Disturbo ossessivo compulsivo...?
buon pomeriggio :) inizio col dire che questo consulto non riguarda me,bensì il mio ragazzo;sono circa due anni che stiamo insieme,e dopo qualche alto e basso(siamo stati separati 8 mesi)adesso stiamo finalmente bene e siamo sereni;ultimamente mi trovo spesso a casa sua,ho avuto modo di conoscere la sua famiglia e di osservarlo più nel quotidiano;mi sono resa conto di alcune "stranezze" (almeno ai miei occhi lo sono)che non so come definire:se semplici particolarità o sintomi di un disturbo un po' più serio,per questo chiedo un parere a Voi esperti.
Vi faccio alcuni esempi:il mio ragazzo (da qualche anno)ha una stanza immacolata,asettica oserei dire,tutto ha una sua precisa collocazione,nulla può essere toccato o spostato,non permette a nessuno di pulirla(ci pensa lui),nè di sedersi sul letto(lui stesso non si mette nel letto senza prima essersi fatto la doccia,il mese scorso a causa di un'influenza, che gli ha impedito di fare la consueta doccia serale,ha dormito sul divano)non permette a nessuno di toccare il pc e non lo sposta dalla camera,si lava le mani continuamente,quando esce dalla macchina controlla più volte che tutto sia in ordine(tutto ha una disposizione ben precisa)e che abbia chiuso bene,non se ne dimentica mai!casa sue è costruita su due piani separati da una scala interna e quando ci troviamo in uno dei due appartamenti sia lui che tutta la sua famiglia,hanno l'abitudine di chiudere la porta a doppia mandata(ovviamente c'è già un cancello sempre chiuso e il portone principale chiuso a doppia mandata)...in generale a una prima occhiata,si direbbe che è solo una persona molto organizzata e ordinata,ma ad un'osservazione più accurata di notano questi aspetti,inoltre è lentissimo in tutto quello che fa!un'altra cosa che ho notato e che riguarda anche gli altri membri della famiglia...qualsiasi cosa venga usata subito dopo il suo uso deve essere riposta!per esempio:prima di mangiare, già la cucina è pulita,a costo di mangiare cibi freddi,la bombola del gas viene chiusa immediatamente.appena finito di mangiare e se dopo cena si vuole un caffè la si riapre,ci si lava immediatamente dopo i pasti denti e mani.beh di esempi ce ne sono a volontà,i primi tempi che mi trovavo a casa notando queste cose sorridevo e per prenderlo il giro lo chiamavo "doc",ora però inizio a un pò a preoccuparmi:ne ho parlato con lui che si rende conto di essere "legato" dal fare determinate azioni,ma non lo reputa un problema...io sinceramente non so che pensare e come comportarmi in merito!se ignorare queste particolarità o incitarlo a parlarne con qualcuno...qualche consiglio in merito?grazie mille e chiunque vorrà aiutarmi!
Vi faccio alcuni esempi:il mio ragazzo (da qualche anno)ha una stanza immacolata,asettica oserei dire,tutto ha una sua precisa collocazione,nulla può essere toccato o spostato,non permette a nessuno di pulirla(ci pensa lui),nè di sedersi sul letto(lui stesso non si mette nel letto senza prima essersi fatto la doccia,il mese scorso a causa di un'influenza, che gli ha impedito di fare la consueta doccia serale,ha dormito sul divano)non permette a nessuno di toccare il pc e non lo sposta dalla camera,si lava le mani continuamente,quando esce dalla macchina controlla più volte che tutto sia in ordine(tutto ha una disposizione ben precisa)e che abbia chiuso bene,non se ne dimentica mai!casa sue è costruita su due piani separati da una scala interna e quando ci troviamo in uno dei due appartamenti sia lui che tutta la sua famiglia,hanno l'abitudine di chiudere la porta a doppia mandata(ovviamente c'è già un cancello sempre chiuso e il portone principale chiuso a doppia mandata)...in generale a una prima occhiata,si direbbe che è solo una persona molto organizzata e ordinata,ma ad un'osservazione più accurata di notano questi aspetti,inoltre è lentissimo in tutto quello che fa!un'altra cosa che ho notato e che riguarda anche gli altri membri della famiglia...qualsiasi cosa venga usata subito dopo il suo uso deve essere riposta!per esempio:prima di mangiare, già la cucina è pulita,a costo di mangiare cibi freddi,la bombola del gas viene chiusa immediatamente.appena finito di mangiare e se dopo cena si vuole un caffè la si riapre,ci si lava immediatamente dopo i pasti denti e mani.beh di esempi ce ne sono a volontà,i primi tempi che mi trovavo a casa notando queste cose sorridevo e per prenderlo il giro lo chiamavo "doc",ora però inizio a un pò a preoccuparmi:ne ho parlato con lui che si rende conto di essere "legato" dal fare determinate azioni,ma non lo reputa un problema...io sinceramente non so che pensare e come comportarmi in merito!se ignorare queste particolarità o incitarlo a parlarne con qualcuno...qualche consiglio in merito?grazie mille e chiunque vorrà aiutarmi!
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<ne ho parlato con lui che si rende conto di essere "legato" dal fare determinate azioni,ma non lo reputa un problema.>
.Gentile Ragazza,
proprio qui sta il punto, il suo ragazzo si sente legato dal suo comportamento ma non lo reputa un problema. E' la consapevolezza di avere un problema o un disagio da risolvere che può motivare una persona a rivolgersi a uno specialista. Spesso purtroppo l'incitamento altrui è destinato al fallimento, motivazione e decisione devono provenire dal diretto interessato.
Se ne ha già parlato con lui, mi sembra che il tentativo lo abbia già fatto. Potrebbe provare nuovamente a sensibilizzarlo, senza insistere troppo, calcare la mano o usare etichette.
Restiamo in ascolto
.Gentile Ragazza,
proprio qui sta il punto, il suo ragazzo si sente legato dal suo comportamento ma non lo reputa un problema. E' la consapevolezza di avere un problema o un disagio da risolvere che può motivare una persona a rivolgersi a uno specialista. Spesso purtroppo l'incitamento altrui è destinato al fallimento, motivazione e decisione devono provenire dal diretto interessato.
Se ne ha già parlato con lui, mi sembra che il tentativo lo abbia già fatto. Potrebbe provare nuovamente a sensibilizzarlo, senza insistere troppo, calcare la mano o usare etichette.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Cara utente, credo sia innanzitutto importante capire se tali comportamenti (che si potrebbero configurare come ossessioni o compulsioni) causino, al suo ragazzo, disagio marcato o interferiscano significativamente con il funzionamento lavorativo (o scolastico) o con le attività o relazioni sociali. Se così non fosse non potremmo considerarlo un disturbo da dovere curare.
Dr. Alessio Cammisa - Psicologo, Psicoterapeuta - Psicoanalisi, EMDR - www.alessiocammisa.it, tel. 379 107 6172; @psicologo.palermo.alcamo
[#3]
<<ora però inizio un po' a preoccuparmi>>
Gentile Ragazza,
chi è l'oggetto delle sue preoccupazioni: il suo ragazzo o Lei stessa?
Come la fa stare vedere che lui si comporta nel modo che ha minuziosamente descritto?
Quali emozioni suscita in Lei l'idea di un ipotetico futuro insieme?
Cordialità.
Gentile Ragazza,
chi è l'oggetto delle sue preoccupazioni: il suo ragazzo o Lei stessa?
Come la fa stare vedere che lui si comporta nel modo che ha minuziosamente descritto?
Quali emozioni suscita in Lei l'idea di un ipotetico futuro insieme?
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Utente
vi ringrazio innanzitutto per le vostre rapidissime risposte :)
per la dottoressa Rinella:ha sicuramente ragione,il problema,qualora effettivamente ci sia,verrà risolto solo quando lui lo desidererà,io voglio solo stargli accanto e comportarmi nella maniera giusta(mi sono resa conto quasi subito che chiamarlo bonariamente doc non avrebbe certo aiutato,infatti si è trattato di episodi isolati)
per il dottor Cammisa:ha colto in pieno il punto,quello che vorrei capire è se effettivamente queste sue peculiarità rappresentino un problema oggettivo.In effetti alcuni suoi comportamenti si ripercuotono sia su di noi che su di lui...è sempre in ritardo proprio perchè non può "saltare" alcun passaggio,e non è in grado di accelerare,lui ha i suoi tempi e non concepisce l'affrettarsi...altri comportamenti invece non hanno ripercussioni:il chiudersi dentro casa a chiave,immediatamente dopo esservi entrati,seppur appaia bizzarro,non influenza in nessun modo il suo quotidiano.Anche per questo faccio difficoltà a capire come comportarmi...non so nemmeno se ci sia effettivamente un problema!
per la dottoressa Scalco:quando lo vedo fare determinati gesti lo guardo un po' basita ecco,perchè ai miei occhi sono delle stranezze,ma per ora non mi preoccupo di un ipotetico futuro insieme.
l'unica volta che abbiamo parlato della questione mi ha rassicurata che lui con le sue "fisse" convive bene,ma non vuole che influenzino negativamente noi e che quindi sarebbe disposto a modificare certi atteggiamenti,questa chiacchierata è avvenuta in seguito a un episodio:una sera, dopo aver mangiato le patatine,ho preso dolcemente la sua mano e lui con un gesto di stizza me l'ha allontanata bruscamente(lui è una persona molto pacata e tranquilla di carattere),dicendo che era sporca e che quindi gli dava fastidio,vedendo il mio dispiacere in seguito al suo gesto così brusco si è scusato e si è reso conto che le sue ossessione,seppur in maniera limitata,potevano influenzarci e quindi si è reso disponibile a provare ad essere più tollerante.
secondo voi...c'è un reale problema?o sto ingigantendo solo delle piccole cose?in fondo ognuno di noi ha le sue stranezze...io ascolto sempre la musica con un volume multiplo di tre :) ma ecco, null'altro!lui invece di queste piccole stranezze...ne ha un'infinità!
per la dottoressa Rinella:ha sicuramente ragione,il problema,qualora effettivamente ci sia,verrà risolto solo quando lui lo desidererà,io voglio solo stargli accanto e comportarmi nella maniera giusta(mi sono resa conto quasi subito che chiamarlo bonariamente doc non avrebbe certo aiutato,infatti si è trattato di episodi isolati)
per il dottor Cammisa:ha colto in pieno il punto,quello che vorrei capire è se effettivamente queste sue peculiarità rappresentino un problema oggettivo.In effetti alcuni suoi comportamenti si ripercuotono sia su di noi che su di lui...è sempre in ritardo proprio perchè non può "saltare" alcun passaggio,e non è in grado di accelerare,lui ha i suoi tempi e non concepisce l'affrettarsi...altri comportamenti invece non hanno ripercussioni:il chiudersi dentro casa a chiave,immediatamente dopo esservi entrati,seppur appaia bizzarro,non influenza in nessun modo il suo quotidiano.Anche per questo faccio difficoltà a capire come comportarmi...non so nemmeno se ci sia effettivamente un problema!
per la dottoressa Scalco:quando lo vedo fare determinati gesti lo guardo un po' basita ecco,perchè ai miei occhi sono delle stranezze,ma per ora non mi preoccupo di un ipotetico futuro insieme.
l'unica volta che abbiamo parlato della questione mi ha rassicurata che lui con le sue "fisse" convive bene,ma non vuole che influenzino negativamente noi e che quindi sarebbe disposto a modificare certi atteggiamenti,questa chiacchierata è avvenuta in seguito a un episodio:una sera, dopo aver mangiato le patatine,ho preso dolcemente la sua mano e lui con un gesto di stizza me l'ha allontanata bruscamente(lui è una persona molto pacata e tranquilla di carattere),dicendo che era sporca e che quindi gli dava fastidio,vedendo il mio dispiacere in seguito al suo gesto così brusco si è scusato e si è reso conto che le sue ossessione,seppur in maniera limitata,potevano influenzarci e quindi si è reso disponibile a provare ad essere più tollerante.
secondo voi...c'è un reale problema?o sto ingigantendo solo delle piccole cose?in fondo ognuno di noi ha le sue stranezze...io ascolto sempre la musica con un volume multiplo di tre :) ma ecco, null'altro!lui invece di queste piccole stranezze...ne ha un'infinità!
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Gentile Utente,
>>si rende conto di essere "legato" dal fare determinate azioni,ma non lo reputa un problema..<<
se questo "modo di essere" non è un problema per il suo partner, probabilmente non si tratta di un disturbo ossessivo-compulsivo, ma di atteggiamenti e comportamenti legati a tratti di personalità (rigido, ipercontrollato, attento al dettaglio, scrupoloso, magari molto competente nel suo lavoro ecc.).
Di solito questi modi di fare (comportamenti, atteggiamenti ecc.) sono legati alla gestione di stati ansiosi, è un po' come trovare un'equilibrio cercando di controllare, non solo la sfera degli affetti, ma anche l'ambiente circostante.
>>si rende conto di essere "legato" dal fare determinate azioni,ma non lo reputa un problema..<<
se questo "modo di essere" non è un problema per il suo partner, probabilmente non si tratta di un disturbo ossessivo-compulsivo, ma di atteggiamenti e comportamenti legati a tratti di personalità (rigido, ipercontrollato, attento al dettaglio, scrupoloso, magari molto competente nel suo lavoro ecc.).
Di solito questi modi di fare (comportamenti, atteggiamenti ecc.) sono legati alla gestione di stati ansiosi, è un po' come trovare un'equilibrio cercando di controllare, non solo la sfera degli affetti, ma anche l'ambiente circostante.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#6]
Gentile Utente, alcuni atteggiamenti del suo ragazzo potranno sembrarle un po' eccessivi e farle pensare ad un disturbo riconducendo implicitamente anche altri comportamenti ad una possibile patologia. Tuttavia con gli elementi che ci ha fornito è piuttosto difficile poter prendere una posizione. Come espresso dai colleghi in precedenza, per diagnosticare effettivamente il disturbo ossessivo compulsivo, devono essere presenti alcuni criteri che è non si possono riscontrare attraverso una mail. Da quello che scrive alcuni atteggiamenti potrebbero far pensare ad un disturbo, altri ad un modello educativo, altri ad una particolare attenzione per l'ordine. Per questa ragione, le suggerisco di parlarne nuovamente con il suo ragazzo magari suggerendo un incontro con un terapeuta per un consulto iniziale.
Saluti
Dott. Michele Matera
Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute
www.michelematera.it
info@michelematera.it
Saluti
Dott. Michele Matera
Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute
www.michelematera.it
info@michelematera.it
Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 26/01/2014.
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