Cosa devo fare per risolvere questo problema, terapia da un sessuologo

Buongiorno a tutti,
sono una donna di 35 anni, ed ho un problema ( è la prima volta che lo chiamo cosi, ho sempre pensato che fosse una caratteristica distintiva non un handicap!) non ho mai provato un orgasmo indotto da altri. Il mio primo rapporto sessuale l'ho avuto un mese prima di compiere 20 anni, paura del dolore dovuto alla penetrazione. E' strano se si considera che ho cominciato a masturbarmi verso i 9 anni, e non ho mai smesso, anche se l'intensità dell'orgasmo ha subito un brusco calo negli anni e l'intensità di certe sensazioni è diminuita. Ho sempre avuto una sessualità libera, non ho tabù, mi do completamente al partner senza precludere nulla, e l'atto sessuale in sè mi appaga in una maniera indicibile, ma senza orgasmo. Tecnicamente, avverto tutte quelle contrazioni muscolari e via dicendo, ma poi non succede nulla... Ora premetto una cosa, il contatto diretto con il clitoride mi arreca un po' fastidio e dolore, e infatti mi masturbo sovrapponendo uno spesso strato di tessuto dal monte di venere e la vagina stessa, e comincio a sfregare. E' sempre stato cosi, diversamente non succede nulla. Altro punto piuttosto dolente è il seno, insensibile il più delle volte, al contrario della schiena i lombi e le gambe. Cosa devo fare per risolvere questo problema, terapia da un sessuologo?
Grazie anticipatamente a quanti vorrano rispondere.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, innanzitutto deve comprendere la causa del suo dolore, quindi una visita ginecologica appare indispensabile, dopo di che uno psicoterapeuta può essere di fondamentale importanza.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Alle indicazioni del Collega, aggiungo delle letture sull' orgasmo/anorgasmia femminile ed un " canale salute" tutto sull' anorgasmia....troverà tantissimo materiale e le indicazioni sul da farsi, li legga, se desidera, ne riparliamo, non i limiti del mezzo telematico.

Le sue domanda sono tante e non possono essere colmate online


https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>è la prima volta che lo chiamo cosi, ho sempre pensato che fosse una caratteristica distintiva non un handicap!<<
è una caratteristica distintiva nella misura in cui può essere tollerato, ossia se questo non viene considerato un "problema" in senso stretto dal soggetto. Non è neanche un handicap perché quest'ultimo indica uno svantaggio sociale di una persona con disabilità.

L'anorgasmia è un disturbo della sessualità e andrebbe trattato con un approccio psicoterapico (previa valutazione ginecologica).

Come mai l'assenza di orgasmo è diventato solo ora un disagio?
Come sono in genere le sue relazioni affettive con i partner sessuali?
Ha avuto delle relazioni stabili?
Come le descriverebbe?







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Le spiego brevemente.... Si, ho avuto relazioni stabili e durature , più o meno soddisfacenti da un punto di vista sessuale, partite in pompa magna e poi viatutto è andato scemando. Diciamo che la mia anorgasmia era un problema per i miei partner evidentemente vedevano i loro sforzi vani..... Posso assicurarle che il sesso lo vivo in una maniera serena e passionale, soprattutto quando amo qualcuno, non riesco a farne a meno. Non mi stanco mai, non avverto la fatica e cerco per quanto possibile di allungare i tempi di eiaculazione del mio partner, mi sento bene, appagato e felice nel vedere esplodere il piacere. Il mio problema è che oggi ho la curiosità di sapere com'è raggiungere l'orgasmo tra le braccia di qualcuno. È legittimo.
Due anni fa ho subito un intervento di conizzazione causa hsi, per cui ogni 6 mesi faccio paptest e colposcopia, la mia salute è buona, anche se un dubbio mi assale: è possibile che il clitoride quando è molto piccolo può causare problemi? Il mio lo è , quasi non si sente, e come già detto il contatto diretto anche solo con le dita mi crea fastidio, è come se fosse ipersensibilità. È come quando si ha problema di sensibilità ai denti. Esempio astruso, lo so, ma è per farle capire cosa intendo...è possibile che sia solo un problema di anatomia?
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non esiste nessuna anomalia che correli con l' anorgasmia, anche perchè lei da sola riesce a provare piacere.
Ha letto le letture che le ho allegate?
È tutto ben spiegato.


Legga anche questa al maschile., è quello che capita a lei....


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3122-masturbazione-maschile-ci-sono-metodi-giusti-e-metodi-sbagliati-la-tms.html
[#6]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

le descrive i suoi rapporti con la sessualità da un punto di vista esclusivamente "prestazionale". Credo sia utile nel suo caso consultare un Collega di persona per comprendere come si articolano le sue relazioni intime da un punto di vista più affettivo.

Sessualità e attaccamento sono due dimensioni che dovrebbero essere integrate nei rapporti di coppia, questo condiziona molto la possibilità di avere relazioni soddisfacenti.

>>..l'atto sessuale in sè mi appaga in una maniera indicibile, ma senza orgasmo..<<
non crede che questa affermazione sia un po' contraddittoria?

>>Diciamo che la mia anorgasmia era un problema per i miei partner evidentemente vedevano i loro sforzi vani..<<
come si sente in quei momenti? L'anorgasmia dovrebbe essere un suo disagio, non dei suoi partner.






[#7]
Utente
Utente
Gentile dottore,
nel parlarle delle mie esperienze affettive ho volutamente dato rilievo al rapporto sessuale vero e proprio e non ai sentimenti che provavo. Ho amato molto, sono stata amata a mia volta con una profonda dedizione e senza remore. Sono stata preda di una prodonda che mi ha aiutata a dare una svolta profonda alla mia vita. Come mi ha sentivo quando mi si metteva sotto accusa per l'anorgasmia? A volte ferita, inadeguata, anormale, altre volte mi difendeva come potevo, ovvero attaccando.... Altre volte ho finto. E ormai questa pantomima è diventata consuetudine. E sembrano tutti crederci. Perchè solo oggi esco allo scoperto? Perchè voglio sentirmi una donna normale,completa, sotto ogni aspetto. So che il cammino intrapreso sarà lungo e in salita, ma non ho paura né di seguirlo né di venire a conoscenza di scomode realtà. Me lo merito.
[#8]
Utente
Utente
Mi aspettavo sinceramente qualcosa di più oltre al solito " rivolgiti ad una terapeuta", ovvio che non mi aspettavo di risolvere il problema previo consulenza telematica, lungi da me, ma credo che propormi articoli, seppur interessantissimi, su un problema come questo sia un modo come un altro per generalizzare e, in alcuni casi, anche banalizzare.
[#9]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>..altre volte mi difendevo come potevo, ovvero attaccando..<<
è comprensibile il senso di "inadeguatezza", ma come mai sentiva di reagire in questo modo, ossia attaccando?






[#10]
Utente
Utente
Perchè? E' un po' come ci si sente quando si è accusati ingiustamente. Nella testa scatta una sorta di meccanismo di difesa, si tende a dire: "Cavolo il problema è mio e tu ci rimani male?"
Qui non trattasi di aver a che fare con persone poco sensibili e poco inclini alla comprensione, al contrario, eppure per i partner è una cosa difficile da digerire, per cui in realtà ci si preoccupa più per la reazione di terzi che della propria. Io sono abituata, sono cresciuta cosi, sto maturando cosi, ma agli occhi degli altri cosa sono?
Mi si vede come una "sfida", "Vedrai che io ci riesco"... e invece nulla. Gli uomini si arrendono ed io faccio spallucce perchè so in partenza che non succederà nulla.... Oggi fingo, ma alcune volte la sensazione di arrivare a quest'orgasmo è talmente forte... alla fine mi ritengo comunque soddisfatta, vivo il sesso serenamente, senza eccessive chiusure mentali, lo vivo con gioia e leggerezza... E' un gioco, una splendida fusione, è scissione e partecipazione. Io o vivo cosi, e non riesco diversamente... Le cose fatte a tavolino, mi "castrano", mi annoiano.
[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Mi si vede come una "sfida", "Vedrai che io ci riesco"... e invece nulla.<<
questa è un'altra conferma del fatto che lei vive la sessualità come una "prestazione" e mette i suoi partner nella condizione di dover dimostrare qualcosa, ossia la loro virilità che puntualmente viene "sconfermata". Vale la pena valutare se si tratta di un meccanismo inconsapevole che alimenta questo circolo vizioso.

Credo che il suo modo di vedere la sessualità sia realmente ambivalente, descrive i rapporti sessuali come molto soddisfacenti, "fusionali", senza "tabù", poi in realtà l'assenza di una risposta orgasmica la mette di fronte ad una realtà molto diversa.

>>E' un gioco, una splendida fusione, è scissione e partecipazione<<
questa stessa frase è una contraddizione.

>>Le cose fatte a tavolino, mi "castrano", mi annoiano.<<
cosa intende dire?





[#12]
Utente
Utente
Magari mi esprimo in malo modo. La sessualità non è una prestazione, se non quando si tratta di un'occasione e basta.
Vede, mi capitava spesso di parlare di questo problema con i miei fidanzati, era sbagliato il loro atteggiamento, di credersi salvatori della patria, per accorgersi che... Perchè creda che abbia cominciato a fingere che accadesse? Perchè ero stanca di sentire sempre le stesse cose, perchè dopo un tot riconosci quelle espressioni, tutte uguali, tutte amareggiate....
Le racconto un episodio "tipo" per farle capire cosa intendo per "castrare": io e il mio fidanzato, cena fuori, tante risate, poi arriva l'ora di andare.... e dunque, primo step: farmacia notturna per acquisto preservativi; secondo step: trovare un posto per fare l'amore (quasi sempre in macchina, lui era più giovane di me); terzo step: "ci mettiamo dietro?!"; quarto step: lui si è già tirato giù i pantaloni e aspetta che lo raggiunga. Questo intendo per castrante. Uomini, come dice il mio ginecologo, che fanno masturbazione in vagina. Il più delle volte sbottavo a ridere, in me scaturiva l'immagine di un bravo scolaro intento a fare i compiti, con tanto di grembiule e fiocco bianco. Come se fosse un dovere e non un piacere.
Scissione? capita di fluttuare un po' in aria quando si fa l'amore. Voleva essere un riferimento astratto.
[#13]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>era sbagliato il loro atteggiamento<<
il sesso si fa in due e gli atteggiamenti "colludono".

>> Perchè ero stanca di sentire sempre le stesse cose, perchè dopo un tot riconosci quelle espressioni, tutte uguali, tutte amareggiate..<<
però non ha mai fatto nulla per cambiare le cose. Voglio dire che quando ci si rende conto che certe situazioni assomigliano a qualcosa come "timbrare un cartellino" (perché è così che lei le descrive) significa che bisogna modificare qualcosa (cosa che lei probabilmente non ha mai fatto). Che cosa? Il modo con cui lei si relaziona/confronta con l'altro sesso.

>>Questo intendo per castrante. Uomini, come dice il mio ginecologo, che fanno masturbazione in vagina.<<
è proprio questo il punto! Se trova solo uomini che usano il sesso in questo modo è probabile che ci troviamo di fronte ad una "coazione a ripetere", ossia una modalità disfunzionale e ripetitiva, tenuta insieme anche dai suoi atteggiamenti (ad es. selezione dei partner, giusto per dirne una).

Per quanto riguarda i termini che usa, visto che il linguaggio è una rappresentazione dell'inconscio (perlomeno da un certo punto di vista), questi descrivono bene la sua condizione, quindi non deve preoccuparsi di essere poco chiara.






[#14]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente, ad integrare le osservazioni degli spicologi le riporto una nota del dottor Luigi Stella medico anestesita esperto in terapia del dolore

(..)Nella descrizione dei sintomi mi è rimasto impresso il fatto che lo sfioramento del clitoride Le provoca fastidio e dolore.
Da un mio punto di vista questi segni sono evocativi di una nevralgia del n. pudendo le cui fibre innervano i genitali esterni, il perineo e la zona clitoridea. Tecnicamente il fenomeno si chiama allodinia (un sensazione che dovrebbe essere tattile è invece dolorosa).
Nella mia esperienza la nevralgia del pudendo oltre ad una serie di sintomi dolorosi localizzati al perineo, talvolta è causa di anorgasmia sia nell'uomo che nella donna.
Le consiglierei quindi di non trascurare questa ipotesi e sottoporsi ad una visita da parte di un terapista del dolore esperto in questo tipo di patologia neuropatica.(..)
saluti

[#15]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
Ho avuto modo di riflettere in queste ore, mi sono posta un bel po' di domande, più di quante me ne ponga di solito...
Penso a tutti gli uomini ed annesse relazioni, cerco di individuare comuni denominatori, ma ce ne sono veramente pochi. Sono passata dall'uomo passionale al blando (che non si masturbava nemmeno perchè non ne vedeva la necessità), all'uomo sotto terapia dal sessuologo per attacchi d'ansia durante il rapporto... Tipi problematici dirà lei, io le rispondo: non siamo forse tutti cosi? Non cerchiamo e inseguiamo tutti la stessa cosa? Non vogliamo forse tutti l'amore? Io lo faccio da una vita, da prima di nascere probabilmente, è nel mio dna. Eppure alla mia età è semplice incappare nel luogo comune, è facile "accompagnarsi" a qualcuno perchè il "tempo Stringe", io no. Io me ne frego e attendo. Non ho fretta pur sapendo di non avere il dono dell'immortalità, ma devo rispettare me stessa, il mio cuore, i miei dogmi . Sono un'idealista.... mostro il fianco a testa alta, sempre.
Ho seguito con profondo interesse il punto in cui mi parla di allodinia, magari farsi visitare da uno specialista per escludere l'ipotesi pratica è un ottimo suggerimento e la ringrazio profondamente.
[#16]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
si è mai chiesta perchè ha iniziato a masturbarsi a 9 anni ?
La sua infanzia potrebbe essere importante per il suo disturbo e tutto ciò andrebbe ovviamente considerato assieme ad uno psicoterapeuta.

L'importanza del periodo evolutivo è riconosciuta praticamente da tutti gli approcci psicoterapeutici, non solo dalla psicoanalisi, per cui lei potrebbe spaziare nella scelta del terapeuta.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
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