Bulimia nervosa
Salve, scusate se mi permetto di scrivere su un sito il mio problema ma purtroppo non riesco a trovar altra via d'uscita..
Sono una ragazza di 23 anni e soffro di bulimia da quando avevo 12 anni.. Ho iniziato per farmi del male perché la mia vita non mi soddisfaceva, ho avuto periodo di alto e basso in questa malattia ma da una mesetto a questa parte i vomiti indotti sono arrivati a 3 al giorno... Io non voglio vivere per mangiare ma mangiar per vivere. Le ho provate tutte per non mangiare in modo sproporzionato.. Sono andata da una nutrizionista la quale mi ha dato molta carica e sono riuscita a non farlo proprio più per 2 mesi e mi sembravo un altra.. Piena di vita socievole, scherzosa, giocosa e le giornate sembravano più lunghe. Da un mese a questa mi nascondo per mangiare quantità enormi di cibo per poi vomitare. Ho paura di morire perché il mio cuore credo non possa resistere per molto a questo sforzo abnorme perché mentre lo faccio non riesco persino a respirare e vado in apnea sentendo il mio cuore accelerato. Voi avete un consiglio qualcosa da poter prendere o un rimedio che possa entrarmi intesta uno stimolo una motivazione per cui io riesca a smettere?? Rivoglio indietro la mia vita con le giornate di 24 ore
Sono una ragazza di 23 anni e soffro di bulimia da quando avevo 12 anni.. Ho iniziato per farmi del male perché la mia vita non mi soddisfaceva, ho avuto periodo di alto e basso in questa malattia ma da una mesetto a questa parte i vomiti indotti sono arrivati a 3 al giorno... Io non voglio vivere per mangiare ma mangiar per vivere. Le ho provate tutte per non mangiare in modo sproporzionato.. Sono andata da una nutrizionista la quale mi ha dato molta carica e sono riuscita a non farlo proprio più per 2 mesi e mi sembravo un altra.. Piena di vita socievole, scherzosa, giocosa e le giornate sembravano più lunghe. Da un mese a questa mi nascondo per mangiare quantità enormi di cibo per poi vomitare. Ho paura di morire perché il mio cuore credo non possa resistere per molto a questo sforzo abnorme perché mentre lo faccio non riesco persino a respirare e vado in apnea sentendo il mio cuore accelerato. Voi avete un consiglio qualcosa da poter prendere o un rimedio che possa entrarmi intesta uno stimolo una motivazione per cui io riesca a smettere?? Rivoglio indietro la mia vita con le giornate di 24 ore
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Gentile Utente, prima di tutto non c'è assolutamente bisogno di scusarsi in quanto questo forum è stato ideato proprio per creare un legame tra le difficoltà delle persone e alcuni professionisti.
La sua situazione è molto delicata e la prima domanda che mi verrebbe da porle riguarda proprio quest'ultimo mese: cosa è accaduto per riattivare un comportamento che era stato controllato nei due mesi precedenti?
La consapevolezza che ha di questa problematica e la volontà di risolverla mi porta a suggerirle inoltre, di rivolgersi ad un professionista che possa valutare la sua condizione ed iniziare un percorso mirato al raggiungimento di quel benessere tanto desiderato.
Saluti
La sua situazione è molto delicata e la prima domanda che mi verrebbe da porle riguarda proprio quest'ultimo mese: cosa è accaduto per riattivare un comportamento che era stato controllato nei due mesi precedenti?
La consapevolezza che ha di questa problematica e la volontà di risolverla mi porta a suggerirle inoltre, di rivolgersi ad un professionista che possa valutare la sua condizione ed iniziare un percorso mirato al raggiungimento di quel benessere tanto desiderato.
Saluti
Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it
[#2]
Gentile ragazza,
solo la nutrizionista, per quanto importante, non è sufficiente per curare un disturbo serio come la bulimia (o i disturbi alimentari in genere); se vuoi un consiglio serio devi rivolgerti ad uno psicologo che sia anche uno psicoterapeuta (meglio se di formazione sistemico-relazionale) e farti aiutare, non solo nel "controllo" delle quantità di cibo ingerite, ma nel problema psicologico che le scatena.
Inoltre trattenersi e digiunare spalanca le porte per le abbuffate e quindi una corretta educazione alimentare, che probabilmente era stata impostata dalla nutrizionista, va bene.
Accanto a tutto ciò il lavoro dello psicoterapeuta resta però imprescindibile.
Leggi anche qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Cordiali saluti,
solo la nutrizionista, per quanto importante, non è sufficiente per curare un disturbo serio come la bulimia (o i disturbi alimentari in genere); se vuoi un consiglio serio devi rivolgerti ad uno psicologo che sia anche uno psicoterapeuta (meglio se di formazione sistemico-relazionale) e farti aiutare, non solo nel "controllo" delle quantità di cibo ingerite, ma nel problema psicologico che le scatena.
Inoltre trattenersi e digiunare spalanca le porte per le abbuffate e quindi una corretta educazione alimentare, che probabilmente era stata impostata dalla nutrizionista, va bene.
Accanto a tutto ciò il lavoro dello psicoterapeuta resta però imprescindibile.
Leggi anche qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Carissima utente,
sono molto dispiaciuta per questo suo problema e la tristezza che prova lei traspare dalle sue parole.
Purtroppo, da soli, non riusciamo a superare sempre i nostri problemi, soprattutto quando sono così radicati in noi...ha iniziato davvero da piccolina e due mesi di "stop" mi sembrano davvero troppo pochi, sia per la sua salute fisica che mentale.
Quello che prova mentre si alimenta è diventata una vera e propria dipendenza ed uscire dalle dipendenze è un passo difficilissmo; perchè non chiede una consulenza che la possa supportare?
Per aiutarsi è sempre necessario comprendere bene il meccanismo che fa "scattare la molla".
Per riprendersi la sua vita deve dire basta, come leggo che ha fatto, e farsi sostenere. Ci sono molti rimedi e cure in questi casi.
Mi raccomando, ci faccia sapere...
Un abbraccio.
sono molto dispiaciuta per questo suo problema e la tristezza che prova lei traspare dalle sue parole.
Purtroppo, da soli, non riusciamo a superare sempre i nostri problemi, soprattutto quando sono così radicati in noi...ha iniziato davvero da piccolina e due mesi di "stop" mi sembrano davvero troppo pochi, sia per la sua salute fisica che mentale.
Quello che prova mentre si alimenta è diventata una vera e propria dipendenza ed uscire dalle dipendenze è un passo difficilissmo; perchè non chiede una consulenza che la possa supportare?
Per aiutarsi è sempre necessario comprendere bene il meccanismo che fa "scattare la molla".
Per riprendersi la sua vita deve dire basta, come leggo che ha fatto, e farsi sostenere. Ci sono molti rimedi e cure in questi casi.
Mi raccomando, ci faccia sapere...
Un abbraccio.
Dott.ssa Laura Pinzarrone Psicologa
Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale, Esperta di Psicosomatica e Neuropsicolgia Clinica
www.psicologia-di
[#4]
Gentile Utente,
>>Voi avete un consiglio qualcosa da poter prendere o un rimedio che possa entrarmi intesta uno stimolo una motivazione per cui io riesca a smettere??<<
sono più di dieci anni che soffre di questo disturbo, se vuole veramente impegnarsi per uscire da questa situazione e riprendersi la sua vita, dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo specializzato in psicoterapia, fare una valutazione di personalità e iniziare un trattamento psicoterapeutico.
Purtroppo il nutrizionista non può aiutarla (non in questo momento almeno), la motivazione la deve trovare dentro di lei e non può essere "indotta" da qualcun'altro. Non c'è "qualcosa da prendere" o un rimedio "magico" che possa aiutarla a risolvere il suo problema.
Dietro ai disturbi dell'alimentazione ci sono emozioni, affetti, sentimenti che lei non riesce a gestire. Il sintomo serve semplicemente per arginare la sofferenza creando l'illusione del controllo, tipico di questi disturbi.
In passato si è rivolta a qualche specialista della salute mentale (psicologo, psichiatra ecc.)?
Ha mai preso in considerazione questa ipotesi?
>>Voi avete un consiglio qualcosa da poter prendere o un rimedio che possa entrarmi intesta uno stimolo una motivazione per cui io riesca a smettere??<<
sono più di dieci anni che soffre di questo disturbo, se vuole veramente impegnarsi per uscire da questa situazione e riprendersi la sua vita, dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo specializzato in psicoterapia, fare una valutazione di personalità e iniziare un trattamento psicoterapeutico.
Purtroppo il nutrizionista non può aiutarla (non in questo momento almeno), la motivazione la deve trovare dentro di lei e non può essere "indotta" da qualcun'altro. Non c'è "qualcosa da prendere" o un rimedio "magico" che possa aiutarla a risolvere il suo problema.
Dietro ai disturbi dell'alimentazione ci sono emozioni, affetti, sentimenti che lei non riesce a gestire. Il sintomo serve semplicemente per arginare la sofferenza creando l'illusione del controllo, tipico di questi disturbi.
In passato si è rivolta a qualche specialista della salute mentale (psicologo, psichiatra ecc.)?
Ha mai preso in considerazione questa ipotesi?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.1k visite dal 26/01/2014.
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.