato, ma molto da imparare nel presente, per quanto riguarda nuovi modi di porsi di fronte alle situazioni che le provocano ansia. Imparare cioè NEI FATTI che si tratta di paure inconsistenti, per le quali non è necessario reagire in modo abnorme.
Ma questo dovrà impararlo in modo esperienziale, cioè sentirlo, perché saperlo "di testa" non è sufficiente.
>>>
La sua psicologa potrebbe aver intuito giusto.
Se lei è una persona per la quale è centrale la tematica del controllo, tenderà a mettere in atto comportamenti che le diano l'illusione (perché d'illusione si tratta) di poter controllare. Il cibo, gli affetti, le persone care, per fare esempi comuni. Potrebbero essere dipesi da questo i rapporti tumultuosi in famiglia e le scenate attuali per un dimenticarsi della fedina. I DCA hanno spesso una componente accentuata di ossessività (bisogno di controllo) che può a volte sconfinare in rabbia e paranoia.
Il bisogno di controllo nasce sempre dalla paura dell'incertezza, cioè dall'ansia. Tuttavia il MODO in cui si reagisce a tale paura può variare. Nel suo caso, può darsi che abbia imparato, un po' per temperamento, un po' perché gliel'hanno insegnato da piccola, che battendo i piedi poteva ottenere rassicurazioni.
Se l'ipotesi è questa, a mio parere ci sarebbe poco da indagare e scavare nel passato, ma molto da imparare nel presente, per quanto riguarda nuovi modi di porsi di fronte alle situazioni che le provocano ansia. Imparare cioè NEI FATTI che si tratta di paure inconsistenti, per le quali non è necessario reagire in modo abnorme.
Ma questo dovrà impararlo in modo esperienziale, cioè sentirlo, perché saperlo "di testa" non è sufficiente.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#17]
A volte le rabbie infantili si trascinano per tutta la vita, fino a quando non si riconosce per cosa si è arrabbiati, e una causa di forte rabbia è la nascita di un fratello che fa cambiare gli equilibri familiari e genere una situazione moto meno controllabile rispetto a quella in cui è un solo figlio a "dominare" la scena.
Indipendentemente dal fatto che questo sia il suo caso penso che un approfondimento delle cause del suo malessere dopo tanti anni di terapia che non ha trattato questi aspetti possa permetterle di evolvere positivamente e di liberarsi da zavorre alle quali per ora non sa dare un nome.
Indipendentemente dal fatto che questo sia il suo caso penso che un approfondimento delle cause del suo malessere dopo tanti anni di terapia che non ha trattato questi aspetti possa permetterle di evolvere positivamente e di liberarsi da zavorre alle quali per ora non sa dare un nome.
[#18]
Utente
Ha capito perfettamente. ..ho eterno bisogno di conferme e sono anche un tipo un po geloso anche se so bene che non ce ne è motivo.
Questo mi è sempre dato dall insicurezza e lo so bene perché non mi sento mai all altezza.
Chiedo di accettarmi cosi come sono ma alla fine non sono io e cosi non mi piaccio.
non lascio spazio ai pensieri altrui e attacco prima di essere attaccata.
Credo che la persona perfetta sia come la vedo io ma so bene che cio che vorrei non è possibile.
Sono molto sensibile dietro questa maschera che indosso e mi piacerebbe far vedere e uscire fuori questo di me no il delirio.
Con i miei atteggiamenti costringo gli altri a dirmi quello che voglio sentir dire rinnegando i loro pensieri e quando lo fanno non ci credo e so che non mi posso fidare perché è una bugia specie in amore.
Odio le persone che cambiano idea spesso proprio non le sopporto e questo specie il mio raga lo fa e non mi da insicurezza questo.
Io sento di non essere cosi ma di essere una persona più semplice di quella che poi esce fuori.
vorrei sempre stare al centro della sua attenzione pur sapendo che nin si puo e a volte quando lo fa non me lo filo...non so neanche io cosa voglio
Questo mi è sempre dato dall insicurezza e lo so bene perché non mi sento mai all altezza.
Chiedo di accettarmi cosi come sono ma alla fine non sono io e cosi non mi piaccio.
non lascio spazio ai pensieri altrui e attacco prima di essere attaccata.
Credo che la persona perfetta sia come la vedo io ma so bene che cio che vorrei non è possibile.
Sono molto sensibile dietro questa maschera che indosso e mi piacerebbe far vedere e uscire fuori questo di me no il delirio.
Con i miei atteggiamenti costringo gli altri a dirmi quello che voglio sentir dire rinnegando i loro pensieri e quando lo fanno non ci credo e so che non mi posso fidare perché è una bugia specie in amore.
Odio le persone che cambiano idea spesso proprio non le sopporto e questo specie il mio raga lo fa e non mi da insicurezza questo.
Io sento di non essere cosi ma di essere una persona più semplice di quella che poi esce fuori.
vorrei sempre stare al centro della sua attenzione pur sapendo che nin si puo e a volte quando lo fa non me lo filo...non so neanche io cosa voglio
[#19]
"ho eterno bisogno di conferme e sono anche un tipo un po' geloso anche se so bene che non ce ne è motivo"
Questo potrebbe dipendere dalla "detronizzazione" conseguente alla nascita di sua sorella.
Dopo 6 anni da figlia unica non è facile sentirsi soppiantati, l'autostima può risentirne non poco e portare a una continua richiesta di conferme da parte degli altri per il resto della vita, in diretta dipendenza da quella prima situazione che ha originato tutto.
Lei fra l'altro si è complicata non poco la vita, avanzando richieste che portano il suo interlocutore a non sapere come uscirne e che la lasciano insoddisfatta sia che vengano accolte, sia che non lo siano:
"Con i miei atteggiamenti costringo gli altri a dirmi quello che voglio sentir dire rinnegando i loro pensieri e quando lo fanno non ci credo e so che non mi posso fidare perché è una bugia specie in amore"
Questo potrebbe dipendere dalla "detronizzazione" conseguente alla nascita di sua sorella.
Dopo 6 anni da figlia unica non è facile sentirsi soppiantati, l'autostima può risentirne non poco e portare a una continua richiesta di conferme da parte degli altri per il resto della vita, in diretta dipendenza da quella prima situazione che ha originato tutto.
Lei fra l'altro si è complicata non poco la vita, avanzando richieste che portano il suo interlocutore a non sapere come uscirne e che la lasciano insoddisfatta sia che vengano accolte, sia che non lo siano:
"Con i miei atteggiamenti costringo gli altri a dirmi quello che voglio sentir dire rinnegando i loro pensieri e quando lo fanno non ci credo e so che non mi posso fidare perché è una bugia specie in amore"
[#25]
Premesso che senza conoscerla non posso ipotizzare una diagnosi, quello che riferisce non ha particolare attinenza con il disturbo bipolare né tantomeno con la "personalità multipla" (ora detta "amnesia dissociativa"):
"il mio problema è divenuta l'ansia e la rabbia incontrollata specie nell'ultimo anno".
Immagino che lo chieda perché ovviamente non è sempre arrabbiata o sempre in ansia e quindi nota dei cambiamenti, ma nessuno è sempre nello stesso stato d'animo (tranne i depressi gravi).
"il mio problema è divenuta l'ansia e la rabbia incontrollata specie nell'ultimo anno".
Immagino che lo chieda perché ovviamente non è sempre arrabbiata o sempre in ansia e quindi nota dei cambiamenti, ma nessuno è sempre nello stesso stato d'animo (tranne i depressi gravi).
[#29]
Nessun disturbo, capisco benissimo che è stanca e preoccupata per la situazione.
Al prossimo appuntamento pretenda di sapere qual è la valutazione del suo quadro clinico, cosa che solo chi la conosce ormai da anni può comunicarle, e poi valuti altre strade terapeutiche.
Al prossimo appuntamento pretenda di sapere qual è la valutazione del suo quadro clinico, cosa che solo chi la conosce ormai da anni può comunicarle, e poi valuti altre strade terapeutiche.
[#30]
Utente
Esattamente. ..quanto è gentile dottoressa e scusi il disturbo ancora...
se le può interessare mio padre è uno dei fondatori di un associazione che si occupa di disturbi del comportamento alimentare e insieme ad ottenere un gruppo di genitori, dottori e volontari stanno cercando d al 2009 di ottenere dalle autorità sanitarie una residenza nella quale poter ospitare i ragazzi che soffrono di queste malattie quando si trovano veramente in pericolo di vita cercando di evitare che loro e le loro famiglie emigrino in altre regioni nelle quali queste strutture esistono tipo Todi, Lago Negro, Riva del Garda ecc.
se le puo interessare illink dell associazione è il seguente: www.fenicelazionlus.org
se le può interessare mio padre è uno dei fondatori di un associazione che si occupa di disturbi del comportamento alimentare e insieme ad ottenere un gruppo di genitori, dottori e volontari stanno cercando d al 2009 di ottenere dalle autorità sanitarie una residenza nella quale poter ospitare i ragazzi che soffrono di queste malattie quando si trovano veramente in pericolo di vita cercando di evitare che loro e le loro famiglie emigrino in altre regioni nelle quali queste strutture esistono tipo Todi, Lago Negro, Riva del Garda ecc.
se le puo interessare illink dell associazione è il seguente: www.fenicelazionlus.org
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.