Nausea vomito e tensione
gentilissimi dottori sono qui per descrivervi la mia situazione attuale.. circa 20 giorni fà mi è iniziato un forte mal di testa, che riguardava solo la parte anteriore della fronte ed andava da tempia a tempia, sono stato da un medico che mi ha detto che si poteva trattare di una cefalea di tipo tensivo essendo io un soggetto molto ansioso che tende a somatizzare molto.. da 10 giorni a questa parte il dolore di testa sembra svanito, ma è sorta la nausea e la sera il vomito.. circa 10 mesi fa feci gstarscopia, colonscopia analisi del sangue ed ecografia dell'addome, analisi tutte perfette tranne un pò il colon irritabile.. volevo dirvi che oltre a questa nausea da due giorni a questa parte avverto una pesantezza alla mandibola anteriore e all'orecchio e pesantezza degli occhi(l'oculista mi ha detto che sono irritati perche sono stati troppo stressati) voi dite che sia solo un problem di ansia? visto che domani dovrò affrontare un viaggio che mi terrà 6 mesi fuori dall'italia e lontano dalla mia famiglia?
[#1]
Se è stato già stabilito che lei è un soggetto ansioso, dovrebbe curarsi l'ansia, indipendentemente da tutto il resto.
Lo sta facendo/lo ha fatto?
Le è stata consigliata una cura per l'ansia?
Lo sta facendo/lo ha fatto?
Le è stata consigliata una cura per l'ansia?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
impossibile dire di cosa si tratti senza averla adeguatamente visitata.
Certo, potrebbe essere che sia solo ansia, così come potrebbe esere che l'ansia l'abbia motivata a scrivere questo consulto, al quale purtroppo è impossibile rispondere.
Visto che sa di essere un tipo ansioso, quali precauzioni ha preso per affrontare questo viaggio di 6 mesi?
E cosa la porta 6 mesi lontano da casa?
impossibile dire di cosa si tratti senza averla adeguatamente visitata.
Certo, potrebbe essere che sia solo ansia, così come potrebbe esere che l'ansia l'abbia motivata a scrivere questo consulto, al quale purtroppo è impossibile rispondere.
Visto che sa di essere un tipo ansioso, quali precauzioni ha preso per affrontare questo viaggio di 6 mesi?
E cosa la porta 6 mesi lontano da casa?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#3]
Ex utente
si sto curando l'ansia con delle cp di xanax e cp di levopraid.. il viaggio riguarda lo studio, infatti sarò in spagna sei mesi per studiare, precauzioni oltre alle medicine sono il traning autogeno.. io spero che sia solo ansia perchè fino a 20 giorni fa non avvertivo alcun dolore.. vi ringrazio per le risposte
[#4]
Ex utente
volevo dire inoltre che l'ansia non è dovuta al fatto di stare 6 mesi fuori, anzi questo mi stimola nel cresce personalmente, ma la situazione che mi crea ansia e la nausea, cioè una volta arrivato lì non so mi possa passare o meno!! negliultimi giorni ho abbandonato la cura del levopraid perchè non avevo più nausea
[#5]
Alcuni punti importanti vanno chiariti.
1) Una delle richieste più comuni che ci giungono dagli ansiosi è: "Fra X giorni devo partire e sono preoccupato. Che posso fare?" Si tratta di un modo errato di affrontare il problema. Affrontare l'ansia con una mentalità di emergenza, cioè subito prima di partire, tende ad ALIMENTARE l'ansia, perché l'urgenza implica sempre una certa quota d'ansia. Il problema va risolto evidentemente per tempo, non all'ultimo minuto. L'ansia non si cura bene con interventi da pronto soccorso.
2) Il TA può non essere adatto contro l'ansia patologica. Occorrono di solito interventi specifici.
3) Uno di questi interventi è la psicoterapia specifica per l'ansia, perché i farmaci da soli possono non bastare per insegnare alla persona come gestire le situazioni ansiose.
4) Abbandonare le cure di spontanea volontà non è una strategia efficace. Se la cura funziona, potrebbe essere segno che va mantenuta ancora. Ma di questo deve parlare con il curante che le ha prescritto i farmaci.
Le suggerisco di rivolgersi anche a uno psicologo psicoterapeuta per sapere se possa essere indicato un trattamento specifico per la sua ansia. Non è escluso che risolta quella, anche i sintomi somatici possano attenuarsi o sparire, ma da qui non possiamo essere più precisi di così.
1) Una delle richieste più comuni che ci giungono dagli ansiosi è: "Fra X giorni devo partire e sono preoccupato. Che posso fare?" Si tratta di un modo errato di affrontare il problema. Affrontare l'ansia con una mentalità di emergenza, cioè subito prima di partire, tende ad ALIMENTARE l'ansia, perché l'urgenza implica sempre una certa quota d'ansia. Il problema va risolto evidentemente per tempo, non all'ultimo minuto. L'ansia non si cura bene con interventi da pronto soccorso.
2) Il TA può non essere adatto contro l'ansia patologica. Occorrono di solito interventi specifici.
3) Uno di questi interventi è la psicoterapia specifica per l'ansia, perché i farmaci da soli possono non bastare per insegnare alla persona come gestire le situazioni ansiose.
4) Abbandonare le cure di spontanea volontà non è una strategia efficace. Se la cura funziona, potrebbe essere segno che va mantenuta ancora. Ma di questo deve parlare con il curante che le ha prescritto i farmaci.
Le suggerisco di rivolgersi anche a uno psicologo psicoterapeuta per sapere se possa essere indicato un trattamento specifico per la sua ansia. Non è escluso che risolta quella, anche i sintomi somatici possano attenuarsi o sparire, ma da qui non possiamo essere più precisi di così.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 27/01/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.